- Capitolo 1° -
Ho fatto un sogno.
Un sogno molto bello.
Ho sognato di essere evanescente.
Trasparente.
Ho sognato di essere un fantasma.
Ed è stato bellissimo.
Non venivo vista da nessuno.
Non venivo sentita da nessuno.
Un sogno.
Ho guardato le giornate susseguirsi..
E la vita di tutti trascorrere sempre uguale.
Mia madre che si sveglia presto.
Beve il caffé e si va a lavare.
Va a prendere il treno e parlotta con le sue amiche.
Compra delle cose e poi va al lavoro.
Pomeriggio esce dal lavoro e si dirige al centro di yoga.
Finito, torna a casa.
Mangia e discute con papà.
Chiama Simone e poi va a letto.
Mio padre che si sveglia con mia mamma.
Ci discute e si fa dare dei soldi per comprare.
Quando lei esce lui torna a dormire.
Verso le undici si alza, si cambia ed esce a far la spesa.
Quando torna, mangia.
E poi sta tutto il pomeriggio sui numeri e sulle schedine.
Verso le sette prepara la tavola.
Quando arriva la mamma mangia e discute con lei.
Parla dopo la mamma con Simone e poi va in salotto a guardare la TV.
Verso l'una va a dormire.
Giorni uguali che si susseguono..
E io non provo altro che pace interiore.
Finalmente posso esistere senza essere giudicata.
Finalmente nessuno mi considera.
Finalmente nessuno mi guarda.
Sento il vuoto dentro di me allargarsi sempre più.
E sento l'odio, la rabbia e gli altri sentimenti maligni sparire.
Inizio a sentirmi meno stanca.
Mi sento meglio.
Provo soddisfazione nel vedere che tutti cercano di andare avanti.
Mi sento leggera.
Libera.
E anche più forte.
Da viva soffrivo ed ero molto vulnerabile.
Ma in questo momento sono superiore a tutti.
Non ho bisogno di fare niente.
Né di mangiare né di bere.
Posso anche non respirare.
Sono diventata un'essenza vuota..
Ma la sensazione di leggerezza che provo è magnifica.
Sono finalmente sola.
Nessuno mi avrebbe indicata.
Nessuno mi avrebbe disprezzata.
Nessuno mi avrebbe odiata.
Nessuno mi avrebbe compatita.
In questo momento sono io che lo faccio.
Io compatisco questi esseri che..
Ai miei occhi appaiono tanto patetici.
Ho fatto anche lo sforzo di vedere che fa Simone.
E' solo curiosità, la mia.
Lavora mezza giornata e il resto lo passa fuori con la ragazza o gli amici.
Si diverte.
Normalmente mi sarei arrabbiata.
I miei genitori che mangiano a malapena e lui che si diverte.
Ma in questo momento provo solo soddisfazione.
Da viva non ero né santa né perfetta.
Ma ero migliore di lui.
I miei non lo capivano e continuavano a venerarlo.
Meglio così.
Sarebbero vissuti nell'illusione e nella menzogna.
E io ne sono soddisfatta.
Da viva mi sarei odiata per questo.
Un comportamento così spregevole.
Ma in questo momento no.
Sono soddisfatta, per la prima volta, di me stessa.
E niente rovinerà questo momento.
Non ho mai sorriso veramente da viva.
E nemmeno ora lo riesco a fare.
Ma anche se questo mio sorriso è vuoto..
Per me è il primo sorriso vero.
Soffrendo non avrei mai potuto sorridere veramente..
Col cuore.
Ora sono vuota e non posso esprimere niente..
Ma almeno sorrido.
Un sorriso vuoto è sempre meglio di un sorriso falso.
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