torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: X
Titolo Fanfic: STRUMENTO [ONE SHOT/ TRADUZIONE]
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: CrossOver, One Shot
Autore: rowanmayflower galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 30/04/2006 20:21:25

la prima sigaretta di subaru.
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
STRUMENTO
- Capitolo 1° -

Ciaooooo…
Eccovi qui una mia nuova traduzione, una Shot angst su Subaru davvero particolare.
Mi è piaciuta e l’ho tradotta in una mezz’oretta…

Per chi mi segue, arriverà prestissimo il nuovo capitolo di Riflesso o milions of dreams…
Uno dei due, quello che finisco per primo.

1 bacione
Commentate miraccomando, altrimenti mi stuferò di scrivere… HEHE!!! :-P

Vostra Row


STRUMENTO

Era la sua marca, quella che era solito fumare.
Subaru non aveva idea del perché avesse deciso di fumare proprio quella marca, quale criterio lo avesse spinto a sceglierla.
Ma era certo che lui non avrebbe scelto quella. Lui non era come Seishiro e non voleva assomigliargli in alcun modo, sarebbe stato come adulare il Sakurazukamori.
Doveva prendere ogni distanza possibile da quella persona.

Estrasse la prima sigaretta da quella scatola, esattamente come aveva visto fare a Seishiro tantissime volte, facendo rotolare fra le sue dita quella sottile striscia di tabacco velenoso.

Doveva disprezzarlo.

Subaru gettò uno sguardo verso la porta d’entrata, chiusa, e allora buttò i suoi guanti violentemente sul tavolo. Un’altra piccola ribellione.

Le stelle incise sulla parte posteriore delle mani si rivelarono luccicando sinistramente. Forse non era neanche una ribellione dopo tutto. Sospirò seccato mentre fissava quei segni prima di osservare i guanti sottili. Avrebbe dovuto rimetterli. Doveva tenerli sempre. Anche Hokuto…

Che cosa importava ora? Tanto non aveva più nessuno da proteggere… ma il Sakurazukamori senza quella sottile protezione l’avrebbe ritrovato più facilmente.

Forse era anche meglio così.

Scrollò seccato le spalle, richiudendo qui pensieri nella parte più remota del cervello.
Non aveva lacuna intenzione di riflettere ancora.
Accese l’accendino portandoci un’estremità della sigaretta vicino.

Il primo respiro bruciò nella sua gola e nel suo naso, fermandosi nei suoi polmoni.
Saccò la sigaretta dalle labbra cominciando a tossire violentemente.
Vile. Doloroso. Disgustoso.
Il secondo alito fu leggermente migliore ma tossicchiò qualche volta il fumo bianco nell’aria. Il terzo gli fece capire di doversi fermare ma continuò ad aspirare di più, con gli occhi rigati dalle lacrime. La prima vollta da QUEL giorno.

Finì per ignorare il bruciore dei polmoni e il vomito quando finì la sua seconda sigaretta.

La clinica di Seishiro era completamente vuota quando ci era tornato, le gabbie, i lettini e i vari attrezzi da veterinario erano spariti come se non fossero stati mai là.
Era sicuro che, se avesse controllato, non ne avrebbe trovato alcuna traccia.
I vari strati della potente magia che Subaru non aveva neppure notato erano del tutto scomparsi, facendolo sentire vulnerabile e solo in un posto che per lui aveva rappresentato la sicurezza per un anno.

C’era qualcosa nella sua tasca sinistra che lo infastidiva; l’estrasse spiegandola poco a poco e sospirando . Forse quella foto di loro tre era stata erroneamente dimenticata li, ma ne dubitava. Dopo tutto, tutto quello che aveva fatto il Sakurazukamori era stato progettato freddamente e calcolato in base a come poterlo raggirare meglio. Per cui, perché non mettere lì una loro foto?

Doveva bruciarlo. Lo sapeva bene. Strappò la sua faccia in uno scatto di rabbia, non sopportando di vedere ancora quel sorriso.

Poi, con la terza sigaretta tra le labbra, si affrettò a ricomporla velocemente, scocciandola con cura che ormai riservava solo alle funzioni di famiglia.
Ci aveva provato. Aveva tentato senza riuscire di trovare un motivo per bruciarla.
Alla fine si convinse che lo faceva per ricordarsi della sua faccia, anche se era marchiata a fuoco nella sua mente.
Per ricordargli il suo scopo, anche se pensava solo a quello sia di notte che nei momenti passati sveglio. In tutta la giornata.

Era uno strumento. Ecco cos’era quella foto. Uno strumento, un fuoco per la sua ossessione. Niente di più. Niente di più. Non una memoria. Non un tesoro.
Uno strumento.

Qualcosa per portarlo un po’ più vicno a Seishiro, per capirlo e trovarlo. Come la sigaretta. Solo uno strumento.
Portò la sua mano di fronte agli occhi, fissando la stella marchiata e spegnendovi la sigaretta al centro, serrando i denti per un momento al dolore e l’odore della carne bruciata prima di uscire.

Chiuse gli occhi, serrandosi le labbra per reprimere un sospiro soffocato, schiacciando la fotografia di Seishiro nella tasca.

Solo uno strumento.




Piaciuta? A me davvero molto.

Vero che mi lasciate un commentino, e mi dite cosa ne pensate??? ^^

1 bacione
Vostra Rowan



 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: