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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: BLUE EYES
Genere: Sentimentale, Romantico, Horror, Dark
Rating: Per Tutte le età
Avviso: OOC, Shounen Ai, Slash
Autore: litterae galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/04/2006 22:05:07 (ultimo inserimento: 02/01/07)

e se harry trovasse per caso un bellissimo drago bianco?e se quest`ultimo potesse trasformarsi in un seducentissimo ragazzo hai suoi ordini?yaoi
 
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IL DRAGO BIANCO
- Capitolo 1° -

Spero che siate clementi, è una fiction nata in un pomeriggio passato da sola. Se volete essere così gentili da leggerla vi pregherei (vi stà supplicando abbiate pietà!NdHarry) di lasciarmi un commentino.. Per il resto buona lettura spero che Ran vi piaccia!

Il tempo non si faceva dei migliori e ciò non poteva far altro che peggiorare il già pessimo umore di Harry. Dalla morte di Sirius non era più lo stesso. Scendeva solo per mangiare e passava tutto il resto del tempo in camera sua a osservare le crepe sul soffitto. Nessuno dei suoi amici si aspettava questo genere di reazione da parte sua. Credevano di attenuare almeno un po’ il suo dolore portandolo a Grimmauld Place per passare l’estate in compagnia, ma non vi fu il benché minimo cambiamento. I giorni trascorrevano lenti e il comportamento di Harry non subiva il minimo cambiamento. Sembrava neanche esistesse. Poi accadde qualcosa che avrebbe decisamente modificato l’andamento di quella noiosa estate.
Un pomeriggio come gli altri Harry si affacciò alla finestra, giusto per respirare un po’ d’aria fresca, quando Ron gli mise una mano sulla spalla facendolo voltare:
“Harry, noi andiamo a Diagon Alley a farci un giro, così prendiamo anche un gelato, vieni?”
“No, Ron non mi và…” disse Harry con un tono tra l’annoiato e il depresso.
“E NO SIGNORINO! TU VIENI E COME!” imprecò Hermione appena sulla soglia della porta.
“Ma….” “Niente ma o ti giuro che ti tiro un calcio così forte da darti la possibilità di rimanere incinto!!!” “D’accordo verrò!” e così finì la discussione.



