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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: L`ANGELO DANNATO
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: karumy galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 08/11/2002 22:44:13

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L`INIZIO DELLA MIA STORIA
- Capitolo 1° -



L’Angelo Dannato.


“Immaginatevi una notte buia, una donna è sola in casa insieme al suo dolore; ma non è un dolore qualunque: il dolore fisico di un parto gemellare ed il dolore nel cuore che i nascituri le siano tolti alla nascita.
È da quella notte che inizia la mia storia, dalla notte fra il 25 ed il 26 dicembre 2661 a.C.
Io e mio fratello nascemmo insieme e fummo tolti dalle braccia di nostra madre dopo qualche minuto per andare incontro ad un destino crudele che ci avrebbe fatto incontrare mille anni dopo per determinare la morte di uno di noi due.
Coloro che ci strapparono dalle calde e affettuose braccia di nostra madre furono i due eterni contrari: le forze del bene e quelle del male.
Fortunatamente, per me, fui destinato ad angelo protettore, ma, per mio gran dispiacere, mio fratello divenne un vampiro guerriero.
L’unica cosa che ricordo è quella notte e la mia prima missione: mi affidarono la mia prima protetta, una ragazza di 17 anni,bella, ma che celava un segreto che a quel tempo le sarebbe costato la vita: era una strega!
Il mio compito, infatti, era quello di proteggere dalle forze oscure, le streghe bianche, che davano a noi angeli un aiuto per sconfiggere il male eterno. Non era molto facile l’approccio con le streghe che non sapevano di esserlo, di certo non potevo andarle vicino e svelare la mia e la sua vera identità!
Una cosa del genere mi sarebbe costata la vita sul rogo, e non soltanto a me, quindi non mi rimaneva che cercare di avvicinarla senza destare sospetti, e non c’era miglior modo che offrirmi a suo padre come manovale e cercare di conoscerla meglio e, cosa più importante, di farmi conoscere meglio!
Suo padre all’inizio fu un po’ diffidente perché non mi aveva mai visto in città, ma riuscii a convincerlo e scoprii che Cristalia (sono io!!!), questo era il nome della mia protetta, sapeva di essere una strega, ma che non voleva dirlo per timore delle idee di suo padre e dei suoi compaesani; così il mio lavoro si dimostrava molto più semplice.
VLAD: ”Buon mattino dolce Cristalia, come ti senti oggi?”
CRISTALIA: ” Bene, grazie, ma questa notte ho fatto un sogno orribile, spero soltanto non sia una delle mie previsioni… comunque, un ragazzo, alto all’incirca come te mi si avvicinava e, sentendomi attratta da lui, ci baciammo. Lui, continuando a baciarmi, arrivò sul collo e lì sposto la testa per qualche attimo e sentii un dolore tremendo e sangue, molto sangue, che mi scivolava sul petto. Mi aveva morso!!! Oh Vlad non immagini quanta paura abbia avuto io questa notte…”
VLAD:”Non preoccuparti, amore mio, non potrà mai accadere, perché ci sarò io a difenderti. Nessuno potrà mai farti del male perché se no dovrà vedersela con l’ira di un angelo, il tuo angelo, e lo sarò per sempre.”
CRISTALIA:”Grazie, queste parole mi danno conforto… non penserò più a quello che è successo, mi fido di te, amore.”
Detto questo ci baciammo. La giornata passò tranquilla e Cristalia non pensò più al brutto sogno che aveva fatto la notte precedente.
Purtroppo la mattina successiva…
CRISTALIA:”Vlad, oh Vlad, è successo di nuovo!!!”
VLAD:”Tesoro, raccontami…era lo stesso o era diverso?”
CRISTALIA:”Era diverso. Sempre lo stesso ragazzo,mi si avvicinava, io volevo fuggire ma il suo sguardo di ghiaccio mi impediva di muovermi, questa volta non mi baciò, ma girandomi intorno,avvicinandosi al mio viso, sussurrandomi nelle orecchie, mi parlava di te, dicendomi che anche se eri un angelo, ben presto saresti diventato un vampiro ed a causa sua!”
VLAD: ”Non essere in pensiero per me, amore mio, non potrà mai accadere che io sia un vampiro, sono un angelo, uno dei più puri, le forze maligne non potranno mai avermi…Ma parlami bene di quest’uomo”
CRISTALIA: “Era, come ti ho già detto, alto come te, ma la cosa che mi ha terrorizzato più di tutte è che quando si abbassò il cappuccio, che fino ad allora mi aveva nascosto il suo viso, oh non posso pensarlo senza piangere, eri tu!”
