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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Neon Genesis Evangelion (Shin Seiki Evangelion)
Titolo Fanfic: L` ASCENSORE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: ilsigillo galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 31/03/2006 22:47:41

rei e shinji chiusi in un` ascensore bloccato
 
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AUTOCONCLUSIVO
- Capitolo 1° -

Nota dell' autore:

A scanso di equivoci affinché non pensiate che questa fanfic sia un plagio, se avete letto una precedente fan fiction con medesimo titolo e situazione vi informo che l' autore della suddetta sono sempre io. Ne consegue quindi che la presente fanfic, è una versione riveduta e corretta di quella precedente.

Buona Lettura...

***

Quel caldo pomeriggio alla Nerv, Shinji era in leggero ritardo: doveva recuperare un test di sincronia che qualche giorno prima, era stato costretto a saltare a causa di un raffreddore. Guardava con impazienza l' orologio da polso quando con il suo 'DLING'
l' ascensore avvertì il ragazzo del suo arrivo, le ante della cabina si aprirono e Shinji potè finalmente entrare dentro, poi pigiò sulla tastiera il numero del piano desiderato, le ante si chiusero e l' ascensore iniziò la sua marcia.

Passarono solo pochi secondi quando l' ascensore si fermò emettendo il suo sonoro 'DLING' le porte si aprirono silenziosamente e questa volta, fu Rei ad entrare nella cabina.
"Ciao!" La salutò Shinji con un sorriso.
"Ciao." Ripetè lei ma senza il medesimo entusiasmo.
L' ascensore, riprese a muoversi quasi subito e i due ragazzi passarono alcuni secondi in totale silenzio. Rei sembrava essere totalmente tranquilla e a suo agio mentre Shinji, avvertiva un lieve stato di nervosismo come gli capitava di tanto in tanto quando si trovava solo con Rei. Nel suo stato di agitazione, Shinji spostava nervosamente lo sguardo qua e la prestando attenzione a ogni piccolo dettaglio di quella cabina ma badando bene di non incrociare lo sguardo di Rei.
In quel silenzio di tomba, la sua mente, era intenta a cercare di comprendere come mai ogni volta Rei Ayanami riuscisse a fargli provare quella sensazione con la sua sola presenza: che fosse inconsapevolmente attratto da lei?
Sorpreso e imbarazzato da quel suo stesso pensiero, Shinji scosse il capo per scacciare via quell’idea e la cosa ovviamente non sfuggì alla ragazza che lanciò uno sguardo interrogativo a Shinji il quale si sentì invadere dall' imbarazzo.
“Problemi?” Domandò con tono piatto Rei.
"Ah... niente..." si giustificò "...qualche capello fuori posto... he... he..."
Rei fece spallucce e non commentò.
Ma ormai il silenzio era stato rotto e Shinji ne approfittò per pronunciare qualche frase di circostanza "Ayanami, vai al mio stesso piano?" Domandò.
"No. Scendo al piano di sotto: il comandante mi aspetta."
"Ah... capisco..." fece Shinji che stava per aggiungere qualcos' altro quando un rumore simile ad un tonfo lo zittì, l' ascensore si fermò bruscamente e Shinji che era riuscito a mantenere l' equilibrio, afferrò Rei da dietro che invece, aveva rischiato di cadere "Che sarà stato?..." Si chiese il ragazzo guardando il soffitto della cabina mentre sorreggeva ancora Rei "...ci attaccano?"
"Lo escluderei." Commentò Rei. In quel momento, Shinji trasalì e arrossì lievemente. Aiutò la ragazza a rimettersi in piedi e poi si affrettò a commentare "Allora, è un guasto."
Rei annuì "Si, questo è possibile."
"Un guasto qui alla Nerv..." ripetè Shinji con fare un po' scettico "..strano."
"Strano ma non impossibile. Ogni opera dell' uomo e imperfetta e la Nerv non fa eccezione." Gli fece notare Rei.
E questa volta fu lui a lanciare uno sguardo interrogativo alla ragazza mentre pensava che Ayanami non era nuova a questo tipo di osservazioni profonde.

