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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Il Signore degli Anelli (The lord of the rings)
Titolo Fanfic: THE STORY OF ARAGORN AND ARWEN
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: jin88 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/05/2006 10:28:35

odio le sintesi
 
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FINALMENTE LA PACE È NELLA TERRA DI MEZZO..MA..
- Capitolo 1° -

IL SIGNORE DEGLI ANELLI
THE STORY OF ARAGORN AND ARWEN.

Hello!
È da 1 po’ di tempo k nn scrivevo + niente..avevo xso l’ispirazione e ora credo k cn qst fic l’ho ritrovata un po’..
Ahahahahha godetevela!
Bella zia!

I capitolo

Era passato ormai 1 anno da quando l’Unico anello era stato gettato nel monte Fato e i membri della compagnia erano tornati alle loro vite.
Frodo era nella sua amata contea con Sam,Merry e Pipino.
Gimli era tornato tra la sua gente nelle montagne portando con se racconti ma soprattutto i ricordi degli incontri con gli elfi,non esseri antipatici e in inimicizia coi nani ma supreme e meravigliose creature,tra cui Galadriel,con cui strinse amicizia.
Legolas fece ritorno nel bosco atro di cui era principe ma un viaggio era pronto per lui,col fedele amico gimli verso nuove avventure.
Gandalf insieme agli elfi rimasti aveva deciso di partire per L’Ovest sulle navi eliche con il desiderio di portare con se un grande amico..
Sire Aragorn dopo l’incoronazione che segnava il ritorno del re,della razza di Numenor e dei veri eredi del trono di Isildur di Gondor si era stabilito nella sua città dall’albero bianco ora rifiorito e governava con la sua anima,la metà del suo cuore,Arwen stella del vespro.
La storia che cerkerò di narrare con quanta fedeltà e abilità mi sarà possibile risale al primo anno di regno di Elassar,gemma elfica e della sua amata Arwen e delle vicende che si susseguirono in quel periodo.