In quel momento rimasi di pietra: o davvero Cristalia aveva avuto una delle sue previsioni, e sarei diventato un vampiro, nonostante la mia purezza, oppure avevo un sosia!
La sera di quella triste giornata, in cui Cristalia rimase chiusa in camera a piangere, chiesi delle spiegazioni al cielo, o meglio al mio maestro d’arti magiche che, un po’ riluttante, mi raccontò la mia vera storia.
MAESTRO: “Sai Vlad, tu non sei nato angelo…”
VLAD: “Ma io credevo…”
MAESTRO: “…no, non avresti dovuto saperlo, non sarebbe dovuto succedere!”
VLAD: “Ma è successo, quindi esigo delle spiegazioni!”
MAESTRO: “Va bene, non ti scaldare, ti spiegherò tutto…Tu nascesti circa 900 anni fa, ma tua madre non partorì solo te:tu hai un fratello! Tu fosti affidato a me: il mastro angelo protettore, colui che ti avrebbe insegnato tutto sugli angeli guerrieri, e ti avrebbe aiutato a diventarne uno, ma tuo fratello finì sotto la “protezione” del comandante dei Vampiri guerrieri, Michel Mc Laughter, e fu destinato ad una vita, se così si può chiamare, da vampiro. Ecco spiegato il sogno della tua Cristalia! Quel ragazzo, identico a te, era lui, tuo fratello Stephen!”
VLAD: “Non è possibile…ho un fratello e nessuno me ne ha mai parlato?”
MAESTRO: “Il tuo destino è segnato… non ci è ancora molto chiaro, ma sappiamo che incontrerai tuo fratello molto presto, e non sarà una visita di piacere!Volevamo evitare che tu lo incontrassi per paura che su di te si possano riversare effetti negativi, ma ormai è troppo tardi. Decidi tu il da farsi. Ti premetto che se decidessi di incontrarlo metteresti a repentaglio la tua vita. Sei disposto anche a questo pur d’incontrare anche solo una volta un essere sangue del tuo sangue, anche se malefico?”
VLAD: “Si accetterei anche la morte pur di vederlo.”
MAESTRO: “Hai deciso. Il tuo destino è nelle tue mani. Spero di rivederti ancora. Per me sei stato come un figlio. Addio.”
VLAD: “Addio. Anche tu per me sei stato come un padre. Ritornerò, spero…”
10 anni…Ben 10 anni erano trascorsi dalla notte in cui parlai per l’ultima volta con il mio maestro. Io e Cristalia avevamo combattuto contro molti esseri malefici, la maggior parte vampiri, e avevamo sempre vinto. Purtroppo per noi era arrivata la fatidica notte: avrei incontrato mio fratello, ma né io né lei ne eravamo a conoscenza.
Era veramente una notte orribile per un combattimento: buia, senza luna e con nuvoloni neri che minacciavano il temporale più violento di tutti i tempi.
VLAD: “Sei sicura che è qui che avverà l’omicidio?”
CRISTALIA: “Vlad!!! Ho mai fatto uno sbaglio, che tu ricordi? Le mie premonizioni sono molto precise… Quasi da sembrare vere…”
VLAD: “Ehi tesoro, stai ancora pensando a quel sogno? Se in quest’ultima premonizione non hai visto il viso della vittima e dell’assassino, come ti succede solitamente, non vuol dire che accada qualcosa di diverso dai nostri soliti combattimenti.”
CRISTALIA: “E cosa mi dici che da qualche giorno non riesco ad accumulare abbastanza energia per le mie magie? Ho anche fatto le carte, ma tutte danno risposte di morte, o di qualcosa di molto brutto…”
VLAD: “Sai che non credo nelle carte,sono false ed ingannatrici, e poi sei stanca: in questi ultimi tempi abbiamo avuto molti combattimenti, e non hai avuto neanche il tempo per riposarti. Hai dovuto aiutare tuo padre nei lavori di casa, da quando tua madre è morta a causa di quel vampiro. Non siamo riusciti a prenderlo, ma ti ho promesso che lo ucciderò, e lo farò appena scoprirò chi è stato! Ma ora tranquillizzati, non accadrà niente…”
CRISTALIA: “Non dirlo! L’ultima volta che hai pronunciato questa stessa frase, è accaduto ciò che non doveva succedere! Ti prego…”
VLAD: “ OK, tesoro, ma non essere così pessimista,va bene?”
CRISTALIA: “Va bene…”
Detto questo ci baciammo, erano ormai 10 anni che ci baciavamo in quel modo così appassionato e sincero…ma una voce interruppe quel dolce e piacevole apostrofo che ci separava dal combattimento tanto temuto dalla mia dolce consorte.
