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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: COSCIENZA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: eyesice galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 15/04/2006 17:23:44

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- Capitolo 1° -




Perché sei di nuovo qui?

" … "

Sai chi sono e cosa sono.. ma non sai perché sei qui?

" … "

Fare tutti questi esami, cercarmi così tante volte ti farà solo male. Lo sai che io non risponderò diversamente dalle altre volte. Lo sai che le mie risposte non ti aiuteranno. Lo sai che esse sono solo la verità e che non ti aiuteranno. Perché vuoi sentirti ripetere le stesse cose ogni giorno?

" Non lo so "

Lo so che in realtà conosci il motivo del tuo richiamo e che non me lo vuoi dire. Non te lo chiederò più, perché lo so e non posso non conoscerlo. Avanti, inizia.

" Perché io? "

Perché no? Sei una come tante, non fai differenza e il tuo destino è quello di soffrire. Perché non dovresti soffrire tu?

" Il mio destino? "

Sì, proprio quello. So che non ci credi, so che lo trovi ingiusto e che ti irrita ma.. non so come altro chiamare il percorso della tua esistenza. Potresti chiedere aiuto a qualcuno.. ma non vuoi farlo.

" Nessuno può aiutarmi "

Se non ci provi non potrai mai saperlo. Il tuo orgoglio ti frena in tutto e, come molte volte può aver ragione, altrettante volte può avere torto.

" Non voglio aiuto.. è da deboli "

Chiedere aiuto, per te, è sintomo di inferiorità, quindi? Anche chi è appeso ad un burrone e chiede aiuto è debole, dunque? Se non chiede aiuto morirà ma sarà un forte, mentre se chiede aiuto vivrà e sarà un debole.. è così che la pensi?

" … "

Il tuo orgoglio ti impedisce di vedere le cose come stanno davvero. Esiste un vero motivo perché tu non vuoi chiedere aiuto, ma l’orgoglio te lo tiene nascosto e lontano.

" Che motivo? "

Non posso dirtelo. Io posso solo rispondere alle domande con la verità. Non posso esporre le mie idee. Io dipendo da ciò che senti, e anche se ho volontà mia non posso importela.

" Questa sono io.. o lo sono diventata? "

È difficile da dire. I sentimenti che provi sono maturati e cresciuti in base alle tue esperienze, ma i tuoi pensieri e la tua volontà hanno fatto parte del lavoro. Non posso dire con certezza che sei nata così, ma nemmeno che lo sei diventata. Quello che hai subito ha fatto crescere in te sentimenti negativi, ma non posso escludere la possibilità che già esistevano. La tua vera natura è oscura anche a me che sono il tuo intimo, la tua parte interiore.

" Se non lo sai tu allora a chi lo dovrei chiedere? "

Te lo avevo detto. Non posso darti tutte le risposte che vorresti. Esse non ti aiuteranno e non saranno quelle che vorresti sentire. Questi esami ti disintegreranno l’anima pezzo a pezzo. Non dovresti continuare a farli.

" Perché i sentimenti buoni mi sfuggono dalle mani? "

Sicura di volerlo sapere? Questa è una delle risposte che ti fanno più male delle altre. Non è cambiata. Visto che lo sai non puoi evitare di farmela dire?

" Perché mi sfuggono? "

Va bene, risponderò alla domanda. I bei sentimenti ti sfuggono perché non li hai mai provati. Non sei abituata e ti fanno paura. Non sai come comportarti, per questo fingi sempre di provarli.

" Fingo di provarli… "

Lo sai meglio di me che fingi per sentirti meno diversa dagli altri. Sai che essere diversa ti fa sentire sicura.. ma sai anche che ti torturerà e massacrerà. Soffrirai per essa. Lo sai.. ma non fai nulla per cambiare le cose.

" Cosa potrei fare? "

Non spetta a me deciderlo. Sei così e basta. Hai accettato il tuo essere, ma non del tutto. Non riesci ancora a essere in pace con te stessa e con me. Noi coscienze abbiamo dei colori, come i sentimenti. E io sono cambiata molte volte. Ma alcuni colori sono rimasti sempre.. e non sono quelli caldi.

" Quali colori? "

Questo discorso non l’abbiamo ancora affrontato. Forse è ancora troppo presto per parlartene. Non ti aiuterà saperlo e ti farà soffrire sempre di più. Alcune cose sono più devastanti di altre.

