ETT KAPITEL
- Capitolo 1° -
-Haa, Haa- gemiti simili a questi si sentivano costantemente provenire dalla camera adiacente a quella di Bulma, che stava stuzzicando il suo ingegno al fine di creare qualche altro macchinario, da inserire nelle Capsule della compagnia del padre. Proprio il padre, il dr.Brief, insieme alla primogenita, hanno realizzato ciò che produceva quei fastidiosi rumori: la camera gravitazionale.
Al suo interno vi si allena Vegeta, il principe dei Saiyan, l'ultimo purosangue, fatta eccezione per l'acerrimo nemico Kaaroth, di una stirpe di guerrieri potentissimi. Vegeta è solito allenarsi per poter sconfiggere Kaaroth, che altro non è se non il modello da imitare, raggiungere e battere. Ma ora il motivo è diverso, l'allenamento è finalizzato per potenziarsi in vista dell'arrivo dei cyborgs, profetizzato da uno strano ragazzo dai capelli viola, che dice di essere venuto dal futuro.
Bulma comunque non può lavorare se non si trova in una situazione di assoluto silenzio, e dunque decide di andare a vedere cosa stesse combinando quel dannato Saiyan, per fare tutto quel baccano.
Quando la ragazza entra nella stanza, intravede Vegeta alle prese col suo allenamento, tutto sudato in volto e sul corpo a sferrare pugni e calci, con i muscoli poderosi che si contraggono e si distendono, come fossero orchestrati; ma quando Vegeta, dalla fatìca, si disfa della conottiera, Bulma ha una reazione e i suoi capezzoli diventano turgidi come marmo.
La ragazza non aveva mai provato una sensazione simile, neanche quando era assieme al suo fidanzato Yamcha, col quale oltretutto stava attraversando un periodo tutt'altro che felice.
La sensazione era forte e le sue mani stavano quasi per toccare i seni, quando Vegeta, stremato fionda a terra. Bulma, preoccupatissima, accorre verso di lui per soccorrerlo, spegne la macchina gravitazionale e ascolta le parole del Saiyan:-Kaaroth...ti batterò...sono io il principe dei Saiyan!-
Bulma allora fu presa da un senso di rimorso, pensò che se Vegeta fosse diventato abbastanza forte da battere Goku, sarebbe stato per merito suo, suo il merito di vedere il proprio migliore amico sconfitto e umiliato.
Ma se i cyborgs fossero veramente così forti, come li ha descritti il diciassettenne del futuro, allora sì che servirebbe l'aiuto di Vegeta.
Vegeta comunque sembra che si stìa riprendendo.
Bulma:-Come va? Sei svenuto!-
Vegeta:-Che vuoi donna? Lasciami in pace!!-
Qualsiasi persona che si senta riferire tali parole si sarebbe imbestialita, ma Bulma rimane impassibile e addirittura propone a Vegeta di mangiare qualcosa preparato da lei. Il principe dei Saiyan rimane per pochi attimi interdetto, poi accetta seppur malvolentieri l'invito della bella ragazza.
I due vanno nell'immensa sala da pranzo di casa Brief, Vegeta si accomoda e Bulma va a preparargli qualcosa. Il guerriero non sa come reagire, in tanti anni non era mai stato aiutato da nessuno, tanto meno da una donna e questo per lui era una ferita nell'orgoglio, ma il fatto che fu proprio Bulma a farlo, gli fece piacere, ma volle tenere questo sentimento per sé, in un angolo remoto del suo cuore.
Intanto in cucina, mentre Bulma prepara il suo piatto migliore, le si avvicina Yamcha alle spalle, le mette le mani intorno alla vita, le accarezza i fianchi, salendo man mano con la mano sul corpo e cerca di baciarla sul collo, ma la ragazza si scosta con virulenza e ordina al fidanzato di non toccarla, perché è stanca.
Yamcha:-Ehi, ma che diavolo ti prende?-
Bulma:-Niente, sono stanca e ho mal di testa!-
Yamcha:-Già, ma per accudire lo scimmione la stanchezza non la senti!?-
Bulma:-Mi hai spiata?-
Yamcha:-Già, non voglio che tu stìa assieme a quel catozzo!-
Bulma allora è accecata di rabbia per le parole di Yamcha, lo afferra per il polso e gli ordina di levarsi di torno e di non farsi vedere per un bel po'.
