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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Pokémon
Titolo Fanfic: LE AVVENTURE DI RIKA E GARY
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: miyu-shirayuki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/01/2006 19:59:56 (ultimo inserimento: 07/02/06)

il genere non è quello qui sopra, ma non c` è quello adatto a questa ff! comunque è una storia su di rika, un` allenatrice in erba, e su di gary...
 
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PRIMA PARTE
- Capitolo 1° -

Piccolo avvertimento: questa FF sarebbe un chap unico, ma qui la divido in parti perchè sennò sarebbe troppo lunga. Bene, adesso inizio...

Ormai, da quando Ash aveva iniziato il suo viaggio per diventare un maestro di pokèmon erano passati quasi cinque anni, e lui si era portato molto avanti con il lavoro. Brock era finalmente riuscito a diventare un allevatore di pokèmon, Misty aveva riabbracciato la sua adorata palestra di pokèmon d’ acqua e Vera si era distinta nel campo delle gare pokèmon. Intanto Gary stava viaggiando per diventare uno studioso di pokèmon, e fu proprio durante questo viaggio che conobbe Rika.
Si era alzato verso le dieci per avvistare dei pokèmon e si stava dirigendo verso il canyon Septyon, a Settimisola dove si era attualmente stabilito.
Mentre, con un binocolo in mano, cercava pokèmon udì alcune grida di aiuto.
?- Aiutoooooo! Aiutatemi!
Gary corse verso la direzione da cui provenivano le grida: una ragazzina, che aveva avuto più o meno tredici anni, aveva un piede incastrato fra due rocce. In mano stringeva una pokèball, aveva i capelli biondo scuro lunghi fino alle ascelle, legati in una mezzacoda da un elastico rosso, e gli occhi verdi, indossava una minigonna nera, degli scaldamuscoli bianchi e una canottiera rosa, in spalla portava uno zainetto blu.
G- Hai bisogno di aiuto?
?- Non si vede? Io mi chiamo Rika Miyazaki, piacere di conoscerti…
G- Gary. Gary Oak.
R- Bene, non ti dispiacerebbe liberarmi, vero Gary?
Gary tolse il sasso che bloccava il piede di Rika, la ragazza lo ringraziò, quindi gli chiese un informazione.
R- Scusa, tu sai mica dove si trova un centro pokèmon?
G- Ce n’ è uno qui vicino, se vuoi ti ci accompagno. Ma perché non hai chiesto aiuto al tuo pokèmon per liberarti?
R- Il mio pokèmon è ancora debole e inesperto, la mia Krystal… Se vuoi te la faccio vedere.
G- Mi farebbe molto piacere. Che pokèmon è?
R- Un dratini.
Rika lanciò la sua pokèball, e, con un lampo di luce bianca, comparve un dratini, che si nascose dietro le gambe di Rika, cosa non facile, dato che misurava quasi due metri di lunghezza.
G- Oh… un dratini. Ne ho visti talmente tanti…
R- Ma io e krystal ci vogliamo tanto bene, non è così piccola mia? E un giorno diventerò, assieme a Krystal, la più grande allenatrice di tutto il mondo!
G- Mi dispiace, ma ce n’ è già uno. È un mio amico-nemico e si chiama Ash.
R- Ohhhh, quell’ Ash! Ma non ti preoccupare, io diventerò ancora più brava!
Intanto erano giunti al centro pokèmon di Settimisola. Entrarono e Rika consegnò dratini all’ infermiera Joy di turno, dicendo che si era ferito contro una roccia.
Infermiera- non preoccuparti, lo sistemerò subito. Intanto potete andare a mangiare qualcosa se volete. Ci sono altri allenatori come voi in mensa.
R- Perfetto! Sto morendo di fame!
Si misero in coda per il self service: Gary guardava attentamente quella ragazzina: gli metteva allegria, a lui che non si divertiva dal suo ultimo incontro con Ash; lui non sarebbe cambiato mai, era un imbranato, non era adatto per il lavoro in studio, preferiva di gran lunga andare in giro a combattere! Dopo un po’ Rika si accorse che Gary la stava fissando.
R- Beh? Che hai da fissarmi?
G- Niente, niente… stavo solo pensando a una cosa…
R- Bene, allora cosa prendi, Gary?
Intanto lei aveva già adocchiato del riso con il curry, uno spezzatino, del sushi, delle polpettine, dei panini, delle cialde con sciroppo… Gary prese semplicemente una ciotola di riso e dello spezzatino, quindi andò a cercare un tavolo. Poco dopo arrivò anche rika, che aveva preso una doppia porzione di tutto, tranne che di riso e di spezzatino.
G- Non avrai mica intenzione di mangiarti tutto?
R- Certo che no! L’ altra porzione è per te! Come fai a viaggiare e a mangiare così poco? Devi nutrirti.
Concluso il suo discorso Rika attaccò il riso, e Gary la guardò divertito. Che ragazzina buffa! Poi si mise a mangiare anche lui: era da tanto che nessuno si preoccupava per la sua salute!
Finito di mangiare Rika corse dall’ infermiera Joy e si fece ridare il suo dratini, riabbracciandolo tutta contenta. Intanto Gary era andato ai videotelefoni, per chiamare suo nonno, il professor Oak.
Oak- Allora Gary, come và? Dove ti trovi adesso?
G- A settimisola. Ho conosciuto una ragazzina. Ha un dratini…
Oak- Un dratini! Bellissimi pokèmon questi, non ti dispiacerebbe chiamarla perché me lo faccia esaminare, no?
G- RIKA! Mio nonno ti vorrebbe parlare!
R- Ma se nemmeno lo conosco tuo nonno! Chi è?
G- Lo conosci di sicuro.
Rika andò a sedersi davanti al monitor e sgranò gli occhi.
R- Professor Oak! Allora gary è suo nipote!
Oak- Mi ha detto che hai un dratini. Non ti dispiacerebbe farmelo vedere, no?
R- Ma solo attraverso il monitor. Sa, professore, krystal è molto timida e non si sente a suo agio con gli estranei…

Era pomeriggio inoltrato e Rika e Krystal erano uscite, per allenarsi. Gary andò al molo per vedere quando sarebbe partito il prossimo traghetto per Aranciopoli, così seppe che avrebbe dovuto imbarcarsi di lì a un ora. Quindi tornò al centro pokèmon, poi uscì di nuovo per cercare Rika e Krystal. Le trovò nella radura, che si allenavano contro un Tauros.
R- Forza Krystal, ce la puoi fare! Attacco dragospiro!
Krystal emise un debole soffio infuocato: quando il tauros ne fu colpito andò su tutte le furie, più di quanto non fosse già, e si apprestò a colpire Krystal e la sua allenatrice con un corposcontro. Rika non sapeva cosa fare, quando all’ improvviso il jolteon di Gary si frappose fra di loro e fece fuggire il tauros con un attacco tuonoshok.
G- Tutto bene Rika?
R- Grazie mille Gary! Ci hai salvate. Krystal non è molto brava a combattere.
G- Me ne sono accorto. Ma non ti è sembrato di esagerare sfidando subito un tauros?
R- Io voglio che Krystal si evolva, e anche lei lo vuole. Vuole diventare un dragonite, per poter finalmente volare.
G- Se vuoi posso aiutarti io ad allenare Krystal.
R- Davvero? Sarebbe fantastico! Allora posso venire con te!
G- Ma dobbiamo sbrigarci. Il pokèscafo per Aranciopoli parte fra mezz’ ora. Jolteon, ritorna!
In un lampo di luce rossa Jolteon svanì, e i due ragazzi si diressero verso il molo di Settimisola.

