1CAP L`ENIGMA...
- Capitolo 1° -
SUTEKI DA NE REI?
cap1 l'enigma
Attraverso le bianche tende dell’appartamento filtrava una tenue luce mattutina che si andava ad infrangere su un viso rilassato tra i morbidi cuscini di piume…
Rei riposava nel suo comodo, caldo ed avvolgente letto dalle coperte color perla (ke kolore è? Ndkei)(lo stesso colore delle perle ^^ ndme) le mani avvinghiate al cuscino come per non farselo staccare e i capelli di solito rigorosamente legati ora erano sciolti e cadevano su quel volto per risaltarne la bellezza…
Erano le 8.00 di mattina e Rei si doveva alzare, non ne aveva per niente voglia… quel lettuccio era troppo comodo per rilassarsi e dormire… già, non è che avesse dormito molto.
Come faceva uno a pensare di dormire quando il giorno seguente si sarebbe sposato?
Eh si… il 18 febbraio 2006 Rei e Mao sarebbero diventati rispettivamente il signore e la signora Kon .
Si alzò svogliatamente dal letto e spalancò di scatto la finestra al lato della camera.
La luce era abbagliante ma il sole si era nascosto dietro ad un gruppetto di alberi, come se fosse intimorito dalla bellezza che aveva davanti, come se avesse intuito che quel ragazzo che aveva dinnanzi a lui era addirittura più bello e splendente del sole stesso.
Prese dei jeans e una maglia a collo alto grigia si vestì e uscì dalla sua camera con l’intento di scendere in cucina e fare colazione insieme al suo migliore amico kei con il quale divideva l’appartamento.
Percorse le scale già ringraziando mentalmente il suo amico, immaginando di poter fare quattro chiacchiere con kei in modo da far sbollire la sua emozione e chiedere all’amico il perché del suo comportamento… in quei giorni kei era più schivo, freddo, rispondeva sempre con i soliti tsk, una volta all’alba delle 2 di notte si era svegliato per qualcuno che piangeva nell’altra stanza: kei.
A volte era proprio strano…
Era ormai arrivato alla cucina che stranamente trovò vuota, in cambio notò un foglietto sul tavolo, probabilmente scritto da kei. Lo lesse.
Esco un attimo rei, vado a ritirare le fedi, poi magari ci vediamo per fare colazione fuori…
No anzi, appuntamento al bar paul alle 8.30, ok?
Ci vediamo ok?
Kei
Ps: dopo magari andiamo insieme a prendere lo smoking.
L’idea di kei lo stuzzicava molto… ok. Aveva deciso, si sistemò i capelli legandoli come meglio riuscì… di solito era l’amico a fargli il codino.. si mise le scarpe, prese dei soldi e uscì.
Il bar non era molto distante… anzi ci arrivò in pochissimo tempo.
Aprì la porta del locale ed un odore di caffè e dolci lo accolse, si avviò a passo sicuro verso un tavolino libero e vi si sedette.
Aveva un certo languorino e non vedeva l’ora di bersi il suo cappuccino con le brioches; ma doveva aspettare kei.
La suoneria del suo cellulare lo riscosse dai suoi pensieri, era kei che lo informava di un suo impegno improvviso, che sarebbe dovuto andare da solo a prendere lo smoking e finì con un “ci vediamo questo pomeriggio alla cerimonia”.
Uff… e adesso lui con chi si sarebbe sfogato?
Non era giusto!
Decise di affogare i propri dispiaceri con una bella tazza di cappuccino fumate e una brioches ripiena al cioccolato, delizioso non c’è che dire… era proprio quello che ci voleva per iniziare bene la giornata.
Rei dopo aver finito si avviò verso il bancone per pagare dove serviva un cameriere
R: scusi, ho ordinato un cappuccino e una brioches, quant’è?
C: “un lungo codino di capelli nero pece e degli occhi dal color dell’ambra… dev’essere lui”
R: ehm… scusi… io dovrei pagare
C: cosa? Ah, si scusi ero un’attimo soprappensiero..
R: ^_^ ma si figuri (tipo strano)
C: lei è Rei kon?
R: O.o s-scusi come fa a conoscere il mio nome… non mi sembra ci siamo mai incontrarti sa?
C: no, infatti non ci siamo mai incontrati, ma mi è stato detto di consegnare questa –disse porgendo
Una busta – ad un ragazzo che sarebbe venuto qui, mi è stato inoltre detto che aveva dei lunghi capelli neri in un codino e degli occhi ambrati e mi è stato detto che il destinatario si chiamava rei kon.
R: scusi, ma chi la manda? Non ha detto il mittente?
C: non so… non ha detto altro, mi spiace…
R: grazie lo stesso
C: prego, comunque.. cappuccino e brioches sono 2.20£
R: ah, a lei.
Detto questo prese la busta e si mise in un angolo del locale e cominciò a scartare la busta, incuriosito da che cosa potrebbe contenere.
Fuori iniziò a piovere leggermente e una figura vestita con i jeans, un maglione nero e una giacchetta osservava la scena con il palmo della mano appoggiata al freddo vetro e la fronte anch’essa appoggiata al vetro… chiunque fosse era fradicio, i capelli erano coperti da un cappuccio, ma quelle poche ciocche che si vedevano erano attaccate al viso…
Il volto era rosso dalle lacrime e dal pianto… stava piangendo, la figura osservava rei dall’altra parte della vetrina e…piangeva.
Intanto rei aveva aperto la busta, dalla quale era scivolato fuori un petalo di rosa che finì per terra, rei si chinò e prese in mano il petalo e cominciò a toccarlo, sentendolo incredibilmente soffice e vellutato, con l’altra mano invece teneva in mano un foglietto che era nella busta.
Il mittente aveva una calligrafia sinuosa, in corsivo vi era scritto….
È brutto amare e non essere amati…
È come un bimbo
Che spezza le ali ad una farfalla
E poi piangie perché non vola più…
Devil
Risolvi l’enigma…. Chi sono?
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allora, com'è?
bella vero? vero? vero?
(ti s'è impallato il disko? ndkei)(-.-"ndme)
dai dai, voglio tanti bei commentini ok?
kmq la ff durerà non più di 3 capitoli
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