" Peggio di così… "

No, mia cara. Peggio di così si può. Io mi sto oscurando velocemente, ma più importante è tenere l’anima intera. Anche solo un graffio è pericoloso. La tua anima è fragile.. troppo fragile. Come una piramide di carte. Basta una carta in meno.. e tutto cade, si sgretola. La tua anima è ancora intatta, ma si sta increspando. Devi stare attenta. Dilaniata l’anima.. non si può più fare niente. Il mio colore ormai è un misto fra nero e grigio. L’odio è più grande degli altri sentimenti. Vi è, poi, il verde d’invidia, ma va e viene e non ha posto fisso. Il rosso di rabbia è, invece, molto presente. Il grigio, purtroppo, è pari al nero. La frustrazione è pari all’odio. Poi, vi è il blu.. e anch’esso raggiunge quasi la densità del grigio. Il blu rappresenta il rancore. Vi era anche il giallo. Nei primi tempi prendeva il posto del nero. La delusione era più grande dell’odio. Poi, quest’ultimo è cresciuto mentre la delusione è scemata. Esiste ancora, ma non è più grande come prima. È alla pari del nero e del grigio, il bianco. E purtroppo so che non potrà mai sparire. Forse per l’odio e la frustrazione riuscirai a trovare pace ma.. per la solitudine mai. Mi duole dirtelo ma se spariranno odio e frustrazione, vivrai di solitudine. Preoccupa molto questa cosa, perché la solitudine è difficile da guarire. E forse sarà proprio essa.. a spezzarti l’anima. Speriamo che ciò non si avveri.

" La speranza è un ricordo oramai lontano "

Lo so. Per molti anni ha fatto a gara con la delusione. L’arancione alla pari col giallo. Ma col tempo ha iniziato ad appassire e sbiancare.. per poi sparire per sempre. Mi chiedo come hai fatto a vivere senza sperare, senza sognare. Non sogni più, tesoro. Lo so e lo sai. Ricordo quando da piccola sognavi di diventare un pilota di una bella moto nera, un’astronauta, un veterinario.. ma hai smesso. Hai smesso da tempo di sognare.. e troppo presto anche. Non avere sogni, non avere scopi, navigare nell’indifferenza.. ti farà solo male. Stai affogando in essa.

" Sono inutile.. perché dovrei sognare? "

Non posso dirtelo io. Dovrai capirlo tu.. ma immagino che non t’interessi poi molto. La tua indifferenza non aiuta. Il marrone fa testa al nero, sai? Stai perdendo te stessa.

" Non mi sono già persa? "

Sì.. purtroppo. Era meglio non ricordare, vero? Ricordare di non vivere più.. era meglio non farlo.

" Perché mi faccio del male da sola? "

Perché aggiungi sofferenza a quella che esiste già? Paura. Hai paura da vendere. Ma viene e va quindi non ha un posto fisso. Hai paura di morire. Sai di essere già morta, ma hai lo stesso paura di morire. Vorresti che il cuore ti si fermasse senza soffrire più. Vorresti che il cervello perdesse consistenza. Vorresti non respirare più. Vorresti abbandonarti per sempre. Non dover più soffrire. Vorresti andare all’inferno, o in un posto dove non provare più altro. Vorresti non provare più niente. Per tutto questo e molto altro ancora, ti fai male. Hai paura. Paura della tua diversità, ma allo stesso tempo ne vai fiera. Delle volte non ti capisco nemmeno io e ciò ha dell’incredibile, visto che sono la tua coscienza. Ti procuri ferite da dove esce il sangue. Ti basta anche una goccia per farti sospirare e calmare. Vuoi sapere se il sangue scorre ancora, o se stai già scomparendo. Questo ti spinge a procurarti tagli e ferite. Non ti fa sentire meglio né peggio. Ti ricorda solo che esisti ancora. La tua vita è finita quando hai perso la speranza. Quando l’hai scacciata. Quando ci hai sputato sopra. Hai smesso di vivere, ma hai continuato a esistere.

" Sono io questa? "

Sì.

" Perché non sono fiera di me stessa? "

Perché non puoi e non lo potrai mai esserlo.

" Quando morirò potrò essere tranquilla e in pace con me stessa? "

Non lo so. Vorrei tanto dirti di sì, ma come hai già detto non vuoi illusioni. Fingere per te è diventato naturale.. ma non vuoi che ciò accada anche a te. So che hai avuto speranze e che le hai perse, per questo ti dico che non lo so. Questa è la verità.

" Non smetterò di fare esami "

Lo so, ma non ti aiuterà. Lo sai che non serve. Ciò che ti ho detto oggi ti ha già smontata e sento la tua anima vibrare. Non tirare troppo la corda. Sta per rompersi.. e purtroppo non del tutto. Soffrirai molto. Ad ogni pezzo che si staccherà la tua sofferenza aumenterà.

" Cosa mi succederà? "

Questo non lo so. E ora basta. Il tempo concessoci è scaduto.

" … "

Lo so, lo so.. fin troppo bene, lo so.



 
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