???????: “Oh, ma che bella coppietta! Il mio fratellone e la sua dolce streghetta che si baciano!”
In quel momento sentii Cristalia pietrificarsi e diventare gelida. Mi mise paura, ed anche una certa preoccupazione.
VLAD: “Chi sei tu che osi chiamarmi fratello?Mostra il tuo viso e combatti!”
???????: “Semplicemente perché lo sei!”
Detto questo uscì dall’ombra e si tolse il cappuccio del mantello…rimasi di stucco: era identico a me!
Sentii Cristalia stringermi il braccio, e nascondersi dietro di me: era terrorizzata!
Non sapevo cosa fare, volevo riprendermi, ma sembrava un compito troppo complicato per me, poiché non potevo credere che il fratello che cercavo da 900 anni era lì, davanti a me e mi prendeva in giro! Ora capivo perché Cristalia era così preoccupata! Allora le carte non sbagliavano, succederà davvero qualcosa,questa sera, che cambierà il destino di tutti quanti! Ma la cosa che mi rattristava di più è che era lui il vampiro che avremmo dovuto affrontare. Ora capivo anche il significato delle parole del mio maestro, che non sentivo da 10 anni.
CRISTALIA: “Vlad… è veramente tuo fratello?”
Cristalia pronunciò queste parole quasi sussurrandole, e in un primo momento non la capii.
VLAD: “Si amore, e dovrò chiederti di andartene, devo affrontarlo da solo!”
CRISTALIA: “Ma…”
VLAD: “Niente ma… vattene, lasciaci soli, perché lui non avrà pietà né di me né di te, ci ucciderà senza mezzi rimpianti!”
CRISTALIA: “Vlad! Non trattarmi così, sono pur sempre la tua ragazza! Abbiamo sempre affrontato questi combattimenti insieme, e continueremo a farlo.”
VLAD: “Ti do ragione, ma questo devo farlo da solo. E siccome sei la mia ragazza che ti chiedo di andartene! Ti prego, se mi ami veramente, vattene subito!”
CRISTALIA: “Non me ne andrò se prima non mi dirai che non mi ami, altrimenti resterò al tuo fianco, combattendo insieme come le altre volte!”
Io con la morte nel cuore, ma consapevole di doverlo fare per salvarla, le dissi:
VLAD: “È vero non ti amo, stavo con te solo perché mi ti avevano affidata, era come un passatempo, non ti ho mai amata!”
Lei rimase di ghiaccio: non si aspettava una cosa simile da colui che l’aveva amata, sinceramente, per 10 anni! Pensavo che ne sarebbe morta, vista la faccia che aveva fatto mentre pronunciavo quelle parole.
CRISTALIA: “Allora è così…non mi hai mai amata…”
Mi diede uno schiaffo e se ne andò via piangendo. Volevo andare da lei, stringerla a me, dirle che nulla di ciò che avevo detto era vero, che volevo stare con lei per l’eternità, ma non potevo: rischiavo di perdere la mia protetta, nonché la mia unica ragione di vita.
STEPHEN: “Ooooooh, il mio povero fratellone ha problemi col suo cuoricino tenero tenero, ammettilo, quello che le hai appena detto non è vero, tu la ami, e l’hai sempre amata, ma hai fatto la cosa giusta dicendole quelle parole, perché da stanotte non ti resterà che un unico amore: il male!”
VLAD: “No, mai! Non diventerò un essere spregevole come te, tu non sai neanche cosa vuol dire amare!”
STEPHEN: ”E qui ti sbagli, so cosa significa: morire!”
Detto questo estrasse un grosso spadone, uno di quelli che andava di “moda” in quei tempi.
Io, purtroppo, avevo solo una semplice daga, che non poteva nulla contro la sua arma.
Pensai: “Questa è veramente la fine, spero soltanto che non mi morda prima di uccidermi!”
Ma proprio mentre pensavo queste cose, mi sentii investito da una nuova energia e da una voglia matta di combattere, riaprii gli occhi, che avevo chiuso per non vedere quello che mi avrebbe fatto e rimasi stupefatto: ero librato a 10 metri da terra!
VLAD: “Ma, cosa…”
MAESTRO: “Semplice Vlad, sei passato di grado: da angelo protettore a angelo guerriero!”
VLAD: “E perché?”
MAESTRO: “Per non lasciarti senza difese di fronte alla spada e agli attacchi di tuo fratello Stephen!Ed ora combatti!”
STEPHEN: “Ma che bella armatura che ha indossato il mio fratellone.”
