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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: THE PARADISE IS THE WORLD
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: manumanga galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 12/01/2006 19:11:36

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1O CAPITOLO
- Capitolo 1° -

questa fan fic l'ho scritta 2 annetti fa e cancellata perchè no mi piaceva la storia come l'avevo impostata..in realtà era la trama di un fumetto giaponese collocata in giappone e ora l'ho trasformata in na storia per ragazzi colocata in inghilterra(LONDRA)con personaggi e luoghi inventati dalla mia fantasia...non so se questa soria sia bella,interressante o orribile..questo ve lo faccio giudicare a voi..
Buona lettura.


Notte mite e tranquilla,stelle lucenti che brillavano nelle tenebre seguendo il mio sonno inquieto.
Vedo un susseguirsi di immagini una dietro l’altra freneticamente,senza senso,nessuna connesse all’altra. Un prato di fiori appassisce soffocato dal buio ,cenere nell’aria che mi appannava la vista,un uomo incappucciato che mi strozzava con una morsa dura,sollevandomi da terra di peso e io che non riuscivo a togliere le sue mani dal mio collo,e tante altre ancora. Sudavo freddo,avevo i brividi. Tutta la notte un susseguirsi delle stesse immagini. La mattina seguente mi svegliai con un forte mal di testa,insonnolita,come se avessi fatto chilometri e chilometri a piedi. È ora di andare a scuola,pensai,strofinandomi l’occhio.
<<che incubo terribile…è possibile che ogni notte mi ossessioni>> dicevo tenendomi in bocca lo spazzolino e guardando il mio tremendo viso davanti allo specchio.
L’estate era finita ed era il periodo che dava inizio al College,nove lunghi mesi senza la mia famiglia,li potevo vedere solo nei periodi di pausa festivi. Salutai tutti calorosamente sapendo già che tutta la mia roba era stata portata a destinazione il giorno prima.
Durante il tragitto da casa a scuola leggevo qualche appunto di storia in previsione della futura interrogazione, ero sicura che la odiosa professoressa tutta lentiggini e occhiali il doppio di lei sfogliando il registro mi nominava,d’altronde non sa come passare il tempo a stuzzicarmi con quella vocina “so tutto io”. Sbuffai energicamente. Chiuso il mio quaderno a metà strada alzai gli occhi al cielo pensando quanto sarebbe bello sonnecchiare meravigliosamente su quelle nuvole vaporose ,soffici come ovatta, senza essere disturbata da nessuno. Chiusi gli occhi in un piccolo momento di enfasi.
<<CIAO!>> mi spaventai di colpo dopo aver ricevuto una pacca alla schiena con quel saluto urlato dentro alle orecchie.
<<TU.. E’ MODO DI SPAVENTARE LA GENTE RAZZA DI IMBECILLE!UN GIORNO DI QUESTI TI UCCIDO!>>stringevo i manici della borsa più forte che potevo e contai fino a dieci per calmarmi…espiravo l’aria tutto in un fiato per scaricare la tensione.
<<come ti arrabbi presto!.. Desirée.. non è colpa mia se dormivi in piedi!Lascia Morfeo e entra nel mondo reale..>>
La collera mi risalì fino al cervello,pensai che dovevo calmarmi <<non fa bene alla salute.. buona Desirée>> borbottai a denti stretti.
<< Mh?.. chi ti capisce è bravo>>.. a quelle parole eruttai come un vulcano ..sul suo morbido viso gli arrivò un delicatissimo pugno,così tale che lo feci indietreggiare di almeno 2 passi..
<<Violenta>>
<<Deficiente>>
<<maschiaccio!>>
<<ebete>>
<<FINITELA VOI DUE!>>
<<Hope?.. anche tu da queste parti?>> emisi.
<< si.. forse perché vado nel vostro stesso college>> disse lei con un sorriso teatrale e con le braccia conserte.
<< che spirito alle sette passate del mattino..>> disse Matt come al suo solito ,come se volesse essere in primo piano in ogni situazione.
