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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Slam Dunk
Titolo Fanfic: DON`T SAY YOU LOVE ME
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: omiyuo galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 09/11/2002 17:21:50

nn so cs dire; a me nn dispiace, la storia d`amore è similix a quella d angel sanctuary; fate voi.spero ke v piaccia al-un po(cs improbabile)
 
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MY DEAR SISTER
- Capitolo 1° -

Era una bella giornata di aprile, un venerdì precisamente, e Rukawa era particolarmente agitato, ma chissà il perché….

-ragazzi, oggi dobbiamo allenarci in vista della partita contro il Kainan, voglio il massimo da voi!-
-si capitano!-
-ok, gory-
-ma brutto imbecille! Non ti azzardare mai più a chiamarmi così!- tuonò Akagi, e come sempre Hanamichi si beccò il suo sonoro e meritato pugno in testa.
-stupido gorilla!-
-dai, ora basta!- disse timidamente Kogure
-hei- disse sottovoce Kakuta a Shiozaki –ma che ha Rukawa oggi? Mi sembra teso, molto teso. Sai perché? Lui che non perde mai la calma…-
-avrà fatto a botte con Hanamichi-
-mi sembra troppo poco. Sembra assente….-
-è talmente suscettibile ed irascibile che l’ultima cosa che mi passerebbe per la testa di fare è parlarci oggi-
-hai ragione, ma qualcuno può farlo…-
i due si guardarono e si girarono,
-Hanamichi!- gridarono
-che volete? Non vedete che mi devo allenare?-
-verresti un attimo?-
-cosa volete? Gli autografi non li concedo tanto facilmente…- rispose, avvicinandosi ai due
-hai per caso fatto qualcosa a Rukawa?-
Hanamichi fece una faccia strana
-chi, io? Ma se manco ci parlo! Facciamo a botte, ma in questi giorni il gorilla mi ha menato così tanto che non ho avuto nemmeno il tempo di litigare…-
-noi vorremmo chiederti un favore-
-muovetevi!-
-chiederesti a Rukawa cos’ha? È particolarmente distratto e soprappensiero e vorremmo sapere se c’è qualche problema, in vista della partita….-
-ma siete scemi!- tuonò il rossino –io parlare con la kitsune?! Ma che vi salta in mente?-
-dai Hanamichi. Pensa. Faresti contenta Haruko se parlassi con Rukawa. Sai quanto ci tiene …-
-Harukina mia! Lo faccio…ma solo per lei…ricattatori!- e sbuffando, si diresse verso il suo rivale
-missione compiuta!- e i due si diedero il cinque
-hei, baka kitsune!-
il ragazzo, non si girò nemmeno.
-dico a te! Kitsune! Ascoltami!-
-cosa vuoi?-
<<devo farmi coraggio; è SOLO per Harukina>>
-ma si può sapere che hai addosso?-
-perché, mi sono messo la roba al contrario?-
<<oggi ha voglia di parlare la kitsune…strano…>>
-scemo! Dove hai la testa?-
-torna ad allenarti do’hao, altro che genio!-
-ma brutto idiota! Baka kitsune! Prima mi rispondi e dopo, e sottolineo dopo, me ne vado!-
il moretto rimase alquanto stupito dalla reazione del compagno, ma di certo non poteva parlare del suo problema, perché era davvero un una situazione che non credeva che Hanamichi avrebbe compreso, ma si sbagliava….
-sono stanco, tutto qui! Adesso vattene!- e cominciò a tirare a canestro.
Hanamichi andò da Shiozaki e Kakuta e riferì.
Akagi vide la scena, ma non interruppe, perché aveva intuito da se che c’era di mezzo un gran bel problema…. Un problema cui Rukawa era stato ben attento a nascondere, ma che presto sarebbe venuto a galla….
Gli allenamenti finirono, e tutti se ne andarono a casa; tutti tranne Rukawa e Akagi.
