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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: C`È UN SOTTILE FILO TRA ODIO E AMORE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: akiriko galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/02/2006 19:17:31 (ultimo inserimento: 27/06/06)

... chi è così sicuro di se stesso da odiare non può non esser capace di amare...
 
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C`È UN SOTTILE FILE TRA ODIO E AMORE
- Capitolo 1° -

...c'è un sottile
filo tra
odio
e amore...
...se esso si spezzasse
non ci sarebbe
più distinzione...


...La luce del sole faceva apparire la stanza della casa luminosa come non mai, Sya decise che ormai era ora di alzarsi da quel letto caldo e comodo,ma all'idea di dover rivedere per l'ennesima volta la sua scuola rabbrividì, sopratutto all'idea di rivedere Eric, che come sempre o l'avrebbe ignorata senza degnarla di uno sguardo...
... o l' avrebbe derisa senza pietà... a quel punto non sapeva più quale tra le due cose era meglio...
Così con un grande sforzo decise di alzarsi.
Poco dopo ancora intorpidita dal caldo del suo letto, andò in bagno e si lavò.
Quando uscì dal bagno si avvicinò al mobile di fianco al letto e guardando la sveglia fece un sussulto, ERANO LE 7.35!!!!!!!!!!!!!!!!!! ERA TARDISSIMO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Si vestì velocemente mettendosi l' uniforme della scuola, camicia bianca con colletto ricamato, la giacca con il simbolo della scuola (due leoni che troneggiano davanti alla scuola) con la gonna lunga fino alle ginocchia in coordinato.
Non gli è mai piaciuta quella uniforme e di solito nell'intento vano di migliorarne l' aspetto ci attaccava qualche spilla con qualche nastro, ma quella mattina era di fretta e non poteva perdere tempo in queste sciocchezze... in meno di 5 minuti era pronta per andare.
Scese velocemente le scale e passando davanti alla cucina notò che la madre le aveva preparato la colazione e lasciato un biglietto, prese di fretta una fetta di torta sulla tavola e anche il biglietto che non lesse subito.
Scappo fuori di casa e chiuse rumorosamente la porta alle propie spalle sbattendola forte.
Corse più veloce che poteva senza accorgarsi di stare per andare adosso a qualcuno... la persona che meno di tutte avrebbe voluto incontrare: Eric!!!
Sbatterono l'uno contro all'altra...
"ahi, cavolo fai più attenzione a dove vai la prossima volta..."
disse lei con enfasi senza accorgersi di chi aveva davanti (e in più senza rendersi conto che era propio lei che stava correndo)
"spero propio che non ci sia una prossima volta, scema!!!!! mi hai fatto male, e poi devi essere tu quella a stare più attenta io stavo solo camminando e no correndo come una furia come facevi tu!!!!!!!!!!!!!" la riprese lui...
Lei riconobbe subito quella voce fastidiosa propio come lui, alzò il capo e subito ogni suo vano dubbio fu spazzato via, era propio lui, l'odiato Eric!!!!!
"Non so perchè, ma non mi disturba minimamente il fatto di averti fatto male... e poi chi ti ha autorizzato a chiamarmi scema???" disse lei traendo a se le forze e rispondendogli in modo quasi impertinente.
"Senti non ho la minima voglia di cominciare già di prima mattina a litigare con una cretina come te, quindi che ne dici se per sta volta lasciamo perdere e facciamo finta che non sia successo niente? Anche perchè questa sarà propio una brutta giornata tenendo conto che la prima persona che ho visto sei tu..." disse lui cercando di smorzare la voglia che la ragazza aveva di litigare.
"Mi devo forse preoccupare?"
"Di cosa scusa? "
"Bhe, non è da te rifiutare un litigio, di solito sei sempre tu quello ad attaccar briga con gli altri... cosa significa questo atteggiamento remissivo da parte tua ? " disse la ragazza con un che di provocante.