Era un giorno caldo,il cielo era terso e la città era rumorosa e piena di vita come ogni altro giorno di mercato a Gondor.
Un uomo incappucciato girava circospetto per le vie ma nessuno pareva farci troppo caso.
Fino ad un anno prima,quando il terrore per l’ombra di Sauron e dei Nazgul serpeggiava nei cuori,un simile individuo avrebbe scatenato il panico.
Non che ancor oggi non esistessero più ladri o assassini ma sotto la protezione del re Aragorn nemmeno il diavolo in persona avrebbe inquietato un vecchio storpio.
Il losco figuro giunse fino alle stalle e liberato un cavallo uscì dalle mura della città inoltrandosi nel bosketto appena fuori.
Si lanciò in una cavalcata selvaggia e sfrenata come se il cavallo fosse in sintonia col condottiero e con la sua voglia di correre in libertà.
Ad un tratto successe un evento che il misterioso uomo non si aspettava.
Un altro cavallo grigio si era lanciato al suo seguito e quasi come volesse ingaggiare una corsa gli lanciò segnali di sfida.
Raccolta la sfida le due figure celate da lunghi mantelli si affiancarono e sguainate le spade presero a duellare.
La natura del duello era però curiosa,nessuno dei due mirava alla vita dell’altro,era più che altro un gioco con dei giocattoli un po’ troppo taglienti.
Uno dei due prese a ridere ma smise presto quando l’altro abbassò la testa facendogli cenni di guardare avanti.
Un ramo basso sporgeva sulla strada.
Allora colto alla sprovvista fece un salto sul ramo e restandovi in equilibrio alquanto precario mentre il suo cavallo correva lontano e lo sfidante si fermava poco più avanti.
Scesero entrambi a terra e con le spade sguainate si affrontarono.
Stettero molto tempo a duellare senza mai colpirsi fino a quando presi dalla foga della lotta non inciamparono sul ciglio del sentiero e iniziarono a rotolare giu dal pendio finendo su una piana immersa nella vegetazione.
Uno dei due stava sopra l’altro,teneva gli occhi chiusi come ad aspettare che la discesa finisse e quando si rese conto di essere salvo li aprì e guardò lo sfidante.
L’altro se ne stava li con un sorriso beffardo sulle labbra e un lembo di mantello che gli oscurava resto del volto e prese a ridere di gusto.
L’altro gli tolse il mantello e poi tolse anche il proprio e dopo essersi rimirati a lungo negli occhi unirono i propri volti in un profondo bacio.
-mi chiedo cosa ci faccia il sire fuori dalle sue stanze regali..-
-forse era uscito a cercare la sua regina..-
Aragorn si alzò e prese tra le braccia Arwen e controllò che il suo fiore preferito non si fosse ferito o rovinato e trovato un piccolo taglio sul polso lo avvolse con cura con un lembo strappato dal mantello.
Poi cercò delle foglie e ve le pose sopra.
-sono ormai parecchi giorni che a cavallo di Hasufel ti getti in corse folli e in duelli con me..-
-o meglio..io mi getto in corse folli e tu mi segui mettendomi paura peggio di un Nazgul..-
Arwen sorrise e finse di spingerlo via offesa per il paragone.
-mi sono innamorato di una creatura tanto bella quanto letale..non vorrei mai essere il tuo nemico..preferirei aver contro un’intera legione di cavalieri del Mark k te da sola..-
-ti amo Aragorn e tra di noi non ci sarà mai odio.-
Si distesero sull’erba e posto il bel capo sul petto di Aragorn si addormentò alla maniera degli elfi,unendo i sogni ai loro pensieri.
Poco tempo dopo giunse un servo del re che li cercava da parecchie ore e avvistatili tra i fiori selvatici della radura che dormivano come in un sogno eterno d’amore gli sembrò quasi un delitto svegliarli ma,il dovere era dovere.
-ehm..sire a palazzo sono tutti in pensiero per voi e la consorte..siete spariti da mezza giornata ormai..-
Aragorn destatosi fissò a lungo il messaggero e come un adolescente che sta parlando col padre rimproveratore gli rivolse un sorriso ribelle e beffardo come se nulla di quanto appena detto gli importasse veramente.
-ehm se posso permettermi..avete un regno da governare..non che non lo governiate bene!anzi Gondor non vide lo splendore del regno del re da lunghi anni..da quando la stirpe reale se ne andò..ma i compiti del re,se mi permettete,non sono solo difendere il vostro popolo..cosa che mio illustre sire avete svolto egregiamente!un anno fa Gondor sarebbe caduta come un castello di sabbia senza la vostra guida..con questo non voglio dire che..-
-al sodo Rarmir,arriva al punto,non c’è bisogno che ti giustfichi elogiando le mie imprese..ho capito ciò che vuoi dire..in quanto re non devo limitarmi solo a difendere il mio paese ma devo anche star dietro alle faccende della corte..ebbene ora vi farò ritorno..vai pure Rarmir,vai a riposare.-
Aragorn osservò il servo allontanarsi nella vegetazione in direzione di Minas Tirith,la capitale del regno di Gondor.
-sento inquietudine nel tuo cuore Aragorn..sei contrariato ed è da un po’ che lo sento..-
-hai ragione..-
Aragorn sospirò e alzatosi iniziò a scrutare l’orizzonte.
Arwen gli si avvicinò e nella nobile lingua elfica iniziò a parlare.
<il tuo istinto che hai tenuto a bada per un anno non può più frenarsi..il tuo sguardo che indaga all’orizzonte parla più di mille parole..>
<c’è solo una cosa che voglio..tu..ma non immaginavo quanto mi mancasse anche me stesso.>
<il ramingo che è in te ha dormito fin troppo sotto la culla del re..non puoi più tenere a bada il tuo vero essere.>
<sono confuso…io sono il re,l’erede di Elendil..è questo il mio destino,la mia natura,ciò che ero chiamato a fare fin dalla mia nascita..eppure..>
<è normale..per anni hai viaggiato..sei cresciuto tra viaggi e avventure perigliose..non è la vita sedentaria e fissa la tua vocazione..è il pericolo che ti attrae..è qui la tua natura..la stirpe dei re divenuti raminghi assorbirono nel loro essere il richiamo delle terre selvagge e la differenza che c’è tra te e Isildur o Elendil sono generazioni di raminghi.>
<vuoi dire che non devo rammaricarmi di sentire nostalgia per le avventure..per i viaggi?>
<no amore mio..non ti nascondo che io stessa sento nostalgia di Gran Burrone..delle selve a lui circostante..del bosco dorato di Lothlorien..sai bene quanto anke io ami le corse e le terre sconfinate..>
<ora xò sn il re e devo occuparmi di regnare..>
<ma ciò nn ti impedisce di errare per le terre come una volta..tornare il ramingo avventuroso..>
<come?se ci assentiamo solo per qualke ora vengono a cercarci..>
-un modo lo troveremo mio sire.-
Detto questo Arwen sussurrò al vento e il suo grigio cavallo arrivò seguito da Hasufel,il destriero di Aragorn,e saltata su di esso partì.
Aragorn la imitò e in poco tempo tornarono nelle bianke mura di Minas Tirith.


CONTINUA..
C vediamo nel secondo capitolo..
Commentate please cosi mi direte se fa proprio cagare o è leggibile..
Sn un po’ fuori allenamento poi le fic comike erano la mia specialità..
Ringrazio la vikki k a furia di leggere le sue splendide fic m ha fatto tornare la voglia di scrivere!
Ps scusa se nn t risp alle mail ma M SI è INTASATA ANCORA LA POSTA e nn m arrivano le mail..sorry..
Rispondimi col fermo posta…
CIAO!
JiN88



 
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