ONE-SHOT
- Capitolo 1° -
"E' tutto sbagliato" Sussurrò a se stesso, osservando la luce formare degli strani ghirigori sul muro. Un braccio gli si strinse attorno alla vita ed un petto ampio si poggiò alla sua schiena "Hai detto qualcosa, tesoro?" Gli sussurrò una voce all'orecchio, mentre lunghe dita con unghie laccate di nero si muovevano dolcemente sul suo petto nudo "No." Mentì stancamente "Mugugnavo nel sonno." Sentì lo sguardo indagatore dell'uomo su di lui, ma non si mosse "Severus, non mi mentire. Vedo che il tuo animo è turbato." Severus scostò il lenzuolo sanguigno, mostrando il corpo perlaceo, e posò i piedi sul freddo marmo, raccogliendo le vesti sparse. "Devo tornare ad Hogwarts, mio Signore. Silente mi ha permesso di passare le notti con Voi, ma sono comunque un professore." Ricordò, più freddo di quanto volesse, mentre si rivestiva. Il Signore Oscuro si alzò a sedere, osservando il corpo del più giovane con gli occhi da rettile "Severus… ti penti di essere di nuovo qui da me?" Colpito in Pieno. Il professore si infilò il mantello e si alzò il cappuccio, senza mutare espressione "Con permesso, Mio signore, i miei doveri mi chiamano." S'inchinò appena ed uscì dalla sontuosa stanza che sempre gli aveva fatto rivoltare lo stomaco per il troppo lusso. Senza badare ai vari Mangiamorte che gli rivolgevano cenni di saluto, uscì dal Maniero e lì, sotto quel cielo plumbeo e minaccioso, si lasciò cadere sulla terra umida e vomitò. Vomitò mentre lacrime di odio gli scivolavano sulle guance d'alabastro. Credeva di essere riuscito ad allontanarsi dalla Rete di Lussuria che lo legava a Voldemort, credeva di avercela fatta! Ed invece… "Sei un venduto. Hai ceduto tutto il tuo Orgoglio per un po' di Sesso." Non alzò neanche lo sguardo sulla ragazza ammantata di nero che gli aveva parlato. Poteva sentire il suo sguardo schifato sulla sua schiena. Si asciugò le lacrime mentre si rialzava e si allontanò verso il castello. La ragazza lo seguì. "Eri riuscito ad andartene, Severus! E adesso… guardati! Adesso vomiti perché non riesci neanche a controllare il tuo corpo! Ti fai schifo perché ti piace scopare col Signore Oscuro!" "Non è così semplice" Solo a sentirlo detto in quel modo, Severus capì che la situazione, in effetti, era ancora più semplice. Non poteva fare a meno del Suo Signore. Sorrise malevolo, osservando i lunghi capelli rossi della ragazza caderle sulle spalle avvolte dal mantello "Hai ragione… io ho venduto il mio orgoglio per un po' di sesso, ma tu… tu non sei meglio di me, Lily." Lily alzò un sopracciglio "Se ti riferisci ad Harry, io…" Ma l'uomo non la lasciò concludere "Si, Lily. Mi riferisco proprio a lui. A tuo figlio! L'hai offerto al Signore Oscuro senza problemi e, quando è stato lui a morire e non tuo figlio, sei scappata, dandoti per morta! Io ho ceduto il mio Orgoglio e ho ricevuto una contropartita che mi soddisfa, ma tu! Che contropartita hai avuto tu per aver ceduto tuo figlio alla Morte? In che modo la sua sofferenza ti è utile? Lui ti crede morta! Lui ti crede una persona gentile che ha combattuto contro il Signore Oscuro per proteggerlo! Tu hai ceduto tuo figlio e così facendo hai fatto soffrire molte persone, io ho ceduto il mio orgoglio e la sofferenza è rimasta a me." Si riasciugò le lacrime e fissò la giovane donna con astio "E poi, io almeno lo faccio per amore. Perché io lo amo!" e con quest'ultima frase si smaterializzò, lasciando la rossa con un sorrisetto divertito. "Ce ne ha messo di tempo a capirlo. Avete sentito, Mio Signore?" Lord Voldemort annuì, poggiato ad un albero, ripensando alle ultime frasi dette dal Professore. 'Io lo amo'. Aveva detto che lo amava. Si lasciò scappare un leggero sorriso "Suona proprio bene." E si allontanò verso il Maniero.
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