<<anche tu non sei meno>> rispose con velocità Hope.
Matt rimase zitto come un pesce per tutto il tragitto da lì a scuola a testa china,non sopportava sentirsi dire quelle cose e noi due lo sapevamo bene,non aveva neanche il coraggio di rispondere avendo paura di farsi mettere i piedi addosso da me come sapevo fare per farlo sentire ancor meno di quello che era.
Arrivati al college di Arte e scultura più prestigioso di tutta London.
C’era un maestoso cartellone con un’enorme scritta all’entrata della scuola:

“ College Diana, school of the Fine Arts and the sculpture”

<<Arrivati…pronti a trascorrere questo lungo anno pieno di ostacoli e soddisfazioni?>> disse con sorriso raggiante Hope.
<<Piena di interrogazioni.. precisiamo>> replicò pungente Matt.
<<è vero..>> si affievolirono le sue labbra spegnendosi….
<<non ha tutti i torti>>ammettei.
Ci fermammo a prendere nota dell’orario settimanale delle lezioni,lessi 3 anno e appuntai sul mio diario.
Poi,entrati in classe,ci mettemmo ai nostri posti e vidi seduta al banco un visetto tutto vispo con un sorriso a trentadue denti che ci salutò energicamente con la mano<< Good morning friends!>>
La solita Hilary espansiva seduta in seconda fila al centro con i suoi occhiali quadrati sul suo piccolo naso alla francese.
Il nostro trio si avvicinò a lei con un sorriso meno vistoso del suo e ci accomodammo nei banchi circostanti e ci mettemmo a chiacchierare a bassa voce su cosa avevano fatto durante l’estate.
<< Io sono andata con la mia famiglia in America,nella famosa New York …grattacieli enormi.. bellissimo…meno male che non soffro di vertigini..>> sorrise fragorosamente Hope<< ah.. quasi me ne dimenticavo…una notizia bomba.. voi sapete che tra due o tre settimane nasce la mia sorellina, Helen...>>
<<si>> risposi incuriosita..
<<..bhe.. notizia bomba.. la mia Helen è nata prima del previsto.. in America!..>>
<< oh my god!>> rimase sbigottita Hilary.
<< ebbene sì ..ho una sorellina di cittadinanza americana.. è successo tutto all’improvviso ,di notte mamma ha avuto de doglie e siamo corsi all’ospedale.. ma per Helen è andato tutto bene.. è settimina.. le hanno fatto tutti i controlli possibili e hanno detto che è forte e sana di salute..>>un enorme sorriso comparve sul suo viso.. però svanì quasi subito e ci informò che sua madre dovrà rimanere in america ancora per un po’ per sbrigare alcune faccende per ritornare in Inghilterra,visto che Helen era Americana in tutti gli effetti.
<<quindi non sei più la cocca di papà>> disse Matt con la sua solita aria di Superman.
<< no a quanto pare.. poi io non sono stata mai la cocca di papà>> le ultime quattro parole le incise con un suono lievemente più forte.
<<smettila di fare lo sbruffone.. solo perché ci conosciamo dall’asilo non puoi darti tutte queste arie.. fai il ragazzo maturo e dimostra che hai 16 anni>> dissi io a tono forte e coinciso.
Prima che lui potesse rispondere subentrò Hilary con voce stridula<< sono contenta per te Hope.. è bello avere una famiglia come la tua.. invece ho passato tutta l’estate con Patrik e Joe..>> sospirò<< una noia mortale.. senza nessuno nei dintorni che mi potesse tenere compagnia..>> poi fece un lieve sorriso..<< ma almeno qualche volta mi sono svagata.. combinando qualche guaio>>gli altri tre rimasero in silenzio e si guardarono l’uno con l’altro.. sapevano quanto potesse soffrire Hilary,era una ragazza adottata,senza conoscere la propria famiglia,senza avere il suo albero genealogico. Dopo qualche minuto di silenzio entrò la Morris , professoressa di storia dell’arte che diede i suoi saluti alla classe e si sedette guardando l’aula .