In effetti non ci avevo fatto caso, ma indossavo un’armatura stupenda! Era bianca, con spalle molto larghe per permettere una maggiore protezione, coperte da placche d’oro, il busto era dorato e le protezioni per le gambe erano fatte ad arte:completamente bianche, ben costruite per offrire una protezione completa, senza impacciare i movimenti che rimanevano comunque molto veloci. Ma il tocco magico dell’armatura lo davano le due splendide ali bianche angeliche che facevano bella mostra sulla mia schiena e che mi permettevano di volare a velocità inimmaginabili.
VLAD: “Ti piace? Sai non volevo farti pensare che il mio capo sia povero e allora ho deciso di metterla per la prima volta, giusto per ucciderti!”
STEPHEN: “Oh, ma come siamo presuntuosi e sicuri di noi, non si dovrebbe mai sottovalutare il proprio nemico senza averlo prima conosciuto meglio e averci combattuto insieme almeno per un po’!”
VLAD: “Si, hai ragione, ma d’altronde io sono un angelo, e tu sei un vampiro. Qui la parte buona sono io, e da quanto mi hanno insegnato il bene vince sempre!”
Dicendo questo sfoderai la mia spada:era stupenda! Aveva la lama completamente in argento e la sua temperatura era sempre costante: 5000 gradi sopra lo zero,per affondare meglio nella carne del nemico. ’elsa era stupenda: era completamente in oro e ai quattro lati facevano bella figura quattro pietre colorate che simboleggiavano i quattro elementi: rossa, il fuoco, bianca, l’aria, blu, l’acqua, e verde, la terra!
STEPHEN: “Ne sei sicuro?”
Ribattè lui togliendosi, con un rapido gesto il mantello, facendolo cadere; questo appena toccata terra, si trasformò in migliaia di pipistrelli, che mi vennero addosso,ma senza toccarmi. Ma…anche lui indossava un’armatura stupenda: completamente nera a parte il busto e le scaglie che ricoprivano le spalle, che erano color blu notte intenso. Anche la sua spada non era niente male: era identica alla mia, con la differenza che era completamente nera e a forma di esostella e nel suo cento capeggiava una croce rovesciata color rosso sangue e forse era proprio sangue, vista la natura insolita del mio caro fratellino!
VLAD: “Beh, anche la tua è veramente niente male, ma non ti servirà a molto da morto!”
STEPHEN: “Vlad, ti ricordo che io sono già morto! Comunque non ci sperare perché sarò io ad ucciderti!”
Dicendo così mi corse incontro agitando la spada e quando le due lame si scontarono, fecero così tante scintille da illuminare la zona circostante, come se si fosse abbattuto un lampo di dimensioni enormi.
STEPHEN: “Non me lo aspettavo da te, sei bravo per essere un angelo.”
VLAD: “Anche tu non sei niente male per essere un vampiro,ma non ti basterà per sconfiggermi!”
STEPHEN: “Ne sei veramente sicuro? Sappi che non ho ancora combattuto al massimo delle mie forze e scoprire tutti i miei poteri potrebbe spaventarti!”
Non ci credevo, o almeno non ci volevo credere perché già così stava per darmi del filo da torcere, ma ero ignaro di quanto potere abbia un angelo che soffre.
STEPHEN: “Ora ti mostrerò la mia vera potenza!”
I suoi occhi diventarono completamente rossi e la sua massa muscolare aumentò notevolmente; il suo viso mutò da persona umana a vampiro, di quelli raffigurati nei libri letti durante la mia preparazione ad angelo, ed i suoi canini divenirono molto più lunghi ed appuntiti.
STEPHEN: <con voce cavernosa> “Hai visto come possiamo diventare noi vampiri? Spaventosi solo a guardarci! E voi angeli di cosa disponete? Di un raggio di luce che mi faccia scappare il più velocemente possibile con le ali tra le gambe?”
Aveva un‘aria molto sicura di se.
VLAD: <con voce rassegnata ed ironica> “Non saprei, ma penso che in questo momento mi farebbe alquanto comodo!”
Stephen aveva alzato la spada e stava per colpirmi a morte, quando la voce più dolce che conoscevo disse con tono sicuro e deciso:
CRISTALIA: “fiamme della fenice colpite quel lurido vampiro succhiasangue! “ cioè “fiamme della fenice colpite quel lurido vampiro succiasangue!”
Un’ondata di fuoco travolse mio fratello, che venne scaraventato molto lontano da me; era stato un attacco davvero potente. Mi guardai alle spalle e vidi Cristalia che fluttuava ad un metro da terra con gli occhi completamente bianchi, i capelli e le vesti che le si muovevano come se fossero immerse in acqua ed un’aura bianco-argentea che la circondava.
