- Capitolo 1° -
Tutti i
personaggi di questa storia sono maggiorenni, i fatti e i personaggi non sono
esistiti o esistenti.".
Il giorno dell'esame si era vestito con cura:pantaloni neri e camicia di raso rosso.
Non avrebbe voluto prendere un brutto voto.
Ma non si era preparato poi molto.
Gli altri ragazzi erano tutti tesi,chi per l' esame di matematica,chi per quello di arte,chi per quello di estetica.
Ormai si stava facendo tardi:i corridoi si andavano spopolando e all'interno dell'università venivano accese le prime luci.
Finalmente toccava a lui.
Quando aprì la porta,il ragazzo si trovò davanti il professore:massiccio e austero come la cattedrale di notre-dame,contrastava con l'esile figura dell'esaminando.
"Prego,si sieda",ordinò l'uomo adulto.
"Da quello che mi risulta,i suoi scritti non sono andati bene.17.Non ha molte scelte."
"Lo so." rispose meccanicamente il ragazzo.I suoi occhi seguivano le mani possenti del professore,che stava scrutando un foglio di carta,con le sue note,probabilmente.
Alzò lo sguardo.
"Bene,allora mi parli un pò della teoria del colore di Goethe.
"........"
"Non se la ricorda?Bè,ha comunque diritto ad una seconda domanda:mi specifichi il concetto di plasticismo."
"............"
"Scusi,ma cos'è venuto a fare,se non è preparato?A perdere tempo?" La rabbia nella voce dell'uomo accentuava ancora di più i suoi tratti severi.
Il giovane ragazzo rispose solo un sommesso "non proprio" e all'improvviso saltò addosso al professore,facendolo cadere dalla sedia e mandandolo a sbattere contro il muro.
Il prof. non ebbe modo di replicare perchè il giovane gli si era seduto a cavalcioni e lo aveva praticamente costretto a baciarlo!
Il ragazzo sentiva il suo corpo bruciare:prese le mani di lui e le infilò sotto la sua camicia!
Com'era stridente il contrasto tra le sue mani segnate dagli anni sul suo petto bianco e fragile!
Quando l'uomo adulto si rese conto di ciò che stava succedendo,dapprima ne fu smarrito,ma poi non ci mise molto ad approfittare della situazione.Allora le voci che giravano sui suoi strani "giretti" non erano solo fandonie!
Il professore ribaltò la situazione(in tutti i sensi^-^)e sbattè il giovane a terra,bloccandolo col suo peso!Con una mano gli teneva fermi i polsi,mentre con l'altra gli sbottonava la camicia rossissima.Il ragazzo teneva la testa girata, da una parte,come un agnello sacrificale,il cui candore contrastava col sangue che sgorga dalle sue carni......
In effetti quello che avvenne poi fu un pò un sacrificio.Ma come ogni sacrificio,era per una nobile causa.
Non avrebbe voluto prendere un brutto voto.
E non lo avrebbe preso.
|
|
