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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Film, Telefilm, Teatro
Dalla Serie: Stargate
Titolo Fanfic: CONFRONTI
Genere: Fantascienza
Rating: Per Tutte le età
Autore: nemea galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 02/03/2006 16:28:41

cosa sarebbe successo al progetto stargate se vi avesse fatto parte un personaggio del tutto nuovo?
 
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LA CONFERENZA
- Capitolo 1° -

Jackline Suarè si era laureata a Parigi in storia delle religioni, con una specializzazione in mitologia comparata, un master in psicologia, uno in filosofia e uno in lettere antiche! Conosceva alla perfezione latino, greco antico, aramaico e sanscrito e forse ancora meglio almeno altre 5 o 6 lingue morte di cui nessuno aveva mai sentito il nome. Il titolo della sua tesi di laurea fu “la Grande Madre e il drago: costanti universali, interpretazioni e trasformazioni della lotta con il male”.
Era decisamente brillante!
Il dottor Daniel Jackson lo capì fin dal primo momento in cui la vide, e pensare che il loro incontro fu pura casualità…o forse destino?
Era uno di quei pochi weekend di congedo a cui i membri di una segretissima squadra di un segretissimo progetto d’esplorazione itergalattica possono aspirare!! E lui lo stava passando, ovviamente, a studiare!
Era passato al museo, un po per salutare dei suoi vecchi amici, un po per visionare i nuovi reperti appena recuperati dalle sabbie di Karnak. Cosa che, in realtà, non sarebbe mai avvenuta!!
Appena entrato nell’atrio del museo s’imbatté subito in quel cartello: “oggi in sala conferenze, dottoressa Jackline Suarè. Il drago e l’uomo: l’interpretazione mitica di una lotta realmente esistita?”
“bizzarro” pensò! E si decise che avrebbe ascoltato quella Jackline Suarè. Si sarebbe messo in disparte senza farsi notare. In fin dei conti il dottor Jackson era abbastanza famoso fra la comunità scientifica, anche se noto come “l’alienato”!
La ragazza cominciò il suo discorso con un marcato accento francese facendo un lungo e articolato preambolo sulla figura del drago, sulle differenze d’interpretazione tra oriente e occidente, sul culto del serpente, sul suo legame con la Grande Madre come estrema negativizzazione e dominizzazione dell’antica dea ecc. ecc… Tutte cose già abbondantemente conosciute da tutti i presenti che già, infatti, cominciavano a sbadigliare e a dare segni di insofferenza.
Tagliò corto e passò alle possibili spiegazioni del drago. Non la figura mitologica di un animale mai esistito, ma al possibile retaggio di qualcosa che davvero è vissuto e che davvero ha incontrato l’uomo.
Ma cosa?
Anche questo tema era già abbondantemente noto nella comunità scientifica. Da tempo si era ipotizzata la possibilità di un retaggio di ricordi tra i mammiferi che risaliva fin dai tempi dei dinosauri. Il drago, infatti, è un concetto che ha un impatto troppo forte e troppo universale sull’umanità per potere essere semplicemente un opera di fantasia. È ovvio che quell’immagine fa leva su qualcosa che stà nella nostra testa. Fa leva su emozioni, paure e traumi di tutti e antichi quanto la stessa razza umana. Se fosse davvero il retaggio del ricordo dei dinosauri, questo proverebbe la memoria genetica fra gli uomini.
“Memoria genetica”. Queste parole fecero sussultare Daniel riportandogli alla mente spiacevoli ricordi. Ma continuava ad ascoltare, in dispare, in silenzio. Continuava ad ascoltare cose che lui e tutti conoscevano benissimo senza capire dove la ragazza volesse andare a parare e osservando gli altri presenti che cominciavo a ridacchiare e a bofonchiare tra loro.