Dopo pochi attimi,l’aura la poggiò delicatamente in piedi. Quando toccò terra e l’aura si dissolse, cadde svenuta. Io le andai incontro per accertarmi della sua salute.
Arrivato lì, le presi la testa fra le mie braccia, lei mi guardò e con voce flebile disse:
CRISTALIA: “Vlad…potevi dirmi che lo facevi solo per difendermi! Ti avrei ascoltato e me ne sarei andata subito, senza credere che davvero mi avessi preso in giro per 10 anni! Invece di andarmene, mi ero nascosta qui vicino ed ho sentito tutto il discorso che hai fatto con Stephen! Quando ho visto che eri in pericolo ti ho aiutato; purtroppo come ti avevo detto non sono molto in forma in questi giorni ed ho esaurito tutte le mie energie. Sono contenta che ti sia salvato!”
VLAD: “ Grazie tesoro, non saprei cosa avrei fatto senza di te, ma aspetta che ti aiuto ad alzarti…”
Quando fu in piedi appoggiò la testa sulla mia spalla, poi alzò gli occhi, li sgranò e disse
CRISTALIA: “Vlad attento!”
E mi fece ruotare su m e stesso coprendomi con il suo dolce corpo e facendosi, così, trapassare dalla spada di Stephen al mio posto, sacrificandosi per me.
VLAD: “ Cristalia!”
CRISTALIA: “Vlad… non preoccuparti… per me…combatti… almeno la mia morte non sarà inutile…addio”
Piegò la testa di lato, era finita…
La poggiai delicatamente in terra; poi guardai mio fratello con occhi rabbiosi.
VLAD: “Come hai osato?!”
STEPHEN: “ Non ho colpa se lei si è voluta sacrificare al tuo posto!”
VLAD: “ TU… HAI UCCISO LA MIA FIDANZATA!!!!”
Mentre parlavo notai che la faccia di mio fratello da sicura ed ironica che era, diventava sempre più spaventata! Poco dopo mi accorsi che anche io avevo subito una metamorfosi: I miei capelli erano lunghi, bianchi e lisci, e la mia massa muscolare aumentava! Ma la cosa più bella era che l’aura che mi si era venuta a formare intorno al mio corpo, mi faceva sentire più sicuro di me, e apparivo molto più potente anche agli occhi del mio avversario; il potere angelico aumentava ogni secondo che passava.
STEPHEN: “ Wow…Allora anche voi angeli da quattro soldi sapete diventare potenti!”
VLAD: “Dimmi fratellone come preferisci morire? Decidi in fretta, perché intendo curare la mia ragazza al più presto, non ho certo intenzione di lasciarla morire!”
STEPHEN: “ Non illuderti di incutermi paura con queste parole! Sarò io a farti raggiungere la tua puttanella nel regno dell’aldilà!”
VLAD: “ Puttanella? Non permetto di offenderla in questo modo!”
STEPHEN: “Vogliamo vedere?”
E così dicendo mi venne incontro con la spada alla mano, con molta sicurezza.
Io con altrettanta sicurezza, misi tranquillamente la mia spada nel suo fodero; quando stava per assestare un fendente con tutta la forza che aveva in corpo, io scomparii e mi rimaterializzai alle sue spalle.
VLAD: “ Indovinello: cosa fa un vampiro quando un angelo gli ordina di arrendersi e morire?”
STEPHEN: “Semplice, reagisce!”
E così dicendo si girò velocemente con un altro affondo, ma il suo colpo andò nuovamente a vuoto, perché ero già sparito e rimaterializzato alle sue spalle.
VLAD: “Sbagliato! Obbedisce!”
Mio fratello si girò e io affondai la mia spada nel suo stomaco, così velocemente che non fece in tempo neanche ad accorgersene. Estrassi la spada dal suo corpo e corsi da Cristalia. Fortunatamente respirava ancora, anche se molto debolmente. Le trasmisi un po’ delle mie forze, giusto per farla respirare meglio.
VLAD: “Amore come stai?”
