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Categoria: Videogiochi
Dalla Serie: Sword of Mana
Titolo Fanfic: LUI & LEI
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: soren galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/01/2006 20:01:38 (ultimo inserimento: 15/01/06)

mi piace molto questo videogioco, e spero che questa fic venga bene!
 
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ATTO I: PRINCIPIO DELLA FRUSTRAZIONE
- Capitolo 1° -

In questo videogioco all'inizio si possono scegliere i nomi dei protagonisti, per cui metto quelli che ho scelto io [lui Cain, lei Mint]


Un giorno di pioggia, Julius stava pensando a un modo tetro per distruggere la vita dei due poveri protagonisti, a cui aveva già ucciso la famiglia.
Avendo anche perso il povero Oscuro Sire, meglio conosciuto come principe Straud, che amava usare come sua pedina di guerra, il nostro antagonista si trovò improvvisamente senza idee.
"Come rovinare la vita al gladiatore biondo [Cain]?", "Come riuscire ad uccidere la eretica vestita in azzurro [Mint]?" queste erano le domande che lo perseguitavano da tempo.
Nemmeno i suoi mostriciattoli guidati dalla magia oscura erano riusciti a far loro un graffio. Dovuto al fatto che i boss sono troppo facili per essere un gioco targato Square-Enix? Ovviamente no. Il fatto era che tutti i malvagi prima o poi hanno il "blocco" della malignità.
Il povero Julius, reincarnazione di Vandol, non aveva mai avuto un problema simile, finora. Il suo piano d'attacco era semplice: uccidi, uccidi, uccidi.
Non c'era una piega. Aveva sempre funzionato alla perfezione. Fino a quando non è arrivato il biondino [Cain] a rompere le scatole e a gasarsi dicendo "ti proteggerò io, Mint" quando in realtà era sempre lui a farsi proteggere dalla povera ragazza. Anche se ultimamente sembra che le abbia detto "Ti proteggerò io Mint, questa volta PER DAVVERO".
La uccisione di Straud da parte del giovane ha poi anche fatto delirare la malvola Isabella, innamorata del principino, ed ora gli ha volto le spalle.
"Peccato" pensava il genio del male "poteva anche servire".
Ma se c'era una cosa certa era che la delicata malvola non si sarebbe di certo fatta mettere i piedi in testa da un povero sfigato quale lui.
Il suo piano 'uccidi' al cubo non avrebbe mai funzionato. Anche perchè fino a quando Cain, Cibba il saggio e Messer Bogard sarebbero rimasti a proteggere l'eretica, lui non l'avrebbe mai potuta toccare.
Nel disperato tentativo di trovare una nuova tattica, il maligno rimase tutto il giorno a pensare rinchiuso nella sala del trono del castello dell'ormai defunto Granz.
Il suo povero cervellino che era abituato a 'uccidere' non riuscì a trovare una soluzione.
Non poteva neppure chiedere aiuto al conte Vlad, che da anni non lo ascoltava più, perchè era troppo occupato a 'rubargli' le eretiche, addormentarle e metterle in bare fino a quando la reincarnazione di Vandol non l'avesse piantata di ucciderle tutte.
"Donne" pensò Julius "donne eretiche. E me ne manca una per averle uccise tutte. Se solo quella dannata eretica si degnasse di morire..."
Il suo 'amico' divora-anime pensava solo più a divorare anime, appunto.
Era rimasto solo.
Solo contro il mondo intero, quest'ultimo, però indifeso di fronte alla sua magia oscura.
Il nostro Julius, infatti, era perfino più forte di Vandol in persona, colui che anni prima era riuscito a creare 'l'impero del MALE'; il nostro cattivone era anche riuscito ad ottenere la chiave del santuario del Mana. Gli sarebbe bastato andare lì per avere abbastanza potere da poter conquistare l'intero universo.
Ma non lo aveva ancora fatto, perchè sapeva che quegli impiastri gli si sarebbero di nuovo messi tra le ruote.
"Sia mai" pensò lui.
Questo il motivo della sua ritirata strategica.
Un altro motivo era il fatto che si era preso il raffreddore, ed un mago col raffreddore non va molto lontano.
Poi, ad un certo punto, gli venne l'idea.
Lui voleva uccidere l'eretica, giusto? Ma con quel gruppo di idioti riuniti a casaccio non ci sarebbe mai riuscito....
Così decise di rapire il valoroso Cain.
Oramai aveva deciso. Lo avrebbe fatto. Anche se il fantasma della donna che amava e che lo condusse alla morte gli si fosse a apparso davanti.
Lo avrebbe rapito e lo avrebbe ucciso.
In fondo, i cavalieri di Gemma erano rimasti in due, e quel povero diavolo di Cain poteva anche essere il più inutile della compagnia, ma sapeva che per loro era importante.
O almeno, per LEI.
Sapeva che il sentimento che la ragazza provava per il biondo gladiatore l'avrebbe spinta a sacrificarsi.
Due piccioni con una fava. Dopo aver ucciso Mint, avendo così sterminato il clan, avrebbe fatto fuori anche il ragazzo.
Dopo questa idea geniale, Julius capì di non essere poi così stupido, e che ora nulla l'avrebbe fermato.
....
Nulla tranne il raffreddore.


Fine atto I

 
Continua nel capitolo:


 
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