-hei, Rukawa!-
il moretto si girò
-che hai?-
-niente-
-si vede che c’è qualcosa che ti preoccupa, ma vedi di tenerlo fuori dal campo. Se ti può essere d’aiuto sappi che me ne puoi parlare. Non ci conto molto, ma te lo dico lo stesso, inoltre sappi che anche il sig. Anzai è disponibile….-
-a me non serve nessun aiuto!-
-fa come vuoi- e dicendo così se ne andò.
Rukawa rimase solo, e cominciò a pensare
<<dannazione! Ormai se ne sono accorti tutti! Pure quell’idiota di Sakuragi. Cavolo! Se ci penso mi compatisco da solo! Tanto lei non ne sa nulla…. Spero solo che quando verrà qui, mi starà a debita distanza…>>
quella notte Rukawa non chiuse occhio. Quel pensiero lo turbava più di qualunque altra cosa.
Il sabato arrivò e in fretta anche. Dopo le lezioni erano tutti in palestra.
Rukawa era iperteso e non riusciva a concentrarsi.
Tutti se ne erano accorti, e quando Akagi stava per fermare gli allenamenti per correggere per l’ennesima volta il campioncino, la porta della palestra si spalancò e Ayako entrò in compagnia di un’altra ragazza. Rukawa sbiancò.
-ragazzi venite qui!- gridò Ayako
tutti vennero
-che c’è Ayako? Chi è questa ragazza?-
-bene, ragazzi, da oggi ci sarà una nuova ragazza nella classe 1°A.- poi rivolta alla ragazza disse –non sei timida per avere già quasi fatto a botte con quelli del terzo anno, quindi presentati!-
-certo; mi chiamo Serena, e starò qui allo Shohoku per un po’. Piacere di conoscervi!-
i ragazzi quasi svennero nel vedere una ragazza così; non altissima, ma davvero carina;
portava i capelli neri legati in una mezza coda morbida, dalla quale cadevano delle ciocche, degli occhi stupendi, di un azzurro, che c’era da perdersi, e aveva una voce dolce.
-piacere nostro!-
-spero d’esservi simpat…- non finì di parlare che la sua attenzione venne attirata da un ragazzo, moro, che stava tirando a canestro. Senza terminare la frase, si fece strada tra i ragazzi e si diresse verso quel ragazzo.
-non si saluta?- disse la ragazza
il moretto si girò
-ciao-
i ragazzi corsero subito a vedere
-Rukawa cerca d’esser più gentile, è nuova di qui!- gli disse Ayako
-no, non preoccupatevi. Noi ci conosciamo già- disse sorridendo la ragazza
Rukawa guardò giù per terra, e non sembrava intenzionato ad alzare lo sguardo
-come vi conoscete già?- chiese Hanamichi –sei la sua ragazza?-
-no, sono sua sorella. Siamo gemelli!- rispose allegramente
-cooooooosa????- disse in coro la squadra
-si certo. Solo che mia madre ha insistito a portarmi in Francia con lei, anche se il motivo non lo so, quando avevo 14 anni. Kaede, tu sai il perché per caso?-
-no- disse freddamente il ragazzo. Non poteva certo dirle la verità, l’avrebbe rovinata.
-perché fai così? Con me non ti sei mai comportato in questo modo! Cavolo! Datti una regolata!- gli urlò la ragazza
-Serena, calmati!- le disse il ragazzo –scusa.-
la ragazza si calmò e lo abbracciò
-sono contenta di averti rivisto. La mamma non sa che sei inscritto a questo liceo. Le ho detto che eri al liceo Ryonan, così non avrebbe fatto storie, quella sempre mi rompe quando chiedo qualcosa su di te. Infondo sei mio fratello!-
i ragazzi erano rimasti un po’ scioccati, non s’era mai visto Rukawa comportarsi in quel modo.
-comunque ora dobbiamo iniziare gli allenamenti, forza ragazzi!-
-un attimo, non ci siamo nemmeno presentati! Hei, Rukawa, potevi dirci di avere una sorella così carina! Anzi….potevi dirci di avere una sorella, gemella poi!- disse Hisashi
-si vede che siete gemelli!- commentò Ayako
-be; io mi presento, mentre voi commentate: mademioselle je suis Hisashi Mitsui!-
-piacere! Hisashi!- sorrise la ragazza.
