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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Persone famose e TV
Dalla Serie: WWE Smackdown
Titolo Fanfic: BEHIND THE SHOW, OUR REAL CRAZY LIFE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: gokuzzola galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 21/01/2006 17:03:03

un`ipotesi realistca di vita di coppia di due persone dallo stile di vita completamente diverso...amici, gioie e dolori!
 
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LA MATTINA DI NATALE...
- Capitolo 1° -

Ciao a tutti! Per la prima volta mi cimento in un genere di fanfic diverso dal solito (io scrivo su Saiyuki) in una storia nata da ore e ore al telefono con due mie amiche, nelle quali i viaggi mentali superavano l’iperspazio e oltre! Perciò dedico questa fan a Marika, che mi ha dato l’idea di scrivere questa storia, e a Manuela che ne è protagonista inconsapevole!
Non mi resta che augurarvi buona lettura e dirvi di COMMENTARE in qualsiasi caso, sia che vi piaccia sia nel caso in cui vorreste prendermi a picconate per quello che avete appena letto!


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Mmmh….

Mi risveglio piano piano, il letto è morbido e mi sento avvolta da un calduccio meraviglioso; mi accoccolo in questo tepore tranquillizzante dandone già per certa la provenienza e mi crogiolo nella dolce e romantica idea della situazione, cioè essere rinchiusa in questo morbido abbraccio…già proprio morbido!

Morbido!

Morbidissimo…!

Morbidissimo???

Lui può essere descritto in molti modi, ma il morbido non rientra in nessuno di questi. Apro svogliatamente un occhio per distruggere totalmente quello che la mia mente aveva già piacevolmente immaginato.
Il “caldo abbraccio” altri non era che del piumone del letto…oh infausta realtà!
Butto un occhio alla sveglia, le 10.08, un record essere già sveglia!
Lui non c’è, probabilmente ha avuto la mia stessa idea e si è già alzato fregandomi sul tempo, l’anno prossimo trucco la sveglia così non mi frega!
Mi metto seduta sul letto e mi paso le mani sul viso facendo passare le dita sotto gli occhi, eh sì, ieri sera ero truccata e visti i nostri personali festeggiamenti per la vigilia meglio togliere la matita sbavata un po’ Panda-style prima di alzarmi!
Nel mettere giù un piede dal letto scorgo la mia gamba nuda e ora che ci faccio caso non solo la gamba lo è!
Non mi posso vedere ma so per certo di aver assunto una notevole colorazione rossa a cui credo manchi solo la fuoriuscita di fumo dalle orecchie!
Mi avvolgo nel lenzuolo e mi alzo, non sopporto l’idea che lui mi vedo senza niente addosso, per il semplice fatto che lui ha un corpo perfetto, da dio greco, mentre io…bhè grassa non sono, sono 1.80 e di corporatura normale, ma visto il genere di ragazze a cui è abituato, visti poi gli standard delle sue colleghe, non avrei nemmeno un briciolo di speranza di poter competere!
Ancora non capisco come mai stia con me, cioè ufficialmente stiamo insieme da quasi 5 mesi, senza contare il periodo prima. Per ufficialmente intendo che lui è venuto in Italia e ha conosciuto mia madre e io sono andata in America a conoscere la sua famiglia…e i suoi colleghi! La mia espressione doveva essere un po’ quella di Alice nel paese delle meraviglie!!! Dopo il primo momento (mio) di imbarazzo ho iniziato a parlarci e devo dire che sono rimasta sorpresa, inconsciamente tu te li immagini come li vedi sul ring anche se sai che non è vero, e poi te li ritrovi li a scherzare e parlare. Ho conosciuto pure le sue colleghe e devo dire che quasi tutte mi sono piaciute, sono ragazze alla mano, certo poi ci sono delle eccezioni!
Mentre percorro il viale delle rimembranze afferro al volo i pantaloni della tuta e una maglia a maniche lunghe e mi infilo in bagno. Mi dò una lavata veloce, mi vesto e mi pettino bloccando i capelli dietro al nuca con un mollettone…insomma faccio il necessario giusto per non sembrare uno zombie!
Esco e mi dirigo verso il salone.
Trovo le luci accese, l’albero è illuminato e poi lo vedo: accucciato sotto l’albero in pantaloncini e felpa…è mai possibile che non abbia mai freddo? Ok che in America fa più freddo che qui da noi, ma ora è troppo!!!
Lo vedo armeggiare con un pacco che definire enorme è riduttivo, viste le dimensioni credo che mi arrivi all’altezza delle anche perciò almeno un metro è alto, indeciso su come sistemarlo sotto l’albero.
Sono appoggiata allo stipite della porta e potrei stare qui ore a guardarlo, ma a pranzo abbiamo ospiti!

