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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: DIE WEIßE ROSE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: sweetsanae galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 05/02/2006 21:37:13 (ultimo inserimento: 27/09/06)

un amore nato tra i banchi di scuola una guerra che forse li farà incontrare di nuovo, due cuori lontani ma sempre vicini....
 
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DIE WEIßE ROSE
- Capitolo 1° -

Mi sono cimentata in una storia originale, spero vi piaccia, la dedico a voi ragazze a te Wicca, Sissy e Dragon, un bacione fatemi sapere se vi piace ok?

DIE WEIßE ROSE
- Capitolo 1° -

Ragazzi/e spero che questa storia vi piaccia, trattasi della Rosa bianca, il movimento che nacque in Germania durante la guerra per sconfiggere il nazismo ma soprattutto il Fuhrer, leggendo il libro mi è venuta l'ispirazione per una mia storia….spero vi piaccia…fatemi sapere…..un besitos…sweety Il titolo Die Weiße Rose l'ho preso dal libro omonimo, ma parlerà soprattutto dell'evento in relazione ai miei protagonisti. Per chi non conosce il movimento che nacque nel 1942 e finì nel 1943 può andare a vedere su questo indirizzo: http://it.wikipedia.org/wiki/Rosa_Bianca La poesia è di Ada Garofalo e a lei tutti i diritti di autore. I personaggi Di questa storia invece sono miei a parte quelli che sono esistiti davvero.

L'Incontro
Annego nell'azzurro dei tuoi occhi La tua anima tocco.
Un brivido percorre le mie vene.
Capisco …alla porta bussa Amore.
Appena ieri non ti conoscevo.
Ora consegno a te la mia speranza.
E non mi sembra vero!
Di Ada Garofalo

Germania 1943

Il colonnello Terry Addams era avanti al suo generale….

.... come mai la desiderava?

Immaginava vagamente la motivazione in quanto perché mai avrebbe dovuto chiamarla se non per un motivo in relazione alla Rosa bianca?

Sorrise, lei era felice in quanto aveva trentadue anni e la sua vita si poteva dire soddisfacente.

"Colonnello!"

Lei alzò lo sguardo duro come l'acciaio verso il generale, un uomo sui sessanta anni capelli bianchi un po' grosso in divisa. Sulla sua scrivania c'erano una foto della moglie e delle due figlie.

"Mi dica…"

"Lei dovrà occuparsi di un caso che riguarda la Rosa Bianca. Questo movimento si sta sviluppando troppo in fretta, e al Fuhrer non fa per nulla piacere. Lei dovrà andare a Monaco, lì ci sono dei casi incredibili in cui ragazzi per un'idea di mondo migliore, si sono fatti uccidere come due di loro, ad esempio, che magari potevano avere la grazia, ma hanno deciso di farsi uccidere e solo per dei valori come la Libertà, l'Uguaglianza e la Fraternità. Sono Hans Scholle sua sorella Sophie Scholl."

Esteriormente non si notò, ma gli occhi del colonnello erano stati attraversati da un lampo di rabbia indescrivibile e il pugno destro si era chiuso con molta forza. Cosa avrebbe dovuto dire ?

Ovviamente disse…

"Si comandante, quando si dovrà partire?"

"Al massimo tra due giorni…"

"Va bene….Agli ordini…generale…"

"Colonnello….tenga."

E le porse una cartellina. Lei la prese.

E con questo si girò e tornò a grandi falcate verso l'ingresso.

I suoi capelli corvini erano corti e i suoi occhi verdi erano duri come l'acciaio. Era alta almeno un metro e settanta e da tutta la vita faceva parte dell'esercito, prima grazie a sua madre che faceva il medico militare e successivamente perché si era laureata anche lei. Ma lei aveva sempre amato la vita militare, perché le dava libertà di comportamento ma soprattutto in quel campo si sentiva una donna riuscita, una donna che era ammirata e temuta da parecchie persone. Nella sua vita aveva fatto parecchie missioni e da poco era tornata da una battaglia al fronte. Era una donna ma veniva considerata un uomo, per la sua bravura e le sue tecniche. Di norma le donne non venivano considerate ma in quel caso era stata fatta un'eccezione, in quanto lei era molto ma molto preparata. Non aveva amici, tranne uno, ma erano ormai due anni, che non si vedevano piu'. La donna non passava inosservata, arrivata alla moto montò in sella e incominciò a correre verso casa sua.