Già da un ora Gary e Rika si erano imbarcati sul pokèscafo. Krystal si stava divertendo in piscina, mentre la sua allenatrice aveva indossato un costume azzurro e stava prendendo il sole, intanto gary guardava fuori dal parapetto mentre il suo jolteon gli stava vicino, giusto per fedeltà, ma si vedeva benissimo che avrebbe preferito andare a divertirsi con gli altri pokèmon, al parco giochi del traghetto.
G- Se ti và, puoi andare con gli altri, jolteon.
Il pokèmon elettrico non se lo fece ripetere due volte e corse a giocare con gli altri, così Gary rimase lì, a guardare il mare e gruppi di mantine, che ogni tanto spuntavano fuori.All’ improvviso una mano si poggiò sulla sua spalla, facendolo sobbalzare. Era Rika, tutta bagnata, perché era appena stata trascinata in piscina dal suo dratini.
G- Chi è? Ah, sei tu Rika.
R- Vieni anche tu in piscina con noi, dai! Non ti annoi?
G- No, no. Preferisco rimanere qui.
R- Vuoi che ti faccia compagnia?
G- Se ti fa piacere…
I due rimasero così per un po’, finchè Rika non avvistò qualcosa, che stava uscendo da sotto la superficie dell’ acqua.
R- Cos’ è?
La ragazza si sporse per vedere meglio: dal piano superiore del pokèscafo alla superficie marina c’ erano almeno una decina di metri.
G- Stai attenta.
La sagoma uscì definitivamente dall’ acqua: era un lapras, un magnifico pokèmon marino.
R- E’ un lapras! Guarda com’ è bello… ho sempre sognato di possederne uno…
Rika si sporse ancora un po’, poi sempre di più… finchè non perse l’ equilibrio e cadde in acqua.
Krystal, sentendo il grido della sua padrona non esitò un attimo a buttarsi in acqua per salvarla.
Intanto Rika era finita in mare. Il lapras l’ aveva presa e caricata sul suo dorso, quando all’improvviso arrivò, sollevando uno spruzzo gigantesco, krystal.
R- Krystal! Sei venuta a salvarmi! Grazie, ma questo lapras mi ha aiutata.
Rika iniziò ad accarezzare entrambi i pokèmon, intanto una folla di gente era accorsa, Gary stava tentando di tenerli a bada, e non si accorse che intanto, dietro a Rika, lapras e dratini, stava spuntando un gigantesco tentacruel.
Rika emise un urlo di spavento, il lapras la portò al sicuro, mentre krystal, seppure fosse debole e non molto preparata, attaccò il tentacruel per difendere la sua padrona. Con un potente attacco dragospiro colpì il pokèmon medusa e lo ricacciò sott’acqua. A quel punto lapras e Rika si avvicinarono nuovamente e quest’ ultima andò ad abbracciare krystal. Il lapras si allontanò perché il suo branco lo stava chiamando.
R- Ciao lapras, spero di rivederti presto!
Il pokèmon rispose al saluto con un getto d’ acqua potentissimo, indirizzato verso l’ alto, poi si allontanò sempre di più, fino a scomparire. All’ improvviso Dratini si illuminò di una luce fortissima.
R- COSA TI SUCCEDE KRYSTAL?!
G- non avere paura! Si sta evolvendo in dragonair!
Quando la luce si diradò krystal aveva l’ aspetto di un lungo serpente, dalla forma più elegante di dratini, una perla blu sotto la gola e degli occhi marrone scuro dolcissimi e profondi. Con un balzo ritornò sul ponte della nave, mentre Rika le stava abbracciata. Un inserviente accorse rimproverando Rika.
Inserviente- I pokèmon più grandi di tre metri non possono stare fuori dalle sfere, c’ è scritto ovunque!
R- ma il mio dratini si è evoluto adesso! Ora lo ritiro. Non ti preoccupare krystal, ci vediamo quando sbarchiamo ad aranciopoli.

R- Che bello Gary! Il mio dratini si è evoluto!
G- Non è fantastico vedere un pokèmon evolversi sotto i proprio occhi? Quando ho dato la pietra al mio eevee ed è diventato un jolteon ero felicissimo.
R- Sono molto felice anch’ io. Ancora un piccolo passo e krystal potrà finalmente realizzare il suo sogno! E anche io!
G- Sono già le sette. Verso le dieci di domani dovremmo sbarcare ad Aranciopoli.
R- Non c’ è quasi più nessuno, solo io, te, jolteon, un horsea, e un pikachu.
Pikachu! Pika pika!
Gary rizzò le orecchie: quel verso di pikachu gli suonava alquanto familiare. Doveva ascoltarlo un’ altra volta per esserne cero, però.
Pika! Pika pi?
Ma… quello era il pikachu di Ash! E quell’ horsea era probabilmente di Misty! Gary corse su, al parco giochi e li vide il suo jolteon che giocava con horsea e pikachu.
R- ma dove corri gary?
G- Ash?
A- Gary? Cosa ci fai tu qui?
Misty sbucò improvvisamente da sotto l’ acqua.
M- Gary? E lei chi è?
R- Io sono Rika Miyazaki.
A- è la tua ragazza Gary? Carina!
R- non siamo mica fidanzati! Ci siamo conosciuti solo oggi!
G- ma tu… ma misty…?
A- Ci annoiavamo. Ci siamo incontrati ieri, a quintisola, e adesso stiamo tornando ad aranciopoli.
R- Anche io e Gary stiamo andando ad aranciopoli! Piacere di conoscerti Ash. Ho sentito che sei un grande allenatore di pokèmon. Anche io ho intenzione di diventarlo. E ti batterò un giorno, contaci!
A- Perché non mi mostri a che livello sei ragazzina?
R- Non posso. Il mio pokèmon è più grande della norma.
A- Dai! Tanto non c’ è nessuno!
M- Ash! Smettila di fare l’ illegale! Vi affronterete ad Aranciopoli!
A- E va bene. Andiamo a mangiare adesso. Ma dov’ è finito gary?
R- Voi scendete, lo cerco io intanto.
Misty ripose il suo horsea nella sfera, mentre pikachu seguì ash giù dalle scale, affamati tutti e due.
Rika prese il suo asciugamano, ormai iniziava a far freddo, e scese dal parco giochi per cercare gary: lo trovò al posto di prima, che stava guardando il mare, mentre un garydos saltava fuori dalle acque.
R- E’ il tuo pokèmon?
Gary ebbe un sussulto.
G- ma sei matta? Vuoi farmi cadere giù?
R- A me è gia successo e se c’ è un lapras sotto non è male!
G- Comunque, in che senso è il mio pokèmon?
R- Gary, garydos. Capito gary, gary-dos.
Alla faccia perplessa di gary Rika rispose:
R- Ok, faceva pena, lo so. A proposito, rapidash è il pokèmon di ash?
Gary fece di nuovo una faccia ancora più perplessa.
R- Faceva schifo anche questa, ho capito. Lasciamo perdere le battute. Ma devo pur farti ridere in qualche modo, no?
G- Decisamente non sei brava.
R- Che confortante! Dai, misty e ash sono già scesi per la cena. A proposito, lo sai che hai un bel colore di capelli?
G- E questo che centra scusa?
All’ espressione buffa di Rika, gary scoppiò a ridere.
G- Dai, scendiamo a mangiare: se conosco ash non troveremo più niente se aspettiamo ancora un po’.

