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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: LE LACRIME DEGLI ANGELI
Genere: Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Autore: clio19 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/03/2006 20:57:44

la vita di hermione dopo hogwarts è piuttosto movimentata ! è anche una hermxdraco ! baci
 
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1°CAPITOLO
- Capitolo 1° -

Salve a tutti !!
Questa è la prima fic che scrivo su Harry Potter perciò non so come possa essere, ho deciso di metterla sotto fantasy-horror perché ci sono scene di cadaveri e roba simile ma potrebbe andare perfettamente anche sotto azione-avventura credo ...
Dico subito che è una fic molto particolare, che non c'entra nulla con Voldemort, in cui la protagonista è Hermione e la sua vita, anche se ci saranno Harry e Ron saranno sempre in secondo piano.
Saranno presenti nuovi personaggi che ho inventato io e che mi servivano per rendere la storia più credibile, in più sono una fan sfegatata della coppia DracoxHerm per cui ci saràanche quello !
Spero piaccia perché è nuova come idea, aspetto commenti mi raccomando ! Baci Elettra





L’appartamento era piccolo, ma carino, sembrava confortevole, il pavimento totalmente in parquet del salotto rifletteva la mia immagine come uno specchio, di sicuro era appena stato lucidato, i muri dell’intera stanza erano ricoperti da carta da parati giallo tenue con una fantasia di limoni e arance; in molti punti erano appesi quadri di panorami marittimi o collinari e numerose foto di famiglia, non sembrava molto numerosa, il padre, la madre e una sorella più piccola.
Il fuoco nel caminetto di marmo color crema scoppiettava allegro alla parete opposta alla mia, i due divani di pelle marrone scuro stonavano come un pugno in un occhio con il resto del locale, ma sembravano comodi e la pelle aveva preso riflessi rossastri dovuti al fuoco nel camino proprio di fronte, postazione ottima per provocare un incendio in un appartamentino di 8x5 metri !
La TV al plasma era enorme, posizionata su un bel tavolino di vetro dalle gambe di ferro battuto laccato di nero, era rimasta accesa, proprio accanto a dove mi trovavo.
Fra i due divani posizionati a formare una L, svettava un grande e rettangolare tappeto persiano dai disegni floreali, doveva essere costato quanto la Mini Cooper di mia madre perché si vedeva perfettamente che era originale.
Di sicuro non avrebbe speso tutti quei soldi se avesse saputo che fine indecorosa avrebbe fatto.
Il cadavere giaceva esattamente al centro del bel tappeto, ormai totalmente imbrattato di sangue, sdraiato supino in una posa che la faceva assomigliare alla bella addormentata nel bosco, i lunghi capelli biondi e lisci le coprivano parzialmente il volto, gli occhi verde muschio erano rimasti aperti, terrorizzati, come se prima di morire avesse visto un fantasma orribile e forse, era davvero così.
Il collo era stato reciso da parte a parte, ma non abbastanza forte da staccare la testa dal resto del corpo, la camicia da notte azzurra imbrattata di sangue che indossava le arrivava poco sotto il ginocchio e la fasciava alla perfezione come i sandaletti dello stesso colore, sembravano essere stati cuciti prettamente per lei e questo mi faceva supporre che fosse una ragazza ricca, o almeno medio borghese.
Stavo osservando ancora il volto terrorizzato della ragazza, prima di morire doveva essere stata davvero carina, dalla pelle chiara e i lineamenti dolci, quando una mano calda e decisa si posò sulla mia spalla facendomi sussultare, mi girai di scatto estraendo la bacchetta maledicendomi per essermi fatta cogliere impreparata.
“Ehi ! Sono io Granger non vorrai mica uccidermi così spero !” il volto solare e sempre allegro di Gregory Homalley mi si presentò davanti in tutto il suo splendore, era un uomo altissimo per il mio standard, sul metro e 90, i capelli a spazzola castano scuro sempre ben pettinati iniziavano a diventare brizzolati sulle tempie mentre i suoi occhi color cioccolata restava sempre gli stessi, brillanti e pieni di vita come quelli di un quindicenne, anche se ormai aveva raggiunto la soglia dei 50.
“Greg ! Che diavolo ci fai qui ?” mi squadrò dalla testa ai piedi per poi guardarsi un pò attorno, forse non aveva capito di trovarsi sulla scena di un crimine ?