<< bene ragazzi,spero che abbiate fatto una buona vacanza, quest ’anno le lezioni di storia dell’arte saranno di più invece degl’anni scorsi,quindi amplificheremo l’argomenti interrotti l’anno scorso.. bene.. iniziamo subito ..aprite a pagina……..>>
Dopo queste due pesanti ore di storia dell’arte subentro storia,la Vidor, con aria minacciosa e isterica.. non saluto nessun alunno e prese il registro e incominciò a chiamare alcuni alunni..
<< tre…due ..uno…> >pensai contando con le dita
<< DESIREE DE LA ROSE!..>.
<< e ti pareva.. lo immaginavo>>borbottai piano,facendomi sentire dai miei amici che ridevano silenziosamente…
Dopo una lunga interrogazione della professoressa più spinosa del mondo mi meritai un eccellente voto con sua sorpresa.
Dopo questa tortura ci trasferimmo in sala di pittura e scultura dove il professore ci aspettava per una lezione di scultura.
<< Bene ragazzi,finalmente inizieremo quest’anno con scultura,gli anni scorsi avete fatto solo pittura e finalmente proverete le vostre abilità con questa nuova materia.. bene.. ognuno si metta al suo posto.. vedrete che nei vostri banchi ci stanno dei cilindri di cera.. bene.. come prima esercitazione useremo questa invece che il marmo essendo la prima esperienza…ora mettetevi a coppie e fare solo la testa del vostro compagno,così ho la possibilità di vedere come ve la cavate…attenzione a non andarci pesante.. ok?.. un’ora di tempo da….adesso!GO!>> tutti si misero a coppie,Desirèe con Matt e Hilary con Hope,ognuno con un piccolo scalpello e seduti su uno sgabello.. il professore passava compiaciuto in mezzo agli alunni e dava consigli su come far uscire bene il lavoro. Avvicinandosi a Hope le origlio<< la scultura sta dentro questa cera…devi solo riuscire a farla uscire fuori …provaci.. mettici tutto il tuo ardore...>>se ne andò sorridendo ..Hope cercò di seguire il suggerimento..
Dopo mezz’ora di lezione io sentii una strana sensazione.. dentro l’orecchie un eco di voci velocissimi simili a un ronzio…<<essenza…essenza.. ESSENZA…ESSENZA!>>questa parola mi scorreva velocemente e saliva di volume sempre di più.. mi tappai le orecchie ,strizzai gli occhi e stinsi le gambe più forte che potevo..<<AHHHH!>> urlai più forte che potevo… poi sussultai all’improvviso.. sentii come se qualcuno mi stesse tirando l’anima dal mio corpo.. non riuscivo a respirare..
<<Cos’hai?...cosa ti succede?>> mi guardò sconcertato Matt buttando lo scalpello a terra…
Rimasi in silenzio in fase di shock…
Poi vidi immagini scorrere nella mia testa ..velocemente.. come un treno a massima velocità…svenni all’improvviso cascando dallo sgabello.. la maggior parte dei mie compagni rise.. poi capendo la gravità della situazione si alzarono in piedi incuriositi dall’avvenimento ..
<<PRESTO…PORTATELA IN INFERMERIA!>>.. urlò il professore Cody spaventato.