Rika e Gary andarono prima nella loro cabina, dove lei si cambiò, levandosi il costume e indossando un vestito elegante, nero e delle scarpe, anche quelle nere. Gary invece, si cambiò solo i pantaloni, indossandone un paio blu cupo.
R- Aspetta… mi spazzolo i capelli e poi andiamo. Dovresti farlo anche tu. Da quanto tempo non vengono sfiorati da un pettine, tuoi? Faccio io.
Rika prese in mano prima la spazzola e sciolse i nodi più grossi, poi col pettine e il gel li rimise in piega.
R- Non stai bene con i capelli lisci. E’ molto meglio così.
G- Non capisco perché fai tutto questo. Dobbiamo solo andare a cena.
Però quando arrivarono al self service trovarono solo misty ad aspettarli.
M- Vi ho tenuto il posto, anche se penso non ci sia più nulla da mangiare. Ash moriva di sonno e anche io se non vado a dormire mi addormento qui. Ciao, ci vediamo domani.
G,R- Ciao!
G- Vado a vedere cosa c’ è da mangiare.
Poco dopo…
G- E’ finito tutto! Misty aveva ragione! E scommetto che ash ha contribuito in larga misura!
R- Non c’ è problema. Basta che andiamo al ristorante qui vicino.

R- Buongiorno, avete un tavolo libero per due?
Cameriere- Certo, venite pure.
Il cameriere li portò ad un tavolo accanto ad una finestra.
Cameriere- Arriverò fra dieci minuti per le ordinazioni.
Quando il cameriere si fu allontanato Rika e Gary si immersero ognuno nel proprio menù, leggermente imbarazzati, dato che nessuno dei due sapeva di cosa parlare.
(Saltiamo il pezzo della cena)

R- Andiamo a dormire adesso?
G- Va bene. Io però vedo prima su alla piscina: penso di aver perso una cosa lassù.
Infatti gary non trovava più il suo ciondolo, quello giallo e verdino (credo almeno che sia di questi colori) che porta sempre al collo.
R- Ti aiuto. Cos’ hai perso?
G- Il mio ciondolo.
Salirono tutti e due su, alla piscina e si misero a cercare il ciondolo di gary, alla fine lo videro sott’ acqua.
G- Vado a prenderlo.
Gary entrò lentamente in acqua, cercando di fare meno rumore possibile: infatti, dopo le otto di sera non si poteva entrare in acqua. Si immerse e poco dopo tornò su, stringendo l’ oggetto in mano; sempre lentamente uscì dalla piscina e poi tutti e due corsero verso la loro cabina, cercando di non farsi vedere dagli inservienti. Quando finalmente poterono chiudersi la porta dietro le spalle avevano tutti e due il fiatone.
R- Io vado a dormire. Buonanotte.
G- Notte.
Rika si buttò nel letto sotto dei due, disposti a castello, che si trovavano nella cabina, e si addormentò subito, con i vestito addosso. Gary la coprì poi andò in bagno a farsi la doccia.
G- (Rika è proprio simpatica… <Voce dentro la testa: SOLO simpatica?> Beh, molto simpatica <Eh?> Va bene, è carina <Cosa?> E’ carina <Non ho capito bene…> Va bene! E’ molto carina e credo di essermi preso una cotta! Soddisfatta, coscienza? <Ora si. Ti saluto> Stupida coscienza)

La mattina dopo Rika si svegliò molto presto ed andò in bagno a cambiarsi, solo quando uscì si accorse che il letto sopra era vuoto e i bagagli di gary non c’ erano più.
R- (Dev’ essere abbastanza tardi. Ma perché non mi ha svegliata?)
La ragazza riempì in fretta e furia il suo zainetto, chiuse a chiave la cabina e si mise a cercare gary, che era sul ponte assieme a misty ed ash.
R- perché non mi hai svegliata?
G- dormivi così bene… era un peccato svegliarti.
M- se non salvavo questa cosa dalla furia di ash rimanevi a digiuno. Ecco.
A- Hei!
Misty porse a rika una scatoletta contenente del sushi.
R- grazie misty.
Una voce gracchiò da un’ altoparlante
Avvertiamo i passeggeri di dirigersi tutti verso il ponte inferiore est, da dove attraccherà la nave.
g- dobbiamo solo scendere le scale. Andiamo.
m- ash? Cosa stai facendo?
a- sei sicura di volerlo mangiare proprio tutto?
r- sicurissima! E adesso non scocciarmi. Andiamo.
m- sempre il solito!

