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- Capitolo 1° -
"Sanzo!"
Mugugnò la piccola scimmietta mentre tracciava con la lingua una scia fresca sul collo del bonzo,che con occhi chiusi,lo teneva stretto a se in un abbraccio possessivo.
Quanto amore c'era dentro alla scimmia? Quando affetto sapeva donare con un unico sguardo?
I suoi occhi. Sanzo tremò leggermente mentre prese tra le mani il volto del compagno.
"Apri gli occhi" ordinò con tono deciso e risoluto. Aveva dentro l'assoluto bisogno di perdersi dentro quell'oceano d'oro. Occhi dorati,simbolo di eresia. In quanto essere Eretico,e per quanto nascita eccezionale,Goku doveva essere considerato uno scherzo della natura. Occhi dorati. Creatura portatrice di grandi sventure e malattie. Occhi dorati. Simbolo di perversione,di abominio,di pericolo. Occhi dorati. Qualcosa,qualcuno da evitare,da maltrattare,da uccidere. Occhi dorati. Essere eretici.
Goku fece come detto. Sanzo sospirò,guardando le iridi del compagno.
Ci pensò su.
Com'era possibile,che solamente per il colore,stupendo secondo lui,dei suoi occhi Goku era stato condannato alla sua prigionia? Com'era possibile che la SUA scimmia avesse patito una pena così dannatamente difficile solamente per colpa dei suoi occhi?
Essere rinchiuso per cinquecento anni in una grotta,con pesanti catene che lo tenevano imprigionato,senza bere ne mangiare,isolato completamente dal resto del mondo senza un motivo,una spiegazione,un PERCHE' di tutto questo.
E Sanzo,lo sapeva,o almeno immaginava il dolore dentro l'anima di Goku. Essere condannati per qualcosa che non sai. Essere condannati per un qualcosa a te sconosciuto.
Insomma,pensò Sanzo sentendo crescere la rabbia dentro di se,com'è possibile che è stato rinchiuso solo perchè ha gli occhi dorati,maledizione?!
"Mh,Sanzo?va tutto bene?"
chiese l'oggetto dei suoi pensieri,penetrandolo con lo sguardo,in quel momento preoccupato. Il monaco sembrava teso,nervoso per un qualcosa a cui non era ancora al corrente. Aveva notato un qualcosa ardere negli occhi del bonzo: un'antica fiamma,forse mai spenta,che racchiudeva in parte le troppe domande a cui non riusciva a rispondere.
Goku capì. Sanzo stava pensando a qualcosa a cui teneva molto.
Ma a cosa?
Non poteva immaginare che,la risposta,era proprio lui.
E Poi,da quando si era dichiarato a Sanzo,si disse mentalmente,erano cambiate un pò di cose. Ad esempio,il bonzo non lo picchiava così frequentemente come faceva prima e aveva iniziato a comportarsi con lui in modo più tranquillo e dolce. Ma a Goku non importava. Infondo,lui lo percepiva chiaramente,l'amore di Sanzo. Senza che lui dovesse dirglielo,cosa che grazie all'orgoglio,non avrebbe mai fatto,secondo la scimmietta.
"Eh?no,niente scimmia...sono solamente un pò stanco,tutto qua" sussurrò Sanzo con aria assente,ancora immerso nei suoi mille pensieri riguardanti una certa scimmia petulante che in quel momento lo abbracciava teneramente e con una delicatezza impressionante,quasi avesse paura di romperlo.
"non mi vuoi dire che hai?sembri così confuso..."
Goku guardò negli occhi il suo amante,il suo compagno,il ragazzo che amava che lo guardò negli occhi,afferrando con la mano destra il cranio della scimmia,affondandola nel mare castano. Poi,con un dito,tracciò i tratti del viso di Goku,soffermandosi sulle labbra,guardandole. semiaperte,che lasciavano trapassare l'alito,che gli riscaldava la punta del dito. Rosse,turgide,perfette per saziarsi,per essere baciate. Sanzo chiuse gli occhi,non facendo caso al brivido che velocemente percorreva la sua schiena.
*Pensi di poter essere sempre il sole di qualcuno?*
Questa frase gli tornò in mente. Quante volte...si era chiesto di chi fosse quella voce che tanto lo tormentava con quella domanda. E purtroppo quante volte non aveva trovato,come sempre,una risposta.