Finché arrivò la svolta: “ e se non si trattasse di un ricordo così antico? Tengo a specificare che so perfettamente che è impossibile valutare se l’archetipo dei grossi rettili sia presente solo in noi o in tutti i mammiferi del mondo, ma è alquanto improbabile che tale ricordo risalga addirittura a milioni di anni fa. Ben prima che la razza umana cominciasse ad evolversi, ben prima che anche le scimmie e i lemuri cominciassero ad evolversi nella forma con cui li conosciamo oggi. A quel tempo gli unici mammiferi presenti sulla terra erano piccoli topi relegati nel sottobosco. Sono passati milioni di anni da allora, però! Tra quel tempo e oggi la nostra razza si è evoluta in decine di forme differenti prima di arrivare a quello che è oggi. Ci sono state glaciazioni, tempeste di meteoriti e un’infinità di altre minacce… perché fra tutte le minacce è rimasta viva quella dei dinosauri e non, per esempio, quella delle glaciazioni, inteso come la paura del freddo? In fin dei conti le glaciazioni sono durate ben più a lungo e hanno accompagnato l’evoluzione umana, senza contare che si sono verificate in tempi ben più recenti dell’ultima volta in cui un dinosauro ha calpesto la terra! Perché la paura dei dinosauri sarebbe rimasta fino a oggi e quella del freddo no?”
Jackline si fermò e lasciò passare un lungo istante di silenzio per poter osservare i suoi ascoltatori che ora non ridacchiavano più, anzi pendevano dalle sue labbra.
“Il mio quesito è: e se qualcosa fosse esistito? Se il mito non si riferisse solo ai serpenti che oggi conosciamo? Se un essere serpentiforme fosse stato davvero in diretta competizione con l’uomo? Rettili…stiamo parlando di rettili, signori!
Analizzando per benino l’evoluzione religiosa dell’umanità ci si accorge fin da subito che c’è stato un tempo in cui il serpente e la grande madre erano legati ed entrambi adorati! Simboli di conoscenza, di saggezza, di fertilità e di immortalità. Il drago altro non è che la massima enfatizzazione mitica del simbolismo del serpente stesso. Simbolo di lotta, di morte e di rinascita. Il drago è, per così dire, un serpente all’ennesima potenza.
Poi, con l’avvento delle religioni monoteistiche, è stato demonizzato e ridotto a simbolo del male! Il drago e il serpente sono diventati qualcosa da distruggere assolutamente! Sono diventati il simbolo di qualcosa di estraneo e di opposto alla stessa natura umana! Il simbolo di una lotta che, nell’apocalisse, si dice si protrarrà addirittura fino alla fine dei tempi ma che alla fine porterà alla vittoria dell’uomo!”
“La smetta di ripeterci cose che già sappiamo e chiarisca quello che NON sappiamo. Che cosa intende con “essere serpentiforme” ?” tuonò uno dei presenti con arroganza!
Jackline non se ne arrabbiò! Anzi fu fiera di aver sollevato una reazione tanto infuocata con così poche parole!
“Con calma signori! Temo di potervi sconvolgere troppo” sussurrò con un filo di sfrontatezza e assaporando lentamente i loro sguardi persi e curiosi.
“Analizziamo gli elementi del mito: stiamo parlando di un essere divino, portatore di conoscenza, forse conoscitore addirittura del segreto dell’immortalità, che successivamente diviene l’incarnazione del male da estirpare. Diviene qualcosa con cui l’uomo è in lotta e con cui non può convivere! La maggior parte degli antropologi spiegano questo cambiamento con il cambiamento sociale dell’umanità: da società matriarcale a società patriarcale. Ecco che tutti i simboli benefici della predente società DOVEVANO essere demonizzati per assicurare la sopravvivenza e l’attecchimento del nuovo culto e del nuovo stampo sociale: la prima campagna diffamatoria della storia!
Io credo, molto semplicemente, che le cose non stiano tutte qui.
Questo, infatti, non spiega come in oriente il drago continui ad essere un simbolo positivo nonostante sia Cina che Giappone sono noti per essere tra le società più tradizionaliste e maschiliste al mondo!”
Jackline si fermò pochi secondi! Ormai il momento decisivo era giunto: doveva esternare completamente la sua teoria e sapeva che nel farlo avrebbe definitivamente compromesso la sua posizione. Si stava per mettere in gioco e molto probabilmente ne sarebbe uscita sconfitta. Ma lo voleva fare lo stesso, voleva annunciare al mondo la sua teoria, anche a costo di essere derisa per il resto della sua vita e di compromettere la sua carriera.
In qui pochi secondi scrutò gli occhi dei presenti. Occhi di illustri studiosi che ancora le davano credito: forse non avrebbe mai più avuto tanta attenzione in vita sua!