I ragazzi sbarcarono ad aranciopoli.
m- io e ash adesso andiamo verso celestopoli, poi entreremo nella grotta celeste. E voi.
g- io pensavo di andare a hoenn, o a johto.
r- io volevo andare a hoenn. Gary?
g- d’ accordo. Andremo a hoenn. Ciao ragazzi!
a- hei! Io e rika ci dovevamo sfidare!
r- è vero! Non ho intenzione di ritirarmi, se è questo che stai pensando ash!
a- non preoccuparti, nemmeno io.
Rika e gli altri andarono verso un campo di allenamento vuoto, lì si misero in posizione mentre misty faceva da arbitro.
m- tutti e due userete solo un pokèmon! Pronti? Via!
Pikachu corse subito verso il campo, ma venne bloccato da ash, che gli disse:
a- pikachu, sei il mio pokèmon più potente, non voglio usarti contro rika, altrimenti sarebbe troppo facile vincere. Per questo incontro userò grovyle.
r- intendi dire che non sono abbastanza brava? Usa pikachu e vediamo cosa sai fare!
a- d’ accordo, ma l’ hai voluto tu! Pikachu, vai! A te la prima mossa rika.
r- krystal, vai con dragospiro!
Il piccolo pokèmon elettroco evitò facilmente l’ attacco di krystal e rispose con un tuonoshok.
r- krystal! Testata!
g- si dice capocciata!
r- è vero! Capocciata contro pikachu!
Krystal si scagliò contro pikachu, che però evito l’ attacco anche questa volta e rispose con un potente codacciaio. Il dragonair di rika venne sbalzato via.
r- krystal! Devi farcela, ti prego! Vai con dragospiro!
Questa volta il soffio infuocato di krystal colpì di striscio pikachu.
a- non sei niente male rika! Non pensavo che avresti resistito così a lungo! Ma adesso è ora di chiudere! Pikachu, dai a krystal il colpo finale: attacco tuono!
La scarica elettrica di pikachu colpì krystal, che cadde a terra, priva di forze: rika aveva perso l’ incontro ma il suo pokèmon si era avvicinato sempre di più all’ evoluzione,
r- krystal! No!
a- evviva! Abbiamo vinto!
Dopo avere riposto il suo dragonair nella sfera rika si avvicinò ad ash mettendo una mano al portafoglio, per contare la metà dei soldi che aveva.
r- secondo le regole ti devo dare la metà dei miei soldi…
a- lascia perdere! Ne ho già così tanti che i tuoi non farebbero la minima differenza. Lasciamo perdere.
r- cosa intendi dire? Che ho pochi soldi?
a- no, no!
m- ash! Muoviamoci!
a- arrivo! Ci incontreremo di nuovo rika! Ciao gary!
g,r- ciao!
A,m- ciao!!!
Gary e rika si diressero verso zafferanopoli: da lì avrebbero preso il treno che li avrebbe portati a fiordoropoli, in seguito avrebbero camminato fino a olivinopoli, da dove avrebbero preso il traghetto per hoenn, per porto selcepoli. Infine un certo signor marino li avrebbe portati a petalipoli, e, in autobus, fino ad albanova.
Rika e gary uscirono dalla città e attraversarono una piccola radura, fino a che arrivarono alla via sotterranea per zafferenopoli, pagarono il pedaggio ed entrarono dentro al mini-tram, che li portò fino a zafferanopoli.
r- andiamo a mangiare qualcosa? A proposito, io non ho ancora dato un occhiata al mio dragonair! Krystal! Vieni!
Il pokèmon comparve e rika si precipitò subito ad abbracciarla.
r- che bella sei krystal! Adesso devi evolverti un’ altra volta e finalmente potrai volare! Sono così felice! Ti va di rimanere un po’ fuori dalla sfera?
Il pokèmon acconsentì e gary fece uscire anche il suo jolteon.
r- il tuo jolteon è così carino! Vi assomigliate un po’, per l’ aspetto, intendo dire.
g- ah, ah, ah. Non è colpa mia se ho i capelli così.
Gary, rika e i loro pokèmon scesero e andarono subito in direzione della stazione, dove appresero che il treno per johto sarebbe partito solo di lì a tre ore.
g- a zafferanopoli c’ è il dojo karate… è difficile battere quei lottatori, se vuoi allenare krystal puoi andare lì.
r- perfetto! Allora andiamo, tanto abbiamo ancora tre ore! Portami a questo dojo.
Gary guidò rika al dojo karate, uno dei lottatori li fece entrare e illustrò a rika le regole degli incontri.
Lottatore- ci sono cinque allenatori, più il maestro. Puoi usare solo un pokèmon, alla fine di ogni incontro il tuo pokèmon sarà rimesso in sesto. Io sono il primo che dovrai affrontare.
r- perfetto! Krystal! Sei pronta?
Al suono del gong l’ incontro iniziò: il machop del lottatore era abile e non lasciava un attimo di respiro alla povera krystal.
r- krystal! Attacco testata!
g- si dice capocciata!
r- giusto! Attacco capocciata!
Il machop venne sbalzato via ma si rimise subito in piedi e attaccò krystal con un gelopugno, attacco che costò molto a krystal: infatti il ghiaccio è il punto debole dei draghi.