CRISTALIA: “Mi fa in po’ male la pancia, ma per il resto va bene” Rispose ridendo
VLAD: “Ti farò curare da alcuni miei amici angeli, tranquilla, sei in buone mani…”
E alzando lo sguardo al cielo
VLAD: “ Amici angeli, venitemi in aiuto… ” <amici angeli, venitemi in aiuto>
ANGELI: “ Fratello Vlad, cosa c’è che non và? Cosa ti serve? “ < Fratello Vlad, cosa c’è che non và? Cosa ti serve?>
VLAD: “ La mia protetta è ferita gravemente, posso contare sul vostro aiuto? “ <La mia protetta è ferita gravemente, posso contare sul vostro aiuto?>
ANGELI: “ Certo, non preoccuparti per lei. La potrai rivedere sana e salva molto presto. “ <Certo, non preoccuparti per lei. La potrai rivedere sana e salva molto presto.>
VLAD: “ Grazie, ve ne sono grato. ” < Grazie, ve ne sono grato. >
ANGELI: “ Un’ultima cosa… Il mastro angelo, tuo insegnante e protettore, è fiero di te! Ti manda i suoi saluti ” < Un’ultima cosa… Il mastro angelo, tuo insegnante e protettore, è fiero di te! Ti manda i suoi saluti >
VLAD: “ Vi ringrazio ancora, mandategli i miei saluti… arrivederci fratelli. “ < Vi ringrazio ancora, mandategli i miei saluti… arrivederci fratelli.>
VLAD: “ <a Cristalia> “Ci rivedremo presto… tanto conosci l’angelico vero? Te l’ho insegnato…”
CRISTALIA: “ Certo… aaaaaah!”
VLAD: “ Tesoro, cos’hai?”
CRISTALIA: “ … stomaco…male… aaaaaah!”
VLAD: “ Ma...cosa…”
E girandosi verso Stephen che si era rialzato e, debolmente, camminava verso me e Cristalia.
La sua mano da spalancata che era, piano piano si stringeva, e più si stringeva più Cristalia urlava.
VLAD: “Lurido verme smettila!”
E così dicendo si avventò su di lui aprendogli la mano.
Cristalia si rilassò.
VLAD: <agli angeli> “ Andate amici, veloci!! “ < Andate amici, veloci!!>
E volarono via, con Cristalia svenuta tra un’aura al loro centro.
VLAD: <al fratello> “ Ora pensiamo a te…”
Stava per alzare la sua spada quando…
STEPHEN: “Vlad! Non farlo! Hai vinto, ti lascerò in pace…lasciami vivere. Prima però vorrei dirti una cosa che mi dissero che potrebbe interessarti…”
La sua voce diventava sempre più debole, allora mi avvicinai alla sua bocca per ascoltare ciò che aveva da dirmi…
STEPHEN: “ Che tu sia maledetto! Diverrai anche tu come me : un vampiro!! “ <Che tu sia maledetto! Diverrai anche tu come me : un vampiro!!>
E mi morse!
Sentii la mia linfa vitale divenire sangue e sentii dentro me un dolore di morte. Stavo subendo una mutazione!
Quando mi rialzai vidi che ero mezzo angelo, mezzo vampiro:
la metà d’angelo aveva un’ala bianca, l’armatura da angelo guerriero e la spada angelica;
la metà da vampiro aveva un’ala da pipistrello, armatura da vampiro guerriero e la spada dannata;
misi le spade nel fodero incrociato dietro la schiena.
Guardai mio fratello che era svenuto e lo presi in braccio per curarlo; dopotutto era mio fratello, anche se mi aveva ridotto così, e poi era questo il mio destino.
Vidi gli angeli che continuavano ad avanzare, e mi accorsi che piangevano poiché non sarei mai più potuto tornare in paradiso.
Vidi Cristalia e tristemente intonai una dolce melodia sperando che potesse ascoltarla, e ricordarla quando non ci saremmo più rivisti.
VLAD: “ Un giorno, un ora, vorrei vederti ancora! Un raggio di sole in nome dell’amore! “ < Un giorno, un ora, vorrei vederti ancora! Un raggio di sole in nome dell’amore! >
Non avevo mai sofferto tanto, anzi devo ammettere che era la prima volta che soffrivo, ma quel che avevo fatto era necessario per proteggere Cristalia e credo che quando gliene parlarono, anche se tristemente, comprese.
Ma per rivedermi era disposta anche a dannarsi, e si fece ingannare dalla persona più malvagia dei due mondi, nonché il comandante dei vampiri guerrieri : Michel Mc Laughter!
Una notte andò da lei in sogno.
MC LAUGHTER: “ Vuoi rivedere Vlad e condividere con lui la tua vita?”
CRISTALIA: “ Certo, ma come posso fare? È molto che non lo vedo, e poi è stato dannato, non può stare con me! Io sono una strega bianca…”
MC LAUGHTER: “ Lui è con me, ma per rivederlo dovrai dannare la tua anima.”
CRISTALIA: “ Va bene come devo fare?”
MC LAUGHTER: “ Domani, a mezzanotte, nel luogo ove ai visto Vlad l’ultima volta!”
