HAPPINESS
- Capitolo 1° -
Il Fairy Park
I want happiness
I seek happiness
So take me someplace far away
to a true Elsewhere.
La voce ormai flebile intona una vecchia melodia, come un sospiro di vento. Cavi elettrici s'intrecciano come edera rampicante alle braccia spezzate della Fairy Girl. Il terreno é coperto di cenere...cenere e detriti. Tutto ciò che resta del Fairy Park. Cenere e polvere.
E tutto intorno, le onde del mare.
Please, take me there.
L’aria fresca della notte e la luce delle lucciole, che come stelle ballerine si librano in aria...su ciò che resta del Fairy Park. Sui cavallini sradicati, gli occhi vitrei dai colori un tempo brillanti, mentre l’eco di una dolce musica si diffonde come nebbia sui fiori spontanei a sostituire le risate. Sulle altalene che ancora oscillano, cigolando a ritmo del tintinnio della giostra. Sulle panchine arrugginite. Dovunque, le lucciole spandono la polvere di fata che ha abbandonato questi luoghi da anni, ormai.
Birds sing
Song of unknown tongue,
Though winged, they
Still fail to reach the sky.
Nuvole di tulle e seta agitate dal vento. L’odore del legno e del metallo, fusi insieme fra le macerie del Fairy Park.
My first thought
And my last whish.
E in un angolo, le mani nodose chiuse intorno ad un bastone, un vecchio che si guarda intorno, e forse non sa che quelle sono le rovine del Fairy Park.
So deliver me, help me.
Cammina goffamente, i capelli d’argento su occhi vivi e penetranti. I respiro affannoso a catturare il profumo del legno e del metallo. Le sue mani sono pallide, come piccoli gingilli di cristallo o di avorio. E tutto intorno a lui, le lucciole fanno largo per lasciarlo passare.
I cavi elettrici come edera rampicante su mani e piedi, un’eco lontana di perdute melodie.
Take me...
Ha visto tanti inverni e tante estati, è stanco di camminare e di cercare. E infine i suoi piedi hanno imboccato una via cosparsa di luce ed è arrivato qui, al Fairy Park. Forse sa che è il Fairy Park.
Alza lo sguardo sulle rovine della Fairy Girl, come se quegli occhi velati di stanchezza potessero vedere oltre la nebbia che il tempo ha steso per zittire la sua voce.
...to my bliss.
E lui lo vede...lui vede labbra come rosa, riccioli d’ebano e occhi di clover ad osservarlo in silenzio. Lui vede il viso della Fairy Girl e sa che da qualche parte, fra le pieghe della sua memoria, lei c’è. E canta in una lingua sconosciuta parole a lungo dimenticate. E la sua voce...la sua voce riecheggia ovunque, fra le travi della ruota panoramica, fra i balocchi e le risate di quel mondo perduto.
A bird in a gilded cage,
A bird bereft of flight,
A bird that cannot cry,
A bird all by itself.
Come un uccellino in gabbia che non può volare, e le sue mani di vecchio non sanno issarsi verso il cielo. Le alucce di una fata, tremule e dorate, meraviglie di tulle e seta. E lui questo lo vede. Lo sente. Il suo cuore vibra al ritmo di note inesistenti, e le sue mani tremano. Le sue labbra sottili s’incurvano, perchè ricordino ancora come si fa a sorridere.
Happy just to be with you,
Happy just to see your smile.
Il vecchio solleva le braccia, lascia cadere il bastone che non gli serve più, e comincia a danzare. I suoi piedi si muovono, i suoi capelli ondeggiano e le sue labbra s’incurvano, per non dimenticare come si fa a sorridere. Muove sinuoso le mani, le dita sottili, i polsi irrigiditi dagli anni. I suoi occhi si socchiudono, preda di quell’ebbrezza momentanea che lo avvolge, che lo inebria, che lo sradica da giornate grigie tutte uguali. E la canzone prosegue, nota dopo nota, sul nastro del pentagramma che si svolge, lo avvolge, lo accarezza dolcemente e svanisce.
To a true Elsewhere.
Non potrebbe fermarsi, neppure se volesse.
To my bliss.
Cos’è? Cos’è che muove le sue stanche membra, il suo corpo invecchiato precocemente? Cos’è che fa splendere i suoi occhi come gemme brillanti alla luce del sole? Cos’è?
My bliss
Ha un nome?
Take me
Felicità.
Happiness.
Il vecchio è felice. Danza. Il suo corpo si muore irrefrenabile, come un giunco mosso dal vento. Le sue braccia si sollevano e lui continua e girare su se stesso, mentre le sue labbra sorridono e divengono più sottili. E i suoi occhi brillano di luce propria ...lì, fra le rovine del Fairy Park. Immensità e pienezze nel suo vecchio cuore, splende come un vaso empito di luce. Ed è la luce del sole che squarcia le tenebre di quella nebbia che fa dimenticare, che zittisce, che cancella e dà la morte. Lì, nella fredda notte del Fairy Park, dove le lucciole danzano come stelle e le stelle distolgono lo sguardo, per non turbare la magia del Parco delle Fate...
...che stasera, amici miei, ha un nuovo visitatore: non sentiva più una musica del genere da anni e anni e ore ne è succube.
Ecco...ora è felice.
Sì, stelle mie, ora quel vecchio è felice. E la sua felicità lo fa brillare come fosse fatto di cristallo, come fosse fatto di diamante...come fosse lui stesso una stella.
So deliver me...
help me to forget the tribulation of day
and to stay in this dream of night,
where I can be thinking of you forever.
Infine, stanco, colmato troppo in fretta da tanta luce si accascia. I suoi piedi smettono di danzare, le sue mani di accarezzare il vuoto, le sue braccia di farlo volare.
Cade a terra con un suono sordo che sembra niente.
Dalle sue labbra vola via un sospiro.
La sua anima lucente e stanca che vola verso il cielo.
Take me
Ma la musica non smetterà mai. E' lì, intrappolata in quel luogo di magia, dove le rondini danzano al vento un secondo prima della fine. In quell'eterna primavera. Fra le ceneri e i detriti del Fairy Park. Ora non desidera nient’altro.
I want happiness.
L’ha trovata...ai confini del mondo.
To a true Elsewhere.
Qui, fra le rovine del Fairy Park.
Hellionor
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