r- krystal! Per favore, rialzati! Devi contrattaccare!
Il pokèmon si rialzò con molta fatica
r- e ora, per favore, devi trovare la forza di usare il dragospiro! Ti prego krystal! Usa il dragospiro!
Krystal raccolse le sue forze e lanciò un potente attacco dragospiro contro il machop, che venne scagliato contro la parete e messo ko.
r- krystal! Sei mitica! Fatti abbracciare!
Rika corse verso il suo pokèmon e la abbracciò stretta. Accorse anche gary che si complimentò con tutte e due.
g- complimenti rika, anche a te krystal. Il tuo pokèmon è cambiato molto, da quel dratini spaurito che era.
r- già… mi sto divertendo un mondo viaggiando con te gary! e tu?
g- certo, anch’ io. Di solito è ash l’ unico che mi fa ridere, ma ho scoperto che ci sei anche tu! (<ed è anche molto carina> basta coscienza, smettila! <non posso! Sei tu che mi fai parlare! La coscienza è tua> bene, dato che è mia le ordino di stare zitta: stai zitta e non mi seccare!)
un’ infermiera joy prese krystal e le diede una ricarica totale, poi la strofinò con un unguento energetico e guidò i ragazzi nella seconda sala. Lì li attendeva un altro lottatore, che aveva mandato in campo un machoke.
Al risuonare del gong, il machoke si diresse con passo sicuro verso krystal, preparando un gelopugno: aveva in mente di usare la stessa tattica del lottatore di prima, questa volta, però, il drago si spostò agilmente e colpì il machoke con una potente codata, mandandolo a terra.
r- forza krystal! Attacco testata!
g- capocciata!
r- attacco capocciata e poi tuononda!
g- forse sarebbe meglio il contrario!
r- allora fai il contrario! Prima tuononda e poi capocciata!
Il pokèmon, obbediente, eseguì gli attacchi, mettendoci tutta la potenza di cui era capace: ci teneva veramente a diventare un dragonite! Krystal sonfisse così anche il secondo lottatore, lì infermiera joy fece lo stesso procedimento di prima su krystal e li guidò nella nuova sala.
r- a proposito, grazie per i suggerimenti gary!
g- di nulla. Ti avevo promesso di aiutarti a fare evolvere il tuo pokèmon, no?
r- comunque grazie, ora vado!
g- (<avanti, ammettilo, è carina!> senti coscienza, te l’ ho già detto: sparisci! <ma prima ammetti che è carina!> l’ ho già detto ieri sera. Comunque. È molto carina. Adesso vai e non rompere <e va bene, vado, ma che antipatico…>)
il terzo lottatore aveva scelto un machamp, che aveva un aria molto arrabbiata.
r- krystal! Facciamogli vedere di cosa siamo capaci noi due! Attacco… tuononda!
Il drago indirizzò una scossa elettrica contro il machamp, che la evitò per un pelo, però gli paralizzò due delle sue quattro braccia.
r- grande krystal! Ora colpiscilo con il dragospiro!
Ma il machamp aveva ancora due braccia da poter usare, quelle inferiori, e prese il dragonair, e, con molta fatica dato che i dragonair misurano almeno 4 metri di lunghezza, e le fece fare un movimento sismico, quindi la schiantò a terra.
r- krystal!
Intanto, il lottatore stava ridendo soddisfatto.
r- eh no caro mio! Krystal vuole evolversi e tu la aiuterai nel suo scopo!
Dragonair si rialzò da terra e si preparò a lanciare un nuovo attacco, che aveva appena imparato, l’ ira del drago.
g- rika! Krystal ha imparato un nuovo attacco! È l’ ira del drago, forza, ordinale di eseguirla!
r- e va bene! Krystal, ti senti pronta per lanciare l’ ira del drago?
Il pokèmon-serpente annuì.
r- allora vai! Ira del drago!
Krystal lanciò il potente attacco contro il machamp, che venne messo ko e rika potè così passare alla quarta sala. Lì il pokèmon in campo era un hitmonlee.
g- stai attenta! Tirano dei calci micidiali!
r- non ti preoccu…
rika non ebbe nemmeno il tempo di finire la frase che vide krystal cadere a terra e venire lanciata contro di lei.
r- krystal! Vai con test… no, capocciata!
Krystal colpì l’ hitmonlee mentre si stava preparando a fare un calcinvolo, in questo modo stroncò l’ attacco e il pokèmon dell’ avversario cadde a terra.
r- è il momento opportuno! Krystal, ira del drago!
Poi…
Rika si trovava nella quinta e ultima sala prima del maestro del dojo karate e il suo dragonair era in evidente difficoltà: l’ hitmonchan del suo avversario aveva tempestato krystal di gelopugni, e quest’ ultima era a terra, le forze ridotte allo stremo.
r- krystal! Dragospiro!
Krystal tentò di eseguire l’ attacco ordinatole, ma cadde a terra, svenuta.
Arbitro- l’ incontro è stato vinto da hitmonchan, rika perde!