CRISTALIA: “ Ci sarò!”
La sera dell’incontro…
CRISTALIA: “Mc Laughter… dove sei?”
MC LAUGHTER: “Eccomi”
CRISTALIA: “Non ci speravo più!”
MC LAUGHTER: “Vogliamo cominciare?”
CRISTALIA: “Cominciamo!”
MC LAUGHTER: “Ecco cosa ti serve”
E aprendo il mantello ne fuoriuscirono un coltello una coppa di sangue ed una pergamena.
CRISTALIA: “Cosa devo fare?”
MC LAUGHTER: “Bevi dalla coppa, leggi la pergamena, trapassati con il coltello e finalmente sarai dal tuo Vlad!”
CRISTALIA: “Ok.”
Bevve dalla coppa, ma il contenuto era molto amaro, e chiese
CRISTALIA: “Cosa mi hai dato da bere?”
MC LAUGHTER: “Sangue di angelo, ucciso personalmente da me, per quest’occasione!”
CRISTALIA: “Cosa?!”
MC LAUGHTER: “Bevi!”
CRISTALIA: “Vlad quando arriverà?”
MC LAUGHTER: “Presto, molto presto. Bevi, leggi e trapassati con il coltello”
CRISTALIA: “Va bene!”
Ed ella bevve. Poi prese la pergamena e lesse.
CRISTALIA: “ Il mio sangue sia mischiato con quello di un angelo ucciso da un vampiro, la mia anima sia offerta al male e sia al suo servizio per sempre. Con il coltello offertomi dal vampiro, possa dannare anche il mio corpo. Cosi sia! “ < Il mio sangue sia mischiato con quello di un angelo ucciso da un vampiro, la mia anima sia offerta al male e sia al suo servizio per sempre. Con il coltello offertomi dal vampiro, possa dannare anche il mio corpo. Così sia!>
Detto questo il coltello si andò a posare tra le sue mani.
MC LAUGHTER: “Ora trafiggiti con il coltello!”
VLAD: “No Cristalia, non farlo!Ti sta ingannando!”
CRISTALIA: “Vlad!”
MC LAUGHTER: “Arrivi tardi Vlad, mi dispiace per te!”
Michel rise diabolicamente; poi con un gesto della mano, mosse il braccio di Cristalia e il coltello la trafisse come se ella lo stesse maneggiando di sua volontà!
Cristalia sgranò gli occhi stupita e svenne.
Vlad le tolse il coltello la prese in braccio e la portò via.
VLAD: <a Mc Laughter> “Tornerò per vendicarmi, stai all’erta!”
MC LAUGHTER: “Ci conto! Arrivederci Vlad!”
Intanto Cristalia, come se stesse sognando, disse
CRISTALIA: “Un giorno, un ora, vorrei vederti ancora…Un raggio di sole in nome dell’amore…un giorno, un ora, vorrei vederti ancora…Un raggio di sole in nome dell’amore…” < Un giorno, un ora, vorrei vederti ancora…Un raggio di sole in nome dell’amore…un giorno, un ora, vorrei vederti ancora…Un raggio di sole in nome dell’amore… >
Sorrisi nel sentirla.
CRISTALIA: “Dove sono?”
VLAD: “Amore non ti preoccupare. Non fare sforzi, sei al sicuro!”
CRISTALIA: “Dimmi cosa è successo e dove ci troviamo. Che fine ha fatto Michel? Cos’è successo con Stephen? Dove si trova ora? Lo hai ucciso?”
VLAD: “Calma, calma… Ti racconterò tutto a tempo debito… ora riposa.”
CRISTALIA: “Quant’è che sono qui?”
VLAD: “Sono tre giorni che dormi e che pronunci il mio nome come se ti sfuggissi.”
CRISTALIA: “Ehi ma cosa ti è successo? Solo ora riesco a vedere meglio. Sei molto malridotto!”
VLAD: “Niente. È solo che sono tre giorni che non dormo e non mangio, aspettando il tuo risveglio…”
CRISTALIA: “Cosa hai fatto in tutto questo tempo?”
VLAD: “Qui, in questa grotta, trasformata in una sala di forgiatura.”
CRISTALIA: “Dai raccontami di Michel. Che fine ha fatto? Se non sbaglio stavo per diventare come te quando sei arrivato e… non ricordo più niente!”
VLAD: “Si lo so, ma ho dovuto cancellare quel ricordo dalla tua mente per non farti diventare un demone.”
CRISTALIA: “Ma io voglio stare con te! Ho sofferto molto da quando te ne sei andato!”
