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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: INU-NO-TAISHO
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: rumicfan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 16/03/2006 21:55:15 (ultimo inserimento: 12/04/06)

la storia del padre di inuyasha e la madre(l`ho dovuta ripubblicare!)
 
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LA PRINCIPESSA IZAYOI
- Capitolo 1° -

Era un giorno di sole e faceva un po di caldo la principessa Izaiyoi era con le damigelle sulle rive di un laghetto e si stava divertendo spruzzando con l’acqua le donne che l’accompagnavano.
“principessa fate attenzione o vi farete male!” la rincorreva la damigella più anziana,
“ha ha sei troppo lenta non riuscirai a prendermi!” scherzava Izaiyoi, e sorrideva era una ragazza molto graziosa di almeno 18 anni, con lunghi capelli neri che incorniciavano un viso dalla pelle molto chiara, su cui spiccavano le labbra rosee. Ogni tanto di pomeriggio usciva con le sue damigelle per giocare all’aperto, adorava stare fuori casa si sentiva una persona normale che giocava con le sue amiche, odiava tutte quelle cose da ricchi, odiava sapere che c’erano persone che erano in guerra o che morivano di fame mentre lei era lì come se niente fosse successo, suo padre la proteggeva da tutti i mali del mondo, e voleva il meglio per lei, quando capitava spesso di nascosto andava nel villaggio vicino che era povero e portava cibo e vestiti per aiutare la gente povera. La gente la adorava dicevano che era la fanciulla più bella del mondo, anche senza gioielli o abiti sontuosi era bella più bella di qualsiasi altra principessa.
Anche quella sera era uscita di nascosto si era vestita con abiti poveri e la sua migliore amica la seguì portando cibo e coperte. Stava tornando a casa quando sentì dei rumori provenire dal laghetto vicino casa. “principessa dobbiamo rientrare, prima che venga suo padre!” “aspetta torno subito!”
“ma Principessa dove va?” Izaiyoi si avvicinò al laghetto e si mise dietro ad un albero per non farsi vedere, i suoi occhi si incantarono a vedere che nel lago c’era un uomo bellissimo, i suoi capelli venivano illuminati dalla luna piena, erano legati in una coda alta e ricadevano sulle spalle muscolose finivano sulle natiche sode e muscolose, con due fossette che lo rendevano ancora più sexy, L’uomo si tuffò e riemerse, e lei notò il suo splendido viso, e i suoi occhi ambrati, l’acqua scendeva dai suoi capelli per accarezzare le guance, le gocce d’acqua scendevano sul suo collo virile, accarezzavano i suoi pettorali, e scendevano sugli addominali ben scolpiti per poi perdersi nel resto del lago. Lei era come ipnotizzata, non riusciva a distogliere lo sguardo, “che bel uomo!” pensò tra se e se.
La damigella raggiunse la principessa “ma che fate?” si girò e vide l’uomo in acqua “o mio Dio, un demone!” esclamò la ragazza Izayoi le tappò la bocca “ssht non parlare cosi forte!” non finì neanche la frase che qualcosa arrivò in velocità fermandosi d’avanti a loro. “chi siete?” chiese l’uomo che qualche secondo prima era in acqua, Izayoi notò che da vicino era ancora più bello. la ragzza che accompagnava la principessa urlò spaventata. “chi siete voi piuttosto? Come osa puntare la sua spada contro delle fanciulle indifese come noi!” rispose Izayoi per niente intimorita “bada a te umana, non sai chi hai di fronte!”
Izayoi non abbassava lo sguardo, il demone stava osservando la ragazza di fronte a se, era molto bella anche se vestita con stracci, i suoi occhi erano fieri, sembrava molto coraggiosa.
“lasciaci tornare a casa!” ordinò lei, il demone alzò la spada e tagliò un qualcosa Izayoi era a terra con lo sguardo scioccato e davanti a se cadde un demone ragno tagliato in due. “non dovete gironzolare di notte siete delle belle prede per i demoni!” disse quell’uomo misterioso rinfoderando la spada, fece qualche passo per andarsene “aspetta!” lo fermò Izayoi “come vi chiamate?” “di solito mi chiamano Inu-no-taisho!” raccolse le sue cose e sparì.
“inu-no-taisho!” si ripeteva Izayoi “ma non significa il signore dei cani?” chiese rivolgendosi alla sua accompagnatrice. Lei annuì “che imbroglione non mi ha detto il suo nome!”
“signorina quello era un demone molto temibile, ha rischiato a parlargli in quel modo!” Izayoi la guardò strana infondo le aveva salvato la vita, non lo vedeva come un demone pericoloso ma come un affascinante ragazzo un po sbruffone.