Krystal era stata portata al centro pokèmon di zafferanopoli, ma non sembrava grave e poco dopo gary e rika poterono dirigersi verso la stazione e salire sul treno che li avrebbe portati a fiordoropoli. Il treno partì poco dopo. Durante il viaggio gary si addormentò, mentre rika si mise a girellare tra i vagoni e ne vide uno vuoto, dove c’ era un pokèmon legato a un guinzaglio, un chicorita, che sembrava non stare troppo bene. Incuriosita entrò e si mise ad accarezzare il piccolo pokèmon.
r- ciao piccolo! Come stai?
Mentre coccolava il piccolo pokèmon non si accorse che un ragazzo era entrato nella cabina e la stava fissando.
?- scusa, e tu chi saresti? E cosa ci fai con il mio pokèmon?
r- ah, è tuo? Ma non vedi che si sente male? Perché non lo porti ad un centro pokèmon?
Alla domanda di rika il ragazzo fece spallucce e mormorò
?- tanto è debole…
r- e allora? È pur sempre il tuo pokèmon? Non puoi lasciarlo soffrire così!
?- scusa, ma te ne vorresti andare? Sto andando a fiordoropoli per darlo al casinò roket. Non lo voglio più con me. Il mio nuovo cloyster è molto più potente di questo stupido pokèmon.
r- non la passerai liscia! Solo perché siamo in treno e c’ è un sacco di gente non ti picchio! Ma ci rivredemo!
Rika sparì sbattendo la porta dello scompartimento del ragazzo e, sempre con violenza, aprì la porta dello scompartimento dove gary stava dormendo, svegliandolo.
g- che cosa c’ è? Siamo arrivati?
r- no, ma ho visto un ragazzo che vuole vendere il suo pokèmon al casinò di fiordoropoli: non lo sopporto, e ti prometto che farò di tutto per evitare che quel chicorita finisca come premio al casinò roket!
g- brava, così si fa! A proposito di fiordoropoli, quanto manca perché arriviamo?
r- dovrebbero mancare… 20 minuti.
A fiordoropoli…
r- adesso andiamo al casinò.
Gary intanto, stava avendo un nuovo dibattito con la sua coscienza…
g- ma la smetti di tormentarmi? <no, finchè non le dici che ti piace?> senti coscienza, adesso non posso: è infuriata perché… <lo so perché è arrabbiata! Sono nella tua testa! Ma appena tutto si è sistemato…> vai via adesso. Non ti prometto niente. Vattene o ti picchio <e come fai a picchiarmi? Io sono te, non te lo ricordi? Dovresti picchiare te stesso. Ma ve bene… adesso me ne vado> che stupida coscienza mi ritrovo… perché?).
intanto erano arrivati al casinò, giusto in tempo per vedere il ragazzo uscirne, senza più il suo chicorita e con il guinzaglio in mano. Rika entrò furente nel casinò e si rivolse arrabbiata ad un’ addetta alla distribuzione dei premi.
r- quanti gettoni costa quel chicorita che vi è appena stato consegnato?
Addetta- ti conviene darti da fare ragazzina, ci sono altre dieci persone che lo vogliono, comunque costa 5000 gettoni.
g- diamoci da fare allora! Io vedrò di comprare quanti gettoni posso con i miei soldi.
r- grazie gary! ecco, io ho 20000 yen, quanti gettoni posso acquistare?
Addetta- 1000, ecco a te
g- io ho 80000 yen, e dovrei acquistarne giusti 4000, così il chicorita è nostro.
Addetta- e va bene, ecco il chicorita.
Consegnò a gary una pokèball e annunciò dentro un microfono che il chicorita in palio era stato venduto: una decina di persone si allontanò delusa dalla sala.