Con la polvere volante arrivarono in poco tempo. E dopo alcuni silenzi pesanti Harry sembrò tornare quello di sempre. Andarono al negozio di oggetti da Quiddich dove Harry regalò a Ron l’agenda magica ufficiale dei Cannoni di Chudley. E poi via! Verso tutti i negozi di scherzi da maghi inseguiti da un Hermione furiosa per via di un indecente battuta di Ron sulla sua serietà. Dopo scherzi e risate Harry entrò nel negozio di creature magiche mentre Ron veniva letteralmente trascinato da Hermione nella libreria. Osservò centinaia di gufi e gatti, ma la sua attenzione venne attratta da un rumore dietro una minuscola porticina. Harry si voltò ad osservare il negoziante, che stranamente non era il solito vecchietto arzillo e sorridente, al suo posto vi era un vero e proprio energumeno che non lo aveva neanche sentito entrare per quanto era intento a leggere “La Gazzetta del Profeta”. Allora con molta cautela Harry spinse la porta in avanti, che per fortuna non scricchiolò. Rimase inorridito da ciò che vide. C’era un drago, legato al muro con una pesante catena che gli stringeva il collo e pieno di graffi di frusta sulle zampe e sulle ali. Ma fu un’altra cosa a spiazzarlo definitivamente: la bellezza di quel drago. Il manto a scaglie bianche e argentate, il corpo sinuoso e le grandi e bellissime ali piegate lungo il corpo. Senza neanche riflettere Harry entrò nella apparentemente piccola stanza, ma che in realtà si rivelò enorme abbastanza da contenerne comodamente tre di draghi come quello! Appena avvertì la sua presenza il drago aprì gli occhi e fissò la figura del suo nuovo visitatore. Dal canto suo Harry era soggiogato da un centinaio di emozioni contrastanti: la paura e quindi l’idea di filarsela prima di finire in qualche casino (tanto per cambiare) e…. il fascino, si, proprio il fascino esercitato da quei bellissimi occhi su di lui: color blu oltremare.
Con la dovuta calma Harry si avvicinò al drago che socchiuse appena le ali, come se si preparasse a ricevere l’ennesima frustata. Ma Harry non fece nulla di tutto ciò. Si avvicinò al suo muso e iniziò ad accarezzarlo. Il drago spalancò gli occhi sorpreso mentre Harry tracciava lunghe linee ammezzo hai suoi occhi. D’un tratto un rumore li fece voltare entrambi: il nuovo commesso brandiva una frusta e non aveva l’aria affatto amichevole. Harry si chiese se non fosse un pazzo poiché stava minacciando anche lui con la frusta.
“Moccioso! Chi ti ha dato il permesso di entrare!?!?!” puzzava d’alcool “Io ti ammazzo!” “HARRY!!” Ron e Hermione erano entrati ”NO!Si FERMI!”
Ma il negoziante non le diete ascolto e fece per tirare una frustata ad Harry che si riparò con le braccia e chiuse gli occhi stringendo i denti, pronto a subire il colpo, che non arrivò, ne riecheggiò solo il rumore e quando Harry aprì gli occhi si ritrovò avvolto da una coltre bianca. Il drago lo aveva avvolto con una sua ala proteggendolo dalla frusta.
“TU SCHIFOSISSIMO DRAGO!” urlò il negoziante adirato “ TI SQUOIERO’ CON LE MIE MANI!”
Ma poi una luce alle sue spalle e una parola pronunciata da una voce ben conosciuta: “Stupefcium!”
Era il signor Weasley. Che Dio lo benedica! Pensò Harry sollevato.
“Harry grazie a Dio stai bene! Abbiamo trovato il vero negoziante chiuso in cantina. Quest’uomo vendeva draghi rari in via d’estinzione sul mercato nero e se nessuno li comprava li uccideva e vendeva le loro scaglie, le loro zanne e i loro artigli.” E detto questo il suo sguardo si posò sul drago alle spalle di Harry. Il drago dal canto suo sembrava non avesse mai visto nulla di più strano e sembrò ancor più sconvolto quando Harry gli tolse la catena al collo infischiandosene della pericolosità.
“Ehm.. Harry quello non può venire via con noi ora è proprietà dello stato.”
Harry non aveva parole. Ma una cosa la sapeva, non voleva abbandonare quel drago al Ministero della Magia! Punto! Aprì la bocca per ribattere, ma una voce che non aveva mai sentito lo precedette:
“Su questo punto erra mio caro signore.” La voce era calda e suadente.
Harry si voltò verso il drago che gli rivolse uno sguardo complice.
“I-In che senso, scusa?”
Il drago sembrò sorridere con gli occhi e gli rispose:
“Secondo la tradizione, se un essere umano salva la vita a un drago quest’ultimo gli deve obbedienza assoluta. In breve io ora sono ai diretti ordini di…”
Guardò Harry con fare interrogativo.
“Harry Potter.”disse quest’ultimo.
“…Harry e quindi non sarò pericoloso finché Harry non me lo richiederà.”
“Ah!…Bene! ma come faremo a farti uscire di qui?”
Detto fatto il drago si rimpicciolì fino a poter stare comodamente sulla spalla di Harry.
“Rimarrò così fino a che non avrò recuperato le forze per assumere forma umana, d’accordo?”
“Và bene.” Esclamò il signor Weasley con la sua solita tranquillità.
Appena usciti arrivarono al “Paiolo Magico” e senza troppe cerimonie tornarono a Grimmauld Place con la polvere volante.
Appena Harry cadde nel camino di casa Black tutti gli sguardi furono su di lui. Nella stanza infatti vi erano la signora Weasley, Bill, Charley, il professor Piton (ADDIRITTURA! NdHarry), Ginny e Hagrid.
In quell’attimo ci furono diverse persone che gridarono: “Harry!!!”
Mentre una (PITON) urlò, tanto per stare fuori dal gregge,:”Potter!!!”
“Ehm.. ecco io … ehm ….” “At-chum!” gli sguardi di tutti si spostarono verso la spalla di Harry dove vi era un piccolo drago bianco dagli occhi blu.
