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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LA STORIA DI KIYAH RISCRITTA
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: kiyah galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 05/03/2006 22:25:36 (ultimo inserimento: 13/03/06)

l`ho riscritta xk ho cambiato un po di cs infatti samel nn e + il fratello ma un amico....soltanto....
 
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DI NUOVO L`INIZIO^^
- Capitolo 1° -

Stava per tramontare il sole nella valle delle 2 lune chiamata cosi per la forma che avevano 2 montagne, e Kiya era sempre li ad assistere a questo meraviglioso spettacolo di colori. Quando giunse Samel un ragazzo delle montagne, cosi chiamato per il luogo in cui lavorava,le montagne appunto.
Arrivò e si sedette vicino alla strega, perché gli piaceva guardare il tramonto con lei e vedere il suo bellissimo viso da ragazza fiera e molto orgogliosa delle sue capacità. Lui osservava i suoi capelli color nero come la notte, gli occhi da felino di un verde acceso e sempre all’erta. Aveva i tratti da elfo le orecchie a punta, però non aveva il viso magro come gli altri elfi, era paffuto e dolce.
Essendo fiduciosa nella magia non lasciava mai a casa i suoi coltelli,ben 6, disposti per ogni evenienza ed era ,anche, molto abile a destreggiarsi; e poi aveva anche una grande spada dietro la schiena.
Anche Samel non lasciava mai a casa la spada che aveva forgiato suo padre, capace di tagliare qualsiasi oggetto fin’ora incontrato. Samel era un ragazzo forte e determinato, fisico slanciato, spalle larghe. Era un bel ragazzo con i capelli biondo cenere e gli occhi blu come il mare.
<<è bello come sempre vero Samel?>>disse Kiya guardandolo negli occhi
<<Si Kiya è bello come sempre >> rispose sorridendogli <<dai andiamo si sta facendo buio>> lei senza guardarlo si alzò e lo seguì.
Arrivati a casa Dayo, il più piccolo li aspettava impaziente di mangiare, perché loro non avevano genitori, erano scomparsi dopo essere partiti da un viaggio da cui non fecero più ritorno. Loro avevano provato a cercarli ,ma senza successo, finché un giorno non si arresero e si arrangiarono da soli, con l’aiuto del loro amico Samel.
Da allora Kiya osserva sempre il tramonto nella speranza di vederli tornare
<<Kiya ho fame!!>> si mise a gridare Dayo
<<si stiamo preparando da mangiare un attimo di pazienza gli rispose dolcemente Kiya
Dayo era un elfo a tutti gli effetti, tranne, come per la sorella,per i capelli castano scuro,per il resto era un elfo: fisico magro, orecchie e punta, tratti del viso ben delineati e incorniciati nei capelli sempre arruffati e gli occhi verde smeraldo si poteva leggere la voglia di fare, di conoscere e imparare a usare la magia era una cosa sorprendete, che stupiva persino la sorella.
Dopo essersi messi a tavola parlarono di come avevano trascorso la giornata; la loro infatti era una famiglia strana, visto che tra di loro c’era una strega elfa, un elfo anche lui ,con pochi, poteri e un guerriero. Anche se non ne faceva parte,Samel ormai si sentiva uno di famiglia essendo stato con loro molti anni,li aveva visti crescere.
Alla fine della cena sparecchiarono e andarono a dormire anche perché erano molto stanchi . Kiya entro nella sua stanza e si sdraio sul letto, si addormento subito e inizio a sognare: era nella valle vicino al lago Bianco e vedeva i suoi genitori che andavano con il loro calesse, lei provo a chiamarli, si mise a correre per cercare di raggiungerli ,ma era come se non si muovesse. Quando entrarono nel bosco spuntarono gnomi da tutte le parti che li assalirono. Kiya si mise a gridare cercando disperatamente di raggiungerli ma gli assalitori li avevano già legati e imbavagliati.
Tutto ad un tratto lo scenario cambiò, e si ritrovò davanti alla fortezza Sar situata a ovest di dove si trova il suo paese. A Aardwolf.
Lei cercava sempre di raggiungere i suoi genitori per liberarli. Ma invano. Finché un uomo, distante alcuni metri, le si para davanti per non farla passare. Però questo non era un uomo normale era spaventoso, pur avendo un mantello che lo copriva fino ai piedi, si riusciva a vedere il viso blu come la notte, gli occhi di uno strano celeste chiaro,accecati dalla rabbia.
Da dietro gli spuntavano delle enormi ali nere,da uccello notturno ,consumate pero dal tempo. Erano aperte in segno di sfida. In una mano teneva un spada color argento vivo con la punta rivolta verso il basso e la fissava come se fosse li realmente.
Ad un certo punto l’uomo si alzo in volo e si scaraventò su di lei,mentre cercava di fuggire. Ma prima di raggiungerla Kiya si svegliò tutta sudata e col fiatone, vide che vicino a lei c’era Samel che cercava di svegliarla, quando vide di esserci riuscito l’abbracciò stretta a se.
La ragazza aveva ancora il fiato corto però riuscì a ricambiare l’abbraccio
<<è tutto finito, tutto finito tranquilla>> disse a Kiya che si rimise a letto ma non riuscì a riprendere sonno.


LA CONTINUAZIONE DOMENICA PROSSIMA


 
Continua nel capitolo:


 
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