-Bhè, se lì dentro c’è un elefante, ti ringrazio per il pensiero ma non credo di poterlo tenere!

Lo vedo alzarsi di scatto e girarsi ancora più velocemente incastrandosi una mano tra le luci dell’albero mentre l’altra è appoggiata sul cuore guardandomi sorpreso e spaventato.
Mi volto indietro e poi torno a guardarlo.

- Non vedo mostruose creature aliene alle mie spalle, perciò se è questo l’effetto che ti faccio mi sa che dobbiamo rivedere il nostro rapporto!

-Che scema che sei…

-Proprio le dolci parole che volevo sentire la mattina di Natale…il buongiorno è roba vecchia!

Mi avvicino a lui e lo abbraccio, lui chiude le sue braccia intorno a me, cavolo quanto adoro questi momenti!!

- Tu dovresti ancora dormire a quest’ora!

-Lo so, e anche tu se è per questo! Ma è Natale e volevo sistemare il tuo regalo sotto l’albero prima che ti alzassi ma vedo che mi hai preceduta!

Alzo la testa per guardarlo e in quel momento le nostre labbra si uniscono.

-Buona Natale Fede!

-Buona Natale anche a te, Randy!

Un veloce bacio sulle labbra e mi stacco da lui correndo verso la camera per prendere il suo regalo. Ritorno in sala e l’occhio mi cade sull’enorme pacco che è il suo regalo per me e improvvisamente mi rendo conto della disparità dei nostri regali. Insomma lui è una superstar che guadagna un mucchio di soldi, io una studentessa universitaria che nel tempo libero si arrangia con qualche lavoretto giusto per pagarsi i voli di andata e ritorno tra qui e gli USA. Per vederci ci alterniamo, però non mi piace che sia lui a pagarmeli, mi fa sentire a disagio e credo che lui l’abbia capito, infatti non me lo chiede nemmeno più.
Credo si sia accorto del mio cambio d’umore perché si avvicina e mettendomi una mano sul fianco mi chiede se sto bene.

-Sì sto bene, solo che…

-Solo che?

-…che…cavolo guarda il tuo regalo e guarda il mio! Mi dispiace che sia più piccolo, il fatto che è difficile sceglierti un regalo, hai già tutto e…

-…e siamo sempre alla stesa storia! Non ti ho mai chiesto una Ferrari in regalo, perciò non farti inutili seghe mentali come se lo avessi fatto. E poi…me lo dai sto regalo e fai giudicare me così poi apri il tuo o vogliamo stare qui a parlarne per tre giorni e aspettare altrettanto per farti aprire quel misterioso, enorme e invitante regalo?

-Muoviti a scartare!

-Lo sapevo!

Le sue lunghe dita scartano la confezione che è lunga e rettangolare e sul coperchio porta il nome di una gioielleria. Lo apre piano e rimane a guardarne il contenuto per alcuni istanti senza dire una parola e perciò non capisco se gli piace o meno. È un bracciale in cuoio e oro bianco e quest’ultimo è leggermente lavorato. Ho speso una fortuna ma credo ne valga la pena…certo ammesso e non concesso che si decida a dirmi qualcosa!
Poi solleva lo sguardo e fissandolo nel mio, sorride.

-Grazie, è veramente bello. Mi piace…sul serio!

Sospiro sollevata e ricambio il sorriso, non sa che peso mi ha tolto.

- Dai, agganciamelo!

Lo faccio senza dire bhè e noto che ha iniziato a sogghignare!

-Che c’è da ridere?

-Stavo pensando a quando lo farò vedere a quel buzzurro che viene oggi a pranzo, vedrai come schiatterà d’invidia!

-Non credo che lo farà, questo non è il suo genere. E poi John non è un buzzurro, è uno sportivo. Parli di lui come mia madre!

-Tua madre è una donna intelligente e ha pienamente ragione! Io sono uno sportivo, lui è un buzzurro!

-Se inizi a parlarne male ora, tremo al pensiero di quello che succederà a pranzo.

-Perché scusa?

-Perché ogni volta che vi trovate insieme sembrate due bambini!

-Allora, se sono un bambino posso portarmi via il tuo regalo e tenerlo per me, no?

-E perché scusa? I regali dei bambini sono fatti col cuore e se non li accetti poi ci rimangono male. Allora posso? Eh?

-Puoi cosa?

-Aprire il regalo!!!

-Non saprei…mi hai fatto venire un infarto, mi hai dato del bambino, cioè queste sono cose che ti feriscono nel profondo, non credo di essere pronto a farti aprire il regalo.

