- Capitolo 1° -
Ciao Ste…
A volte mi chiedo se ho fatto bene ad avvicinarti a questo magnifico mondo: la scrittura.
Mi viene da ridere…l’unica cosa che sono in grado di fare, veramente bene, è questo. E anche io sono stata surclassata. Da te.
Da altra parte, vedo che sei fedele a quest’arte, scrivendo sempre, e forse, proprio come me, pensi giorno e notte a cose nuove da narrare, cosa penseranno i lettori, ‘non vedo l’ora di accendere il computer…’
Più ti conosco e più mi sfuggi…
Non come l’anno scorso, che mi sentivo superficiale, che ti salutavo e basta, e pretendevo di sapere tutto di te…così arrogante da permettermi di pensare che conoscevo ogni tua sfaccettatura.
Voglio essere sincera, Ste. La carta mi permette di esserlo ancora di più.
Sei così differente da come appari.
Sei piena di risorse. Voglio dire, sei tu quella che a nove anni ti credevi ridicola? Bene, io a nove anni non facevo che piangere, pensando a mio padre, a quello che ero e quello che poi sarei stata..
Se avessi già conosciuto la canzone ‘Chop Suey’ dei System of a down, la mia testa ne sarebbe stata inondata, con quelle parole amare e veritiere che paiono sputate da me, come siero di vita vissuta, Ste.
‘Father into your hands
why have you forsaken me
In your eyes forsaken me
In your thoughts forsaken me
In your heart forsaken, me oh
Trust in my self righteous suicide
I, cry, when angels deserve to die
In my self righteous suicide
I, cry, when angels deserve to die’
La vita non è semplice..
Banalità, mi accuserai.
Si. Anche le banalità devono aver spazio in questo mondo. E tu, tu che non vuoi essere giudicata, non essere la prima a farlo.
E tu, tu che sei la prima a voler essere lodata, non aver paura a essere giudicata, perché senza la critica non c’è la lode.
Non pensare che la vita sia solo spazzatura, sia solamente difficile.
Lo è; anche.
Ed è proprio per questo, che è così bello ridere. Perché la vita è così complicata..
E’ per questo che è così bello chiacchierare di stronzate con gli amici.
E’ per questo che è così bello fare l’amore..
Cantare.
Ballare.
Urlare.
Perché la vita è difficile.
Perché la vita è severa con te, rendendoti forte, rendendoti consapevole: ‘quello che sono riuscita a fare, tutto questo, è opera mia. Solo mia’
E’ anche per questo, non credi Ste?
Noi giovani persone, noi che siamo così stanche da sembrare pensionate, noi che ci portiamo avanti con cadaveri ogni tanto, così piene di pensieri, angosce e ilartità..
Non pensare di essere l’unica.
Come te, solo in questa città ventosa, ci saranno centinaia di ragazzi.
La vita è già complicata così com’è. Forse avrai tutto il mondo contro.
Forse.
Cosa ti importa?
Devi sempre averti come alleata. Sempre. E allora…chi se ne frega di tutto il mondo!
Adesso che ho fatto la mia paternale (mi sa che non ho ancora finito) e che ho mal di schiena (dannata sciatica) mi sento meglio.
Il fatto che non parliamo mai di cose serie.
Perché siamo troppo preoccupate a ridere. Tu a volte fino alle lacrime. Io sempre..perché mi trovo divertente.
Almeno io.
Cara Ste,o Bruciata, ti lascio, e non ti dico neppure ‘ti voglio bene’ perché è sottinteso.
Quindi, quando pensi che tutto vada letteralmente a fare in culo, pensa che non sei sola.
Ci sono io.
C’è la Ery. (segui la luceeeeeee..)
C’è…bhè, non ti basto?!!
Rebecca-Paris
Naife
Sicchè non rileggerò, scusami per gli errori..
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