La rabbia le invadeva le vene.

Perchè mai una persona che combatteva e in piu' in maniera passiva senza fare del male a nessuno per una causa piu' che legittima veniva quasi sempre accusato e poi ghigliottinato?

Quella sera in compagnia di un buon porto seduta su una poltrona prese la cartellina e la aprì. Dentro c'erano le documentazioni del ragazzo accusato: Alexander Schmorell. Lesse tutto ciò che lo riguardava. Era un giovane di venti anni e andava all'università. Gli occhi divennero due lame di acciaio. Com'era possibile condannare a morte un ragazzo così giovane ma soprattutto un ragazzo che si batteva per cose così giuste?Avrebbe fatto l'impossibile per aiutarlo. Molte persone non si rendevano conto di quanto il fuhrer fosse pazzo, o magari se ne accorgevano, ma preferivano vivere oppressi dalla dittatura piuttosto che combattere in qualsiasi maniera per sconfiggere quell'uomo, che nella sua mente aveva solo un'idea, la purezza, la perfezione di una razza e non si rendeva conto che l'umanità aveva bisogno solo di una cosa, la libertà e l'amore, di qualsiasi razza essi fossero. Per quella storia avrebbe fatto l'impossibile per aiutarlo. Dopo aver studiato per un po' di tempo i documenti, li poggiò sulla scrivania e poi togliendosi le scarpe si mise distesa sul divano coprendosi con un plaid. Con la mano libera accese la radio. Di norma lei ascoltava musiche romantiche. Nella sua vita non aveva molte possibilità ma almeno poteva ascoltare le cose che piacevano a lei.E in quel momento stavano mandando in onda Casablanca….improvvisamente smisero di parlarne per discutere delle novità sulla guerra ma soprattutto di un soldato che era stato premiato per aver salvato un suo compagno da morte certa, il colonnello Denny Tehane.

Lei al sentire quel nome rimase stupita.....
Era alto almeno un metro e novanta era biondo con occhi azzurro….e aveva sul viso un dolce sorriso e gli occhi….erano dolci ma ormai anche consapevoli…..Così Terry ricordò quando si erano incontrati la prima volta lei e il suo migliore amico.

Potevano avere circa otto anni ed erano in terza elementare. Sua madre che già allora la portava con sé dappertutto, aveva deciso di fermarsi in Germania, ad Amburgo, per cui aveva dovuto fare un trasferimento anche scolastico. E quello era il suo primo giorno. Lei non era un tipo timido per nulla, anzi era un tipo socievole e senza problemi. Però un po' di paura c'è l'aveva soprattutto perché era nuova e non conosceva bene la lingua in quanto lei era di origini americane. Il maestro che l'aveva vista esitare si alzò e andò verso di lei e successivamente la fece entrare. La presentò alla classe e lei poi dovette andare a sedersi vicino a qualcuno. Da vicino al maestro aveva già dato uno sguardo all'aula e aveva visto un ragazzino biondo che invece di guardare dal lato del maestro guardava la finestra, probabilmente i bambini che giocavano a calcio. Sorrise, quel bambino si adattava perfettamente a come era lei, per cui decise di sedersi lì. Lei senza nessuna difficoltà andò con il suo zainetto verso quel banco libero e il maestro contento incominciò la lezione. Terry intanto si era seduta facendo anche un po' di rumore così il ragazzino che era intento infatti a vedere un suo amico che giocava a calcio uno sport che adorava, si girò e rimase stupito a guardare quella ragazzina con capelli corvini e occhi verdi, molto dolci e anche pieni di impertinenza e così pensò….andremo d'accordo. Le diede la manina e disse

"Piacere sono Denny e tu?"

"Io sono Terry…che buffo i nostri nomi si somigliano…."

Da allora erano trascorsi molti anni, ma la loro infanzia era stata meravigliosa e anche la loro adolescenza a dire la verità, sempre assieme sia alle medie che alle superiori. Erano amici per la pelle e avevano un rapporto davvero unico. Ricordava che a dodici anni avevano fatto un patto, sarebbero stati amici per tutta la vita così si erano scambiati una promessa, avevano preso un piccolo ago e lei aveva tagliato la pelle del polso del ragazzino, poi lui aveva tagliato la pelle della ragazzina e alla fine avevano unito i due polsi, promettendo amicizia eterna. Quante ne avevano combinate……e quanto a loro piaceva stare assieme. Con la crescita il reciproco interesse per la vita militare e anche per il sesso opposto aumentava. Per cui ogni volta che a lei succedeva che gli piaceva qualcuno glielo diceva e lui faceva lo stesso con lei.