Yamcha allora se ne va bilioso e chiude sbattendo la porta.
Bulma, pensando a come mangia Goku e facendo conto che anche Vegeta è un Saiyan, porta una ventina di portate a Vegeta, che le trangugia in pochi minuti. Allora il Saiyan chiede:-Bulma, ti chiami, vero? Perchè mi hai aiutato e stai continuando ad aiutarmi?-
Bulma:-Beh...non so perchè, all'inizio non ero d'accordo, ma ora sono sicura che c'è qualcosa di buono dentro di te!-
Vegeta:-Cosa te lo fà pensare!-
Bulma:-Non so, intuito femminile!-
Vegeta:-Pensala come vuoi!-
Questo discorso faceva eccitare Bulma, che immaginava Vegeta completamente nudo, poi si fece coraggio e gli riferì i suoi sentimenti.
Bulma:-Vegeta, senti, non so cosa penserai di me, ma prima quando ti stavi allenando mi sono invaghita di te, ti ho immaginato nudo, non so cosa mi sia successo!-
Vegeta:-Beh, fà quel che vuoi, io devo dormire, a domani!-
Bulma allora fu invasa da un senso di repulsione nei confronti del Saiyan, ma come tutte le ragazze ingenue, fu attratta da quella superiorità che lo contraddistingueva dagli altri uomini, che erano pronti a tutto pur di stare una notte con lei; dalla bastardaggine che risiedeva dentro di lui; da quel volto orgoglioso e sicuro di sé. Pensò, devo farlo mio.
Ma un dubbio attanagliava le fragili meningi di Bulma: in fondo Vegeta era colui che tutti hanno temuto e che a causa sua, anche se indirettamente, hanno trovato la morte parecchi loro amici. Poi c'era Yamcha, ancora, per il quale la passione non si era del tutto spenta e anche se negli ultimi tempi lo avrebbe voluto vedere in un rivolo di sangue, i ricordi legati a loro due quando erano in intimità sono indelebili. E allora che fare di Vegeta, lei lo sta già ospitando, non è già forse abbastanza?! No, lei lo vuole ospitare nel suo letto, provare qualcos'altro nella vita oltre Yamcha, dopotutto a lei il sesso piaceva, e allora perchè non farne tanto? con diverse persone? Perchè innanzi tutto Bulma aveva degli ideali, una morale che glielo impediva, lei non sarebbe mai andata con un uomo appena conosciuto; ma perchè con Vegeta tutti questi valori erano privi di significato; lui era una calamita per le voglie di lei, ogni sospiro di Vegeta la faceva rabbrividire dal piacere, dunque, pensava lei: se questo è ciò che mi accade quando stiamo a qualche oncia di distanza, figuriamoci cosa proverò nel momento in cui staremo nell'amplesso più totale.
E allora non si perse di coraggio e intrepida come sempre si inoltrò nella camera di Vegeta, che sopito stava nel letto. Bulma si avvicina lentamente, accarezzandolo in volto, ma il Saiyan si desta e afferra la giovane per la gola, per poi lasciarla di getto. Bulma cade bocconi sul letto e, senza farlo apposta, sulle gambe di Vegeta.
Vegeta:-Che ti è saltato in mente?-
Bulma:-Stà fermo e lo scoprirai!-
Allora la ragazza apre la lampo di Vegeta, dapprima con un po' di fatìca, poi per bene in un solo colpo, poi nota come il pene di Vegeta si sia già eretto e lo estrae dai boxer per accarezzarlo con le dita e con la lingua. Vegeta è incredulo, vorrebbe reagire, si sente in qualche modo attaccato, ma il piacere provocatogli da Bulma lo fà desistere e anzi, si sfila i pantaloni del tutto. Le carezze della ragazza si trasformano in fellatio, Bulma prende in bocca il glande e glielo lecca ben benino nella fessura e alla base del glande stesso, poi, facendo forza sui muscoli facciali affonda la bocca, riuscendo a farlo entrare per più della metà. Dopo un po' lascia, riprende fiato, accarezza Vegeta in volto, poi gli sfiora il cazzo, si aggiusta i capelli dietro l'orecchio e riprende da dove ha smesso.
Vegeta però la blocca e le intima di smettere se non vuole che la sua calda sborra le finisca in faccia; ma Bulma davvero non vuole questo?!
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