LA CADUTA DEI ROHIRRIM
- Capitolo 1° -
Agli inizi della Quarta Era,durante il regno di Elfwine,accadde che nel Mark s'addensassero nere nubi venute dall'Est.
Il sole relativamente caldo della Terra di Rohan iniziava a spegnersi,nascosto da queste turbe celesti,che i Signori dei Cavalli non comprendevano appieno.
Il Regno,concesso da Sire Elessar a Eomer in seguito alla fine della Terza Era,stava riprendendo lentamente vigore,le file degli Eored Eorlingas si rinfoltivano di forze fresche,giovani che avevano visto la guerra da vicino,ragazzi già maturi prima del tempo.
Dai loro capi calavano lunghe chiome bionde e già sul volto la barba e i baffi crescevano ordinati del colore del sole.
Turbato dagli avvenimenti che turbavano il cielo chiaro del Mark dei Cavalieri,sire Elfwine fece chiamare il Primo Maresciallo del Riddenmark,nonchè Signore dell'OvestFalda Uragorn il Vecchio,il quale molte battaglie aveva combattuto a fianco di Sire Theoden e del nipote Eomer,e possedeva conoscenza perfetta dell'arte militare.
<Che cosa turba il nostro cielo, o Uragon,amico di mio padre,compagno di mio nonno?>chiese il giovane Re<Mai vidi tali nuvoloni all'orizzonte,mai il sole del Mark fu ottenebrato a tal punto e per sì lungo periodo>.
Il vecchio Maresciallo,che già aveva un parere a riguardo,così consigliò a Elfwine il Biondo:
<Credo si possa attribuire a un qualche incendio a est dell'Acquaneve. Manderò degli Esploratori a vederne la causa>
E poichè ciò pareva la risoluzione del problema, Elfwine se ne disinteressò,convinto fosse cosa da poco.
Il giorno stesso partì una compagnia di dieci esploratori con a loro capo Nos Thendun,detto l'Imberbe.
Passarono alcuni giorni,e il cielo si manteneva rabbuiato e tetro come nonmai.
Il terzo giorno dalla partenza il Sergente degli Esploratori tornò madido di sudore;congedata la pattuglia si volse diretto al palazzo di Meduseld ove il re risiedeva:
<Un nero esercito>proferì<un nero esercito si raggruppa all'estremo est del Mark.>
<Quanti sono?>chiese sorpreso Elfwine.L'Avversario era stato sconfitto da poche decadi,come poteva aver preparato un nuovo Esercito per offendere il Mondo degli Uomini?.
<Circa Settemila,ogni giorno aumentano>breve pausa<Se mi concede,credo sia da colpirli subito per evitare il loro numero divenga considerevole>disse Nos,tenendo chinato il fiero capo scoperto.
<Preparate i Cavalli,mandate a chiamare i Cavalieri d'Acquaneve e gli uomini di Mirilass.Voglio tutti pronti a marciare sul Mark tra tre giorni>.Quindi congedò il Sergente e decise una riunione del Consiglio del Trombatorrione,per discutere le tattiche da adoperare durante la battaglia.
Passata la triade di giorni a Edoras v'era un gran fermento.
La piazza d'arme e le vie pullulavano di cavalieri d'ogni contrada,le armature rilucevano alla rischiarante luce di torcie e fuochi,le lance formavano una irrequieta selva di aste, numerosi tintinnii scuotevano l'aria.
All'arrivo di re Elfwine,anch'egli bardato e armato di tutto punto,si potè partire.
Il sire era coperto da un'armatura a scaglie vermiglie con finimenti aurei;sul petto era stato infisso un cavallo rampante di argento,simbolo di Rohan e della stirpe dei Meares.
All'apertura dei Cancelli una lunga colonna se n'uscì dalla capitale del regno, almeno quindicimila erano le lance che pungevano il cielo quel giorno.
Tra i cavalieri si scorgevano alcuni volti autorevoli dell'esercito:
Henluar Thùn guidava la guardia di Meduseld in testa alla colonna,i Marescialli Mirilass e Uragorn conducevano gli Eored Eorlingas e Vailan del Bosco avanzava per ultimo con i tiratori del Mark.
In quest'ultimo chiare erano le fattezze Elfiche,chè veniva da Lasgalen,rinominato Bosco Atro nella Terza Era.
Oltrepassato di alcune leghe l'Acquaneve,i Rohirrim arrestarono il corteo. Poco distante le avanguardie dell'Esercito si erano appostate a spiare gli eserciti nemici.