*

<<Mh…che dolore>> mi tenevo la mano alla testa come se pesasse più del mio stesso corpo,alzai leggermente il busto sorreggendomi con un braccio visto che l’altro era occupato,aprii gli occhi e vidi tutto sfocato,mi domandai dove ero finita,stavo in una pranza grande bianca,sdraiata su un letto da infermeria con una persona che faceva avanti e indietro in tonaca bianca e cappuccio verde..<< ti sei svegliata finalmente!>> mi disse con voce dolce e rassicurante..<< dove sono?>> le domandai..<<in infermeria…sono la nuova dottoressa,puoi chiamarmi Lory se voi ,ti sei sentita male durante la lezione e il professor Cody…ti hanno portato qui alcuni tuoi amici dicendomi l’accaduto…così ti hanno posata sul lettino e ti ho controllato,non hai ne febbre ne la pressione sanguina alta o bassa…hai avuto un capogiro..>>..<< chi mi ha portato qui>> ero proprio curiosa di saperlo…<< mh.. mi sembra che ti abbia portato in braccio un ragazzo.. moro.. capelli corti.. occhi chiari accompagnato da il prof. Cody e da due ragazzine,tutte e due more,una capelli lunghi,occhi chiari,mi sembra blu,occhiali rettangolari,si dovrebbe chiamare Hopy o una cosa del genere e l’altra,la più bassina dei ragazzi,capelli corti,occhi molto scuri…non so come si chiami..!>>.. rimasi un po’ sorpresa.. Matt mi aveva portato a peso morto fino qui!...non potevo crederci..
<< ma che ora sono?>><< i tuoi compagni staranno ancora mangiando in mensa per l’ora di pranzo…(si guardò l’orologio da polso)..credo>>..<< allora li raggiungo(alzandomi dal lettino).. mi sento…>> non riuscii a finire la frase che le gambe mi barcollavano freneticamente e stavo per cadere a terra…una presa forte e decisa mi prese dal braccio…avevo gli occhi semi aperti ,vedevo sfocato ma riconobbi quei occhi<< che ci fai qui?>>..<<ti siamo venuti a trovare..>> disse una voce femminile familiare,Hope. la stessa figura di prima mi riprese in braccio e mi ripose sul lettino.. insistetti che stavo bene ma dal mio viso sembrava che farneticassi come una vecchia ubriaca…<<si vede quanto stai bene!>>…ora ero sicura che era lui,nella mia mente risuonava il suo nome..<<grazie>> gli dissi,non sapendo neanche il perché..<<è meglio che andiamo …forse vorrà riposare…>>..<<mh.. ma abbiamo ancora due ore di pausa prima di FILOSOFIA DELL’ARTE!>>rispose Hope a Hilary, ma Hilary la prese per la manica e la trascinò con se.. salutò me e Matt rimasto li pietrificato dall’imbarazzante situazione..
Rimase in silenzio per 5 minuti contati…<<Come stai?>>..<< come uno zombi risuscitato!>> gli risposi cercando di farlo sorridere.. era seriamente preoccupato…si sedette vicino a me.. tutto ad un tratto non vidi neanche la dottoressa.. eravamo io e lui.. soli.. la situazione più imbarazzante che mi potesse capitare,pensai….dopo qualche istante di silenzio gli dissi cosa era successo,più o meno…non nei particolari.. che mi girava forte la testa e mi sentivo malissimo..
<<Perché hai urlato così….?>> ..<< per—perché……>> ..non mi fece continuare..<< avevi un espressione strana.come se ti togliessero l’anima>> continuò.. rimasi senza parole…non sapevo che cosa dirgli.. era la stessa sensazione che provavo…mi strappavano l’anima dal corpo…poi presi coraggio<<non ne ho idea>>,dopo aver detto quella frase mi misi le coperte fino alla bocca coprendomi quasi totalmente lasciando scoperta parte del viso e qualche dita,come se mi volessi coprire dalla vergogna.. come se avessi commesso il peggiore dei reati..<<cos’hai?.. freddo?>> mi domandò angoscioso..<< non ti preoccupare.. vai dalle altre.. tra un po’ vi raggiungo>> tolsi le coperte dal viso e le lasciai cadere a terra.. riprovai ad alzarmi ma lui mi tenne per il braccio con i suoi occhi che mi guardavano intensamente…<< tu rimani qui per tutta la pausa.. capito..?>>…<<MI DAI ORDINI ORA?>> mi alzai di nuovo ma non potevo fare a meno di tenermi la testa tra le mani...