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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: IL SODALIZIO DEGLI DEI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: angelmorgana galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/02/2006 20:11:16

le nostre anime sono legate da un vincolo eterno...leggete leggete leggete!!!!mandate tanti commenti...bacio morgana
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Buongiorno a tutti!!!
Rieccomi con l’ennesima fic…Vorrei puntualizzare subito che i personaggi da me citati non mi appartengono , ma sono stati creati dalla mente geniale della Rowling.
Aspetto davvero impaziente i vostri commenti , le vostre critiche , i vostri suggerimenti quindi…SCRIVETEMI SCRIVETEMI SCRIVETEMI!!!!!!
Spero tanto vi piaccia…non la reputo la migliore che ho prodotto , ma il giudizio lo lascio come sempre a voi!!!! ^__^
Ora non mi resta che augurarvi , come tutte le volte , una BUONA LETTURA!!! ^__^
Baci a tutti
Morgana

Mi raccomando scrivetemi!!!



- IL SODALIZIO DEGLI DEI -



Brividi incessanti percorrono le mie membra , quasi scuotendomi l’anima , mentre fredde perle di pioggia , che cade costante ormai da giorni , scendono sinuose lungo la mia schiena.
Sono avvolta da un sofisticato intreccio di veli argentei che permettono ai miei occhi di vagare tra le cortine del tempo , sospendendo il cuore in una placida tranquillità.
I capelli bagnati ricadono pesanti sulle mie spalle ; il mio splendido abito ormai fradicio di tristezza divina mi fa apparire come un etereo spirito proveniente da un mondo lontano , cullato dall’oblio delle dolci spirali di nebbia che mi circondano.
Vorrei che tutta quest’acqua riuscisse a dissolvere il mio corpo.
Vorrei potermi trasformare in una nereide , la cui essenza è creata semplicemente da questa purezza cristallina che scorre tra le mie dita.
E come se non bastasse , lacrime amare solcano il mio viso , rompendo gli argini della mia apparente sicurezza.
Alzo le mie iridi ambrate verso il cielo , completamente velato di nubi…anche la mia anima è avvolta dalla stessa cortina impenetrabile , intrisa di una tristezza che mai avrei pensato di poter provare.
Non avevo mai litigato con lui.
È l’unico che non mi abbia mai fatto piangere.
Fino ad ora.
Le nostre urla riecheggiano ancora nelle mie orecchie , voci animate da rabbia , gelosia…si rincorrono come candidi cavalli lasciati galoppare attraverso una landa desolata , lasciando dietro di loro un’eco di solitudine.
Non so nemmeno io perché ho reagito in quell’assurda maniera vedendolo ballare accanto ad un’altra.
O forse lo so…ma la mia persistente razionalità non permette ai miei desideri più profondi di invadermi il corpo , racchiudendoli in una delicata sfera di cristallo.
Sento freddo.
Sento il gelo scorrere sulla mia pelle , incoronandomi sua eterna regina.
E questa volta non c’è lui a consolarmi , non c’è lui ad avvolgermi con la sua dolcezza , non c’è lui accanto a me pronto a far riemergere il sorriso sprofondato negli abissi più bui del mio animo tormentato.
Il filo evanescente dei miei pensieri è ormai spezzato , interrotto dai singhiozzi che scuotono violentemente le mie membra.
Neanche la luna , splendida dea sovrana del cielo , potrebbe recarmi conforto con la sua luce mistica e vellutata , custode dei segreti più reconditi della terra , protettrice della mia essenza. In questa notte ha scelto di celare i suoi raggi argentei agli occhi mortali , nascondendosi tra i veli del cielo , negando alla terra il piacere di essere inondata da quel vero d’oro bianco di puro incanto divino.
Un lampo.
E qualche istante dopo un tuono che sembra squarciare la dimora delle stelle.
Le mie ginocchia cedono a quel frastuono , facendomi crollare a terra. Porto istintivamente le mani alle orecchie , non voglio udire le urla adirate del vento che fanno tremare le fondamenta della Terra.
Ho sempre avuto paura dei temporali.
Ma in quelle notti in cui il cielo sembrava chiudersi e crollare sul mondo , sapevo da chi andare. Ho perso io conto delle volte in cui , furtivamente , scivolavo tra le sue calde lenzuola , stringendomi a lui in cerca di protezione. Posso ancora sentire il tocco delicato delle sue mani sulla mia pelle mentre mi avvolgeva la schiena , attirandomi vicina , accarezzandomi i capelli e cullandomi col suo calore , nel tentativo di placare il fremito del mio corpo.
Con immane sforzo riesco a spiegare le mie ali da orgoglioso grifone , scuotendole e facendole vibrare , riuscendo ad alzarmi ed iniziando a correre a perdifiato verso le mura confortanti del castello.