Sulle aste di questi erano appesi neri stendardi con l'Occhio Senza Palpebre,simbolo del Luogotenente Sauron.
Essi erano Uruk-hai per lo più,che ormai avevano soppiantato gli Orchetti delle Montagne,e una vasta schiera di uomini,i Cavalieri della Guardia Nera di Barad-dùr.
I Rohirrim decisero di aspettare il giorno seguente per sferrare l'attacco,e passarono la nottata accampati a qualche migliaio di metri dai Mordorrim.
Il giorno seguente i corni della battaglia squarciavano l'aria già dal primo mattino,gli eserciti si fronteggiavano.
Al segnale stabilito per l'avanzata,entrambi gli schieramenti presero ad avanzare con passo cadenzato,che pian piano tendeva ad aumentare.
I Rohirrim innalzarono un canto mentre le aste venivano lentamente abbassate:
<Dove sono cavallo e cavaliere? Dov'è il corno dal suono violento?
Dove sono l'elmo e lo scudiere, e la fulgida capigliatura al vento?
Dov'è la mano sull'arpa, e il rosso fuoco ardente?
Dov'è primavera e la messe, ed il biondo grano crescente?
Son passati come pioggia sulla montagna, come raffiche di vento in campagna;
I giorni scompaiono ad ovest, dietro i colli che un mare d'ombra bagna.
Chi riunirà il fumo del legno morto incandescente?
Chi tornerà dal Mare e potrà mirare il tempo lungo e fuggente?>era il canto che fendeva l'aria poco prima che i due frangenti si trovassero a contatto.
E fu il fragore del temporale quando gli uni si mischiarono agli altri:
le due cavallerie si scontrarono frontalmente e molti caddero già al primo impatto con le aste nemiche,e mentre dal fianco gli arcieri di Vailan scoccavano sulle schiere nere,gli arcieri degli Uruk facevano lo stesso sugli Eorlingas.
Poco ci volle che si venisse ai ferri corti,e lo scintillar delle lame creò strani giochi di luce,presto soffocati dall'impeto dello scontro.
Al centro del campo si affrontavano rispettivamente i Cavalieri di Uragorn combattevano contro la Guardia Nera,capeggiata da Areloth Sguanciato; al fianco sinistro la Guardia di Meduseld,capeggiata da Henluar Thùn e Elfwine lottava contro gli uomini dell'Est mentre a destra Mirilass e i Cavalieri d'Acquaneve affrontavano le orde di Uruk-hai e gli Haradrim.
Le urla si alzavano mischiate al cozzar metallico,il campo prendeva lentamente una tinta rossa a causa del sangue versato.
Dopo due ore di battaglia lo scontro,che pareva equilibrato,prese una svolta.
Dal fianco destro s'alzò il grido di Mirilass che,schiacciato dalla superiorità numerica dei nemici,stava perdendo terreno.
Molti erano i nemici fino a quel punto caduti sotto la sua lama,ma era chiaro che,per quanto valorosi,i Cavalieri d'Acquaneve non potevano sostenere quell'intensità che invece era data dal numero ai rispettivi avversari.
Così Uragorn si dovette separare dell'importante apporto di Nos che volsero verso il lato destro,in soccorso del Secondo Maresciallo.
E proprio qui fu che la sorte della battaglia cambiò vorticosamente.
La Guardia Nera prese maggior vigore e respinse il reggimento del Primo Maresciallo fino ai resti del campo Rohirrim;schiacciò a tal punto il centro dell'Esercito,che costrinse Uragorn il Vecchio a darsi alla ritirata.
Ma il destino volle che,mentre ei volgeva le terga al nemico,una lancia fosse scagliata verso di lui da Zoten il Nero,asta che trovò la sua carne e ne provocò la morte.
Gli Oscuri irruppero tra le fila dei Rohirrim come l'acqua sulle rocce e costrinsero gli Eorlingas rimasti a ripiegare oltre l'Acquaneve..
La compagnia di Mirilass ritornò decimata,cosiccome la Guardia di Meduseld,di cui solamente una decina di uomini trovarono scampo.
Nei mesi successivi i Rohirrim non riuscirono a riorganizzarsi per un nuovo attacco,in quanto pochi si erano salvati dalla Battaglia,mentre le schiere di Mordor eressero una fortezza di Presidio,simbolo del loro dominio sulla parte est del Mark.
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