<< ragazzina viziata…>>…mi sedetti sul lettino …<< dormi e stai buona.. vuoi costringermi a stare di guardia fino …>>…<< o non ti costringo a fare nulla...>>…respirai<< vai ora…>> mi rimisi a letto.. mi dava grande fastidio essere una moribonda costretta a letto.. io…io che stavo sempre a zonzo di qua e di là a fare macello.. Matt rimase li dov’era per un po’…chiusi gli occhi e cercai di dormire dando non tropo peso allo sguardo pressante del mio amico…dopo un po’ sentii la sedia spostarsi e sulla mia guancia un soffice e morbido tatto.. un bacio?...ma che era impazzito o cosa?...di sicuro aveva mangiato qualcosa che era andato a male durante il pranzo…a proposito.. avevo una fame!.....facevo finta di dormire anche se credo che si era accorto che ero arrossita vistosamente …se ne andò tutto ad un tratto socchiudendo la porta…..mi tastai la guancia…<<possibile che?.. no.. è impossibile!>> mi addormentai…

*

<< mh…che bei fiori.. li porterò dal Saggio più tardi….sta sempre in quella stanza buia e tetra…un po’ di colore non gli farà mica male…>> sorrisi…mi accorsi che quella in realtà non ero io, no una ragazzina di 16 anni mora,capelli lunghi e occhi scuri.. ma una donna,20 anni minimo bionda occhi celeste-verde smeraldo,decisamente più formosa e più bella di me.. e ..ALI?...poi che razza di vestito era quello?....era mezza scoperta!...un po’ di pudore femminile,pensai…poi entrai dentro di lei.. da una fase di guardo entrai in una fase di essere quella donna…vidi che tutto diventò buio all’improvviso…tutti i fiori in quel prato maestoso divennero cenere.. una voce mi entrò in testa…<<Desirée…dammi l’essenza…l’ESSENZA!..>> n fremito entrò dentro di me.. mi accasciai al suolo.. un uomo incappucciato camminava verso di me.. mi sollevò dal suolo tenendomi dal collo,strozzandomi,con tutta la forza che avevo nelle braccia cercai di liberarmi sfilando le sue dita dalla presa…ma fu inutile…non riuscivo a muovere quelle maledettissime ali…quasi svenni per il soffocamento ma tutto ad un tratto mi si lacerò il petto dove c’era il mio cuore.. una forte luce abbaiò nell’oscurità,non ne avevo mai vista una così luminosa in vita mia,per un piccolo istante vidi il suo viso…indescrivibile.. una bellezza malvagia…scomparve all’improvviso lasciandomi a terra ripiegata su me stessa sullo stesso prato fiorente di prima…

*

Mi svegliai…mi guardai intorno ..vidi la stessa stanza bianca,lo stesso letto,la stessa dottoressa,eppure dentro di me qualcosa era cambiato.. quella donna aveva il mio stesso nome e quell’ uomo voleva una cosa che avevo sognato innumerevoli volte…o era la mia fantasia che mi giocava brutti scherzi o c’era qualcosa che non quadrava…ma non ci pensai più di tanto.. vidi che ora faceva l’orologio,le tre e mezza del pomeriggio,avevo ancora mezz’ora prima dell’ora di filosofia dell’arte,in realtà non sapevo bene che materia era visto e considerato che non l’avevamo mai fatta prima d’ora,più o meno era una sorta di letteratura immischiata all’arte…mi alzai assicurandomi che potevo state eretta su me stessa senza barcollare ..appoggiai i piedi al suolo drizzai le gambe e mi tenei in equilibrio,non tremavo,finalmente quel periodi di ubriacatura era finito.. feci qualche passo per sicurezza e non barcollai,finalmente potevo camminare e raggiungere i miei amici ,ringraziai la dottoressa e mi incamminai nella sala da pranzo,non trovai nessuno,andai al parco facendomi un piano di scale.. uscita fuori vidi la fontana schizzare acqua a massima potenza,visi sull’orlo i miei 3 amici chiacchierare.. alzai la mano in cenno di saluto e li chiamai uno dopo l’altro,si alzarono di scatto e mi raggiunsero…<< Come stai?>> dissero in coro Hope ed Hilary,Matt rimase in silenzio fissandomi…<<B-Bene… sto in ottima forma ora!>>…ci sedemmo tutte e quattro sull’orlo della panchina e pregai che non mi facessero il terzo grado,invece….
