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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Last Exile
Titolo Fanfic: LAST EXILE 2
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: 1240 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 10/01/2006 22:43:35 (ultimo inserimento: 13/03/06)

bè il titolo dice tutto......
 
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PROVA GENERALE
- Capitolo 1° -

LAST EXILE 2
Resign

Grand stream. Gli spari della vanship bianca si susseguono in maniera incessante, ma mancano ripetutamente il bersaglio. Perché?
“Hai dei buoni riflessi.”
“Deeo”
“Deeo smettila!”
“Claus non pensare a lui”
Claus virò, allontanandosi da chi ,una volta, era suo amico. Già, un’ amico che non ha saputo proteggere. Lo
aveva visto una volta con un volto terrorizzato, chiedendosi perche? Chi è questa donna? Cosa vogliono da te? Come mai Lucciola si comporta cosi? Lo capì troppo tardi. Quando il suo cuore era ormai…

“Mi ha ignorato?” doveva vincere, si vincere, xkè Lui è un pilota migliore di Immelmann, Lui è principal Deeo ed è impossibile che perda una gara. “mi ha ignorato? Mi ha ignorato?”
“Lucciola , non posso perdere, aumenta la velocità!”

“a ore uno, uccelli della pioggia” gridò Lavie “gli uccelli della pioggia conoscono la strada”.
Il vento si faceva sempre più forte e più gelido. Abbracciò più forte Al, come a volerla proteggere da quel mostro di vento, nuvole,freddo e morte.
“Vado” gli rispose Claus.

“è la linea del traguardo!” doveva vincere. E non immaginava che cosa avrebbe scoperto di lì a poco.
“Lucciola, cosi finirò per perdere! Ancora più velocità!”

“segui la corrente”. la vanship si allineò, accompagnata dagli uccelli della pioggia, in quel canale, dove il mostro sembra avere un’ po’ di pietà.

“Lucciola!”
“Lucciola sei pesante! Scendi! ORA!”

Improvvisamente la vanship bianca comparve come dal nulla e gli investì, facendoli precipitare fuori dal canale, e ,cosa più grave, perdendo la rotta per arrivare a Disith.

“Ho vinto! Ho vinto!”pensava.
“Traguardo! Evviva, evviva è fatta! Abbiamo vinto! Abbiamo battuto Immelmann, Lucciola!”
Si girò verso il suo amico.
Vuoto.
Era vuoto.
La postazione del navigatore era vuota.
Non c’era.
“Lucciola?”
Non era vero. Non poteva essere vero. Non capiva.
Si alzò guardando la sedia vuota, e poi sotto la vanship. Nulla.
La sua lunga treccia, i suoi dolci capelli argentei, ondeggiano in quel vento che aveva inghiottito il suo amico.
Piangeva disperato rivolto verso quella sedia vuota.
“è successo perchè io ti ho detto di scendere?” riaprì gli occhi. Quei bellissimi occhi color azzurro.
Azzurro come il cielo.
“Perché io ti ho detto di scendere?”
Ma il Grand stream è un mostro che non perdona.
“Lucciolaaaaaaaa…”
La sua vanship venne travolta da una improvvisa folata di vento, facendolo sbalzare fuori.
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Capitolo 1 (3 anni dopo)

