PROLOGO
- Capitolo 1° -
Prologo
Tutto cominciò in una strana mattina d'estate, l'atmosfera calda, afosa regnava per le strade, i bambini scorazzavano per le vie cittadine. E proprio qui ebbe inizio la sua storia. Michele era un ragazzo tra i 16 e i 17 anni, amava molto l'avventura ma nessuno lo sapeva poiché non parlava molto con gli altri. A scuola si isolava sempre e piuttosto che parlare di calcio con i suoi amici preferiva fantasticare,. E pensava, immaginava un mondo dove lui sarebbe stato forte, invincibile ma quel che desiderava di più era la forza interiore quella che faticava ad avere anche se i pochi amici che aveva gli dicevano che aveva un cuore forte. Ma egli non si riteneva per niente così! A volte si sentiva inutile e faticava a pensare di poter sempre proteggere la sua più cara amica che chiamava sorellina.
Ma Michele nonostante tutti quegli odiosi pensieri non demordeva, andava avanti se pur controvoglia,continuava a combattere i demoni del suo cuore. Proprio questi, infatti, a suo parere erano la causa della sua debolezza.
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Un giorno si destò dal sonno angosciato ricordando perfettamente l'orrendo sogno appena vissuto. Gia quell'incubo era incredibilmente reale, lo impaurì a tal punto che cominciò a sudare a freddo. A fatica si alzò dal letto sentendosi la testa ancora troppo pesante, barcollava e stento si rese conto che ore erano, guardò l'orologio erano le 2:00 di notte. Si affacciò al balcone rimembrando l'orrendo sogno che andava via via scomparendo dalla sua memoria. Ne ricordava frammenti avvolti in fredda nebbia, orde di demoni erano sulle sue tracce. Michele affaticato continuava a correre senza mai trovare un nascondiglio senza mai trovare un ristoro. Così si ritrovò circondato e proprio quando i demoni lo uccidevano si svegliò. Si così doveva essere andata anche se non ricordava bene. Fece un grande respiro e proprio allora il cuore gli balzò in gola. Vide una strana figura che si aggirava per la strada era come un'ombra avvolta da uno strano manto nero. Non riusciva a distinguerla bene ma si sentì minacciato e così la figura sembrò percepire il suo timore. Si voltò di scatto e cominciò a volare verso di lui che inerme giaceva sul pavimento del balcone. L'aria diventò gelida di colpo e così senza nemmeno aver la forza di reagire si trovò di fronte quella figura. Era impossibile non poteva ancora sognare, ma quell'ombra l'aveva gia vista..."Nel sogno ma è davvero possibile che io stia ancora sognando?" si domandò senza provare alcuna emozione,non si sentiva nemmeno il cuore battergli in petto era completamente apatico. E proprio quando si sentì morire una forte luce rosso argenteo sembrò scaturire dalla sua anima... vide una strana figura dopodiché svenne e di nuovo il buio tornò a regnare nella città e nei suoi sogni.
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