“Modera il linguaggio ragazzina ti ricordo che sono un tuo superiore !” scoppiai subito a ridere, l’imitazione di Loyd Standford capo della sezione omicidi soprannaturali degli auror, nonché capo mio e di Greg, gli veniva sempre alla perfezione.
Loyd era un viscido verme, dai capelli cortissimi brizzolati e gli occhi scuri, molto basso, forse un metro e 50, ogni volta che capitava vicino a Greg sembrava suo figlio, se non fosse stato per le numerosissime rughe che ormai decoravano il suo viso di ultra sessantenne !
Come il suo solito mi aveva spedito in un buco dimenticato da Dio nello Yorkshire, un villaggio di non più di 100 anime che viveva ancora di allevamento del bestiame, roba da matti, non sono mai stata simpatica a quell’approfittatore di Standford, non chiedetemi il perché, non lo so nemmeno io e ora che è il mio capo ne approfitta mandandomi nei posti più impensabili.
“Allora Greg basta fare l’idiota che c’è ?” “Sono venuto a portarti i dati sulla vittima” osservai di nuovo il cadavere, nonostante la scena fosse raccapricciante, i miei occhi non riuscivano a staccarsi da quel maledetto collo, “Bene, spara !” mi avvicinai alla ragazza mentre Greg mi seguiva come un fido cane obbediente, tirò fuori da una tasca dei pantaloni beige un taccuino tutto sgualcito e stropicciato, lo guardai con occhio scandalizzato “Che roba è quella ?” “Un taccuino” “Riesci davvero ad usarlo ?!” “Certo !” “Ok, bhe, parla muoviti” non riuscivo a credere che Greg lavorasse con della roba simile, fin dalla fine della scuola sono sempre stata una fissata con il materiale tenuto alla perfezione, è come una specie di tic.
“Allora la vittima si chiamava Shila Rainolds, 19 anni, lavorava come cassiera nel supermercato di questo paese e viveva qui con il ragazzo Michael Espenson, 20, da circa 3 mesi, il resto della famiglia vive a una trentina di chilometri da qui, padre banchiere, madre casalinga e una sorella di 13 anni, stanno arrivando per identificare il corpo, nulla di speciale sembra, a parte il fatto che era una magonò” per la seconda volta in 5 minuti guardai male l’uomo che avevo alle spalle “Il fatto che era una magonò non è affatto da escludere Greg, potrebbe essere stata uccisa apposta per quello !”.
Vidi Greg rabbuiarsi, cosa avevo detto di male ?
“Coraggio Granger dimmi quello che hai capito sul nostro assassino misterioso” lo fissai un istante “Ho detto qualcosa di male Greg ?” vederlo con lo sguardo perso mi faceva sentire sempre in colpa dannazione, se il capo non sorrideva l’avevo offeso davvero.
“Non sono un’idiota Hermione ! Tutto quello che sai te l’ho insegnato io ! Prima scherzavo se non te ne fossi accorta e tu mi hai trattato come un novellino, faccio questo lavoro da molti più anni di te e nonostante tu sia la migliore fra questa gente, sei ancora una principiante”, mi squadrò per un lungo istante facendomi sentire pari a un verme strisciante, poi sospirò.
Abbassai lo sguardo osservando attentamente i miei stivali di pelle nera nuovi, come se in quel momento fossero di vitale importanza “Scusami Gregory” la sua mano dolce mi prese per il mento sollevandomi il volto “Non c’è problema ragazzina, capita a tutti ... ora parlami della povera Shila okay ?” annuì con il viso sorvolando sul fatto che mi aveva chiamato anche lui –ragazzina- come mi chiamava sempre Loyd, “E non osare più chiamarmi Gregory, mi invecchia tremendamente non trovi ?” sorrisi, il mio vice capo era fatto così, un attimo prima ti sgridava quello dopo scherzava.
Mi avvicinai nuovamente alla defunta Shila con lo scricchiolio dei miei stivali sul parquet come sottofondo e mi accucciai accanto alla sua testa quasi recisa dal busto, Greg era accanto a me come un padre premuroso con il taccuino e una penna a sfera gialla in mano pronti per scrivere qualunque cosa io dica.