Nuova Nordkia.
Inizio estate.
Il cielo era di un azzurro bellissimo e quà e là c’erano delle nuvole bianche.
Era una gran bella casa, circondata dai campi di grano, tutta in legno, un legno bellissimo.
Era stata Donya a proporre a Claus e Lavie, di ospitare gli orfani della guerra su Prestale, proprio in quella casa.
Claus stava dormendo quando una voce lo svegliò.
“Claus svegliati”.Ma quel dormiglione non ne voleva proprio sapere di svegliarsi.
“CLAUUUUUUS” gridò Lavie.
“si, si ho capito” rispose Claus tra uno sbadiglio e l’altro.
“Ma tu guarda, stasera c’è la Gold Fleece e tu te ne stai a dormire? Meno male che ci sono io, guarda e stupisciti.”
Lo trascinò per il braccio fino all’ hangar.
Indicò il nuovo booster che già aveva installato.
“il meglio che c’era sul mercato, il booster a ripetizione.”
“eeeeh!!!!…. Ma che cosa hai fatto?” disse Claus ancora a meta tra lo stupore e il sonno.
“Già, e non lo neanche pagato tanto” gli rispose Lavie soddisfatta, “con questo possiamo battere la vanship nera”.
“Allora è vero che parteciperà?!”
“esatto, la notizia è ufficiale”.
“e gli altri partecipanti?”
“oh bè, ci sono tutti da Harricane Hawk, Peli dal naso e il Suino Volante.”
“Tatiana e Alister?”
“No, sono troppo impegnate su una cosa che non ho ben capito, comunque ci saranno a vederci”
“E chi te l’ha detto?”
“Lei, non volevi un tempo che noi due diventassimo amiche? E ora lo siamo. Contento?”. I due ragazzi sorrisero.

Si sedettero a tavola e Donya gli servì la colazione “avete visto Mullin? Si deve essere alzato prima di me anche stamattina”
“o non preoccuparti avrà portato i bambini a fare un giro al mercato” gli rispose Lavie “intanto io e Claus finiamo di mettere a punto la nostra vanship”.
I due ragazzi ritornarono nell’ hangar e subito si misero al lavoro.
“Lavie hai finito con sostituire l’inertia?”
“si,si l’ ho fatto ieri sera” gli rispose la ragazza col viso già sporco di grasso e olio.
“Certo che te non dormi mai eh eh!”
“Bene io ho finito, a te quanto manca Claus?”
“Solo 2 minuti, devo solo controllare i regolatori di spinta”
“Bene, intanto vado a farmi una doccia”

Al scese a fare colazione, era triste oggi.
“come mai il tuo bel visino non sorride stamattina?” gli domandò Donya.
“bè oggi sarebbe stato il compleanno di Deeo ma…”
“oh non preoccuparti, tieni vedrai che questa cioccolata calda ti farà tornare il buon umore”
“dove sono Claus e Lavie?”
“sono già partiti per la gara, li raggiungeremo quando torna Mullin, ok?”
Al rispose con un dolcissimo sorriso.

L’altoparlante tuonò in una bellissima giornata, piena di sole.
“BENVENUTI ALLA 2° EDIZIONE DELLA GOLD FLEECE, L’AFFASCINANTE CORSA DEL NUOVO MONDO.
I PARTECIPANTI SI DISPONGONO SULLA GRIGLIA DI PARTENZA, PER FAVORE.
L’ INIZIO DELLA GARA E’ FISSATO FRA 30 MINUTI”
La città brulicava di gente accorsa da diversi posti, c’era gente di Nuova Minaghit, di Nuova Disith e anche chi proveniva dalla Città Imperiale.
Tutte le vanship erano pronte tranne Lei, la Kursaad, la vanship nera.(1)
Improvvisamente si sentì un rombo diverso da una comune vanship.
“C…Claus è la Kursaad quella vero?”
“Si” gli rispose il ragazzo. Guardò quella vanship affascinato e incuriosito.
In soli 2 anni si era creata una fama mondiale, la vaship imbattibile la chiamavano e le solite domande serpeggiavano tra la gente:
“ma come fa a volare senza navigatore?” “si dice che chi ci gareggi contro muoia entro 3 giorni” “ma dai non è mica la Silvana!”. Alcuni si chiedevano come era il motore, altri, invece, si domandavano come funzionasse.
Ma la domanda più ricorrente era: “chi la pilotava?”. Giusto chi?.