In quel momento, fra i mille pensieri, le venne alla mente di un certo dottor Daniel jakson,che da quando aveva ipotizzato che le piramidi di Giza fossero state costruite dai marziani, nessuno l’aveva più visto in circolazione!
Fece un profondo sospiro e continuò: “Io ho ipotizzato che un’altra razza intelligente ha calpestato questa terra per un periodo di tempo, contemporaneamente a noi” qui le esternazioni e le risatine piovvero ma Jackline non si fermò, continuò il suo discorso. “…una razza di rettili, non di mammiferi come noi, probabilmente discendete dai dinosauri, o in ogni caso serpentiforme e molto probabilmente più antica dell’uomo stesso e per tanto più avanzata. Una razza che si è resa oggetto di culto tra gli allora primitivi discendenti delle scimmie”
“Adesso ci verrà a dire che Atlantide è stata costruita dai serpenti!?!!”
“Perchè no? È abbastanza assodato che la nostra ricostruzioni delle civiltà passate è sbagliata! Ciò che oggi definiamo “prima civiltà”, ossia i Sumeri, molto probabilmente non è stata affatto la prima! Il tempo e le glaciazioni hanno spazzato via ogni segno di possibili civiltà antecedenti. O forse, molto più semplicemente, non ne sono ancora stati trovati i ruderi!”
“E dove sono adesso questi serpenti intelligenti?” domandò pungente un altro dei presenti.
“Io… io non ne ho idea! Forse si sono estinti! Forse la lotta tra l’uomo e i serpenti si è già conclusa con la nostra vittoria!” Jackline ormai parlava a voce alta, tentando di imporsi ai commenti di pessimo gusto e alle esternazioni che volavano incontrollate. Era come tentare di far lezione in una classe di alunni chiassosi e insubordinati. Ma lei non si arrendeva. Voleva arrivare fino infondo, voleva illustrare tutta la sua teoria per tentare di convincerli, e sapeva che poteva farcela.
“ma come spiega che non sono mai stati trovati fossili a riguardo?”
“non sono stati trovati fossili di un’infinità di razze che hanno calpestato al terra. Di anelli di collegamento fra uno stadio evolutivo e il successivo. Mancano fossili persino per stabilire l’esatto percorso evoluzionistico della nostra stessa razza. Ma ciò non significa che non siano mai esistiti!”
questo discorso abbassò un po i toni generali. Sembrava che stessero cominciando a darle retta.
“Signorina Suarè” prese la parola con pacatezza uno che doveva essere un famoso antropologo “io credo che lei veda troppi draghi!!” e a questa frecciatina di basso livello tutti esplosero a ridere, e mentre si alzavano e se ne andavano, Jackline vedeva la sa carriera e la sua pubblica credibilità andare in frantumi.
Rimase in piedi, ammutolita mentre loro con calma e con boria lasciavano la sala fra gasse risate e pessime battute.
Ma non tutti se n’erano andati. Jackline si stupì nell’accorgersi che uno era rimasto.
Si trattava di un ragazzo che non doveva avere più di 30 anni, con gli occhiali e un’aria decisamente intellettuale. Stava in piedi, in fondo alla sala, semi nascondo sa una tenda. Si stupì anche nell’accorgersi che per tutto il tempo della fallita conferenza non ne aveva mai notato la presenza.
Una giovane e brillante studiosa che con coraggio presenta le proprie azzardate idee ad una granitica e senile comunità scientifica, mentre loro la ricambiano deridendola e lasciandola da sola: una scena che al dottor Daniel Jackson era familiare.
Lui la guardava con gli occhi che brillavano e un sorriso beffardo. Jackline non capiva, non poteva capire quale magnifica occasione le stava preparando il destino.
Daniel al voleva nell’SGC!
Quella ragazza francese da sola, semplicemente studiando e interpretando gli antichi miti, era ad un passo dallo scoperte tutto sui Goau’ld.
Chissà cosa avrebbe potuto fare se fosse stata essa al corrente della verità, di tutta la verità?! Aveva visto in lei un potenziale inimmaginabile.
Era brillante! Era decisamente brillante, e la sua avventura stava cominciando!

 
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