" No, non sforzare la tua testolina cercando di capirne il perchè, non ce ne il bisogno... oggi non ho voglia di litigare e ..."
il ragazzo stava per finire la frase quando si sentì in lontananza il suono della campanella della scuola che segnava l' inizio delle lezioni.
i due si guardarono e cominciarono a correre in direzzione della scuola, quando lei cadde per aver messo male un piede.
"ahiiii!!!!!!!! che male, sono inciampata!!!" la ragazza rimase acasciata a terra dopo essere caduta.
"Ma quanto sei scema, adesso per colpa tua faccio tardi anch'io... Ti riesce così difficile stare attenta?" disse Eric sbottando.
"Guarda che non ti costringe propio nessuno a stare qui, puoi anche andare, non saresti di nessun aiuto in ogni caso sai...!" disse Sya con una punta di orgoglio nella risposta.
"Si, certo, e ti lascio qui in mezzo alla strada... ma non dire cavolate...è vero che non ti sopporto ma da qui a lasciarti sola in questa strada...non sono ancora così stronzo!"
"Bhe e allora cosa pensi di fare, di prenderrmi in spalle?"
"Se è l'unica possibilità che abbiamo... mi sa di si... ma hai provato ad alzarti?" disse lui con voce sicura, ma in se anche preoccupata.
"certo, ma credo che si sia fratturata la caviglia... e non riesco ad alzarmi... comunque prima sul fatto di prendermi in braccio scherzavo, non serve..." disse diventando pian piano sempre più rossa soltanto all'idea che lui la toccasse... ma perchè era nervosa?
"Bhe, mi dispiace ma io non scherzavo..."disse lui notando con stupore il rossore sul volto della ragazza e facendo un ghigno.
La cosa più strana però è che oltre al suo rossore notò anche qualcos' altro, la vedeva più bella del solito, seduta per terra aveva solo ora notato il suo perfetto corpo con i capelli biondi sciolti che le cadevano sul volto incorniciandolo e le sfioravano le guancie arrossate, poi la ragazza alzò lo sguardo e lo incrociò a quello di lui che per la prima volta vide il verde vivo degli occhi della ragazza che ancora più imbarazzata abassò lo sguardo.
"Ma peso..." disse la ragazza con un filo di voce.
Lui era ancora incantato a guardarla e stava cercando in tutti i modi di convincersi a non vederla sotto quella luce...
Quando lei lo richiamò all'attenzione ripetendo quello che poco prima aveva detto a stenti, lui rispose:" non credo che tu possa pesare tanto e in ogni caso mi farebbe piacere tenerti in braccio...", appena vide il volto della ragazza stupito si accorse di aver parlato troppo, aveva detto quello che stava pensando senza volerlo!!!!
Poi senza aspettare molto aggiunse: "non intendevo dire questo, o per lo meno non volevo dire quello che sembra che io abbia detto, ma che io in realtà non volevo dire..." continuò con queste spiegazioni assurde per un pò, mentre Sya era sempre più confusa da quello che diceva Eric... si disse tra se e se che quel ragazzo non l'avrebbe mai capito...
Quando ad un certo punto Eric smise di farfugliare e gli disse:" dai avanti sali in schiena che ti porto a scuola..." Eric era sempre più imbarazzato per quello che aveva detto prima e non è cosa da tutti i giorni vederlo così...
Lei , in ogni caso, non credeva alle propie orecchie, Eric si stava offrendo di portarla in spalle fino a scuola...




Xiaooooooooo, siate clementi, non è la prima fic che scrivo, ma è la prima che faccio con i dialoghi e non sottoforma di poesia...
Spero in ogni caso vi sia piaciuta...
p.s. please, mandatemi consigli su come potrei continuarla, io ho già delle idee ma... e non dimenticatevi dei commenti!!!!!!( sia belli sia brutti!!).
by aki =^.^=

 
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