Una dietro l’altra mi fecero un’ interrogatorio su quello che mi era successo,perché avevo urlato,se adesso stavo meglio…Matt non emise un fiato,dentro me stessa lo ringraziai per non avermi tartassato di domande come le altre 2 amiche…tutto ad un tratto sbucarono dal nulla altre 2 compagne che non ci avevano dato retta,diciamo che noi quattro stavamo una piccola isola che non aveva altri naufraghi che interagivano con noi,invece,alquanto strano e inaspettato le due cominciarono a parlare con me…erano 2 sorelle gemelle,una bionda e una mora,una occhi scuri e una occhi chiari ,gemelle perché nate con lo stesso parto,ma non erano uguali una all’altra,solo per i alcuni tratti somatici,la bionda si chiamava Phiby e l’altra Felicity,McMayer (chiamata dagli amici Ly)e cominciarono,con la massima delicatezza a domandare dell’accaduto,anche non essendo amiche del gruppo si erano preoccupate riguardo al mio accaduto,curiosità o buonismo,la cosa mi fece piacere e gli risposi che era semplicemente un capo giro preso da un forte mal di testa,nulla di preoccupante.. i minuti scorrevano piacevolmente,velocissimi,tanto che l’ora di filosofia dell’arte iniziò immediatamente…entrati in classe,insieme alle nuove naufraghe,conoscemmo subito in professor Nortow,era un uomo giovane e sportivo,promosso con i massimi dei voti alla loro stessa scuola 5 anni prima e promotore di questa materia,mai fatta prima d’ora da nessuno. si presentò calorosamente,aveva all’incirca trent’anni o più,sorrise a tutte e la maggior parte delle ragazze lo guadavano sognanti mormorando paroline amorose<<è proprio il mio tipo>><< quasi quasi lo sposerei>> << chiediamo alla preside Colmen di darci più ore di filosofia dell’arte>> << sciocchezze..>> pensai.. il prof. Nortow ci spiegò quali argomenti comprendeva la sua materia.. come avevo detto io un mix tra letteratura e arte.. cosa ci servisse non lo sapevo.. ma visto che era piacevole da ascoltare non obbiettai,almeno era meglio della “quattrocchi” Vidor. Dopo de ore di lezione rimasi piacevolmente sorpresa di quanto fosse bella quella lezione.. scoprire come in realtà la letteratura poteva unirsi all’arte,in realtà la letteratura era un’arte di scrivere e per questo andava studiata come tale.
Scorrevano le settimane e non mi ritornò più in mente l’accaduto del primo giorno di scuola,non sognai più cose strane,mi misi in testa che era solo un sogno,alquanto strano,faceva parte della mia fantasia e per questo mi rassicurai e riuscii a vivere la mia vitata studentessa in pace..
