INTRODUZIONE
- Capitolo 1° -
Dopo un attimo di stordimento la mercenaria si guardò intorno. Tutto taceva , neanche uno scalpiccio si udiva nel profondo bosco di Corion. Tutto d’un tratto un urlo squarciò l’aria . i Tendher erano entrati nella terra sacra. La mercenaria imprecò , poi scattò verso il suo cavallo e saltò in groppa . spronò la bestia e si diresse fuori dal bosco, per avvertire gli abitanti di Chaoth del fatto.
-mercenaria , non sei la benvenuta qui- disse il guardiano di Chaoth guardandola dall’alto.-stai zitto sudicio umano senza importanza , ho un messaggio per il tuo signore , i Thender hanno attaccato i boschi dell’ovest e si sono inoltrati fino al bosco di Corion. Se vuoi salva la vita ti consiglio di correre come un fulmine dal tuo padrone e di riferirgli l’accaduto-. Detto questo la mercenaria spronò il cavallo e lo diresse verso il regno di Nagaref, dove il re aspettava il suo ritorno.
-Sashet , dove sei stata? – disse il re abbandonandosi sul suo letto
-mio signore mi sono recata a ovest, presso i Mille boschi per controllare i territori , i Tendher sono arrivati fino al bosco di Corion e minacciano la stabilità dell’impero. Chiedo il permesso di intervenire con i miei Marsathj per attaccarli e porre fine alla loro invasione-
- i Marsathj ? i demoni ombra che mi hanno aiutato nelle guerre del nord?-
-proprio loro mio signore. Ho ucciso il loro re ed ora sono sotto il mio comando , incapaci di disobbedire a un mio ordine..-
-Sashet tu sei la mia rovina e il mio bene più grande. Non cessi mai di stupirmi. Ma ora smettiamola di parlare di guerre. Voglio ricordarti che tu sei anche la mia suddita più fedele-.
-si mio signore-
gli abitanti della terra di Nagaref erano di proprietà del re; lui aveva potere di vita o di morte su tutti . per lui Seshat non era che un giocattolo con cui scaldarsi nelle fredde notti d’inverno.
La mercenaria si spogliò e si accostò al re. Nel buio, senza che il sovrano se ne accorgesse una lacrima scivolò dagli occhi neri della donna per rigare la sua pelle rosea e vellutata. Quella lacrima racchiudeva tutti i suoi sogni svaniti nel nulla . lei non avrebbe mai potuto sposarsi perché in quelle terre toccare un’amante del re era considerato un atto immondo. Era stata costretta a diventare una mercenaria all’età di 12 anni e quando ne aveva 14 era entrata nelle grazie del sovrano. La sua famiglia aveva accolto con gioia la notizia e a nulla erano valsi i suoi tentativi di convincere la madre che il re non l’avrebbe mai resa felice. Come poteva un uomo grasso e flaccido di 50 anni solo avido di piacere ? i suoi tentativi di uccidersi erano stati infruttuosi. Aveva quindi accettato le missioni più pericolose nella speranza che una freccia nemica le trapassasse il cuore ponendo fine alla sua misera vita. Ma non era valso a nulla neanche questo e il re continuava a guardarla con occhi bramosi . percorreva le sue curve centinaia e centinaia di volte con lo sguardo e altr centinaia con le sue mani callose. Sashet aveva imparato a nascondere il disgusto quando il re la sfiorava.
Per la centesima volta si distese su quelle lenzuola profumate e sperò che quella notte passasse il più in fretta possibile.
*fine 1 capitolo*
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