Respirai a fondo chiudendo gli occhi un istante, il corpo iniziava a puzzare, mettendomi una mano inguantata sul naso chiesi: “Da quanto tempo è morta ?” Greg girò a ritroso qualche pagina sgualcita del taccuino e rispose: “All’incirca 24 ore secondo il medico babbano, la nostra Shila è stata ritrovata dalla vicina, la signorina Harris” “Signorina Harris ?” Greg rise di gusto “Una zitella ficcanaso di 74 anni con un odioso persiano bianco di nome Princess che soffia addosso ad ogni sbirro babbano le si sia avvicinato !”.
Rimasi un istante a pensare “Come ha fatto ad entrare la zitella ?” “La signorina Harris ?” “Si lei Greg finiscila di fare il cretino” “A quanto pare è la padrona dell’intero palazzo e ha la copia delle chiavi di tutti gli appartamenti” “Quanti sono in tutto gli appartamenti ?” “Compreso quello della zitella 6” “Allora si mantiene bene la signorina Harris !” “Direi di si”.
“E ora dove si trova la riccona ?” “E’ in cucina con Cain alcuni Obliviatori e il fidanzato della vittima, sta scrivendo la sua deposizione” “Bene, perché non mi hai detto subito che Cain era già qui ?” iniziò a sghignazzare “Non me lo hai chiesto Granger” “Spiritoso ! Davvero spiritoso Greg !”.
Mi riconcentrai sul taglio di Shila, aveva qualcosa di davvero strano, era troppo largo e impreciso per essere di una spada o roba simile, un pugnale era da scartare fin dall’inizio, taglio troppo grande, ma la pelle tutta intorno era completamente maciullata, forse un’ascia ?
Si ma avrebbe dovuto essere un’ascia davvero grossa, almeno 40 cm di lama se non più, di conseguenza il peso di un gingillo simile si aggirava intorno ai 6-7 chili, chi diavolo poteva impugnare un’ascia di 6 chili per sgozzare una magonò senza sfasciarsi le braccia per la fatica ?
Senza contare che l’intera ferita iniziava a cicatrizzarsi, come era possibile che una ferita simile si cicatrizzasse anche dopo la morte della ragazza ?
Mi voltai verso Greg per chiedere aiuto e anche lui sembrava scioccato quanto me, “Hai visto questa ferita ?” chiesi, “Si e non ha proprio nulla di normale, in più le hanno fatto bere del Veritaserum hai notato ?” “Si” l’odore che aleggiava tutto intorno alla sua bocca era inconfondibile, che cosa sapeva Shila di tanto importante ?
“Come pensavo questo caso passa a noi, ve ne occuperete tu e Cain d’accordo ?” annuì distrattamente continuando a fissare il volto terrorizzato di Shila, povera ragazza, Dio aveva solo 19 anni !
Non che io ne abbia molti di più, fra qualche mese ne farò 21, però era comunque troppo giovane per morire sgozzata da un essere soprannaturale super forzuto sul proprio tappeto persiano costato un occhio della testa.
“Okay, vado al piano di sotto ad avvisare i babbani che possono pure andarsene, tu va in cucina, penso che la signorina Harris e il suo persiano sclerotico rischino la vita stando troppo vicino a Cain !” mi alzai agilmente facendo leva con le mani sulle cosce coperte da un paio di jeans sgualciti per poi togliermi i guanti e mettermeli in una tasca del piumino verde pistacchio che indossavo.
Mi girai verso Greg raggiungendolo all’arco di ingresso senza porta del salotto, “Si è davvero portata dietro il gatto ?” chiesi incredula, incredibile come certa gente tenga a tal punto al proprio animale domestico, anch’io ne ho uno di animale, il mio fido Grattastinchi, ma non me lo porto mai dietro, con tutti i pericoli che corro quotidianamente rischierebbe di ritrovarsi morto stecchito da un Avada Kedavra dopo poco.
Greg sorrise “A quanto pare se lo porta dietro ovunque, quando esce per fare la spesa lo lega al guinzaglio !” rimasi a bocca aperta, “Stai scherzando vero ?” il suo sorriso aumentò “No mia cara, prova a chiederglielo, sempre che la dolce Princess non ti sbrani prima !” rise di gusto per poi incamminarsi verso la porta di ingresso.