Tutto è pronto per l’inizio della gara.
“3,2,1, PARTENZA” gridò l’altoparlante.
Il percorso è molto difficile e tortuoso, subito dopo la partenza, c’è una curva a gomito poi una strettoia, per cui è difficile sorpassare gli avversari.
La prima parte del tracciato attraversa le vie della città, ma dopo esser usciti dalla porta sud, il percorso si apriva nella campagna circostante,e dopo pochi chilometri si entra in una specie di grotta che ricorda vagamente l’Horizon Cave.
Dopo circa 3 giri in testa ci sono la Kursaad, Harricane Hawk e Claus e Lavie. Gli altri o si erano ritirati o erano troppo lontani per dare problemi al gruppetto di testa.
Improvvisamente la misteriosa vanship nera, con uno scissor, andò alle spalle di Claus e Lavie e incominciò a ronzargli ora a destra, ora a sinistra.
Claus si girò a vederla. Stranamente gli ricordavano le manovre che Deeo eseguiva alla 8 ore di Horizon Cave di 3 anni fa. Per un attimo pensò che il pilota della Kursaad fosse proprio Deeo.
“Claus, non ti distrarre” disse Lavie, riportandolo nella gara.
“Si”
Grazie a un avvitamento Claus riuscì a superare Harricane Hawk.
La Kursaad non ci impiegò molto a riportarsi dietro Claus.
“possibile che quel ragazzo ci superi sempre con degli avvitamenti?” disse Barrows, il navigatore di Hawk.
“con degli splendidi avvitamenti, Barrows,…splendidi avvitamenti. Comunque stai pronto a usare il booster”.
Ad un certo punto, in aperta campagna, la vanship nera eseguì un perfetto Immelmann Turn, venendo superata però da Hawk. Erano rimasti solo 3 giri alla fine della gara.

“Claus tienti pronto, al prossimo rettilineo userò il booster”.
“ok”.
E difatti, dopo un tornante, il booster entrò in funzione.
“SI, Si, l’ abbiamo seminato, abbiamo seminato la Kursaad” gridò contenta Lavie.
“Non distraiamoci, manca ancora un giro.”
Ma la gioia durò poco. La vanship nera, dopo aver facilmente superato Hawk, li raggiunse e li superò.
Mancavano ormai 300 metri all’ inizio del rettilineo finale, quando Lavie propose a Claus di riutilizzare il booster.
“Ma Lavie, ci sono delle curve e poi..” ma non fece in tempo a finire la frase che la ragazza replicò.
“oh, andiamo Claus, dobbiamo rischiare un po’, un occasione così non penso che si ripeterà”.
Claus sorrise “va bene, vai col booster”.
Grazie a questa mossa, ritornarono in testa, suscitando lo stupore del misterioso pilota della vanship nera.
Nel rettilineo, le 2 vanship erano l’ una accanto all’ altra con un leggero vantaggio per Claus e Lavie.
Vantaggio che via, via si andava assottigliandosi.
“Lavie, massima potenza”.
“ok”.
“il booster è di nuovo pronto?”.
“ne abbiamo per 5 secondi”.
“allora usalo ora”.
Fu la mossa vincente, tagliarono il traguardo prima della Kursaad, anche se di poco.
Gli spettatori non credevano ai loro occhi, la Kursaad aveva perso. I mormorii già dilagavano tra la folla.
“I VINCITORI DELLA SECONDA EDIZIONE DELLA GOLD FLEECE, SONO CLAUS E LAVIE, AL SECONDO POSTO LA KURSAAD, AL TERZO HARRICANE HAWK, AL QUARTO FAT CICKEN, AL QUINTO SUNNY BOY, AL