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Denny era ancora al campo di guerra, ma era nella sua tenda. Era stanco, adorava quel genere di vita era nato per questo, ma vedere che non c'era pietà per nessuno, lo faceva molto soffrire. Ragazzi della stessa età che si sparavano e si uccidevano senza nessuna pietà. Mentre altri invece si sacrificavano per altri…per questo alla fine il suo lavoro a lui piaceva immensamente. Avrebbe desiderato vedere la sua migliore amica che non vedeva da anni. Già con lei si divertiva, beveva si allenavano assieme chiacchieravano ridevano. Quella si che era vita. La cosa che piu' l'aveva colpito di lei erano stati gli occhi così grintosi e dolci allo stesso tempo… Poi col tempo la sua amicizia si era trasformato in qualche cosa di piu', per cui quando lei gli parlava dei ragazzi che le piacevano, lui soffriva in silenzio, si rendeva conto che lei non ne sapeva nulla e così doveva restare, finchè non c'è l'aveva fatta piu'.Era quando all'università si erano entrambi laureati e a quel punto lui aveva deciso di partire, per andare in guerra, solo così avrebbe dato un taglio netto ai suoi sentimenti, ma lo sguardo dolce e grintoso di lei non lo avrebbe mai dimenticato.

Ricordava quando era cominciato tutto….la sua gelosia, il suo dolore, la sua amarezza….

….avevano diciassette anni…e lei era corsa a parlargli.

Aveva uno sguardo dolcissimo e pieno di entusiasmo….

"Ehi Denny devo raccontarti una cosa…vieni….."

Così mentre stava giocando a calcio assieme ad altri amici lui lasciò perdere tutto per andare con lei…desiderava sapere cosa stava succedendo per rendere la sua amica così allegra e entusiasta. Così lei si sedette vicino ad un albero e incominciò a raccontargli tutto….

"Ho conosciuto un ragazzo ….sai?Mi piace moltissimo….."

Lui guardava il suo sguardo così dolce, la sua carnagione così chiara le sue labbra sbocciate in un sorriso così teneramente a cuoricino…… Sentiva il cuore che batteva fortemente……

La seconda volta fu invece quando si baciò…..

e lui vide quel bacio……

Un ragazzo piu' o meno della loro età…

…si stringevano teneramente e si baciavano con estrema dolcezza ma nel contempo con tanta passione…….

Fu in quel momento che capì che lui l'amava…..e che avrebbe dovuto fare qualche cosa……

Restare o andar via?

Alla fine era andato via……

Intanto sapeva che era colonnello e che si occupava di operazioni militari così come lui…..erano cresciuti assieme e a entrambi piacevano le stesse cose……prese dal collo una medaglietta…..c'era la foto di entrambi ragazzini che si abbracciavano amichevolmente. Fu in quel mentre che il suo capo gli disse che era ora che doveva tornare ad Amburgo per un caso legato alla Rosa Bianca….. Così giacca sulle spalle si era avviato verso la sua macchina per tornare in caserma e prendere le sue cose. Chissà cosa sarebbe successo. Arrivato in caserma andò nella sua stanza, e preparò le sue valigie, negli anni aveva cambiato posto spesso e volentieri, per cui era abituato ad andare e venire e portare poche cose con lui. Ma una cosa non l'aveva mai lasciata da nessuna parte….un dono che una volta la sua Terry gli aveva fatto…..un coniglietto con su scritto…ti voglio bene……

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Due giorni dopo Terry era partita da poco tempo….era diretta lì, la prima cosa che avrebbe fatto era parlare con quel povero ragazzo di persone, successivamente si sarebbe organizzata e avrebbe provveduto ad aiutarlo. Forse era venuto il momento ….. Non sapeva ancora avrebbe visto al momento giusto. La prima cosa era vedere quel ragazzo….. Immaginava di già….prima avrebbe negato poi quando tutto sembrava finito, avrebbe risposto positivamente con orgoglio come tutti gli eroi, come tutte le persone che credono in qualche cosa e che la portano a termine fino alla fine. In fondo lei non poteva che dargli ragione. continua
 
Continua nel capitolo:


 
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