Izaiyoi poggiò le sue mani sulle guance che erano arrossite nel ricordare il demone in acqua nudo, “devi ammettere che è molto affascinante per essere un demone non credi?” disse ancora sorridendo
“ma principessa cosa dite?” si lamentava la damigella con una grossa goccia dietro la testa.
La mattina Izayoi continuava a pensare a Taishosama, aveva deciso di chiamarlo cosi, si diede della stupida perché non lo aveva ancora ringraziato, poi divenne un attimo triste perché era convinta di non vederlo mai più. Sospirava mentre costruiva una composizione floreale, le piaceva praticare l’ikebana la rilassava, quando finì uscì in giardino, e passeggiò lentamente, “che noia!” esclamò, suo padre era in casa e non poteva scappare oppure andare fuori a giocare con le altre, glielo avrebbe vietato, attraversò il corridoio stretto che la portò verso una stanza che era ancora chiusa, sentì degli uomini parlare, suo padre aveva una riunione con i capi dei vilaggi, e stavano parlando di guerra, Izayoi era un po preoccupata, non voleva che si facesse un’altra guerra, c’erano gia fin troppe persone che soffrivano perché aggiungere altre persone alla sofferenze. Spalancò la porta ed entrò “padre!non dovrete partire di nuovo vero?” suo padre le sorrise e la invitò a sedersi accanto a lui, tra gli ospiti c’era un giovane che rimase colpito dalla bellezza di quella ragazza. “che c’è Takemaru, sei rimasto affascinato anche tu vero? Ha ha ha!” lo prendevano in giro gli altri uomini che erano nella stanza. Il ragazzo era imbarazzato avevano proprio fatto centro e sapere che gli altri se ne erano accorti lo metteva ancora più in imbarazzo. “smettetela!” sbraitò lui e uscì fuori in giardino. “vi prego padre non finanziate più le guerre!” “izayoi avvolte per essere liberi bisogna combattere!” la ragazza si arrese lui non avrebbe capito le sue motivazioni, lasciò la stanza e si rifugiò in camera sua con le damigelle che cercavano di consolarla.
La sera si preparò per andare al villaggio per portare altro cibo. Raccolse un paio di cose doveva solo cambiarsi, “kyaaaa!” un urlò spaventoso fece radunare tutti nel giardino una banda di Ninja si erano intrufolati in casa col compito di uccidere il capo dei ribelli nonché il padre di Izayoi, arrivata in giardino vide che c’era un uomo sanguinante che si teneva la pancia era uno dei guardiani, Il padre di Izayoi arrivò di corsa e ordinò di portare al sicuro le donne e i bambini. Un gruppo di ragazzi allontanarono le donne e si prepararono a partire in fretta, stavano correndo tutti, c’era talmente tanta confusione che Izayoi non capiva più nulla era solo preoccupata per suo padre. Aveva un brutto presentimento. I bambini piangevano aggrappandosi alle madri, dei ragazzi fecero salire su un carretto lei e alcune damigelle, mentre correvano notò una donna abbastanza anziana che correva a fatica con in braccio il suo nipotino, lei scese dal carro e fece salire la donna, “principessa cosa fate è pericoloso!” la rimproverava la damigella anziana che si prendeva cura di lei. “non preoccuparti io ho le gambe forti e posso correre!” rispose, i ragazzi che scortavano le donne furono bloccati da altri guerrieri Ninjia che li stavano inseguendo, “scappate!” urlavano gli uomini che combattevano contro gli invasori. Le donne prese dal panico scapparono tutti, Izayoi continuava a pensare a suo padre voleva tornare indietro, si fermò “No principessa deve venire con noi!” urlava la sua migliore amica, nonché damigella, Izayoi esitava e la sua amica scese dal carro per raggiungerla, “se tu torni indietro verrò anch’io!” disse la ragazza preoccupata, non poteva permetterlo “no andiamo scappiamo, cosi saremo solo di intralcio!” disse trascinandosi dietro l’amica per poi farla salire sul carro. Le donne correvano e correvano, erano solo donne, e un gruppo di Demoni le notò e si avventarono su di loro per cibarsene.
Izayoi rimase pietrificata quando vide la scena dei demoni che si avventavano sulle donne uccidendole, i suoi occhi si spalancarono in uno sguardo di terrore mentre le donne scappavano e altre venivano ferite, urlò con tutte le forze che aveva in corpo.

In lontananza Inu-no-Taisho era su un albero con una gamba che gli penzolava e l’altra che appoggiata su un altro ramo di un albero, stava dormendo abbracciato alla sua spada, stava sognando la ragazzina impertinente che aveva incontrato quel giorno al lago, prima vide il suo sorriso e poi lei ricoperta di sangue terrorizzata, si svegliò di soprassalto e sentì dentro di se una voce l’istinto gli diceva di muoversi, di scattare.
 
Continua nel capitolo:


 
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