Ritornati ai box, i 2 ragazzi vennero festeggiati da Al, Mullin, Tatiana, Alister, Donya e tutti i bambini che, naturalmente, presi dall’ euforia, non stavano fermi e toccavano tutto ciò che si poteva toccare.
“Certo che, dopo questa vittoria, si parlerà di voi per parecchio tempo” esordì Alister
“Già, ma se non era per il booster avremmo perso” gli rispose sorridendo Lavie
“A proposito, te Alister come mai non avete partecipato?” domandò Claus
“Bè, diciamo che l’ imperatrice ripone molta fiducia in me Alis” disse con un pizzico di orgoglio Tatiana, poi si avvicinò a Claus e gli sussurrò “ mi sembra giusto che tu lo sappia, non c’è ancora nulla di sicuro ma
pare che la gilda sia tutt’altro che sconfitta”.
Claus si fece improvvisamente cupo,ma l’euforia era troppo forte per pensare ad altro, e poi non poteva fare una faccia preoccupata davanti a tutti i bambini, che gli facevano mille domande.
“Stasera daremo una festa” disse Al “vero Donya?”
“Ma certamente!”
“SIETE STATI FANTASTICI, AVETE VINTO!” urlò pieno di gioia, Mullin abbracciando i ragazzi.
“Bè, noi abbiamo ancora da fare, voi intanto andate a casa, tra poco vi raggiungeremo” disse Claus, un po’ stanco, per via della gara.

“Claus……guarda”
“ooh”
la misteriosa kursaad era li sopra di loro; il suo pilota stette un po’ li a gurdarli per alcuni minuti e poi, improvvisamente, come era venuto, se ne andò.
Erano ancora pietrificati per lo spavento quando Lavie riprese coraggio.
“che cosa voleva secondo te?”
Claus non rispose.
“Claus?”
“eh?….non lo so…..sbrighiamoci a tornare a casa”.

Ormai era notte.
La vanship nera volava leggera, come se fosse un tutt’uno con il cielo.
Il pilota eseguiva delle manovre spettacolari, in un cielo illuminato da una pallida luna piena.
Manovre che nessuno poteva vedere. Che nessuno poteva ammirare.
Tornò a casa, nascose la sua vanship e si tolse la tuta nera da pilota.
Sotto di essa, un vestito bianco con delle righe color oro verticali e un colletto stretto, sempre color oro.
Scosse la testa, facendo oscillare i suoi capelli, quei capelli argentati.
Abbassò lo sguardo.
Sorrideva.
“Immelmann”.

Nuova Nordkia.
Pioveva.
L’ uomo avanzò a passo svelto, portando con sé una bisaccia, e si volgeva ogni tanto temendo di essere seguito.
Si fermo davanti a quella locanda. Sospirò. Ma doveva entrare perchè Lucius lo stava aspettando.
Entrò.
Gli piaceva quel luogo così caldo e accogliente, anche se, stavolta era più preoccupato del solito.
C’era molta gente. Buon cibo e prezzi buoni, era questa la caratteristica della locanda.
“Ehi, biondo!” è Lucius che lo chiamava da un angolo appartato della locanda. Era abituato a sentirsi chiamato in quel modo. È un tipo rude, Lucius.
Lui era stato l’ insegnante di lotta per lui e i suoi vecchi compagni fino al giorno in cui aveva osato contraddire Delphine.
Era stato torturato e ancora si vedevano i segni sul suo viso e sulle sue mani.
Si sedette di fronte a lui.
“come mai così preoccupato?” Silenzio. Lucius abbozzò un sorriso, ma poi divenne serio.
“hai portato ciò che ti ho chiesto?” gli domandò.
“Si” gli rispose e gli passò la bisaccia.
“mmmmh… via, via, Coccinella possibile che sei sempre così preoccupato? Andrà tutto bene, domani parlerò con l’ imperatrice…..la gilda…”
“non sono preoccupato per questo, ma per sua Eccellenza.”
“Capisco, lo so cosa intendi.” fece una pausa, il volto di Lucius divenne triste “da quel giorno non è più lui.”
Adesso stavano in silenzio, ogni tanto xò i loro sguardi si incrociavano.
Avevano ordinato soltanto un bicchiere d’acqua a testa. Già quell’ acqua tanto preziosa su Prestale, ora la vendevano per un inezia. Non avevano fame.
“cosa facciamo?” domandò Coccinella.
“te e Mantis prendetevi cura di sua Eccellenza, io….lui ha bisogno ancora della sua luce”si alzò, salutò frettolosamente il suo allievo di un tempo e usci perdendosi nelle tenebre di Nuova Nordkia.
Coccinella guardava con un sorriso il bicchiere mezzo pieno, pensava a quante cose erano successe in questi lunghi anni.