r- grazie gary! senza il tuo aiuto monetario non ce l’ avrei mai fatta! Ma in gran parte l’ hai acquistato tu il chicorita, quindi lo dovresti avere tu…
g- non ti preoccupare, io vorrei tanto avere un mudkip, il chicorita lo puoi tenere tu.
r- grazie mille gary, ti adoro!
Rika, senza rendersi conto di ciò che faceva, abbracciò gary e gli stampò un bacio sulla guancia, poi liberò il suo nuovo chicorita e krystal, iniziando a fare le presentazioni e abbracciarli entrambi. Gary era rimasto lì, imbambolato a guardare rika giocare con i suoi due pokèmon.
g- (mi ha dato un bacio… <e allora che ti dicevo?> tu non dicevi proprio niente stupida coscienza! E adesso vattene! <che maniere! Me ne vado, me ne vado, visto che non sono gradita…>)
r- bene chicorita, dato che sei un maschio ti chiamero… ricky, ti piace?
Il piccolo pokèmon d’ erba saltò tutto contento tra le braccia della sua allenatrice, facendole le feste.
r- che bello! Krystal, sei contenta, hai un nuovo amico!
Ricky e krystal si misero a giocare assieme, krystal portava ricky in acqua e lo faceva tuffare, insieme si divertivano un mondo, era un tale spettacolo guardarli!
r- perché non fai uscire anche il tuo jolteon gary? gary? mi ascolti?
g- cosa? Certo! Vai jolteon! E venite fuori anche voi wartortle, shyter, cubone e ninetales!
r- fantastico! Hai un cubane! Sono così dolci… vieni qui piccolino…
per tutte risposta il piccolo pokèmon le diede un colpo con il suo osso sulle dita.
r- ahia! Ma come…
g- non è molto amichevole, ma se ti conquisti la sua simpatia, vedrai come diventerà dolce!
Gary, rika e i loro pokèmon passarono tutta la giornata a divertirsi, finchè, verso l’ ora di cena rika propose a gary di fare un incontro.
r- è da “tanto” che viaggiamo assieme e non ci siamo ancora sfidati. Coraggio, ti sfido!
g- accetto la sfida, è da tanto che non combatto!
r- ovviamente useremo due pokèmon, dato che io ne ho solo due.
g- io scelgo prima ninetales e poi wartortle.
r- prima voglio vedere come te la cavi tu ricky, vai!
Il piccolo chicorita non se lo fece ripetere due volte e si mise subito in posizione per combattere. Gli altri pokèmon si sistemarono, curiosi di vedere come sarebbe andata a finire.
g- a te dato che sei la più giovane!
r- bene ricky, lo so che ci conosciamo da poco, ma dovrai aiutarmi molto e dovrai anche impegnarti: gary ha scelto un pokèmon di fuoco contro di te.
Il pokèmon dagli occhi rossi annuì con vigore.
r- bene, allora usa la stretta con liane!
g- ninetales! Lanciafiamme!
r- ricky! Spostati e usa l’ attacco paralizzante!
La volpe di gary evitò la polvere paralizzante per un pelo e rispose con un attacco riduttore. Che colpì in pieno ricky.
r- ricky! No! Foglielama!
Il chicorita radunò tutte le sue forze per lanciare un attacco foglielama contro ninetales, ma l’ altro fu più veloce e lo mise ko definitivamente con un lanciafiamme.
r- no! Non è giusto! Non ho mai vinto da quando mi sono messa in viaggio con te gary! prima ash, poi al dojo, ora adesso!
g- sarò io che ho il cattivo influsso -scherzò gary- ma adesso dobbiamo fare il secondo incontro, e io mando in campo wartortle!
r- krystla, facciamoci onore! Comincio io dato che ho perso prima. Vai con tuononda krystal!
g- wartortle, ritirata!
La tartaruga si ritirò nel suo guscio e rimandò il tuononda al mittente, la quale si scansò per un pelo.
r- krystal! dragospiro!
Wartortle incassò il colpo senza aver subito danni, almeno in apparenza, ma l’ attaco di krystal lo aveva semiparalizzato. Se avesse subito un altro attacco del genere avrebbe perso l’ incontro. Gary si accorse subito che qualcosa non andava: i movimenti del suo pokèmon erano meno scattanti e non riusciva quasi più ad evitare gli attacchi capocciata di krystal.
r- krystal! Tuononda!
Ora, wartortle era paralizzato definitivamente e a krystal basto un dragospiro per sconfiggerlo.
r- evviva! Abbiamo vinto, grande krystal!
Rika si precipitò ad abbracciare il suo pokèmon, senza designare ricky, che seppur avendo perso si era battuto molto bene.
g- adesso diamo pari. Però, per decretare il vero vincitore ci vorrebbe un terzo incontro…
r- ma dai gary, era un’ amichevole! Adesso andiamo al centro pokèmon a dormire! Domani partiremo per olivinopoli!

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