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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: GLI EREDI
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: riddlederek galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 18/01/2006 14:23:29

i due eredi della famiglia malfoy e potter, che dopo vari scontri s`innamorano...
 
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L`Incontro - Scontro
- Capitolo 1° -

Un lampo verde e poi tutto nero. Aprì gli occhi. <<Ancora quel sogno. Dannazione!>> pensò. Si guardò intorno. Si trovava nella sua stanza. Ancora estate. Tra un mese avrebbe iniziato il 5° anno nella Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
- Glade. Jeremy scendete!! - la voce fredda di suo padre. Draco Malfoy.
Non era cambiato molto. Sempre freddo, sempre acido, sempre biondo e sempre con quegli occhi grigi e profondi che ti mettevano paura.
Sua moglie. Pansy Parkinson. Il contrario di lui da diversi anni. Il motivo era ovvio. Era madre di due ragazzi ormai cresciuti e di una bambina piccola di appena due anni.
Era un miscuglio di moro e biondo.
Glade e Jeremy scesero al piano inferiore. Uno era moro, l’altro biondo. Entrambi con un fisico atletico. Nella scuola corteggiati in modo assiduo dalle innumerevoli ragazze della Scuola.
- Glade, Jeremy fate colazione. Tra un’ora andiamo a Diagon Alley per i libri…Siate puntuali o altrimenti vi lascio qui- dopo aver detto questo, Draco uscì da casa per dirigersi nel cortile.
I due rimasero a guardare per un po’ il padre, poi iniziarono a fare colazione. Glade giocava un po’ con la sorellina il cui nome era Joey.
I due ragazzi salirono nelle proprie camere per vestirsi e dopo scesero di nuovo in cucina per uscire con il padre, che trovarono lì in posizione eretta.
-Perfetto. Andiamo-
Arrivarono a Diagon Alley, dieci minuti dopo.
Il posto era pieno di genitori e studenti. I tre Malfoy salutarono un po’ tutti. Glade si divise da Jeremy e Draco per andare a comprare un giocattolo a Joey.
Mentre entrava nel negozio urtò una ragazza. Aveva lo stemma di Grifondoro sul mantello. Pensò che doveva essere del secondo anno in su. Non del 5° o del 6°- 7° anno. Per un semplice motivo. Li conosceva tutti. Era abbastanza carina. Alta un po’ meno di lui. Magra, un fisico da cercatrice. I capelli lisci di un castano chiaro che gli arrivavano alle spalle. Un raggio di sole che filtrava insistente gli faceva un riflesso dorato. Lei alzò lo sguardo per vedere chi era il ragazzo. Glade la guardò negli occhi. Erano di color miele. Con delle sfumature verdi. La carnagione era chiara ma non troppo.
-Stai attenta- disse con voce abbastanza seccata il biondino dei Serpeverde.
Notò che gli era caduto un oggetto dalle mani della ragazza. Si chinò a terra e lo prese. Un carion. Era abbastanza bello. Legno di quercia. Afferrò la bacchetta e disse -Reparo- lo caricò e iniziò a suonare una melodia che lui conosceva bene.
- Tieni, è come nuovo - entrò dentro. Sentì appena il flebile – Grazie - che usciva dalle labbra della ragazza, abbastanza imbarazzata.
Senza farci caso si fece sera. I tre rientrarono a casa. Glade fece felice la sorellina che apprezzò molto il regalo del fratello maggiore.

Una stanza buia. Una figura esile che ascolta quella stessa melodia. Si alzò di scatto dal letto. La porta si aprì e una figura maschile sui quaranta anni comparve.
- Jennifer, che ci fai tutta sola qui? - la voce era molto conosciuta. Era quella di Ronald Weasley.
- Non mi va di stare con gli altri. Lo sai pure tu il perché. - si alzò e si mise a guardare dalla finestra.
Ron si avvicinò alla ragazza e posò la sua mano sulla spalla.
- Non puoi isolarti a vita. - disse con voce rassicurante.
Jennifer si voltò e lo guardò. Lui sorrise teneramente. Lei ricambiò.
- I tuoi genitori non lo vorrebbero. Lo sai- un altro sorriso.
La convinse. Scese veloce le scale e iniziò a giocare con gli altri coetanei. Ron la guardava da lassù. Le mani in tasca e un sguardo triste.
- Harry…perché non sei più qui? -
Una lacrima scese sulla guancia con un po’ di lentiggini. Rimpianse di non essere stato lì con lui 12 anni fa. Si voltò e uscì dalla stanza piena di foto con Harry Potter che salutava e rideva.
Chiuse la porta.
Scese le scale e vide i suoi due fratelli gemelli che giocavano con i suoi figli. Sorrise. Dalla cucina un profumo di pollo attraversò la casa. Si avvicinò per vedere meglio. Vide sua moglie di spalle. Era bella lo stesso. Era sposato con Maggie Efens era di Tassorosso e quando loro facevano il settimo anno lei faceva il quinto. Uscì e andò in giardino. Come assomigliava a loro due. Salì su per la collina. C’erano due tombe. Una con su scritto “Intelligente ma coraggiosa. Hermione Granger”, nell’altra una frase più lunga, più sentita e provata “Il sopravvissuto questa volta non è riuscito a sopravvivere Harry Potter per sempre”.
Un’altra lacrima scese. Il vento scompigliò i capelli rossi. Respirò a fondo. Dei bei momenti gli passarono davanti agli occhi. Poi una voce lo riportò alla realtà. La voce di sua moglie e della ragazzina per cui stava ancora vivendo.


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