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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Lady Oscar (Versailles no Bara)
Titolo Fanfic: MAI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: sweetsanae galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 30/03/2006 19:29:11

oscar stava seduta sulla sua poltrona e nella mano destra agitava tranquillamente o almeno sembrava un bicchiere di vino....
 
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MAI
- Capitolo 1° -

Mai



Oscar stava seduta sulla sua poltrona e nella mano destra agitava tranquillamente o almeno sembrava un bicchiere di vino.Pensava agli ultimi avvenimenti accaduti.Era molto stanca.Si soprattutto perché tanti sentimenti si agitavano confusi nel suo cuore, tanta agitazione e tanta perplessità.Amava il conte di Fersen, sapeva che il conte amava la regina, ma che quest'amore non poteva essere vissuto nella sua completezza, ma ugualmente lo amava.Pensava a qualche giorno prima, quando il conte era venuto a cena da lei…e durante una discussione fatta nello stesso salottino in cui stava ora, le aveva detto :"Chissà perché Dio vi ha fatto nascere donna…"Lei in quel momento non ci aveva pensato, ma adesso si adesso sapeva perché Dio l'aveva fatta nascere donna.Oscar non era solo un guerriero, un angelo vendicatore, ma anche una donna, che finalmente aveva deciso di farsi valere.Ricordava tutti i momenti trascorsi col bel conte, l'amicizia che era nata da allora, alla confidenza che era sbocciata.Ricordava i vari duelli fatti, alle cene ai balli e ai semplici saluti.Il ricordo piu' nitido era però quello di quando lui era tornato dalla guerra.Era mancato per ben sette lunghi anni, anni di solitudine, anni di dolore, anni di intensa sofferenza. Quel giorno, Andrè il suo piu' caro amico dopo aver sparato tutto il pomeriggio le aveva lanciato una mela, era un momento di grande intimità e di gioia un momento raro.Lei aveva alzato le mani per prenderla al volo,ed era rimasta così, con le mani vuote, tese ancora verso la mela esplosa, verso il cielo.

Non ci credeva.Era Hans, stanco, sporco,impolverato,deperito, ma era lui.Lo aveva aspettato moltissimo.Il fatto piu' duro era che non poteva nemmeno dire alle persone che voleva bene, sono felice, il mio amore è ritornato.Doveva tenersi tutto dentro.Tutto, quando il suo cuore di donna iniziava ad aprirsi, non poteva dirlo a nessuno.Erano sentimenti che teneva per se stessa.Anche perché razionalmente sapeva che era un amore impossibile, ma al cuore non si comanda. "Sapete, Oscar, credo che tornerò in Svezia senza aver avuto l'onore di incontrare sua Maestà. Mi sono fermato in Francia soltanto per dare l'ennesima dimostrazione a me stesso che il mio cuore ora non prova più amore per lei"

Furono quelle parole che le fecero aprire il cuore alla speranza, ad una speranza insperata ma reale.Non doveva piu' forzare i suoi sentimenti, poteva esprimerli, finalmente nel cuore del conte non c'era piu' la regina.

Intanto Andrè quel giorno era con lei a questo pensava la ragazza seduta sulla poltrona.Ricordava che la sua espressione era felicissima e non aveva notato l'espressione del ragazzo da sempre suo migliore amico.Era strano in quel periodo.Se avesse potuto leggergli nel pensiero non sarebbe stata tanto contenta.Il giovane pensava che avrebbe fatto di tutto per poter essere guardato da Oscar una volta sola, come aveva guardato il bel conte.Cosa avrebbe dovuto fare?Cosa?Si sarebbe strappato il cuore, sarebbe anche morto per lei, ma lei lo avrebbe mai guardato così?Si pentiva di quello che aveva pensato sul conte, gli aveva augurato addirittura la morte, da vero bastardo, ma lui l'amava in un modo incredibile, e non poteva fare almeno di lei.

Alla fine però pensava lei, il conte aveva cambiato idea, perché durante una passeggiata notturna loro tre nelle strade di Parigi, lui aveva visto un ritratto della regina colpito da tre coltelli.Dopo quel momento aveva deciso che il suo cuore era della donna che aveva sempre amato e che nonostante tutto non aveva dimenticato.Lei pensava che l'amore spesso è crudele. Sognava che almeno una volta lui la guardasse come guardava la regina.



Lei amava Fersen, anche se era tornato dalla donna che amava.Avrebbe voluto tornasse per lei, ma adesso aveva deciso.Basta nascondersi.Doveva agire.

Si era alzata.Era andata nella stanza della servitu' piu' precisamente nella stanza della buona nanny.Aprì gli armadi e ci trovò un sacco di bellissimi abiti, tutti per lei, scarpette, ventagli, fermagli per capelli.Sapeva che la nonna di Andrè avrebbe voluto che lei facesse il suo ingresso in società, e non aveva mai perso la speranza.Ci era rimasta parecchie ore.Era rimasta accecata da questo mondo serico, liscio e profumato, il mondo delle donne.Così prese un vestito e delle scarpette con il corsetto e tutti gli accessori e corse nella sua stanza.Finalmente poteva ribaltare la situazione,la sua rivalsa contro un mondo che era stato troppo crudele con lei.

Aveva rinunciato addirittura ad una passeggiata con l'amico di sempre, e pensava che lui avesse capito tutto.Era stata in ansia tutto il tempo di quella follia che si era impossessata di lei.L'abito che aveva indossato era bianco, con la scollatura rettangolare, ricco di tante piccole decorazioni.Era in seta, e il bustino le dava un gran fastidio.Ma dopo essersi truccata e ingioiellata guardandosi allo specchio considerò che tutta quella fatica era valsa la pena.Era splendida ed era la stessa cosa che aveva visto negli occhi del ragazzo quando l'aveva vista.Non sapeva che Andrè nascondeva un dolore millenario, un dolore che si centuplicato quando l'aveva vista.pensava…tanti anni cercando di farle capire che lei era una donna e quando finalmente si decideva ad esserlo in tutto il suo splendore, quel gesto non era per lui che l'amava da sempre, ma per il conte.La donna andava a sofferenza certa.Prese una decisione.