-ovviamente la Kitsune, ti avrà certo parlato di Hanamichi Sakuragi l’eccelso! Eccomi qua!-
-kitsune? E chi sarebbe, scusa?-
-do’hao!- gli disse Rukawa
-kitsune-
-do’hao-
-kitsune-
-do’hao-
-dementi! Ora basta!-
-ah, quindi, fratello, tu saresti la kitsune, giusto?-
il ragazzo fece spallucce.
-be, loro sono Shiozaki, Kakuta, Akagi…-
-o gorilla, Gory per gli amici!- intervenne Hanamichi
-idiota!- e si beccò il suo consueto pugno
-dunque, ci sono Miyagi,..-
-Ryota per te-
la ragazza rideva divertita alle performance dei ragazzi
-allora la volete piantare? Quindi mancano…ah si! Kogure, Yasuda, e poi il signor Anzai.-
-grazie Ayako-
in quel momento si avvicinò a loro il signor Anzai
-oh, oh, oh, sono Anzai, l’allenatore-
-piacere sono Serena-
-ma ti conosco-
-cosa?-
-si, tu non sei il capitano della squadra di basket Paris B.c.?-
-come lo sa?-
-oh, oh, oh-
-davvero, giochi a basket?-
-si, certo. Mio fratello mi ha insegnato a giocare-
-tu avresti fatto una cosa del genere Rukawa?-
-a quanto pare…-
-cos’è, ti vergogni di avere una sorella?- disse la ragazza
-no, ma…-
-guarda che se ti do fastidio, devi solo dirmelo. Io non ho intenzione di disturbare. Sono venuta qui, perché ho chiesto a Ayako se ti conosceva-
-sicura di avere 16 anni?-
-tanto quanto te!-
-lasciamo perdere-
-trattala bene, è una ragazza.- gli disse Hisashi
-ma guarda che lui non è sempre così, o almeno non con me.-
-he?-
-si, certo. È sempre stato gentile con me, ma a quanto pare si è un po’ raffreddato.-
-solo un po’?-
-forse un po’ tanto-
-ma dimmi, Serena, com’è la tua squadra?- chiese Hisashi
-be; innanzi tutto è una squadra maschile, ma ci ho messo davvero poco a diventare titolare. Siamo primi nella classifica, è una squadra comunque di città, non di liceo, una specie di categoria superiore. L’ultima volta l’allenatore ha avuto la brillante idea di farci giocare contro una squadra italiana. Il problema stava nel fatto che quelli avevano 5 anni più di noi. Ma si può? Comunque perdemmo per distacco di soli 3 punti-
-oh, oh, oh, ricordo che vidi quella partita in televisione. Quella squadra era nettamente più forte del Kainan. Il confronto non esiste-
-che significa?-
-oh, oh, oh, che la tua squadra è persino più forte dello Shohoku e del Kainan messi insieme. Altro che Maki….-
-che? Ma scherza? Siamo tutti molto più bassi di loro. Il nostro più alto elemento, il pivot, misura 1 e 80, ma gli altri sono tutti sull’1 e 65-70. Come può dire una cosa del genere?-
-perché evidentemente l’allenamento a cui li sottoponi è molto intenso-
-non esagero mica. Non è una passeggiata, ma neanche la fine del mondo!-
-io non direi, visti i risultati, oh, oh, oh. Metterei la mano sul fuoco che tu sia persino più brava di Sendo-
-cosa ha in mente signor Anzai?- chiese Ayako
-oh, oh, oh.-
-che vuol dire?- chiese Serena
-mi diresti, cara, cosa fai fare durante l’allenamento e quanto questo dura?-
-be, dipende; quello più corto dura all’incirca tre ore. Si fa di tutto; l’ultima volta li ho portati in una palestra e ci siamo allenati ai pesi; oppure proprio l’altra settimana, siamo andati ad allenarci con la squadra di atletica. Dipende dal tempo e soprattutto da quello che già abbiamo fatto-
i ragazzi ammutolirono.
