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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Piccoli Problemi di Cuore (Marmalade Boy)
Titolo Fanfic: LA MIGLIORE SCELTA AVVENTATA CHE POTESSE FARE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: kyoko-oki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/03/2006 17:28:40

un nuovo finale per il triangolo meiko-namura -satoshi
 
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- Capitolo 1° -

La storia comincia durante la festa per la vittoria di Meiko al concorso per il romanzo migliore (scena dell'anime):


“E adesso un messaggio dal Signor Shinichi Namura, direttamente dalla capitale: Complimenti Meiko, sono fiero di te!”
Meiko si sentì quasi morire, corse fuori dalla stanza con gli occhi di tutti puntati addosso.
“Meiko!”
“Miki, perché si fa sentire proprio ora. Adesso che credevo di averlo dimenticato, ma…”
Satoshi ascoltava da dietro una grossa colonna in stile dorico: -Meiko…-
“Ho deciso, Miki! Vado a trovarlo. Devo vederlo, ho bisogno di lui!” esclamò buttandosi tra le braccia dell’amica. “mi faresti il piacere di venire con me?”
“Certo… ma adesso smetti di piangere. Vuoi andare a casa?”
“Si, grazie!”
Miki avvertì Yu: “Allora io vengo con Satoshi.”
“Ci vediamo a casa, Yu!”
Yu cercò Satoshi e lo trovò appoggiato a quella colonna, immobile, con lo sguardo perso nel vuoto.
“Sato, ke ti succede?”
“Yu, se ne sono andate, vero?”
“Sì, da cinque minuti ormai.”
“Meiko aveva smesso di piangere?”
“Sì…ma piuttosto, tu, come stai?”
“Andiamo a casa anche noi?”
“Non hai risposto alla mia domanda… lasciamo perdere.”
Il giorno dopo sul treno diretto a Tokyo…
-Meiko è così silenziosa e pensierosa, ma bisogna capirla, sta per rivedere Nacchan… chissà come andrà a finire?-
Il treno frenò. Le due ragazze scesero. Miki corse al primo telefono pubblico e chiamò Namura per avvertirlo della loro visita.
“E’ tutto a posto Meiko. Tra un’ora sulla spiaggia.”
“Ti ringrazio. Ma tu cosa farai?”
“Visiterò un po’ la città, non ti preoccupare.”
Un’ora dopo al posto prestabilito…
“Na-nacchan…”
“Meiko…”
La ragazza gli corse in contro piangendo.
“Perché sei venuta?”
“Perché non posso stare senza di te, Nacchan, io…”
“Basta Meiko! Credi ke ti avrei abbandonata se non avessi avuto delle buone, ottime ragioni di farlo? Tutti erano contro di te…”
“Cosa vuoi ke me ne sarebbe importato se tu fossi rimasto al mio fianco?!”
“Ti prego di non insistere, Meiko. Ho preso la mia decisione.” E la allontanò da lui. “Addio.”
Meiko corse via. Intanto erano arrivati Satoshi e Rumi:
“Shinichi… cosa hai fatto?”
“Rumi, perché sei qui?”
“Stai sbagliando, Shinichi.”
“Dunque Namura, è questo il modo di trattare una ragazza innamorata?” Chiese Satoshi avvicinandosi a lui.
“Miwa? Ti ringrazio di esserle stato vicino…”
Di tutta risposta Satoshi gli tirò un pugno: “io le sono stato vicino ma questo non è servito a niente! Lei ha bisogno solo di te! Ma tu non sei capace di renderla felice…” (Un altro pugno)
Namura non diceva nulla.
“Smettila Miwa!” urlava Rumi
Satoshi non aveva però alcuna intenzione di fermarsi.
“Adesso basta, Satoshi!” disse Meiko parandosi davanti a Namura.
Satoshi si fermò di colpo: “Meiko…”
“Cosa ti è saltato in mente? Come ti sei permesso? Vattene, Satoshi!”
“Ormai le tue parole non mi feriscono più, ci sono abituato, mia piccola Meiko.”
Raccolse il suo cappotto, che gli era caduto durante lo “scontro”, e lo mise sulle spalle di Meiko:
“Fa particolarmente freddo questa sera, se non ti copri ti prenderai un brutto raffreddore!”
“Ti ho già detto di andartene.” Disse la ragazza guardando il volto di Namura sanguinante.
“Farò come vuoi.” Si voltò e vide che anke Miki era arrivata: “Ciao Koishikawa. Visto ke ormai è tardi per tornare a casa io alloggio in una stanza di quell’albergo, se dovesse servirvi un posto…”
“No!” lo interruppe Meiko.
“Io ve l’ho detto.” E si allontanò verso l’albergo indicato.
Meiko non sembrava più in sé dalla rabbia: “Nacchan, perché non ti sei difeso?”
“Mi chiedi perché? Perché quel ragazzo ti vuole davvero bene. Mi ha sorpreso…”
“Come?”
“Rumi? Mi aiuti ad alzarmi?” chiese Namura.
“Ma Nacchan?”
“Ascolta Meiko. Tu sei una ragazza matura, forse troppo. Per questo credo ke potrai capirmi: non posso più stare con te. Ti ho amata davvero tanto però… mi sono innamorato di un’altra ragazza.”
“Scusa se ti ho disturbato, Namura. Domani mattina partirò e tu non sentirai mai più parlare di me. Ti chiedo solo di abbracciarmi per l’ultima volta.”
Namura la strinse forte, poi senza poter dire nulla la vide allontanarsi da lui, per sempre.
“Meiko, come stai?” chiese Miki preoccupata per la sua espressione.
