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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: InuYasha
Titolo Fanfic: I SENTIMENTI NON SI POSSONO CONTROLLARE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: sesshomaru90 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 03/01/2006 09:43:09 (ultimo inserimento: 08/01/06)

sesshomaru, jaken...e rin? e` la mia prima ff....siate clementi!!
 
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MAGARI MI ODIANO
- Capitolo 1° -

E' la mia prima FF, non è un grankè, ma mi sn impegnata...buona lettura (spero)e siate BUONI!!!!


CAP. 1

MAGARI MI ODIANO...



Camminavano senza sosta. Sesshomaru e Jaken stavano camminando attraverso un bosco e tutti e due erano in silenzio. Per l’imbarazzo forse. Infatti il giorno prima…

-Rin svegliati!- Gridò il piccolo demone verde
-Che cosa c’è Jaken?-
-Dobbiamo andare-
-E dove?- Chiese lei, ancora assonnata
-E che ne so io, avanti, il padrone ha detto che dobbiamo continuare-
-Noi però continuiamo sempre-
-Ehi ragazzina, attenta a come parli, altrimenti…-
-Sì, lo so, lo so… però, prima vado a lavarmi la faccia, tanto Sesshomaru non c’è-
La ragazza si alzò e si avviò verso un laghetto che c’era li vicino. Appena fu a riva, si inginocchiò, prese fra le mani l’acqua e se la tirò addosso per lavarsi la faccia. Rin era diventata una diciottenne bellissima: i suoi capelli si erano allungati, il suo corpo non sembrava più quella di una bambina, ma quello di una ragazza ormai cresciuta. Anche i suoi comportamenti erano cambiati: non gridava più per ogni cosa che vedeva, iniziava ad arrossire quando dei ragazzi la guardavano e quando qualcuno le faceva dei complimenti e smetteva di fare corone di fiori, sebbene li raccogliesse ancora. Appena si fu lavata il viso, ritornò da Jaken
-Ce ne hai messo di tempo-
-Uffa, come sei polemico stamattina Jaken, sei addirittura fastidioso-
-Ehi…-
-Smettetela- Disse un uomo, che si trovava dietro Rin: era Sesshomaru. Era un demone alto, dai lunghi capelli argentei e dagli occhi penetranti. Rin rimaneva sempre meravigliata dalla sua maestosità: le dava un senso di onore, forza e coraggio…e anche di mistero
-Mi perdoni, padrone- Disse immediatamente Jaken –Ma Rin…-
-Zitto e anche tu Rin- Bloccò lui la ragazza, che era pronta per controbattere –Non ho tempo per i vostri battibecchi idioti. Dobbiamo proseguire-
-E dove andiamo?- Chiese Rin curiosa –Ormai hai sconfitto tutti i nemici…-
-Devo ammazzare quel mezzodemone schifoso e impossessarmi di Tessaiga, e adesso basta…muoviamoci- Rin aveva sentito già tante volte quella frase, ma non si era mai convinta che fosse quello il motivo di quel suo continuo spostarsi “Magari sta cercando il suo vero IO” Azzardò lei, abbozzando un piccolo sorriso. Si immaginò Sesshomaru, pregare in un tempio, davanti a una statua del Buddha
-E adesso che cosa c’è Rin?- Chiese Jaken
-Uff…- Disse solo lei

Jaken osservava il suo padrone, che sembrava indifferente a quello che era appena successo. Voleva sapere che cosa avrebbe fatto. Deglutì e, cercando tutto dentro di se il coraggio, chiese
-Che cosa farà adesso padrone?-
-farò come facevo prima che lei arrivasse e adesso zitto-
-Sì padrone, non chiederò più niente-
Sesshomaru era pensieroso

Il trio uscì dal bosco e si trovò davanti agli occhi una pianura con al centro un piccolo villaggio
-Guarda Sesshomaru, c’è un villaggio- Disse Rin, indicando il piccolo borgo
-Staremo lontani, non possiamo permetterci scontri inutili con degli umani-
-Ma magari ci ospiteranno- Azzardò Rin
-Rin, non essere stupida, gli esseri umani non accettano demoni nelle loro case, e poi a noi non interessa stare con loro, li riteniamo uno scherzo della natura-
-Grazie Jaken, troppo buono- Disse Rin, osservandolo in modo burbero
-Ma dai Rin…tranne te!- Si scusò subito lui “Chissà perché ce la portiamo ancora dietro?” Pensò il demone. Non che gli dispiacesse avere Rin intorno e, anche se non lo ammetteva, voleva bene a quella ragazza, ma lui e Sesshomaru avevano sempre disprezzato gli esseri umani e non riusciva a capire perché il demone se la portasse appresso
-Rin non andremo in quel villaggio, non lo abbiamo mai fatto e non inizieremo oggi-
-Va bene- Disse Rin, un po’ demoralizzata. Non capiva il perché di quel disprezzo e di quel pregiudizio “Io non ho paura di loro” Si disse lei, cercando di capire perché i demoni odiassero così tanto gli esseri umani. Magari, in quel villaggio, qualcuno li avrebbe accolti senza pensare che loro erano demoni “Forse in realtà loro mi odiano” Pensò. No, non poteva essere, l’avrebbero abbandonata quando era ancora piccola anzi, Sesshomaru non l’avrebbe fatta neanche tornare in vita quel giorno di tanti anni fa “Magari è successo per sbaglio”.

continua...

ALLORA? CHE DITE? MI AVEVO AVVISATO CHE FACEVA SCHIFO...
 
Continua nel capitolo:


 
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