-ma, tu non hai misure…- le disse Rukawa
-allenaci!- dissero in coro i ragazzi della squadra
-no, mio fratello mi ucciderebbe. E poi siete bravi. O mi sbaglio?-
-io ucciderti? Dimmi come potrei farlo, sei molto più svelta tu-
-scemo-
-con un allenamento simile, sfiderei chiunque…-
-io! Io! Allena me!- gridò Hisashi –farò tutto quello che vuoi-
la ragazza rimase un po’ stupita, ma il fratellino, è sempre in agguato…
-non se ne parla!-
-Rukawa, devo chiederti prima il permesso?!- disse Hisashi
-ma tu guarda…-
-allora? Non sarai geloso di tua sorella? Questo attaccamento mi sembra un po’ anormale…- provocò Hisashi
-te la regalo se vuoi!- disse Rukawa
-cos’è questa presa di posizione?- chiese Serena
il ragazzo non rispose
-tu allora mi alleneresti?- chiese Hisashi
-ma…-
-coach, lei è d’accordo vero?-
-oh, oh, oh! Sei in buone mani-
-allora Serena?-
-allora, va bene.-
così gli allenamenti ripresero, mentre Serena faceva conoscenza con Ayako e il Signor Anzai.
Quando finirono, tutti i ragazzi andarono negli spogliatoi. Tutti eccetto Hisashi
-si inizia domani?-
-come vuoi!-
-ok! Ma potrei chiederti una cosa?-
-quello che vuoi-
-hai il ragazzo?-
-no; non sono mai stata con nessuno-
-allora posso chiederti di uscire con me?-
-he?-
-se non ti va, dimmelo-
-no, a me va benissimo! Quando?-
-domani, dopo l’allenamento?-
-ok-
-allora a domani!-
-ciao Hisashi!-
-ciao bella!-
di li a poco uscì Rukawa.
-allora, fratello, che mi racconti?-
-niente-
-non fare il freezer con me!-
-noiosa; cosa dovrei dirti?-
-non so; quello che vuoi. Hai la ragazza?-
-no-
-non dirmi che le rifiuti ancora per quella volta!-
-…..- <<veramente non è per quella volta. Se solo tu potessi capirmi…>>
-ma dai! Lo sai che domani esco?-
-he? e con chi?-
-con Hisashi! È così gentile e carino!-
-tsk!-
-che hai?-
-niente, niente.-
-mi sembri strano-
mentre camminavano, una banda di teppisti, li fermò
-hei, bellezza, ti va di venire con noi?-
-bellezza tua nonna! Per chi cavolo mi hai presa, stupido yankee!-
-che caratterino! Mi piacciono le donne ribelli!-
-hei stronzo! Giù le zampe da mia sorella!-
-l’avessi io una sorella così!-
-porco e pervertito! Avvicinati e t’ammazzo!-
-Kaede…-
il ragazzo sulla moto, scese e s’avvicinò alla ragazza, ma non fece in tempo a sfiorarla che si ritrovò per terra.
-vi avevo avvisati!-
-andiamocene, ragazzi, questo è pericoloso-
e se ne andarono.
-stai bene, Serena? Quei bastardi!-
-non ti preoccupare, va tutto bene-
-ho avuto paura che ti toccassero, farabutti! Tu però cerca di tenere a freno la lingua!-
-cercherò- <<ogni volta mi difende da chiunque mi si avvicini. Il mio fratellino…>> -senti fratello, ma quella ragazza, Sakura, l’hai più rivista?-
-no-
-quella volta mi sono comportata male….-
-non importa…-
-ero un po’ gelosa. Tutto qui. Credo di esserti attaccata più di quanto immaginassi…ma devo smettere di dipendere da te!- disse ridendo la ragazza <<anche se non è così facile…>>
<<quello che dici è vero, Serena, ma per me non è lo stesso>>
arrivarono a casa di Serena.
