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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Ufo Baby (Daa! Daa! Daa!)
Titolo Fanfic: DI NUOVO INSIEME
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: atrebor85 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 17/11/2002 20:36:09 (ultimo inserimento: 16/12/02)

ecco cosa frulla nella mia testa quando sono in crisi d`astinenza da manga
 
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NUOVE VITE
- Capitolo 1° -

DI NUOVO INSIEME

CAPITOLO 1
NUOVE VITE
Lou era partito.
Oramai era già passato un mese da quella partenza così improvvisa e repentina, ma ancora la mancanza del piccolo alieno e di Baumiau si faceva sentire, e l’aria che si respirava al tempio era carica di tristezza.
Kanata era sempre fuori, a disperarsi in silenzio chissà dove, e Miyu, che avrebbe voluto di più la sua compagnia, rimaneva da sola in quella casa enorme e piena di ricordi.
E proprio in uno di questi giorni, che Miyu ricevette la telefonata di sua madre che le cambiò nuovamente la vita. Si trovava nella vecchia stanza di Lou immersa nei ricordi, quando sentì squillare il telefono. Non aveva voglia di rispondere, e finse di non sentirlo. Dopo alcuni minuti, però, il telefono continuava a squillare insistentemente, perciò Miyu fu costretta a rispondere.
- pronto, qui casa Saionji, chi parla?-
- Miyu, sono io la mamma, ti prego, dimmi che stai bene!!!-
- Sì mamma, sto bene, ma che ti è successo, ti sento così preoccupata…-
- Ascoltami bene Miyu, devi venire urgentemente in America!!!-
- M-ma… perché!!!-
- Miyu sei in pericolo!!! Prepara la valigia e attendi le guardie del corpo che tra un’oretta arriveranno, e che ti porteranno all’aeroporto, dove prenderai subito l’aereo…-
- Mamma aspetta!!! Mi vuoi dire prima cosa sta succedendo? Calmati e spiegami tutto!!!- Miyu era seriamente preoccupata adesso: doveva lasciare tutta la sua vita e andarsene in America abbandonando tutto e tutti!?! Che cosa stava succedendo!!! Dovette sedersi, perché le stava per mancare la forza nelle gambe per reggersi in piedi.
-… ascolta Miyu…- sua madre riprese fiato e poi parlò-… sai cos’è un fanatico religioso?-
- Eh!?! S-sì… ma che centra!!!-
- ecco vedi… c’è un gruppo di questi individui che è contrario agli esperimenti che facciamo qui, perciò sta tentando in tutti i modi di fermarci… anche con la violenza.- A queste parole, un brivido percorse la schiena di Miyu.
- Tu Miyu, sei in pericolo, perché sanno che vivi da sola in Giappone, e potrebbero farti del male!!! Tu non sei la sola che stanno portando in America: anche le famiglie dei miei colleghi verranno qui alla NASA per essere protetti. So che è difficile lasciare tutto, ma ti prego Miyu, è pericoloso!!!-
- Ho capito mamma.- Miyu non sapeva più quello che diceva – aspettami.-
- Mi dispiace Miyu… è colpa mia!!!- disse sua madre in lacrime.
- Non ti preoccupare!!!- Miyu abbassò meccanicamente la cornetta. Poi come svegliata da uno stato di trance, si rimboccò le maniche, e riempì la valigia come quando era arrivata lì un anno prima. Dopo una mezzora, era tutto pronto; seduta in cucina, riprendeva fiato e pensava a quello che stava succedendo. Lei doveva partire. Stava per lasciare senza neanche rendersene conto tutto quello che era riuscito a crearsi in quell’anno: aveva imparato a conoscere il posto, aveva fatto amicizia con Chris, Santa e gli altri, e poi c’era stato Lou…già Lou… era partito solo da un mese, ma quanto mancava a Miyu!!!
Le restava un quarto d’ora, e iniziò a preoccuparsi; Kanata non era ancora rientrato, e probabilmente non lo avrebbe fatto se non prima delle 19.00!!! adesso erano solo le 17.30, come avrebbe fatto ad avvisarlo, e soprattutto a parlargli? Non poteva certo sparire così, senza dire niente!!! Dopo un attimo di esitazione, decise di scrivergli una lettera. Mentre scriveva, e spiegava cosa era accaduto, e il perché di quella sparizione, e soprattutto si scusava del comportamento e lo ringraziava dell’ospitalità, Miyu si intristì, e pensò cosa avrebbe fatto Kanata ora che sarebbe rimasto solo.
- Ma lui è già solo!!! Lui non ha bisogno della mia compagnia… lo dimostra il fatto che da quando Lou è partito, a casa non c’è mai. E poi… io per lui non conto niente, sono solo una stupida a palpitare quando mi chiama o ad arrossire quando mi si avvicina!!! Per lui non sono altro che un impiccio, e allora meglio così!!! Se parto non mi avrà più fra i piedi, così potrà vivere tranquillo e anch’io starò in pace con me stessa!!! Quando sarò in America conoscerò gente migliore di lui, non dovrò più litigare, e potrò finalmente stare con i miei genitori!!!- questi ed altri ancora erano i pensieri che Miyu cercava, per convincersi ad andare in America felicemente e senza rimorsi, ma mentre parlava, calde lacrime le rigavano il viso e il suo cuore era triste come non mai…
Kanata aveva aperto la porta del tempio, e fu sorpreso di trovare le luci completamente spente.
- Miyu!!! Non c’è nessuno in casa?- Niente, Kanata allora, andò in cucina, e si accorse che sul tavolo c’era una lettera. L’aprì, e la lesse.
- Nooooo… Miyu ti prego… perché l’hai fatto!!!-