Era entrato ottobre con il suo freddo e nel prato della scuola non c’erano poi tanti fiori,solo alcuni che con testardaggine uscivano dal terreno ed esplodevano in tutta la loro grazia solo per un giorno,al massimo due.. un fiore suscitò il mio interesse,bianco e casto,isolato sul terreno,stava appassendo.. lo raccolsi e mi balenò in mente quel sogno,quella donna che aveva il mio stesso nome e quel uomo,più che uomo era un ragazzo,non sapevo dargli un’età,e anche se mi faceva del male,o voleva uccidermi,la sua bellezza crudele mi dava il tormento. come poteva una persona così essere malvagio. Presi il fiore e lo misi tra i capelli.. sembravo una stupida e dissi dentro i me che almeno avrei fatto ridere qualcuno con la faccia da pastorella che avevo in quel momento…infatti in classe molti miei compagni risero ma non ci feci caso.. Matt mi guardava allucinato.. mi domandai se avevo commesso un crimine o cosa…la quattrocchi mi ordinò di togliere quella schifezzuola dalla testa,non la ascoltai ,ma visto che quella sottospecie di mummia alzava la voce fui costretta a sottostare ed appoggiare il candido sul banco.. Ly McMayer mi guardava un po’ strana,come la sorella Phiby <<oggi commetto un crimine.. uccido qualcuno>> borbottai tra me e me.. dopo la lezione di storia scesi giù durante la pausa e andai in giardino,non per prendere un altro fiore ma per seppellire il candido,sembravo sciocca,lo ammetto,ma con lui volevo seppellire anche i miei ricordi di quel sogno,stranissimo sogno che mi torturò per l’intera ora della Vidor.
<< ecco fatto>> dissi dopo aver fatto il mio lavoro da piccola giardiniera. Mi presi in giro per un po’ .poi andai al bagno a sciacquarmi le mani e pensai che era strano che i miei amici non mi seguivano come piattole per tutto il tragitto…il dilemma fu risolto.. in realtà erano occupati a vedere un braccio di ferro tra 2 ragazzi,uno molto bello,capelli nerissimi ,lunghi,legati,occhi blu e uno robusto,pieno di acne e non molto affascinante a causa della mascella da cavallo che si ritrovava.. appoggiai la mano umida sul braccio di Phiby,lei sussultò dallo spavento<< Moris e Michael...>> non finii la frase che Hilary entrò nel discorso<< Stanno gareggiando…chi vincerà avrà l’onore…>> << di baciare Hope>> concluse Matt…<<Cosa?...ma siete pazzi!>> Hope era paonazza.. si leggeva in faccia che non voleva essere al centro dell’attenzione quando la gara sarà finita,sperava che Moris non vincesse visto che non gli piaceva granché,di certo era molto meglio Michael,uno dei preferiti dalle studentesse della classe,addirittura del College,alla pari merito con Matt. dopo qualche minuto di gareggio vinse Moris e la povera Hope vi voleva ritrarre indietro per evitare il futuro bacio di un principe non voluto.. ma la maggior parte delle ragazze la spinse in avanti ridendo a più non posso.. cercò di nascondersi il viso e Moris si avvicinò con le labbra gonfiate per darle il bacio facendo finta di mandarglieli a distanza.. tutto ad un tratto vedendo la situazione mi salii una rabbia e mi misi in mezzo a loro due << finiscila Moris.. non hai alcun diritto di fare lo sbruffone…!>>…<< Ah, no? ..ho vinto la scommessa fatta dagl’altri compagni.. ho vinto e mi merito il mio premio!>>..<<Ma sentitolo.. Hope non è una coppa…vedi di sparire …bacia una ranocchia.. forse diventa una principessa !>> dissi schernendolo…la maggior parte della classe rise fragorosamente..<<io ho vinto..>> sentii uno spostamento di sedia molto rumoroso visto che questa cadde a terra << Hai vinto con l’inganno...mi hai fatto scivolate il braccio alzando il tuo e facendomelo cadere…non toccarla !>>Moris rise e fu seguito a catena da alcuni suoi amici..<< menti>> ..si guardarono con rabbia.. Hope aveva tolto le mani dal viso appena aveva sentito la voce di Michael.. sgranò gli per vedere meglio.. i due si ringhiarono e quasi scoppiò una rissa.. venivano tenuti dalle braccia a stento .entrò tutto ad un tratto la professoressa Collymar d’inglese e strillo vedendo quello che stava succedendo e prese il registro e minacciando i due che se non si sarebbero messi seduti al più presto avrebbero meritato una note.. i due distesero i muscoli e si misero a sedere.. come il resto della classe.. Hope guardava con occhi fugaci Michael e ogni volta che si incontravano con lo sguardo lei lo distoieva colta da grande imbarazzo….

 
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