Pensava ammise mentre si avviava al ballo che solo per il conte aveva spezzato il suo respiro nel corsetto, aveva denudato il suo bianco collo, per lui aveva brillato la sua pelle alla luce della luna.Per lui aveva offerto il seno non piu' racchiuso tra le fasce ma tra merletti e seta. Ne era certa,nessuno l'avrebbe riconosciuta.

Nessuno l'aveva riconosciuta, eppure non portava nessuna maschera, era il suo viso quello, esposto agli occhi di tutti i presenti.Non aveva la spada ma era lei.Inizialmente lei era stata presa da un timore enorme.Ma poi visto che nessuno l'aveva riconosciuta si era fatta coraggio ed aveva guardato in giro per vedere dove fosse il conte.Beveva e forse aspettava che la donna che amava arrivasse.Si era girato ed era rimasto stupefatto da lei.Aveva sentito che erano simili, due stranieri non voluti nella stessa corte.Così le aveva chiesto di ballare.Il suo sogno si stava infine realizzando, il desiderio di essere tra quelle forti braccia, tra le braccia di quell'uomo così bello e sincero.

La battaglia era stata forte, in Oscar, Marte contro se stesso.Ma alla fine Hans disse"Sapete? Conosco una persona che vi somiglia moltissimo".

No, ti prego no, Hans, non lo dire. Fai finta che non sia io, te ne prego.Pensava lei.

"Bionda come lo siete voi, elegante come voi, con due stupendi occhi azzurri, questa ragazza nasconde il suo bellissimo corpo in una uniforme militare, sapete questa ragazza è il mio migliore amico".

La donna si chiedeva ma perché non riesco a sentire piu' nulla? Perché i musici hanno terminato il minuetto?Voleva morire…..doveva scappare prima che la riconoscesse, ma purtroppo gli occhi improvvisamente dilatati e lucidi di lacrime trattenute a stento la tradirono.Stava per fuggire via, quando il bel conte la bloccò afferrandole il polso….

"Ma… voi siete….."

Non c'è la fece e scappo' via, via da quella sofferenza, via da quel tormento indicibile e da quella stupidaggine che aveva fatto.Mai piu' avrebbe fatto affiorare in superficie la donna che era in lei.



Piangeva mentre scappava, anche se stava attenta a non farsi vedere.Si fermò alla fontana, una bellissima fontana e qui diede libero sfogo alle lacrime, lacrime di una vita da sempre trattenute.Finalmente capiva che Hans non l'avrebbe mai amata.

Mormorò "Il mio migliore amico….non era altro per lui il mio migliore amico" Anche avviluppata in tutta la seta del mondo capì che per lui non sarebbe mai stata una donna, ma un uomo, il suo migliore amico. Era accecata dalle lacrime, dall'umiliazione, dal dolore. Era accecata dall' amore per te; quell'amore che lui aveva rifiutato e calpestato.Dopo poco sentì dei passi, che provenivano da dietro di lei.Per abitudine cercò la spada, ma non la trovò.Si girò ma il buio rendeva sfocata la persona che si avvicinava.Riusciva a capire che era un uomo dall'imponente struttura fisica. Ecco, adesso il suo respiro è più sereno e le spalle di nuovo vigili e serrate. I rumori riusciva nuovamente a sentirli. Tra le dite aveva una rosa bianca.

Mi ha teso l'altra mano, in un muto invito alla danza.In quel momento la luce della luna illuminò il suo viso e lei sorrise tra le lacrime, era il suo dolce amico del cuore, Andrè sempre con lei in ogni momento brutto e bello.Lui la strinse a sé, come quando erano piccoli e lei veniva picchiata da suo padre.Lei si tratteneva e quando lo raggiungeva lui l'abbracciava.La strinse a sé, teneramente, anche se dentro di lui c'era il fuoco, lei continuò a piangere ancora per un bel po'.Lo strinse a sé anche lei.Poi dopo attimi intensi che parvero un'eternità, lui tolse le spine dalla rosa e la poggiò delicatamente sui biondi capelli della donna che aveva sempre amato.E la baciò sulla guancia.Poi tornò a stringerla forte ma non tanto da farle male.Successivamente si staccò da lei e inchinandosi disse"madmoselle vuol ballare?" e tra le risate lei accettò.E danzarono per un sacco di tempo finchè lei non mormorò"Grazie Andrè ti voglio bene lo sai?""Anche io ti voglio bene e sarò sempre con te, sempre"



12 LUGLIO 1789.

Avevano appena finito di fare l'amore e Andrè si voleva spostare per alleggerirla del suo peso, ma lei gli mormorò"Resta amore.."Vide gli occhi dell'uomo brillare di un amore senza tempo, di un amore infinito.Mormorò"Ti amo anche io, anche se queste parole non esprimono pienamente quello che provo per te da sempre." "Andrè…?"

"Si? ""Grazie di essere sempre con me""Non c'è bisogno che mi ringrazi lo sai,Oscar…… io non ti lascerò mai…. Mai""Mai è un tempo oltremodo lungo""Mai….""Perfino quando amavo Fersen non mi hai abbandonato..""Mai….te lo giuro""Andrè quando sono con te sento di vivere, ti amo" e lo strinse forte a sé.

Fine



 
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