* * *

- ATTENZIONE PREGO! PROSSIMO VOLO IN PARTENZA DALL’USCITA 13 PER LOS ANGELES! ATTENZIONE IL VOLO PER LOS ANGELES E’ IN PARTENZA!-
- E’ il nostro volo. Andiamo!-
- Beh, Kanata, almeno spediteci una cartolina, visto che state andando a divertirvi in America!!!-
- Santa, quante volte devo ripetertelo che non stiamo andando in America per svago, ma solo perché Yuko deve partecipare ad un concorso per un servizio fotografico, è il suo lavoro sai?- disse Kanata come se stesse parlando ad un idiota.
- Sì, va be’ ho capito, allora buon lavoro!!!-
- Grazie, Santa. Non fare caso a Kanata, lo conosci, è sempre scontroso con tutti!-
Yuko era una ragazza dolce ed intraprendente; riusciva con il suo sorriso a calmare gli animi più irrequieti. Kanata l’aveva conosciuta per caso, mentre lei faceva delle foto nel parco dove lui di solito andava a correre, e le era subito piaciuta. Yuko, oltre ad essere molto famosa per il suo lavoro, era anche molto bella: era magra e slanciata, e la capigliatura nera come l’ebano, contrastava con la pelle bianca come il latte, e gli occhi di un azzurro intenso come l’acqua marina. Molti uomini appena la guardavano le morivano dietro, e con Kanata formavano una magnifica coppia. Già, perché anche lui non aveva perso quel suo fascino che da sempre l’aveva accompagnato sin dalle medie, e per cui spesso si era messo nei guai.
Nella coppia era sempre lei a proporre qualcosa, perché oltre al fascino, Kanata aveva conservato anche quel suo carattere chiuso e scontroso. Spesso Yuko non sapeva come prenderlo, e aveva anche notato che nel suo passato c’era un’ombra, perché spesso con Santa e con la sua amica Christine, che nel frattempo si era arresa a fare la corte a Kanata, e aveva conosciuto un ragazzo bello e ricco quanto lei, e con cui si trovava bene già da un paio d’anni, certi argomenti erano tabù. Una volta a Santa, mentre lui non c’era, scappò una frase che fece constatare le supposizioni di Yuko. Stavano aspettando tutti che lui finisse di lavorare per andare al cinema, e Yuko si stava lamentando del suo carattere, quando Sanata disse:- Eh… eppure una volta c’era chi riusciva a farlo aprire!- Chris lo zittì subito dandogli un pizzicotto, e Yuko non poté sapere altro.
Ora si trovavano in volo per Los Angeles, e Yuko notò che Kanata era pensieroso.
- A cosa stai pensando?- Kanata si svegliò.
- Mh? No… a nulla- In realtà i suoi pensieri erano tutti rivolti ad una persona…