Finalmente varco la soglia dell’immenso portone di quercia. Inizio a percorrere lentamente i corridoi che so mi condurranno alla Sala Comune di Grifondoro. Sollevo leggermente il vestito , che ormai ricopre il mio corpo come un semplice velo di luce , per salire più facilmente le scale.
La scuola è deserta. Un denso manto permeato di silenzio è calato tra le mura , diventando signore indiscusso , con la notte come sua dama e sposa.
Il mio sguardo è fisso sul pavimento , osservo la pietra scorrere sotto i miei piedi come il fluire del vento primaverile tra le foglie novelle degli alberi. Inaspettatamente urto contro qualcosa…o meglio , qualcuno. Alzo il volto verso colui che ostruisce il mio passaggio.
Avverto improvvisamente il respiro abbandonare il mio corpo , percependo il ritmico aumentare del battito del mio cuore.
Le mie iridi sono incapaci di sciogliersi dalle sue , create dalla polvere di giada e dai riflessi della luce che attraversa un purissimo smeraldo , perse in quell’oceano profondo e misterioso , eternamente velato di tristezza.
Veloci come il battito d’ali di una libellula , sento le tue dita colpire il mio volto.
Senza una parola , passo oltre il tuo corpo , riprendendo la strada verso i dormitori , ma la tua mano corre rapida verso il mio polso , afferrandolo deciso ma con estrema delicatezza , facendomi voltare ancora una volta verso di te.
Colgo una luce di stupore , tra i veli che celano i tuoi occhi , quando scorgi le lacrime colmare i miei. Lo so che odi vedermi piangere.
- Dove sei stata? Ti abbiamo cercato ovunque… - la tua voce risuona stranamente fredda eppure carica di preoccupazione.
- Dove nessuno riuscisse a trovarmi -
- Sei una stupida! – alzi decisamente il tono – eravamo tutti preoccupati , pensavamo ti fosse
successo qualcosa! -
- Forse eri troppo occupato per cercarmi! – evidentemente le mie parole , sferzanti come la lingua di un indomito serpente , hanno sortito il loro effetto , ti limiti ad osservarmi , incapace di rispondere.
Ma i lucenti cristalli di tristezza che scorrono lungo il mio viso tradiscono ciò che provo veramente…la paura di perderlo.
Finalmente posso udire ciò che il mio cuore urla alla mia anima ormai da tempo. Ho compreso cos’era quella sensazione d’infinita beatitudine che pervadeva la mia essenza quando ero accanto a lui. Ma con il mio comportamento sono riuscita a rovinare tutto , a recidere quell’invisibile filo che ci univa con un sentimento , ora lo riconosco , più profondo dell’amicizia.
Senza rendermene conto , sento le sue forti e bellissime mani spingermi decise contro la parete di fredda pietra del corridoio , mentre le sue labbra si posano sulle mie. In un primo momento non so come reagire , colta di sorpresa da questo gesto inconsueto.
Lascio che sia l’istinto ad agire per mio conto , facendo finalmente incontrare le nostre lingue che si lambiscono , giocano , danzano secondo i passi di un rituale perfetto.
È un bacio dolce , delicato come il fremito delle ali delle farfalle , eppure così carico di passione , di desiderio troppo a lungo incatenato al giogo della razionalità.
Non so per quanto tempo io abbia aspettato questo momento.
Penso per un’eternità.
Ora il suo tocco si è fatto dolce , come solo lui è in grado di creare ; avverto le sue lunghe ed eleganti dita scivolare lungo la mia schiena , percorsa da brividi di puro piacere.
Ci separiamo per un istante , unendo i nostri sguardi rapiti : rivedo finalmente la dolcezza e la gioia di vivere di cui sono intrisi…un tenero sorriso aleggia sul tuo volto , quel sorriso capace di farmi sentire veramente importante.
- Ti amo Hermione – è un sussurro sensuale e vellutato , flebile come un refolo di vento scaldato dai tenui raggi del primo sole mattutino.
Non resisto. Le lacrime ricominciano a scorrere copiose. Crollo tra le tue braccia , piangendo veramente come non facevo da tempo , stringendomi a te , poggiando il viso nell’incavo della tua spalla , inebriandomi con il tuo raffinato profumo.
- Anche io ti amo – ho finalmente dato voce alla mia anima , da troppo tempo celata tra le pagine dei libri su cui pensavo di poter trovare la storia della mia vita.
Desidero ancora incontrare le tue labbra , così calde e dal sapore d’ambrosia…avvolgo le mie braccia al tuo collo , voglio sentirti mio…
Ha smesso di piovere.
La luna è tornata a splendere adagiata sul suo trono decorato di velluto e diamanti , inondandoci di luce ultraterrena…la nostra sembra l’unione di due antiche divinità , talmente giusta , così perfetta da incutere quasi timore.
Le nostre anime sono ormai legate da un vincolo eterno , benedette dalla sovrana del cielo che veglierà sul nostro amore…un sodalizio perfetto di cui il tempo sarà testimone.

FINE

 
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