- Capitolo 1° -
L’Incontro
Non avrei mai creduto che dopo il nostro primo incontro l’amore che provavo per lei sarebbe cresciuto ancora di più. Come non ricordare quel giorno: faceva ancora freddo, ma stava arrivando la primavera, si sentiva nell’aria un nuovo profumo. Ma non era questo che ci interessava, noi volevamo solo vederci, poter suggellare il nostro amore con qualcosa di concreto.
Ed eccola lì. Entrambe tese, piene d’ansia, la notte non avevo chiuso occhio, nemmeno lei forse.
Sono qui che l’aspetto fuori dalla sua scuola…non riesco a stare ferma, cerco di concentrarmi sulla musica sparata dal lettore mp3, ma il mio dito continua a cambiare canzone, senza nemmeno ascoltarla. Fisso la scuola, ecco la prima gente uscire, mi si stringe lo stomaco, che ansia, mi sembra di sciogliere in tutto questo tremare.
…Ed ecco lei. I nostri sguardi si incrociano, è stupita. Forse non credeva arrivassi sul serio. Sorride, mi viene incontro, le sorrido di rimando. Tutte le mie paure svaniscono all’istante, non aspettavo altro. Ci salutiamo, un po’ imbarazzate, ma calorosamente.
Non riesco a smettere di sorridere, è troppo bella, un angelo. Parliamo del più e del meno, le solite cavolate per spezzare il ghiaccio e arriviamo a casa sua. Accogliente e calda, come la immaginavo, mi offre qualcosa da bere e nel frattempo va a mettere giù la borsa. Quando torna mi fissa, mi prende una mano.
- Questo è per te, te l’avevo promesso…
Apro la mano e vedo un braccialetto con su scritto Chiara, il suo nome, puro, melodioso, ti riempie l’anima. Le chiedo di mettermelo, le sorrido e la ringrazio. Poi mi tolgo la piccola croce che ho al collo e la lego attorno al suo.
- Così anche tu hai qualcosa di me.
Ridiamo, c’è ancora un po’ di tensione, ma sembriamo più a nostro agio ora. Cala un certo silenzio, abbastanza imbarazzante, dopo qualche istante, all’unisono pronunciamo: - Che facciamo?
Decidiamo di mangiare qualcosa in casa, un pranzo veloce e poi usciamo. Mi porta in una pineta poco distante da casa sua. Tutto sta rinascendo, gli alberi sono di un verde brillante, anche se persiste ancora un alone opaco dell’ultimo sole invernale. Prendiamo un sentiero e passeggiamo, chiacchierando allegramente.
Le nostre mani si sfiorano finché non decidiamo di tenerle unite, ha una mano piccola e delicata, fragile, la stringo nella mia come se avessi paura che qualcuno me la possa portare via.
Ci fermiamo su una panchina, abbiamo camminato un bel po’. Ci sediamo, sempre tenendoci per mano, chiudo gli occhi per un secondo, sento un buon profumo, di rose, e un dolce peso sulla mia spalla. Poggio la testa sulla sua. Questo momento è magico, ci siamo solo noi, è come essere in un mondo tutto nostro, fatto solo per noi.
La abbraccio, si stringe di più a me, è così dolce, le accarezzo i capelli delicatamente tenendola tra le mie braccia. Mi sto ubriacando di questo profumo, di questo momento, di lei. Kya muove la testa contro la mia spalla e mi circonda la vita con le sue braccia. Le mie mani scivolano sulla sua schiena e le mie dita la carezzano delicatamente. Ho paura di tornare alla realtà che tutto questo svanisca. La stringo di più, se ne accorge, mi chiede se è tutto ok.
- Si- le rispondo. –ti amo.
Mi guarda, è la prima volta che glielo dico, che glielo dico guardandola negli occhi. Mi sento tremare, anche lei trema, ma ci sorridiamo.
- Anch’io ti amo- mi risponde sorridendo
Non avrei mai creduto che sarebbe stato così bello sentirmelo dire. La stringo forte. Ci perdiamo nei nostri profumi, nel nostro calore,e per un po’ ci crogioliamo così.
Poi d’un tratto lei si alza, mi prende le mani:
-allora, andiamo! Mi sto congelando qui!
Mi alzo: -andiamo
Ma mi trattiene per un braccio, sento il suo sguardo posarsi intensamente su di me. Ci guardiamo. Lei si avvicina, posa le braccia intorno al mio collo e continua a guardarmi, quasi in tono di sfida. Avvicino le labbra alle sue, le sfioro appena, ma mi basta per sentirne la morbidezza. Mi lecca le labbra, chiudo gli occhi. È tremendamente buona, la bacio, ci baciamo, un bacio semplice, ma il nostro primo bacio, che racchiude tutta l’attesa, tutto l’amore, tutto il bisogno che ho di lei, e lei di me.
Si stringe a me, non posso fare a meno di coccolarla, la abbraccio forte, e lei posa la testa sulla mia spalla. Le carezzo lentamente i capelli.
Poi ritorniamo a camminare lungo il sentiero, mano nella mano, ma non è solo quel contatto a tenerci unite, no, è molto di più.
Sorrido tra me e me, con lo sguardo perso nel vuoto, quando una mano mi sventola davanti alla faccia:
- Ehi! Ci sei?, mi domanda lei.
- Si si, ci sono.
Mi abbraccia e si accoccola su di me
- A che pensavi?, chiede strofinando il suo viso sul mio collo. Bacio i suoi capelli e le rispondo che pensavo al nostro primo incontro.
- Già…- risponde lei e mi stampa un bacio sulle labbra –..il nostro primo incontro…
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