Si mette seduto con una mano sul viso per evidenziare il tono drammatico che ha usato.
Lo raggiunge una cucinata in pieno viso.

-Scemo!

Nemmeno a dirlo inizia una battaglia a cuscinate e come al solito lui ha la meglio e mi blocca sotto di lui con le mani hai lati della faccia; tento di divincolarmi ma la cosa è palesemente inutile.

-Eh no, da qui non scappi!

-È una minaccia?

-Semplice constatazione

-Se non avessi un pacco da aprire resterei più che volentieri.

Mi guardi sarcastico, ripenso a quello che ho appena detto e capisco il perché.

-Oh, bhè se vuoi…

-Non terminare la frase!

Tento ancora di divincolarmi ma niente.

-Ho detto…

Mi bacia

-che da qui…

Un altro bacio

-non scappi. Chiaro?

-Cristallino! E poi non potrei mai andare contro il Legend Killer!

-Saggia decisione!

Unisce di nuovo le nostre labbra, questa volta in un contatto più profondo. Mi libera le mani cosicché riesco ad allacciargliele intorno al collo; abbandona le mie labbra per scendere sul collo provocandomi mille brividi. Evitando di interrompere il contatto inverto le posizioni e mi trovo sopra di lui. gli prendo il viso tra le mani e lo bacio.

-Ehi, Legend…

-Sì?

-A proposito di ciò che dicevi prima…bhè…

Mi alzo di scatto e mi catapulto sul mega-pacco regalo

-…sono scappata!

-Questo è sleale!

-No è furbizia femminile!

-Non ho parole…

-Allora posso aprilo???

-Mi arrendo, aprilo!

Non riesco a descrivere l’emozione che stavo provando, cavolo è veramente enorme! Tolgo il nastro e la carta con la stessa foga ed impazienza di una bambina di 10 anni.
La apro e…nulla! Solo tantissima carta velina!
Lo guardo mentre nel frattempo si è seduto sul divano.

-Cerca bene!

Inizio a frugarci dentro togliendo e sollevando la carta che viste le dimensioni della scatola è veramente tanta. Ad un certo punto le mie dita sfiorano qualcosa di rigido. Lo guardo negli occhi per un istante prima di sollevare l’oggetto: una scatolina di plastica blu scuro.
Fisso l’oggetto nella mia mano come in trance.

-Aprila, coraggio

Sollevo lentamente il coperchio e la mano libera mi scatta come un lampo verso la bocca mentre sento gli occhi farsi umidi e far scendere qualche lacrima.

-Voglio sperare che siano lacrime di gioia perché ti piace il regalo!

Non riesco a parlare, lo guardo per un istante e annuisco prima di tornare al piccolo cofanetto. All’interno tra il velluto scuro c’è un anello in oro bianco con incastonato un brillante a forma rettangolare.

-Non sarà mica…

-Dicono che i diamanti siano i migliori amici di una donna!

-Randy ma è troppo, e rispetto al mio…nn posso permetterti di…

-Sono abbastanza grande per decidere i regali che posso e non posso fare. E poi non ti ho chiesto il permesso, perciò va bene così. Ti piace?

-Mi piace? È meraviglioso! Io non so che dire…

-Sarebbe la prima volta e poi, non c’è nulla che tu debba dire.

Sono troppo sconvolta per rispondere alla battuta; ogni ragazza sogna il momento in cui riceverà in regalo un anello e ora per me il momento è arrivato.

-Lo posso mettere sul serio?

-Certo è tuo!

Lo afferro lentamente e me lo infilo sull’anulare destro, poi mi alzo e mi avvicino a Randy e lo bacio.

-Grazie, è bellissimo. Ti amo!

-Anch’io.

-Mi sento in colpa a pensare di averti regalato solo quel bracciale

-E perché? Mi sa che in proporzione hai speso più tu di me.

-Non è questo l’importante…vorrà dire che stasera mi farò perdonare

-Con gli interessi?

-Certamente!

-Non vedo l’ora!

-Ora? Oh cavolo…guarda com’è tardi, dobbiamo muoverci, fra un po’ arriveranno Manu e John.

-Eh sì dobbiamo prepararci, no vorrai mica che il buzzurro ci trovi impreparati ad accoglierlo! A proposito, Marika non viene?

-No, passa il Natale coi suoi, ma poi si vede con R.V, il fratello minore di John che ha la sua età e ci raggiungono qui.

-Ora dove stai andando?

-Io in cucina a preparare il pranzo, tu resti qui e sistemi un pochino, poi apparecchia il tavolo, ti ho già preparato tutto devi solo metterlo sulla tavola.