FLASCHBACK
Erano 3 ore che i ragazzi si allenavano, incominciavano a essere stanchi.
Stavolta anche Lucciola aveva il fiatone.
Avevano tutti la tenera età di 7 anni e già sapevano uccidere. Avevano già ucciso delle persone.
La stanza in cui si allenavano era enorme come le immense vetrate decorate con scene idilliache.
Su di esse, quasi come un ossessione, c’era scritto <RITORNO ALLA TERRA> ma nessuno, mai si era chiesto cosa volevano dire quelle scritte.
“Basta così per oggi.” Gridò Lucius.
I quel momento entrò il Maestro Delphine seguita dal fido Cicada. Lucius si inchinò e ordinò che anche i ragazzi facessero lo stesso.
“Lucius, caro fedele e ubbidiente Lucius” disse il maestro “ho saputo che hai catturato Joan Bassianus.
Ne sono felice, adesso voglio che tu lo uccida.”
“Se posso Maestro, sarebbe meglio tenerlo in vita” replicò Lucius “ vede, adesso rimangono solo lui e suo fratello Marius, ucciderlo renderebbe più difficoltoso venire a conoscenza del Misterion della famiglia Bassianus.”
“Già, a proposito dove si trova adesso Marius?”
“Sono desolato, ma non abbiamo notizie,”
Gli occhi di Delphine divennero due fessure, “non importa, comunque tu ucciderai Joan.”
“Maestro, scusate la mia insistenza, ma le ho già detto….”
“Aaaaaaaaaaaah……è così, eh? Qualcuno che osa contraddirmi, interessante”.
Un brivido salì lungo la schiena di Lucius, “Bene Bene …..”, il Maestro gli si avvicinò, accarezzò il suo viso, e gli sussurrò nell’ orecchio “Mi hai molto deluso, sei stato un bambino cattivo. Lo sai cosa capita ai bambini cattivi?…….vengono puniti.”
“Le chiedo perdono, Sommo Maestro”. Ma era tardi. Nella testolina da ragazzina di Delphine già ronzava un idea meravigliosamente diabolica.
“Cicada, da qui in avanti sarai tu ad insegnare le tecniche di lotta a questi ragazzi. Adesso occupati di Lucius”
“Si, Maestro.”
Lucius e Cicada uscirono dalla stanza.
Lucciola, Coccinella, Mantis e i loro compagni rimasero stupiti dalla risata del Maestro.
“Vedete bambini, cosa capita a chi non obbedisce al maestro? Se Delphine vi dice una cosa voi dovete farla e basta, capito?” e, mentre usciva dalla stanza, riprese a ridere di gusto.
All’ improvviso si fermò, guardò Lucciola con gli occhi che parevano due fessure e disse “ah! Tu biondino dai capelli corti, si, si proprio tu…., preparati che ti regalo a mio fratello. Oggi avrai un nome”.
“Si, Maestro”.
Lucius era stato come cancellato dalla loro vita. Non ne ebbero più sue notizie.


I ricordi continuavano a susseguirsi uno dopo l’altro.
Gli sembrò di rivivere il momento in cui vide per l’ ultima volta Lucciola.

“puoi battere Cicada?”
“se è un nemico di sua eccellenza…”
Lucciola andò incontro alla morte pur di salvare il suo amico.
Lui e Mantis rimasero fermi.