Passarono alcuni minuti, e non accadde nulla. Ora i ragazzi erano seduti per terra con la schiena appoggiata alle pareti.
Shinji era seduto infondo alla cabina: davanti a se aveva la pota automatica dell' ascensore che ancora non dava segni di vita, mentre Rei era seduta e poggiava la schiena sulla parete alla destra di Shinji.
"Però... fa caldo qui dentro!" Esclamò Shinji sbottonandosi il colletto della camicia.
"Strano, mi pare che l' aria condizionata funzioni ancora." Rispose Rei.
Ancora una volta, silenzio che però adesso fu Rei a spezzare "Ikari... spiegami una cosa che non capisco..."
A quelle parole, Shinji sobbalzò e iniziò a sudare freddo: cosa voleva mai sapere Ayanami?
Comunque si fece forza e chiese "Cosa non capisci?"
La ragazza, alzò lo sguardo su di lui e così quegli occhi dallo strano colore, incontrarono quelli di Shinji "Non capisco te..."
Sentendo quella frase Shinji corrucciò la "Continua..." disse un po' esitante.
E Rei continuò "Mi sono sempre accorta di tutte le volte che mi hai osservato in silenzio, a scuola, per strada e persino qui alla Nerv... perché?..." Questa volta Rei non aveva parlato col suo solito tono apatico ma la sua voce era un tantino incerta ma forse, Shinji non se ne rese conto: era nel panico più totale: era il suo sogno-incubo che diveniva realta? Come diamine faceva ora a dire a spiegare come stavano le cose? Che era in qualche modo attratto da lei ma che lui stesso non ne sapeva (o forse fingeva di non saperne) il motivo?
Fu così che tra un balbettio e l' altro lui rispose "E' che... sei... sei strana..."
Rei distolse lo sguardo da Shinji e lui, avrebbe desiderato mordersi la lingua mentre nella sua mente gli parve di udire la voce di Asuka che gli gridava un meritatissimo Supishinji!!!
"Sarei strana?" Ripetè piano Rei con tono talmente piatto che il ragazzo non riuscì a comprendere se lei fosse offesa oppure no.
Shinji ora doveva porre rimedio alla situazione "E' solo che... sei sempre sola, non parli mai con nessuno..."
"Non ne ho bisogno..." spiegò Rei "...io devo solo pilotare l' Eva."
"Non lo trovo giusto!" Esclamò Shinji con una determinazione che sorprese Rei e lo stesso Shinji "Ecco... lo trovo triste..." aggiunse poi nel suo solito tono mite.
Passarono altri momenti di silenzio durante i quali, Shinji non si era accorto che Rei, gattonando, si era avvicinata a lui e il ragazzo, non ci fece caso finché lei non parlò "Non mi hai ancora spiegato perché."
Shinji si voltò di scatto verso la ragazza e per momenti che gli parvero interminabili, contemplò il suo sguardo da brevissima distanza. Egli comprese che era il momento giusto, che forse, non avrebbe avuto altre occasioni ma purtroppo ciò che riuscì a dire fu solo "Io... io voglio esserti amico..."
"Non siamo già amici?" Osservò Rei.
"Voglio... voglio farti sapere che... che puoi chiedermi aiuto quando vuoi..." continuò a balbettare Shinji.
Le labbra di Rei si piegarono in un sorriso "Ed io, ti ringrazio ancora una volta Ikari."
In quel momento, la cabina dell' ascensore riprese a muoversi "E' ripartito." Commentò Rei rimettendosi in piedi.
Poco dopo, Shinji raggiunse la sua destnazione e le porte automatiche, si aprirono "Allora, arrivederci." La salutò il ragazzo che fece per uscire ma poi, si fermò sulla soglia bloccando le porte che si stavano richiudendo con la mano.
"Tu mi piaci Ayanami." Disse Shinji d' un fiato.
Questa volta, fu Rei a restare senza parole e ad arrossire ma Shinji non avrebbe mai conosciuto la risposta della ragazza: perché le porte automatiche si richiusero silenziosamente prima che Rei trovasse le parole giuste per rispondere.

Il ragazzo rimase qualche secondo ad osservare l' ascensore, poi si voltò e si incamminò per i lunghi e freddi corridoi della Nerv. Shinji era consapevole che adesso non c'era tempo per certe cose ma forse, quando tutta questa brutta storia fosse finita, avrebbe potuto dire tutto a Rei Ayanami.



 
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