CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -
Sono in riva al mare, è primavera, sento il vento accarezzarmi i capelli, sono molto triste.
Lui è partito da tre mesi ormai, mi manca, chi l’avrebbe mai detto, noi che non facevamo altro che litigare, ci eravamo innamorati, o almeno io lo ero.
Però l’allenatore di una squadra di basket molto importante, vedendolo giocare, l’ha voluto con se, così Rukawa è partito per gli U.S.A., mettendo in questo modo il basket e la sua carriera al primo posto.
Mi ritrovai all’aeroporto a salutarlo, ma come aveva potuto abbandonarmi?
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Sono arrivato negli U.S.A. da tre mesi, penso sempre a lei, al modo in cui l’ho lasciata in Giappone.
Non le ho mai detto cosa provavo per lei, anche quando litigavamo per qualsiasi sciocchezza, io la amavo.
Cosa penserà di me? Ho provato molte volte a scriverle una lettera per spiegarle tutto, ma non ci sono mai riuscito.
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L’ossessione della sua partenza si fa sempre più forte. Non mi ha mai chiamato, spedito una lettera, perché? Non valgo più niente per lui?
Sono trascorsi tre giorni da quando non faccio altro che piangere. Lo odio per quello che mi ha fatto!
È un insensibile, ma è sempre nei miei pensieri. Cosa starà facendo?
I miei compagni di classe non fanno altro che parlare di lui, io cerco di non ascoltarli per non soffrire troppo.
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Da quando non la vedo, sento un vuoto dentro di me, però ha trovato il coraggio di spedirle una lettera, spero che quando la leggerà riuscirà a capire.
I miei allenamenti proseguono, sono riuscito a conquistarmi un posto da titolare ed a diventare il leader della squadra, ma tutto ciò non mi soddisfa, perché Haruko non è qui con me.
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Il basket! Non riesco a capire, non voglio capire, non voglio vedere ciò a cui lui mi hai messo di fronte. Mi hai mostrato il vero Rukawa quello che ama solo la sua persona ed il basket ovviamente. È ancora troppo difficile per me accettare di non averlo più nella mia vita. Ora stringo tra le mani una lettera scritta in bella grafia. E in un attimo è come se lui fosse di fronte a me, come se non mi avesse abbandonata, mai! Leggere lacrime scivolano veloci sopra la pelle rosata delle mie guance mentre le mani si serrano strette come in una morsa. Osservo quella busta, il mio nome è scritto ordinatamente, la carta è un po' sgualcita a causa dei giorni di viaggio per giungere qui, dietro il suo indirizzo scritto invece velocemente. Non riesco ad aprirla, la paura mi assale. Decido di appoggiarla nuovamente sulla scrivania dove l'ho trovata, per ora rimarrà lì in attesa di una mia decisione.
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Sono trascorse due settimane da quando ho spedito la lettera, ma non ho ancora ricevuto nessuna risposta, credo proprio di aver fatto una cosa stupida, avrei dovuto lasciarla in pace. Dovevo darle la possibilità di cancellarmi dal suo cuore ma questa prospettiva mi faceva soffrire ancora di più. Ora probabilmente non c’è più nulla che possa fare. L'ho ferita talmente gravemente che non se la sente nemmeno di ribattere, di insultarmi mandandomi un'altra lettera. Mi ignora. Ed è la cosa più brutta che possa farmi!! Io ti amo Haruko. Lo sento chiaramente dentro il cuore, dentro me stesso. Se amare significa risentire della tua mancanza, se amare significa non volerti veder star male, soffrire terribilmente pensando a te con qualcun altro…no! Non voglio perderti. E anche se tu ora mi odi, io te lo giuro prima o poi riconquisterò il tuo cuore perché io e te siamo fatti per stare insieme come le metà di una mela, perfettamente compatibili. Io non mi do per vinto amore mio, non lo farò mai.
*********************************************Non riesco a dormire e l'agitazione che mi ha causato l'arrivo di quella lettera certamente non mi aiuta. Mi siedo sul letto fissando le luci che si riflettono fioche attraverso le persiane. Decido di aprire quella busta, il cuore perde un battito alla lettura di quelle poche parole: "…TI AMO PERDONAMI…!". Non potevo crederci, mi aveva abbandonato solo per il basket, poi dopo quasi quattro mesi mi aveva spedito quella lettera.
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Non riesco più a stare qui senza di lei, così durante le vacanze natalizie, prendo il primo aereo diretto in Giappone, devo vederla, parlarle.
Durante il viaggio continuo a provare un discorso da farle appena la vedrò, anche se so che me lo scorderò, ho paura, cosa penserà di me? Non c’è più tempo di pensare, l’aereo sta atterrando, tra poco sarò da lei.
Dopo due ore mi trovo davanti casa sua, finalmente la vedrò.
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Oggi sono rimasta a casa, non me la sentivo di uscire con le mie amiche, non faccio altro che pensare a lui, quella lettera mi ha sconvolta, perché me l’ha detto proprio ora che non è qui con me.
Sento il campanello della porta, mi avvicino, apro, lui è davanti a me con una valigia, mi si avvicina e inizia a scusarsi per il modo in cui mi ha lasciato qui, dopo averlo fatto entrare in casa, io e lui eravamo l’uno di fronte all’altro, io con un misto di amore, odio, tristezza, gli tiro uno schiaffo, lui non dice niente, perché?
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Non posso far altro che lasciarla sfogare, d’altronde ha ragione, dopo il modo in cui l’ho trattata in tutti questi anni. Haruko inizia ad insultarmi, con le lacrime che le scendono sul viso, io mi avvicino, l’abbraccio, l’ho sempre desiderato, finalmente eravamo io e lei insieme, la bacio, lei smette di piangere, dopo tanto tempo eravamo tornati insieme, nessuno ci avrebbe divisi, ne la mia carriera da giocatore di basket, ne il nostro carattere.
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In conclusione eravamo felici, noi due insieme dopo tanto tempo, i nostri amici non si sorpresero molto nell’apprendere la notizia, anzi, si chiedevamo il motivo di tanto tempo per capire i nostri sentimenti.
Il modo migliore di capire se si ama davvero una persona, è quello di starle lontana per un po’ di tempo, solo allora i nostri sentimenti prendono il sopravvento facendoci capire i nostri errori e cosa bisogna fare per rimediarvi.
FINE
Come vi è sembrata? Mandatemi la vostra opinione al mio fermo posta...
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