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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: VERSO LA FELICITA`
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: hao galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 13/03/2006 16:33:55

...che gusto ci sarebbe poi a leggerla!
 
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UNA FAVOLA GIÀ VISSUTA (CAPITOLO UNICO)
- Capitolo 1° -

Ciao a tutti raga!^^
La vostra cara scrittrice da strapazzo è tornata con una storia che in pratica, è un compito che la prof. mi ha assegnato di fare.
Spero tanto che vi piaccia!
Ma ora vi lascio alla vostra lettura! BYE

XXX

=VERSO LA FELICITA'=
-Una favola già vissuta-

- Nonna, nonna! Mi racconti una storia?
Margareth era una bambina vivace e solare a cui piaceva molto che la nonna, prima di andare a dormire, le raccontasse storie di ogni genere, preferibilmente a sfondo romantico.
-Va bene, cara! ….questa sera ti racconterò una storia che sembrerà una fiaba, ma è davvero accaduta, tanti anni fa, ad una ragazzina molto particolare….
“Erano gli anni ’20 e, come ogni anno, anche all’orfanotrofio “Ravestain” di Londra, era arrivato il Natale. I bambini, felici, aiutavano le suore ad addobbare il grande albero che veniva tirato fuori dallo scantinato in questa occasione; ma non tutti si divertivano in quel modo, infatti una bambina e un bambino erano riusciti ad eludere la sorveglianza per uscire all’aperto e giocare a palle di neve. Sembra strano ma quello fu uno tra gli anni più freddi che portò, per la felicità dei più piccoli, la neve.
-Colpita!
-Non è giusto, ma ora mi vendicherò! ….guarda là, c’è una renna che vola!
-Dove, dove?! …aspetta, le renne non…
-Colpito e affondato!
La bambina aveva scosso l’albero sotto cui il compagno si riparava, e la neve dei suoi rami lo aveva ricoperto.
-Vendetta compiuta!
I due bambini iniziarono a ridere ma non si accorsero che erano stati scoperti.
-Caterine, Daniel! Possibile che dobbiate sempre trasgredire le regole? Rientrate subito che tra non molto si mangia.
La Madre Superiora ci era ormai abituata alle loro piccole fughe e li perdonava sempre anche perché, in segreto, lei li preferiva a tutti gli altri ragazzi. I due fanciulli, stanchi e bagnati, rientrarono nell’orfanotrofio, andarono a cambiarsi e cenarono con tante prelibatezze, tra cui: il panettone, il pandoro, le lenticchie…. Dopo aver cenato le suore lasciarono che i bambini giocassero un po’.
Un gruppetto si era radunato in un angolo della sala, vicino all’albero, e i bambini stavano discutendo.
-Secondo voi non sarebbe bello se Babbo Natale portasse ad ognuno di noi dei genitori?- chiese Darcie, la più piccolina.
-Sarebbe bello!- rispose Bob –Peccato che Babbo Natale non…-, non riuscì a finire la frase che Caterine gli tappò la bocca.
-Zitto, stupido!- disse rivolgendosi al ragazzo senza farsi sentire da Darcie –Finché è piccola falle credere che esista!-; poi, rivolgendosi al gruppetto –Sono sicura che quest’anno qualcuno di noi per regalo avrà di sicuro dei genitori!.
La bambina sperava ardentemente che il desiderio si avverasse così che tutti sarebbero stati più felici.
-E’ ora di andare a dormire!-, la voce tonante di Madre Clara interruppe i loro discorsi.
-Su, su che è tardi! Tutti a nanna!-.
I piccoli orfani si incamminarono verso le proprie stanze, tranne Caterine che venne fermata perché la Madre Superiora le voleva parlare.

* * *


Toc! Toc!
La bimba attendeva che la porta dello studio della suora si aprisse.
-Entra, bambina mia!-
La ragazzina era stata tantissime volte in quello studio e dalla prima volta in cui vi aveva messo piede non era cambiato di una virgola.
-Cosa vuole da me?- chiese la bimba dolcemente
-Piccola, domani arriverà una famiglia che cerca una bambina vivace e bella, quindi prepara le valigie perché consiglierò te!.
Caterine era rimasta zitta; non sapeva che dire; in tutti quegli anni aveva sempre sognato di poter avere due genitori che le volessero bene e finalmente il suo sogno stava per avverarsi.
-Allora, che ne pensi?- chiese la Madre. Subito la bimba interruppe i suoi mille pensieri.
-S…sono felice, ma anche un po’ scossa!
-Ti capisco, cara! Ora vai a preparare le valigie e, se sono ancora svegli, vai a salutare i tuoi amici perché verranno a prenderti domani mattina molto presto! Per la sveglia ci pensiamo noi!
-Grazie!