* * *


Miyu era in ritardo. La sua redazione era ancora lontana, e se anche stavolta avesse tardato, il suo capo l’avrebbe di nuovo minacciata di licenziarla. Ma d’altronde con il suo lavoro è così: fare il giornalista significa anche essere puntuali la mattina per scovare le notizie più importanti. Ma era anche vero che Miyu era una delle più importanti e famose giornaliste, nella rosa tra le candidate al “Pulizzer” (spero si scriva così), e il suo capo, non avrebbe potuto fare altro che minacciarla, perché non si poteva permettere di perdere uno dei migliori elementi del suo giornale!
Da quando quel gruppo di Fanatici religiosi, dopo ben 5 anni di minacce e di paura, erano stati arrestati e condannati, Miyu era finalmente libera. Aveva vissuto fino allora nel quartier generale della NASA. Certo non si era trovata poi così male, dopotutto era stato creato una specie di piccolo paese, dove vivevano gli scienziati con le loro famiglie, ma la sua vita si era rivelata monotona. Il suo passato la tormentava, e il ricordo di quello che si era lasciato alle spalle la faceva soffrire parecchio. Dopo un anno, però, conobbe Harry, un aviere che frequentava il servizio di leva, e che grazie alle influenze paterne (suo padre era membro del ministero di New York) era finito in quel posto così famoso. Harry si era rivelato fin dall’inizio un ragazzo simpatico e generoso, e Miyu fece velocemente amicizia con lui. Harry era anche molto carino, e molti pensavano che facessero coppia fissa, e persino Miyu credette di essersi presa una cotta per quel ragazzo dagli occhi azzurri e biondo cenere; solo più tardi, maturando, si rese conto che per lei era solo un grande amico, che era stato capace di farla nuovamente sorridere alla vita, e renderle quegli anni meno amari. Dopo tre anni, però, Harry aveva concluso il sevizio di leva, e poco più tardi trovò lavoro a Los Angeles. Con Miyu rimase sempre in contatto, tanto che quando finalmente non ci fu più pericolo, anche Miyu si trasferì in quella grande metropoli, e grazie a lui, dopo essersi laureata, entrò nella redazione dove lavorava già da 4 anni. Ora aveva 25 anni, una carriera di successo e un futuro roseo, ma spesso dietro a quella maschera di apparente felicità, si celavano tristi e malinconici ricordi, che solo il suo grande amico Harry era capace di alleviare.
Era finalmente arrivata. Non appena mise piede in redazione, non fece in tempo a tapparsi le orecchie, che partì un urlo.
- KOZUKIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!! SI PUO’ SAPERE DOVE ERI FINITA!?! SEI DI NUOVO IN RITARDO!!! SE SI RIPETERA’ GIURO CHE TI LICENZIO!!!!!!!-
Miyu con una calma, sperimentata da anni di rimproveri, si avvicinò al suo capo, e disse per calmarlo:- Ok, ok, capo non succederà più- e gli rivolse un sorriso infantile.
- Se pensi di prenderti gioco di me, ragazzina sappi che io…- ma non finì la frase, con Miyu era impossibile discutere, perciò si arrese.
- Allora visto che finalmente, ci siamo tutti possiamo incominciare. Dunque… in questo periodo, per nostra sfortuna, non sono accaduti molti fatti “da scoop”, perciò non vi aspettate servizi di cronaca nera, su morti e disgrazie varie!!!- i volti carichi di delusione si fecero sentire, dopotutto anche se non erano notizie felici sono pur quelle che fanno andare avanti i giornalisti!!!- gli incarichi per oggi sono questi… tu Miyu, vieni qui.-
Miyu si alzò dalla sedia e si avvicinò al suo capo.
- Ti voglio dare un incarico importante. Sai che si sta svolgendo un concorso di fotografia?-
- Certo, un mio amico vi sta partecipando.-
- Bene, perché voglio che tu mi scriva l’articolo su quel concorso, e mi faccia tutte le interviste dei partecipanti.-
- TUTTE!?!-
- E’ ovvio!!! Allora, lo vuoi fare o no? Ho scelto te perché mi posso fidare, non voglio un pivello per una manifestazione del genere!!!-
- D’accordo, lo farò.-
- Mi fa piacere. Ecco, questa è a lista dei partecipanti, trovali tutti entro oggi, e domani potrai fare con calma tutto il reportage sul concorso.- Il sig. Thompson consegnò a Miyu una lista.
- Ok, farò un servizio coi fiocchi!!! Ora vado, mi conviene incominciare da ora, o non finirò per domani mattina!!!- disse Miyu ironicamente, mentre usciva dalla sala riunioni.
- Allora… mettiamoci a lavoro!!!-

 
Continua nel capitolo:


 
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VOTO: (2 voti, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
miyukanata - Voto: 31/08/14 23:15
Davvero una ff carina!!!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 6
strawberry4e - Voto:
14/08/08 03:40
bellissima!!! stupenda!!! complimentoni!!!! ^_____^
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