Il sole il sole il sole. Goku lo considerava il suo sole,la persona che lo aveva salvato dalle tenebre,la persona che gli aveva donato un mondo splendente,forse splendente ancora più di quei raggi che lui,dentro alla prigione di roccia,aveva tanto bramato. Secoli guardando il sole sorgere,tramontare,senza sentirlo mai sulla propria pelle,desiderandolo ogni giorno di più. Poi,Sanzo che lo libera,ed ecco il mondo,la vita. Con i suoi pregi e difetti.E Son Goku,la stupida scimmia,il demone più potente della terra,amava la vita. Amava la vita che Sanzo gli aveva donato liberandolo. Amava. Lui amava tutto e tutti.
Sanzo si spostò di lato,guardando interamente il suo amante che non capiva bene cosa il monaco stessa tramando.
Goku. Da animale domestico,guardandolo,si notava chiaramente che era cresciuto. In quel momento indossava una semplicissima maglietta bianca e dei boxer neri.
Il corpo minuto e tonico,agile e scattante era rilassato. Il ventre piatto,il bonzo potè vedere che si abbassava ed alzava al ritmo regolare del respiro della sua scimmia. La sua pelle abbronzata,profumata,liscia e morbida era lucida,provocando un effetto divino,agli occhi viola di Sanzo,che continuava a scrutare il ragazzo che,intanto,di fronte a lui restava immobile non riuscendo proprio a capire la situazione che si era creata tra di loro.
Il bonzo,dopo aver sbattuto più volte le palpebre,riprese a fissare il compagno.
Il collo sottile e invitante,che tante volte aveva morso o baciato. Il viso,così tenero,dai tratti fanciulleschi e innocenti,in quell'anno era diventato più serio. Gli occhi enormi,grandi,puri avevano un taglio decisamente più allungato,più sensuale. Le iridi d'oro,lo specchio della sua fantastica anima. I capelli del colore del cioccolato,morbidi,fili sottili di pura seta,di cui certi ne ricadevano teneramente sugli zigomi e sugli occhi. E sulla fronte,il sempre presente diadema per il controllo,che luccicando,dava vita a questo effetto divino sulla piccola scimmietta che si stava passando la lingua sulle labbra rendendosele umide,sbadigliando rumorosamente. Sanzo lo trovò stupendo.
"Sanzo!io ho fame!"
Il solito Goku. Sanzo sorrise tra se e se. Lo abbracciò,affondando il viso nell'incavo della sua spalla destra,sentendo poco dopo le braccia esili ma forti dello scimmiotto stringersi con affetto alla sua vita. Sospirò nuovamente.
Per quanto pensi di poter essere il sole di quel bambino?
"..per sempre" sussurrò il bonzo chiudendo lentamente gli occhi lasciando che il compagno tamburellasse i palmi delle dita sulla sua schiena,rilassandolo ancora di più.
"che hai detto,Sanzo?" chiese Goku non capendo ancora. Sanzo era strano,quel giorno.
Il monaco sorrise quasi. Bè,il suo sorriso,più che altro pareva solamente una smorfia sul viso.
"niente,stupida scimmia!ora basta lamentarti,se non vuoi finire all'altro mondo!!"
SBAM.
Il fedele ventaglio di Sanzo,l'harisen,colpì "delicamente" la testa di Goku,che borbottando,si portò le mani sulla parte colpita per poi guardare il ragazzo di fronte a se.
"Ma Saaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaanzo!ma guarda che io ho veramente fame!Hai capito?Sanzo!"
Le vene sulla fronte di Sanzo ballavano il tip tap,mentre impugnava deciso la sua fedele arma nella mano sinistra.
*Quella stupidissima,adorabile scimmia...*
Pensò prima di colpirlo ancora.E poi,guardandolo negli occhi,parlò senza dover aprire bocca. E notando che la scimmia sorrise dolcemente,capì che con lui,le parole erano inutili,a volte.
"ti amo anche io,Sanzo..."
Sussurrò lo scimmiotto arrossendo prima di uscire dalla stanza. Il bonzo,emettendo il solito "tsk" si girò verso la finestra della loro camera,rispondendo nuovamente alla solita domanda.Questa volta con più soddisfazione.
PER QUANTO PENSI DI POTER ESSERE IL SOLE DI QUEL BAMBINO?
"Per sempre."
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