-io vado prima che la mamma mi accusi di aver violentato mia sorella- disse il ragazzo
-scemo! Ci vediamo domani! Ciao!-
-ciao!-
ed entrò.
Il ragazzo cominciò a bighellonare tra le vie della città, e a riflettere
<<se solo tu sapessi perché la mamma ti ha portata in Francia, mi odieresti. Sono uno scemo. Per un attimo ho nutrito la speranza che tu…. Ma che cavolo penso! E poi ho dato del pervertito a quel teppista. Io cosa sarei allora? Vorrei parlarne con qualcuno, ma… l’unica persona che potrei considerare quasi amica è…quell’idiota! Ma figuriamoci se Sakuragi…no, assurdo. Però…si può provare, dalla sua reazione capirei se è il caso…proviamo. Tanto…>>
così si diresse a casa di Hanamichi e suonò il campanello.
Il ragazzo aprì e non credette a quello che stava vedendo
-tu? la kitsune qui? Che hai?-
-posso parlarti?-
-parlare? Conosci l’esistenza di questo verbo e dell’azione correlata? Per me… tanto ti batterò!-
<<che idiota…>>
lo fece accomodare, e gli disse
-che vuoi?-
-senti, non voglio che tu ne faccia parola con qualcuno- disse preoccupato il moretto.
Hanamichi capì che la cosa era davvero grave, perché Rukawa non era mai stato tanto scosso. Nonostante le apparenze Hanamichi era un tipo sveglio, e capì quasi tutta la radice del problema
-non aprirò bocca; ma correggimi se sbaglio, centra tua sorella?-
-come l’hai capito?-
-non ci vuole tanto<<se è davvero come penso la faccenda si complica; solo Mitsui è il primo di una lunga serie di problemi…>>
-a te non è mai capitato di innamorarti?-
-si, di Harukina e di un centinaio di altre ragazze! Una volta persino di mia cugina!-
-cugina?-
-già, ero in prima media-
-e cosa hai fatto?-
-niente, mi ha scaricato- disse ridendo Hanamichi
-ma, come l’hai presa?-
-ti sei innamorato della persona sbagliata, che se non erro…è proprio tua sorella. Ho indovinato?-
il moretto rimase in silenzio.
-ho fatto centro-
-purtroppo….-
-ma ti sei mai chiesto cosa provi lei per te?-
-no, dato che al solo pensiero mi faccio pena da solo, più schifo che pena-
-lasciati dire una cosa dal “re dello scaricamento”. O ti assicuri dei suoi reali sentimenti. Oppure scegliti un’altra ragazza, che non sia Haruko-
-quella è proprio l’ultima-
-bene. Ne hai una schiera, e anche di belle, non solo befane. Vedi tu. C’è qualche occasione in cui t’è anche solo sembrato che ricambiasse?-
-mmmm…. C’è stata una volta; avevo 12 anni; ero uscito con una ragazza, Sakura.-
-tu con una ragazza?-
-ci frequentavamo spesso, ma mia sorella ha fatto di tutto per far si che noi litigassimo. Da li non frequentai mai più una ragazza. A me è sempre piaciuta mai sorella, per questo cercavo di dimenticarla-
-capisco; se vuoi possiamo mettere alla prova Serena-
-lei non ne sa nulla, e vorrei che…-
-non lo sapesse; lo so. Ma in qualche modo dovrai pur sapere-
-ma come?-
-be… il primo problema è Mitsui.-
-no; se a lei piace, io sarò d’accordo, tutto qui-
-buona idea-
-ora me ne vado-
-va bene, ma fammi sapere-
-si-
continua....

x prima cs kiedo scusa alle fan del moretto, ma nn ha trovato un altro xsonaggio + azzekkato, commentate, accetto di tutto, so ke vi farà skifo, ma ho voluto provare lo stesso; la proxiam sarà + normale.... kisses omiyuo ^___^
 
Continua nel capitolo:


 
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