***

Mentre saliva le scale per tornare in camera sua, si ricordò di Daniel.
-Devo andare da lui!
Salì velocemente un altro piano e arrivò col fiatone davanti alla sua camera. Attese qualche secondo per riprendersi e quando si decise a bussare, la porta si aprì da sola.
-Ti stavo aspettando!
Caterine non riuscì nemmeno a guardarlo negli occhi e gli si buttò al collo in lacrime.
-Non voglio, non voglio andare via e lasciarti qua! Scappiamo insieme, così non ci separeremo mai!
Il ragazzo non rispose e la fece entrare.
-Smettila di piangere! Sei più carina quando sorridi!
A quell’affermazione la bambina alzò gli occhi verso i suoi: quel verde intenso che le faceva perdere la testa era ora riflesso nei suoi grigi.
-Su, sorridi!
Il bambino cercò di farla sentire felice perché presto avrebbe avuto una famiglia e alla fine, per farlo contento, la bambina sorrise. Ora il suo volto era radioso e mostrava tutta la sua bellezza: i suoi bellissimi capelli biondi le incorniciavano un visetto dolce e simpatico con due bellissimi occhi grigi.
-Sei bellissima!
-Cosa?- la ragazzina non se ne era accorta, ma era arrossita ed era anche emozionata perchè era il primo “vero” complimento che le rivolgeva un maschio.
-O...ora vado! Se domani ti svegli presto ci possiamo salutare! Bye!
La bimba, ancora emozionata, aprì veloce la porta e corse verso la sua stanza. Quando vi fu dentro preparò velocemente le valigie e si mise subito a letto; non ci mise molto ad addormentarsi perché dei dolci ricordi erano con lei.

***

-Sveglia Caterine, sei in ritardo!
La bambina si svegliò ancora un po’ assonnata.
-Cosa?
-I tuoi genitori! Oggi devi andare via!
Subito le tornò in mente la sera prima: Daniel, la Madre Superiora….
-Oh, cavolo! Grazie!
La bambina velocemente si preparò e scese nell’atrio.
-Caterine, finalmente! Ripresento la tua nuova famiglia: lei è Elizabeth e lui è Friederik. La madre superiora, che prima che arrivasse la bimba aveva conosciuto i due signori, era molto felice che la sua Caterine avrebbe avuti dei genitori così per bene.
Quando li vide, la bambina restò meravigliata:
la nuova madre era una bellissima signora magra e dai capelli lunghi, mossi e biondi; i suoi occhi erano di un azzurro profondo.
Il suo nuovo padre invece aveva gli occhi grigi e i capelli di un color sabbia.
Alla bimba sembrarono i suoi veri genitori tanto che li chiamò subito “mamma e papà”.
-Oh, figliola!- disse la donna –Siamo così felici!Ora possiamo andare. Saluta la Madre Superiora, cara!
La bambina l’abbracciò fortissimo e con le lacrime agli occhi dalla felicità la salutò.
-Caterine, aspetta!
Daniel stava scendendo di corsa le scale, verso di lei.
-Daniel!
La bambina si buttò fra le sue braccia ancora in lacrime. Il compagno lo notò subito.
-Ancora piangi? Ti ricordi ciò che ti ho detto ieri sera?
La bambina annuì.
-Bene, allora sorridi!
Per la prima volta la bambina guardò il ragazzo con occhi diversi: con gli occhi del cuore.
In quel momento Daniel gli sembrò un angelo: i suoi capelli castano chiaro, ei suoi occhi verdi, il suo corpo magro ma forte…, tutto di lui era perfetto. Il ragazzo era un po’ preoccupato dallo sguardo sognatore della ragazza, ma riuscì a riportarla alla realtà.
-Allora….addio!
-No, non addio…!- disse Daniel - …un giorno ci rincontreremo! Promettimelo!
-Te lo prometto!- disse la ragazza sicura-
-Bhè, ora vado! …..ci vediamo!
Caterine se ne andò con i suoi genitori, felice di ciò che era appena accaduto.
-Vai Caterine, vai verso la felicità!

***

A quel tempo i due ragazzi avevano otto anni e dodici anni dopo riuscirono a rincontrarsi mantenendo la promessa fatta. Caterine scoprì più tardi che i due genitori erano un duca e una duchessa ad essendo lei l’unica figlia, anche se adottiva, divenne l’erede dei loro titoli.
Intanto Daniel era stato adottato da un barone, che fece di lui il suo primogenito e quando il “padre” venne a mancare, il ragazzo ne prese il titolo nobiliare.
Avevano entrambi venti anni e quando, ad una festa, si videro, riuscirono a riconoscersi subito.
Per lui fu difficile avvicinarsi a lei quanto per quest’ultima avvicinarsi a lui, per via dei vari corteggiatori che si erano infatuati di loro.
Erano tutti e due molto felici e, forse per un colpo di fulmine o forse per l’amicizia che era riuscita a sopravvivere al loro addio, i due si innamorarono subito l’uno dell’altra, dichiarandosi apertamente davanti a tutti.
Decisero così di sposarsi. Da allora i due vissero felici e dopo pochi anni nacque la loro unica figlia Cindy.”
Qui finisce la nostra storia, cara. Ti è piaciuta?
La bimba, per tutto il tempo del racconto, era stata in silenzio, ascoltando attentamente e aveva capito una cosa di cui però voleva avere la certezza, e solo la nonna poteva darle una risposta.
-Sì, mi è piaciuta molto! …..Ma vorrei chiederti una cosa: i nomi di queste persone ripostano rispettivamente a te, a nonno e a mia madre: inoltre corrisponde anche il titolo nobiliare…questo mi fa giungere ad una sola conclusione cioè che la storia è stata vissuta in prima persona da te, nonna Caterine!
-Bravissima! Sapevo che lo avresti scoperto! Neanche tua madre sa di questa storia, perciò…da ora sarà il nostro piccolo segreto!

THE END

Allora vi piace???
..spero di si! Ma anche se vi ha fatto skifo, impazzire o qualsiasi altra cosa .....commentate!^^

E un'altra fic è finita!
Ci vediamo presto con.....lo scoprirete!^^





 
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