VLAD: “Lo so, ed anche io voglio stare con te, per questo sono venuto a salvarti!”
CRISTALIA. “Mi avevi fatto anche una promessa, o te ne sei dimenticato?”
VLAD: “Non l’ho dimenticata, infatti è per questo che ho iniziato a forgiare armi per angeli!”
CRISTALIA: “Forgi armi?!”
VLAD: “Si, infatti se guardi proprio sulla parete alle tue spalle, vedrai tutte le mie opere d’arte”
CRISTALIA: “Opere d’arte?”
VLAD: “Certo! Non vedi con che tecniche sublimi forgio queste spade?”
E così dicendo tolsi una spada dall’appoggio sul muro e la mostrai a Cristalia.
CRISTALIA. “Opere d’arte? A me sembrano più stupidi oggetti che portano morte e disaccordo!”
VLAD: “Amore, hai ragione anche tu, ma se non facessi questo, non potremmo più ricongiungerci.”
CRISTALIA: “Allora hai il mio permesso, ma senza esagerare!”
E così dicendo si avvicinò a me cercando di baciarmi quando rimase pietrificata, diventò gelida e cominciò a tremare. Era terrorizzata come la prima volta che aveva visto Stephen.
STEPHEN: “Vlad? Si è svegliata finalmente? Oh, scusate! Non volevo disturbare questo momento felice!”
CRISTALIA: “ Vai via! Non ci dividerai di nuovo!”
E dicendo questo prese una spada…
VLAD: “ Amore stai calma, come è vero che sono cambiato io, lo è anche lui! Ora è un…vampiro <buono>, mi aiuta nel forgiare le armi, e ormai ogni litigio tra noi è solo di carattere fraterno!”
STEPHEN: “Piacere di conoscerti Cristalia, sono mortificato per l’ultima volta che ci siamo incontrati, ma ora sono cambiato”
e così dicendo le tese la mano. Lei per un attimo fu diffidente, mi guardo, le sorrisi e lei gliela diede, e si rilassò quando vide che gliela baciava.
CRISTALIA: “Piacere mio, ma non farmi prendere più certe paure!”
STEPHEN. “ Va bene lo farò solo per te!”
Lei arrossì e abbassò gli occhi.
Guardai mio fratello e parlando telepaticamente gli dissi
VLAD <è la mia ragazza, non ci provare>
STEPHEN <non ti preoccupare, non ci provo, era solo per farle vedere che sono cambiato>
VLAD <allora va bene>
STEPHEN: “Ma ora torniamo a lavoro, gli angeli guerrieri di Alexis hanno richiesto duecento spade, duecento scudi, quattrocento archi, e ottomila frecce. Io penso a frecce ed archi, ma per spade e scudi…”
VLAD: “Non preoccuparti, ci penso io.”
CRISTALIA. “Ed io? Voglio aiutarvi anche io.”
VLAD. “Ora riposati, devi ancora riprenderti dal trauma di Michel. A proposito, hai studiato qualcosa di nuovo in quest’anno che non ci siamo visti?”
CRISTALIA: “Sono diventata una cantante di spade. La mia congrega mi ha dato l’attestato, ritenendomi idonea per questo lavoro.”
VLAD: “Ok quando ti sarai ripresa, mi farai vedere cos’hai imparato su queste spade. Così saranno più potenti.”
CRISTALIA: “ Va bene”
Mentre loro forgiavano, Cristalia dormiva, per la prima volta, sorridente.
CRISTALIA: “Amore dove sei?”
Cristalia si era appena svegliata, dopo tre ore di sonno e mi stava cercando.
Non udendo risposta si mise a sedere sul letto e a guardarsi intorno.
Ad un certo punto ci vide (me e Stephen) e…
CRISTALIA: “AAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!”
Svenne nuovamente (oramai era abituata) ma chi non lo avrebbe fatto vedendoci?
Eravamo accucciati a “mangiare” su di un cervo, ma essendo vampiri, succhiavamo il sangue di esso, e per lei che non aveva mai visto un vampiro mangiare era stato un trauma pazzesco!
VLAD: “Amore svegliati, devi svegliarti”
CRISTALIA: “Amore, ho fatto un incubo spaventoso, tu stavi bevendo il sangue di un cervo, tu e Stephen, oh, quanta paura ho avuto!”
VLAD: “Tesoro mi dispiace deluderti, ma quello che hai visto è vero!”
Svenne per l’ennesima volta
VLAD: “ Penso che per lei stia diventando uno sport svenire. Comunque la prossima volta non le dirò niente!”
STEPHEN: “Sarà meglio” disse con il suo solito risolino di sfida.

 
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