-Ehi, ma così faccio tutto io! Tu non sai con chi stai parlando!

-Se preferisci qui faccio io e tu vai a cucinare, ma visto come hai ridotto l’altra sera un semplice uovo nel tentativo di bollirlo, non so quanto potresti fare…ma se la qui presente superstar vuole, io le cedo il lavoro.

-Precisamente cosa ci sarebbe da fare?

-Preparare gli antipasti con la pasta sfoglia e mettere più tardi in forno quelli in congelatore, preparare il condimento della pasta, preparare il condimento per la carne, pulire l’insalata, preparare il pandoro secondo la ricetta di mia madre e più o meno è tutto. Allora? Facciamo cambio?

-Mi sa che ti lascio nel tuo regno…

-Lo immaginavo ma comunque, appena hai finito vieni di là che qualcosa da farti fare lo troviamo!

-Guarda che poi mi dovrei anche preparare…

-Perché io secondo te mi presento in tuta? Comunque il fondotinta l’ho preso nuovo, lo trovi nel primo cassetto in bagno!

-Io, una persona famosa, un vip, Randy Orton, il Legend Killer costretto a subire insinuazioni sulla mia persona e fare lavori domestici da una perfida megera…ah destino crudele, perché non mi hai affiancato una fata gentile che mi facesse stare tutto il giorno sul divano a poltrire, io uomo lavoratore…

-No, uomo pirla…se non ti vado bene, puoi dirlo, che me ne vado anche subito!

-E al tuo posto viene la fata?

-Possiamo sempre provare…

-Per me va bene…

Detto, fatto. Con passo deciso e a testa alta mi avvio verso la porta; faccio per prendere il cappotto quando mi sento abbracciare da dietro.

-Guarda che poi non viene la fata se mi tieni qui…

-Sopravviverò…

-Se vuoi te la chiamo io! Vuoi Torrie…o Maria…o una a caso tanto sono tutte uguali…

-Meglio Candice, più focosa e poi Torrie è già sposata, non sarebbe carino!

Lo odio quando le tira in mezzo, loro belle, perfette, grazie al chirurgo, ma perfette…

Mi stacco da lui e prendo il cappotto.

-Passerò in settimana a prendere la roba, sempre che la fata non riesca già a sistemarmela in valigia!

-Forse è meglio che resti, sai in cucina non sono perfette le fate, e oggi abbiamo ospiti.

-Quindi resto perché ti serve una cuoca!

-Non solo, ci sono molti doti della mia cara megera che sono interessanti.

-Stanotte non mi davi della megera…

-Infatti, sei anche una fata!

-Bene, ora che lo hai ammesso sappi che in questo momento la fatina è a riposo e qui c’è la megera, perciò fila in sala a sistemare!

-Magari posso chiamare Candice giusto per rendere l’atmosfera in sala più focosa!

-Amore, c’è un altro modo per rendere l’atmosfera focosa, sai…

-E quale?

-Ficcarti la testa nel forno caldo, lì si che potresti fondere!

-Ma poi come faresti senza di me…?

-Potrei chiamare qualche principe azzurro…chessò John o Sylvan Grenier…o Mr.Kennedy...

-Va bene, siamo pari! Vado ad eseguire i miei compiti!



______________Due ore dopo______________

DRIN DRIN…DRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIN

-Fammi indovinare chi può essere il pirla che suona così il campanello!

-Non iniziare subito, sii gentile.

Vado ad aprire la porta e mi trovo davanti Manuela e il suo boyfriend! Nemmeno il tempo di chiudere la porta che io e lei ci guardiamo negli occhi con un sorriso a 126 denti e in coro: “Devi troppo vedere una cosa”

Lei si sfila il guanto di lana, io quello da cucina. All’anulare di entrambe spiccano due anelli.

-Randy guarda…è rotante!

-John guarda come brilla!

I due ragazzi ci guardano in maniera dubbiosa pensando ognuno del regalo dell’altro:
“ma come ha potuto scegliere una cosa del genere?”

-Ciao John, scusa se non ti ho salutato subito ma dovevamo farci vedere i regali.

-Figurati, almeno qualcuno di educato c’è qui!

-Cosa vorresti dire?

Sulla testa di me e Manu si formano due goccioloni…eh sì, sarà un pranzo mooolto lungo!


_________CONTINUA…_______________________________________________


Bene, il primo capitolo è finito, il secondo è già in cantiere, ma aspetto vostri giudizi prima di pubblicarlo…mi raccomando COMMENTATE e…Now it’s time to shine, I’m gonna take what’s mine…!
 
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