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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: CHOCOLATE AND VANILLA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: hermy4ever galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/04/2006 17:47:22 (ultimo inserimento: 23/04/06)

un ragazzo, indissolubilmente legato ai pregiudizi della sua professione...una ragazza, che scoprirà chi è veramente...(è 1 pg13)
 
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SGUARDO...
- Capitolo 1° -

Eccomi tornata con una nuova pazzia! Godetevela!!!

Inizialmente potrà sembrarvi noiosetta, ma già dalla fine del capitolo....vedrete!


Cap. 1: Sguardo

Nella scuola di magia Sardongiori, precisamente situata in Sardegna, regnava la calma più totale. E Sarah viveva lì, esattamente per frequentare il sesto di otto anni. In quel momento leggeva un libro di Erbologia, e nel frattempo ascoltava la musica di Joss Stone, la sua cantante preferita. Finché… “Yahu!” gridò una ragazza a Sarah, e le lanciò un cuscino dritto in faccia. Sarah chiuse il libro, e gridò: “Giulia!!!!!!!!! Smettila!!!!!!!” “Ha ha ha ha ha ha!!!!! Ma dai!!!!! È troppo divertente!!!!!” gridò Giulia, ossia la ragazza che prima aveva lanciato il cuscino. “Piuttosto…” continuò Giulia “Muoviti, professor Verdastri ci aspetta!!! E poi…siamo anche a lezione con i Foglianera, maledizione, ci prenderanno solo in giro se arriviamo in ritardo!”. Sarah sbuffò. A Sardongiori c’erano cinque Casate: Occhioamaranto, Casata di cui facevano parte Sarah e Giulia, ed era la Casata dei veri amici, sui quali si poteva sempre fare affidamento; poi vi era la Casata Manodoro, di cui facevano parte le persone piuttosto affascinanti e (soprattutto) persuasive, il che spesso non deponeva a loro favore, infatti avevano pochi amici (ma fidanzati/e per tutta la scuola (diciamo la verità, erano tutti/e molto montati/e)). Poi c’erano i Piedetrema, e dal nome si può ben capire che erano dei tremendi imbranati. La quarta Casata era quella di Ricciospinoso; personaggi chiusi e misteriosi popolavano questa Casata, che spesso dietro all’apparenza fredda nascondevano però un carattere magnifico ed invidiabile. Infine vi erano i Foglianera, astuti e capaci di volgere ogni situazione a loro favore, spesso viziati e provenienti da famiglie più che benestanti, abituati ad avere sempre tutto ciò che volevano anche con la prepotenza, che usavano spesso e volentieri contro i compagni. Intanto Sarah e Giulia correvano per il corridoio dell’aula del professor Verdastri, che insegnava loro Erbologia. Era severo ma simpatico, ed era anche direttore della Casata di Occhioamaranto. “Bene” cominciò il professore, che indossava una tuta da ginnastica e poteva essere benissimo scambiato per un babbano “oggi faremo le piante Antisotterra. Il nome vi aiuterà a capire queste piante: non amano essere sotterrate, ma riuscendo a tenerle sotto terra loro cominceranno ad emettere una sorta di sudore che ha vari scopi, che poi vedremo. Ma ora, avvicinatevi al tavolo e cominciate a lavorare! Provate a ficcare queste piante nei vasi e a raccogliere il sudore. Mi raccomando, però, non tenetele per più di 10 secondi sottoterra, o moriranno! E ora…al lavoro!”. Sarah e Giulia si avvicinarono al tavolo e presero ciascuna una pianta, poi provarono a sotterrarle. Non appena Sarah ficcò la pianta nel vaso, questa sembrò aver allungato le radici, e opponeva una fiera resistenza. “Huhu…” fece una ragazza dai capelli castani e dal viso così truccato che sembrava avesse immerso la faccia nel fondotinta “Che c’è, Sarah, sei così impedita da non riuscire nemmeno a ficcare questa pianta nel vaso? Fallita…” “Zitta, Roberta!” rispose Sarah alla ragazza, la quale era una Foglianera ancor più antipatica delle sue amiche faccia-di-limone. Per il resto, la lezione fu abbastanza piacevole, se non che a rimetterci più sudore furono gli alunni delle piante. “Oh cavoli” disse Giulia “Non ho ben capito se il sudore doveva essere nostro o delle piante” “Beh, è stata comunque una bella esperienza” rispose Federico, un Ricciospinoso con cui Sarah e Giulia avevano fatto amicizia. “Non per me” intervenne Nicola, un perfetto Piedetrema, che durante la lezione non aveva fatto altro che far cadere il vaso, e inoltre si era beccato un colpo di radice da parte della pianta, e ora aveva una grossa ferita da medicare “Ahia…fa male….” Continuò il ragazzo, accennando alla ferita. “Beh…ti accompagno in infermeria” disse Sarah “Giulia, tu comincia a salire…se la Martini ti becca in ritardo, sono guai…io e Nicola, almeno, abbiamo avuto un motivo…”. Sarah e Nicola si incamminarono verso l’infermeria, mentre gli altri andarono a lezione. I due giunsero in meno di 5 minuti la calma dell’infermeria, contrapposta al chiasso dei corridoi. “Uh, brutta ferita, Nicola…ci vorrà un po’ di tempo…” disse la signora Sbenda, infermiera della scuola. “E la signorina?” disse l’infermiera, rivolta a Sarah. “Accompagno Nicola, e voglio restare con lui finchè non esce” rispose Sarah. L’infermiera non disse nulla e non la cacciò, così Sarah, nell’attesa che Nicola venisse medicato, si lasciò andare su una sedia e, non avendo niente da fare, prese un giornale dal tavolino. Doveva essere proprio annoiata, perché Sarah generalmente odiava i giornali e preferiva farsi dire le notizie dagli altri. Gli articoli parlavano del solito sport magico, il Quidditch. A Sarah piaceva il Quidditch, ma essendo di origini babbane non aveva mai avuto l’occasione di vedere un vero incontro, a parte quelli del campionato scolastico. Lei, nella squadra della sua Casata, faceva la Cercatrice, ruolo di cui andava molto fiera. E la colpì molto proprio un articolo del giornale:

