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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LA MIA GIORNATA DI LUTTO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: cattychan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/02/2006 13:28:47

guardo mio nonno e non riesco a piangere... noin ne ho il diritto
 
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LA MIA GIORNATA DI LUTTO
- Capitolo 1° -

Quando ho preso due in latino, ho pianto come una stupida;
quando Filippo mi ha detto “ti amo”, ho pianto come una bambina;
quando Nunzio mi ha tradita… o meglio… quando credevo mi stesse tradendo, ho pianto per lui,
lui che mi ha tradita veramente dopo un po’, lui che in fondo non conoscevo;

e ora… ora non piango neppure ma il motivo per piangere sarebbe valido adesso...

sono seduta sul divano, davanti la bara di mio nonno;
mia nonna ha pianto per ore,
ed ora, imbottita di valeriana, piange ancora, ogni tanto, ma non urla;
una zia di mia madre prepara camomilla senza fermarsi;
tanti piangono, qualcuno parla di quanto fosse stato un bravo lavoratore, onesto,
e mia nonna continua a ripetere che non litigava mai con nessuno.

Qualcuno parla di scuola, di lavoro, di rapine, di altri morti, di computer, di ricette…
E mi domando cosa sono venuti a fare qui.

E io, su questo divano, vicina a parenti che non ho mai visto,
non piango, nemmeno una lacrima,
e sento un sentimento di angoscia, di tristezza, di odio nel mio cuore,
in testa ho solo confusione
e all’improvviso un pensiero mi illumina il cervello:
“se io sto così, senza piangere, e mi sento malissimo,
mia nonna, che ha perso il marito, piange e urla, cosa prova adesso?!”

la guardo e vedo una donna sola, circondata da migliaia di persone.


Ariviamo in chiesa, dopo aver seguito il carro funebre
(e ci siam fermati tipo 5 volte per mia nonna)
e io mi siedo accanto a mamma.
Le gambe mi tremano ed ogni volta che mi devo alzare mi sento svenire
Ma adesso non posso svenire perché che diritto ne ho io?!

Ho sempre detestato andare da mia nonna, lei è una persona che si lamenta sempre
e poi non sopportavo vedere mio nonno in quello stato:
- 2 ictus in 20 anni che lo hanno portato a non riconoscere nessuno,
- sedia a rotelle perenne, alternata col letto,
-e problemi vari, peggiorati col passare del tempo.
Ultimamente aveva pure l’enfisema polmonare e quindi stava nel letto sempre.

…e ora, in chiesa, vedo mia madre e tutti quegli sconosciuti andare al primo banco e baciare mia nonna;
e mi domando: “cosa faccio, che le dico, che senso avrebbe darle un bacio o farle le condoglianze?!”

ed ecco che accade il “miracolo”: verso due lacrime!!
(chi mi conosce sa che è davvero un miracolo!!!)
Due lacrime calde che mi rigano il viso, scendendo piano piano,
e mi rendo conto del fatto che non mi cambia niente ora che ho pianto.
Ma io sono fatta così: piango per chi nn se lo merita e poi,
quando piangere a dirotto, urlare, o comunque sfogarmi
potrebbe servire a qualcosa, io non piango!!!!!!!


E adesso sono qui, davanti al pc, sperando che scrivere mi faccia liberare da questo strano sentimento che ancora non lascia il mio cuore.



















purtroppo è tutto vero. è il racconto di venerdì 17 febbraio 2006 e di sabato 18 feb 2006.
comunque c’è una cosa che mi consola: dovunque sia, adesso non sta soffrendo.

ciao a tutti.

Cattychan

 
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