Lei non rispose ma si voltò verso Rumi: “Sii felice con lui.”
Rumi non credeva alle parole di Meiko e tanto meno Miki.
“Vuoi dire ke…”
“Sì, è finita. E per sempre.” Per un po’ tutti tacquero. “Miki, ke ne dici di trovare un posto per la notte?”
“Come vuoi.”
Miki salutò Namura e Rumi e con Meiko se ne andò. Decise di non parlarle riguardo ai fatti appena accaduti e per quanto riuscisse a strapparle qualche parola, parlarono d’altro.
“Cosa? Anke qui non ci sono più posti?!”
“Ke pizza! Sarà il decimo albergo! E adesso?”
“Beh, un posto dove stare ci sarebbe.”
“Non lo dire nemmeno per scherzo, Miki. Non mi piace rimangiarmi la parola!”
Miki fece gli occhi dolci: “Io ho tanto sonno…”
“No, è fuori discussione!”
Come non detto, meno di mezz’ora dopo, erano davanti all’albergo dove alloggiava Satoshi.
“Scusi la stanza de signorino Miwa?”
“Fatemi controllare…”
“Ragazze! Lo sapevo ke sareste venute!” le chiamò Satoshi giungendo loro alle spalle.
Meiko lanciò uno sguardo intimidatorio all’amica e non aprì bocca.
“Venite vi accompagno nella mia stanza. Metta pure tutto sul mio conto.”
“Certo, signorino Miwa.”
Più tardi nella stanza…
“WOW, ke suite di lusso.”
“Questa è la suite personale della mia famiglia, solitamente la usa mio padre. Prendete pure il letto ke volete. Io dormo sul divano.”
“Grazie Miwa.”
“E per cosa?”
Senza dire nulla Meiko si sdraiò sul letto, ma come si poteva pretendere ke dormisse? Dopo quasi un’ora di rigirasi nel letto (A differenza di Miki ke già dormiva come un sasso), si alzò e si diresse verso la porta-finestra ke dava direttamente sul mare. Si accorse ke era aperta. Uscì stando attenta a non svegliare nessuno e si sedette sulla spiaggia. Senza neanche che se ne accorgesse lacrime argentante le rigarono il suo candido viso.
“Le belle ragazze non dovrebbero piangere.”
“Sa-satoshi. Lasciami sola.”
Lui non la ascoltò e le si sedette di fianco: “Vuoi sfogarti con qualcuno?”
“No, non sono affari ke ti riguardano.”
“Guarda ke stelle stupende, dal nostro paese non si riescono a vedere.”
Meiko per la prima volta alzò lo sguardo.
“Finalmente posso vederti in faccia. Sai con le stelle risalta più del solito.”
Lei arrossì violentemente. Il complimento di Satoshi le fece aumentare i battiti del cuore:-Ma cosa mi sta succedendo?- ricominciò a piangere: “Lui mi ha lasciata, per sempre.”
“Bisogna essere pazzi per lasciarsi sfuggire una bellissima ragazza come te.”
Meiko sorrise ancora dopo molti giorni di tristezza. Le mani dei due ragazzi si sfiorarono e senza ke lei riuscisse a reagire Satoshi la baciò all’improvviso, proprio come al primo “appuntamento”.
Meiko si mise una mano davanti alla bocca: “Perché? Perché ti comporti così anke se prima ti ho detto tutte quelle cose?”
Lui si sdraiò: “Come devo dirtelo: io sono innamorato di te e non ho alcuna intenzione di rinunciare.”
A quelle parole a Meiko si fermò il cuore. vide il volto di Satoshi illuminato dalla luna, sapeva già ke era un bel ragazzo ma quella notte lo sembrava ancora di più. La ragazza si sdraiò appoggiando la sua testa al petto di Satoshi, lui le mise una mano sulla testa. Meiko ricominciò a piangere ma questa volta si sentiva più protetta e stranamente felice. Entrambi si addormentarono e non si svegliarono fino a quando, alla mattina, un’onda particolarmente forte bagnò loro i piedi.
Meiko, resasi conto di ciò ke aveva fatto non sapeva cosa dire a si limitò ad un “Buon giorno.”
Satoshi sorrise e l’abbracciò, più forte ke poteva.
“Satoshi?”
“Dimmi?”
“Non lasciarmi, continua a tenermi stretta.”
“Meiko… vuoi diventare la mia…”
“Satoshi… devi smetterla di… farmi domande stupide. Certo, ke lo voglio.”
Miki osservava la scena da lontano. Ripensandoci quella era veramente la fine migliore. Verso tardo pomeriggio i tre amici presero il treno per tornare a casa.
Miki non vedeva l’ora di ributtarsi tra le braccia di Yu, più guardava i suoi amici felici più ne sentiva il bisogno. Poco dopo la partenza, Meiko si addormentò sulla spalla di Satoshi e lui fece lo stesso. I loro volti erano illuminati da uno strano e stupendo sorriso.
Meiko non riuscì mai a spiegarsi come quel giorno avesse accettato tanto facilmente la proposta di Satoshi ma fu la migliore scelta avventata che potesse fare.



Bene, bene e adesso? ke dire? questa fic l'ho scritta spinta dalle preghiere di una mia amica ke, giustamente, desiderava una fine migliore per questa storia...e io sn completamente d'accordo con lei... ma vogliamo per caso paragonare Satoshi a Namura?????!!!! vabbè io ho fatto del mio meglio e spero ke vi sia piaciuta..
ciao ciao Oki

 
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