Lo sentì scendere quasi saltellando la scalinata in legno vecchio e cigolante poi mi incamminai anch’io verso la porta scura e lucida della cucina che si trovava esattamente dalla parte opposta, alla fine di un breve e stretto corridoietto con la carta da parati bianca con foglie d’acero dorate e numerose foto di Shila con il suo ragazzo Michael o abbracciata a uno splendido esemplare di Setter irlandese dal pelo fulvo e la lingua rosea a penzoloni, sorrisi osservando quelle foto allegre quando mi fermai di botto, Setter irlandese ?
Dove diavolo era questo cane ? Io non l’avevo mica visto, che fosse morto ? Ma una di quelle foto sembrava recente, anzi molto recente, era la festa per il compleanno dell’animale, nemmeno una settimana fa, era scritto a caratteri cubitali su uno striscione proprio sopra la ragazza e il cane.
Non poteva essere morto così di punto in bianco no ?
Continuando a pensare al cane scomparso raggiunsi la cucina, era una stanza quadrata, piccola, con mattonelle di terracotta su tutti e 4 i muri fin quasi il soffitto, dipinto di bianco.
Il pavimento era fatto anche lui di mattonelle, ma molto più grosse e di marmo rosato, tutti i mobili all’interno della stanza erano di legno scuro, compreso il tavolo rettangolare attaccato alla parete opposta al lavandino, al fornello e al frigorifero; intorno ad esso c’erano 4 sedie anch’esse di legno con un’imbottitura arancione, su una di queste, a capotavola vicino alla finestra dalle tendine bianche stava quella che senza alcun dubbio doveva essere la signorina Harris.
Magra come un chiodo le si vedevano quasi le ossa, alta più o meno come me ossia un metro e 70 portava i capelli grigi raccolti in una crocchia bassa mentre gli occhi grigi pure loro sembravano severi, ma anche malinconici, di chi ha visto troppo durante la sua vita e ne ha abbastanza.
Vestita con una lunga camicia da notte a fiori viola con sopra un golf di lana nero si teneva stretta al petto la sua Princess come fosse stata una bambola di pezza, di fronte a lei sul tavolo un foglio e una penna.
Contro il muro con le braccia incrociate, proprio accanto alla donna, uno dei due Obliviatori osservava il gatto dagli occhi azzurrissimi con schifo mal celato, era evidente che non gli piacessero molto i gatti.
Dalla parte opposta del tavolo a capotavola stava un ragazzo dai capelli neri ricci, il volto pallido nascosto dalle mani, con i gomiti sul legno, era scosso da continui tremiti, di sicuro doveva essere Michael Espenson; seduto sul bordo della sedia alla sinistra del ragazzo stava l’altro Obliviatore che lo guardava con compassione.
Appoggiata con il sedere al lavandino dagli interni d’acciaio stava Cain, alta come me, con dritti capelli neri lunghi fino alla vita e una frangetta sbarazzina, gli occhi di un azzurro così chiaro da sembrare quasi bianchi o grigi.
Indossava delle nike nere con dei pinocchietto di jeans scoloriti e una maglietta a mezze maniche rosse, come la vidi brividi di freddo iniziarono a corrermi lungo la schiena, eravamo a inizio Dicembre, con temperature polari da record eppure lei se ne stava lì bella tranquilla a maniche corte !
Cazzo come odio la gente a sangue freddo !
“D. potresti evitare di mostrare così apertamente il fatto che tu non abbia sangue caldo ?” in risposta ricevetti uno splendido dito medio alzato così lasciai perdere, quando Dorcas Cain aveva le palle girate era più sicuro starle lontano, ma andava bene anche semplicemente ignorarla.
Mi girai di nuovo verso la signorina Harris e il suo stupido gatto bianco, osservava sia me che Dorry con aria scandalizzata, aveva forse capito l’esclamazione che avevo fatto sul sangue ? Oppure la causa era il dito di Cain ?
Non lo sapevo e poco me ne fregava, mi aspettava una lunga chiacchierata con quella donna e non volevo certo starle antipatica fin dall’inizio.
Quando mi sedetti su una sedia libera accanto a lei la palla di pelo iniziò subito a soffiarmi contro, si prospettava un pomeriggio davvero divertente !



Allora com'era come primo capitolo ??
Aspetto tanti commenti ...
 
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