CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -
- Bigné al cioccolato! – disse Harry davanti al Gargoyle che conduceva all’ufficio di Silente.
Subito la statua si mosse, lasciando al ragazzo lo spazio per passare.
La porta dello studio era aperta, ma del preside non c’era traccia. Harry si guardò intorno…nei ritratti, i vecchi presidi sonnecchiavano beatamente.
Sopra gli scaffali della parete sinistra, un vecchio cappello si mosse.
- Potter? Che ci fai qua? Combinato qualche ragazzata alla Serpeverde?
Harry guardò torvo il vecchio cappello e ribatté scocciato – sono un Grifondoro...sei stato TU a mandarmi lì.
Silenzio...
Harry girò i tacchi e stava per andarsene, quando notò una luce...era quella del Pensatoio.
Conosceva bene quello strano oggetto, un oggetto che lo aveva sempre affascinato.
“Silente non c’è” pensò “darò un’occhiata all’ultimo ricordo che ha rivisto”
Curioso, si immerse nel liquido e dopo una serie di giri, toccò il terreno.
Si guardò intorno ed era a Hogwarts…nel parco della scuola…proprio alla riva del lago.
Harry iniziò a girovagare in cerca di qualcuno che potesse riconoscere, ma non aveva mai visto nessuno degli studenti che correvano di qua e di là.
Improvvisamente si bloccò. Si trovava vicino alle serre, in un prato che ora era stato occupato da una torre e, seduti sotto un pesco, c’erano due ragazzi.
Uno studente alto e longilineo era appoggiato con la schiena al tronco dell’albero e una ragazza era intenta a leggere un libro, poggiata con la testa sulle sue gambe.
Harry non li riconobbe, ma sussultò quando il ragazzo dai capelli chiari chiamò la studentessa – Minerva! Hai finito di leggere?
La ragazza, Grifondoro, girò i suoi occhi verso l’altro, Grifondoro anch’esso, e poi sorrise chiudendo il libro – Albus, sei così impaziente?
Silente si spostò i capelli dietro alle orecchie e poi rise – no, no, non sono impaziente...è solo che non posso passare i pomeriggi a vederti leggere...
- Hai ragione – ammise con amarezza la professoressa McGranitt – i M.A.G.O. sono vicini e non abbiamo studiato a dovere...
- Cosa vorresti dire? – ammiccò Silente, e questo fece scoppiare a ridere Harry.
La McGranitt si avvicinò al preside e lo baciò...un bacio dolce e tenero, ma nello stesso tempo profondo e ricco di passione.
Harry rimase a guardare i due che, dopo tre minuti, si separarono.
- Minerva...dici che non ce la faremo con i M.A.G.O.???
- Non ho mai detto questo...ma ora è meglio che andiamo dentro…ci mettiamo a ripassare Storia della Magia nella Sala di Ritrovo, ti va?
- Agli ordini, capo! – Silente si alzò in piedi e, con un gesto rapido, baciò con sentimento la sua ragazza...
Harry li seguì, divertito e curioso, fino al portone...all’improvviso si ritrovò sullo studio di Silente...quello in carne e ossa.
Il giovane Grifondoro sgranò gli occhi, si aspettava una bella ramanzina, ma il volto del preside aveva assunto un’aria divertita.
- Allora, furbacchione...vedo che non hai perso il vizio di frugare tra i miei ricordi, eh?
Il ragazzo si portò una mano sul collo e balbettò un – mi scusi…
Silente si sedette sulla sedia e fece cenno a Harry di fare altrettanto.
- Vuoi sapere com’è andata a finire?
- Ehm...si – ammise il ragazzo, con evidente curiosità.
Il preside posò i gomiti sulla scrivania e iniziò – ci lasciammo proprio dopo gli esami...lei partì per un corso...la lontananza mi uccideva e non ci potevamo vedere...entrambi eravamo innamorati...poi ci siamo incontrati di nuovo qui...ed è scoccata di nuovo la scintilla...
- Cosa????? – domandò con vivacità Harry.
- Eh! Eh! Eh! Non lo sa nessuno, ma ci sposammo prima che io diventassi preside...è una cosa che deve rimanere tra noi, ok? – disse ridendo, ma con un tono autoritario.
- Ma gli altri professori lo sanno?
- Si, ma per loro non è mai stato un problema...
- E ora siete ancora, si...insomma...sposati?
- Ah! Ah! Ah! Certamente! Sono 50 anni che lo siamo! Ora scusami, Harry, devo chiederti di andare.
Il ragazzo si alzò dalla sedia e si avviò verso l’ingresso – Ah, Harry, dimenticavo...so che lo dirai ai tuoi amici, ma farò finta che io non so
nulla – e fece l’occhiolino.
Lo studente sorrise e si chiuse la porta alle spalle.
Scese le scale a chiocciola di corsa e raggiunse Ginny, che se ne stava tranquilla sotto un ciliegio.
- Ginny – ansimò.
- Harry? Perché hai il fiatone? – domandò la rossa.
- Perché? Perché non potevo più perdere tempo – detto questo, tirò verso di sé Ginny e la baciò con passione. La ragazza era spaesata, ma, dopo aver realizzato quello che stava accadendo, chiuse gli occhi e ricambiò con dolcezza il bacio di Harry.
- Ehm – disse Ginny, leccandosi le labbra per assaporare il gusto del
bacio – come mai?
- Ho visto cose che mi hanno aiutato a riflettere...io...ho aspettato troppo tempo...Ginny...ti amo…
La ragazza baciò Harry...e lo fece con tanta tenerezza, come un bambino stringe un soffice peluche...
- Oh! Harry! Ti amo anche io...non puoi capire l'amore che ho per te...
Si baciarono di nuovo...sotto la pioggia rosea dei petali di fiori del ciliegio.
Ringrazio la mia sorellina ishi, che mi ha aiutata a scegliere la coppia Silente/McGranitt...ma alla fine ho inserito anche quella di Harry/Ginny...una delle mie preferite!!!!
Naturalmente un saluto a mela-chan e ad angelmorgana! Vi voglio bene!!!
Saluto anche tutti quelli che leggeranno qst ff...sono graditi i commenti!^^
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