Ognuno ebbe la sua personalissima reazione:
La signora Weasley era senza la benché minima parola.
Bill rimase letteralmente sorpreso ma continuò a sorridere.
Ginny esclamò un: “Accipicchia!”
Il professor Piton si limitò ad un: “Ma…”
Mentre sia ad Hagrid che a Charley brillavano gli occhi.
E fu proprio quest’ultimo ad interrompere il silenzio:
“Ma, questo è un rarissimo drago bianco. Credevo fossero estinti!!! Dove lo hai trovato Harry?”
Dopo una veloce spiegazione, che fu pienamente confermata dai suoi amici e dal signor Weasley ci fu un silenzio che Harry definì appropriatamente “spettrale”, ma preferì tenersi quel commento per sé, soprattutto per via della presenza del professor Piton che osservava il drago che era comodamente seduto sul divano alla destra di Harry.
D’un tratto però l’aria cominciò a farsi veramente pesante e Harry guardò il drago, come per trovare il lui un po’ di conforto. Quest’ultimo rispose al suo sguardo e rivolgendosi al signor Weasley disse:
“Credo, che se vogliamo intraprendere un discorso razionale io debba assumere forma umana non crede?” “Già, forse è meglio…” disse il signor Weasley un po’ intimorito dal silenzio formatosi tra i presenti.
Detto fatto. Tutti trattennero il fiato. Il piccolo drago si mise in piedi dalla sua postazione sul divano e chiuse le ali intorno a sé, formando un piccolo bozzolo che venne irradiato da una luce bianca che si fece sempre più grande fino a diventare delle misure di un essere umano. Quando le ali si aprirono il cuore di Harry saltò un battito. Al posto del drago vi era compostamente seduto un ragazzo sui quindici anni, vestito con un paio di pantaloni neri aderenti, scarpe dello stesso colore e una lunga giacca bianca che si chiudeva dal busto e che lasciava quindi ben in evidenza le gambe, capelli bianchi ed argentati, una pelle diafana come l’avorio e due bellissimi occhi blu oltremare. La signora Weasley che era vistosamente arrossita lo invitò a togliersi la giacca visto che erano in casa e faceva anche piuttosto caldo. Il ragazzo la ringraziò, si tolse la giacca e glie la porse. Sotto portava una maglia nera a collo alto sbracciata con disegnati tribali sopra che lasciava ben poco all’immaginazione ed Harry non seppe se essere contento di questo.
Il ragazzo si risedette sorridendo. Harry si guardò intorno. Ognuno (Piton compreso nel prezzo) aveva una faccia estremamente stupita e il viso rosso per l’imbarazzo.
Visto che i presenti sembravano tutti affetti da mutismo il ragazzo cominciò a parlare per primo con tono calmo ma risoluto:
“Il mio nome è Ran e sono della stirpe dei draghi dell’ovest. Attualmente sono l’unico della mia specie e sono stato importato qui per essere venduto al miglior offerente. Come ho già accennato prima al signor Weasley, secondo le nostre leggi un umano che salva la vita a un drago verrà servito da quest’ultimo. E il primo ad avermi cercato di liberare è stato Harry. Quindi in breve ora sono la sua guardia del corpo.”
“Ah!” esclamò Piton.
“Bene, allora avremo un nuovo ospite!”disse la signora Weasley “Bè è sempre bello fare nuove conoscenze!”
Ran sorrise, contento dell’affermazione dell’arzilla signora.
Ma ad un tratto la signora Weasley sbiancò:
“R-ran, do-do-dove dormirai tu?”
Effettivamente non c’era neanche posto per un nano in quella casa, figuriamoci un drago. Ma Ran non si scompose, capendo l’imbarazzo della signora e con il suo tono di voce caldo come un fuocherello in pieno inverno rispose:
“Non si preoccupi, posso dormire anche fuori, non mi disturba, anzi, mi piacerebbe proprio prendere una bella boccata d’aria fresca!”
Anche se dubbiosa la signora acconsentì alla sua richiesta.
Tutti fissarono Ran per un lungo istante per poi tornare ognuno alla sua occupazione prima dell’arrivo di Harry. Harry guardò Ran e anche se un po’ intimorito gli chiese:
“Ti và di salire?”
Ran lo guardò, gli sorrise ed annuì docilmente.
Arrivati in camera,Harry lo invitò a sedersi e Ran ubbidì.
“Senti…ma quel fatto, si quello che io sarei il tuo padrone…. Stavi scherzando per salvarmi dalla ramanzina vero?”
“No.” Rispose Ran secco “è la pura verità. Qualsiasi cosa lei mi chieda io devo ubbidirle, che si tratti di lavare per terra o di uccidere qualcuno, se è lei a chiedermelo io lo farò.”
Harry rimase spiazzato, cioè se lui avesse voluto la morte di qualcuno Ran l’avrebbe eliminato senza farsi troppi scrupoli.
Continuò ad osservare Ran finché non vide un rivolo di sangue sulla sua spalla.
“La frustata!” pensò e si mise vicino a Ran.
“Non è nulla.”disse Ran con non curanza “guarirà in due o massimo tre giorni!”
E gli sorrise.
“No, fammi controllare, ti sei ferito a causa mia, voglio ripagare.”
Ran lo guardò, ed acconsentì.
Harry scese dalla signora Weasley a chiederle tutto l’occorrente e poi tornò in camera da Ran. Arrivato Ran si stava togliendo la maglietta, era uno spettacolo decisamente eccitante: la pelle bianca contrastava con il nero della maglietta e dei pantaloni, il petto di Ran era magro ma ben formato, aveva dei bei addominali e nel togliersi la maglietta il movimento delle sue scapole ricordò quello di due ali. Harry cercò di mantenere la calma e fu aiutato dal fatto che segni rossi ben evidenti tracciavano la schiena di Ran.

Continua nel prossimo chappy! Aspetto i vostri consigli su possibili risvolti!
Kiss

 
Continua nel capitolo:


 
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