Sorrise.Un sorriso amaro.
Ora gli venne in mente quando 3 anni fa salvò la vita a sua Eccellenza Deeo.

Era su un velivolo di classe stella, quando lo vide. Quel corpo delicato, veniva sbattuto di qua e di là in quell’ inferno di freddo e vento.
La corrente, però era troppo forte. Non riusciva ad avvicinarsi nonostante fosse abituato a volare nel Grand stream.
Ad un certo punto, improvvisamente, scomparve. Il grand stream non c’era più. Il motivo non lo capiva, non
se lo chiese nemmeno, era abituato a non farsi domande, come tutti i suoi compagni, gli uomini-insetto.
Con il braccio meccanico afferrò sua Eccellenza, e atterrò nei pressi di una casa abbandonata non lontano da Nordkia.
Più che una casa era una baracca, ma gli andava benissimo.
Da lontano si vedeva la parte del castello della gilda che Lucciola aveva fatto crollare.
Fece distendere sua Eccellenza su l’unico letto che c’era. Tremava e aveva uno sguardo assente. Ma era vivo.
Se ne stette un po’ li a guardarlo senza fare niente. Si affacciò dalla finestra, vide la città semi-distrutta. Non sapeva cosa fare. Uscì, prese un po’ d’acqua dal suo caccia. Aveva sempre con sé una borraccia di prima acqua. Bevve.
Sua Eccellenza era ancora lì, disteso. Dormiva. Dormiva e piangeva. E capiva che sognava.
Chiuse tutte le porte e finestre, e si distese per terra, accanto al letto di sua Eccellenza. Cadde in un sonno strano. Si sentiva, improvvisamente libero. Era una sensazione che non aveva mai provato in vita sua. E per la prima volta si chiese il perché di questo. Ma non sapeva darsi una risposta.
Il mattino seguente si svegliò presto, preparò una colazione con quel poco che c’era. Sentì un’ urlo.
Sua Eccellenza si era svegliato nel momento in cui Coccinella finì di preparare il magro pasto. Respirava affannosamente. Aveva sudato molto.
“D……Dov’è Lucciola?” gli chiese disperato, mentre guardava fuori dalla finestra, seduto sul letto.
Silenzio. Non aveva il coraggio di rispondere. Deeo sospirò. Si mise a piangere. Disperatamente.
“E’ MORTO PER COLPA MIA…..come ho fatto ha dirgli di scendere? Come ho fatto?”.
A questo punto Coccinella gli si avvicinò, e disse “è andato contro il volere del Maestro per liberarvi.
Si è sacrificato per liberarvi dal giogo di vostra sorella. Vi ha reso di nuovo voi stesso”.
“Cosa? Cosa hai detto? Vuoi dire che non era con me sulla vanship? No, non è vero l’ho visto…..era con me”.
“Vostra Eccellenza, cercate di capire, era la vostra mente ad ingannarvi, l’ ultima volta che l’ ho visto stava andando ad affrontare Delphine e…”
“EEEEEEH!? E PERCHE’ NON LO HAI FERMATO? Si capisco, lui non doveva…..adesso sono solo, solo come un cane”.
Non aveva mai visto sua Eccellenza in quello stato, gli sembrava insicuro, senza energie, senza più speranze, senza più quella voglia di libertà che in 16 anni di vita lo aveva accompagnato.
Nella mente di Deeo, adesso frullava la frase che aveva detto a Lucciola quando erano sulla Silvana * per il mio compleanno tutto cambierà*.
Mamma mia com’era vera quella frase.

“Guarda che il locale sta chiudendo!” disse l’oste.
Fece uno scatto improvviso e si risvegliò dai suoi ricordi, sospirò “va bene, quanto vi devo?”
“offre la casa” rispose gentilmente l’oste.
Coccinella ringraziò e una volta uscito dalla locanda si avviò verso casa.

Fine capitolo 1

 
Continua nel capitolo:


 
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