I più grandi Cercatori del nostro Secolo
Nel nostro secolo molti sono stati i grandi Cercatori della storia del Quidditch. Secondo “Il Corriere del Mago”, che ha condotto un’inchiesta viaggiando per tutta l’Europa a seguire partite internazionali di Quidditch e a visitare gli archivi, purtroppo il nostro Cercatore Alfonso Ciappa sarebbe soltanto nono nella top ten dei Cercatori migliori. Secondo nella classifica è lo storico Cercatore dei Tutshill Tornados, Roderick Plumpton. Ma il primo posto appartiene ad un autentico campione dei nostri tempi: solo 18enne (indovinate chi è…non è difficile…), il Cercatore della Nazionale Bulgara Viktor Krum ha scavalcato molti pur sempre grandi campioni che hanno trovato la gloria in un’età magari più avanzata. E probabilmente sarà stata proprio la giovane età del Cercatore bulgaro a favorirlo.

Sarah chiuse il giornale, e immaginò…e se magari un giorno fosse finita in una classifica del genere? Forte…. Rilesse l’articolo. Viktor Krum…aveva sentito questo nome più volte dai suoi compagni, sempre pronunciato con grande entusiasmo. Sarah non aveva mai visto nemmeno una foto del Cercatore bulgaro, ma le sue compagne, nonostante fossero sue fan, dicevano che non era neppure tanto bello, e che davvero la sua fama se l’era guadagnata grazie al Quidditch. Però, non le sarebbe dispiaciuto vederlo all’azione… “Sarah, andiamo” disse Nicola, che aveva un braccio fasciato. I due uscirono, e si stupirono molto del fatto che la maggior parte degli studenti fossero fuori nei corridoi invece che in classe. Poi salirono verso l’aula di Trasfigurazione, l’aula della professoressa Martini. E videro che l’intera classe era fuori dall’aula, e tutti gli alunni erano appiccicati alle finestre. “Che succede?” disse Sarah a Giulia. “Guarda!” rispose l’amica facendole spazio per concederle un pezzo di vetro. E da lì, da quella finestra del primo piano che dava sul mare, si vedeva chiaramente perché tutti erano così eccitati. Un gigantesco vascello stava emergendo dal mare. In meno di 10 minuti il vascello era emerso completamente. Sulla vela era raffigurato una specie di doppio grifone rosso. “Cosa succede?” disse qualcuno. “Cosa vogliono?” mormorò qualcun altro. “Ragazzi!”. La professoressa Martini stava richiamando l’attenzione dei ragazzi “La Preside Rondinedargento ha chiesto di condurvi nella Sala della Corte Dorata”. La Sala della Corte Dorata era la sala dove gli studenti mangiavano, si incontravano e dove venivano dati gli annunci. Decisamente non era ora di cena, quindi di sicuro la Preside voleva spiegare l’arrivo di quella nave. Non appena arrivarono e si sedettero, la Preside cominciò a parlare. “Quest’anno avremo alcuni ospiti. Il Governo Magico ha deciso di favorire la coesione e lo scambio culturale tra i maghi europei, e la nostra scuola ha aderito con piacere. Diamo quindi il benvenuto agli allievi della scuola di Durmstrang!”. Entrò un gruppo enorme di ragazzi e ragazze, tanto grande che la Preside dovette allungare la stanza e i tavoli. I nuovi allievi erano disposti in fila per due, quasi per dare un’aria marziale, ma i ragazzi chiacchieravano tra loro e scrutavano con occhi curiosi gli studenti di Sardongiori. Sarah cominciò a guardare la fila di ragazzi. Ce n’erano di tutte le età, e tutti con un’aria vagamente spaventata. Finchè…Sarah si soffermò sul ragazzo che stava proprio davanti a lei. Parlava con un suo amico, in una lingua che non riusciva a capire. Poi…il ragazzo si girò, e gli occhi suoi e di Sarah si incrociarono. Gli occhi castano scurissimo del ragazzo e quelli nocciola di Sarah. E Sarah rimase incantata da quello sguardo. Osservò attentamente il ragazzo, e pensò che non poteva definirlo. Era…bello…tenebroso…misterioso…e intanto lui continuava a mantenere i suoi occhi puntati su quelli di Sarah, e anche quello sguardo era indescrivibile…non curioso, non spaventato…ammiccante, quasi…e Sarah se lo sentiva, era rivolto a lei…ma come? Lui sembrava così…grande…avrà avuto quasi 18 anni…non poteva, non sarebbe potuto…insomma, la fissava…e a lei piaceva… “Sarah! Sarah! Guarda chi abbiamo davanti!!!”. Era Giulia, che strillava eccitata guardando il ragazzo che aveva incantato Sarah. “Chi è?” domandò Sarah, decisamente curiosa. “Come chi è? È…è lui…Viktor Krum!” rispose l’amica.


 
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