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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Naruto
Titolo Fanfic: VITA, MORTE E MIRACOLI DI GAARA
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: kazehana-koyuki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 31/12/2005 12:48:44

una ff che ripercorre la vita dell`asso nella manica di suna... questa ff è terribile
 
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UNICO, NON VI PREOCCUPATE
- Capitolo 1° -



Per festeggiare il nuovo anno, sotto suggerimento di Sheker, ho deciso di scrivere una ff comica su Gaara, anche se lo a – do – ro bisogna fare un po’ di ironia! Me lo merito, dopo aver spennato Neji come un pollo.
E felice anno nuovo a tutti!



Gaara, si sa, ha il cervello completamente bucato (stile Spongebob, per intenderci) dalla psicosi e dall’eroina, e da un demone – tasso che ogni tanto gli rosicchia la personalità (e da cui Gaara ha ereditato quei simpaticissimi cerchioni intorno agli occhi). Ma Gaara, chi è Gaara?

VITA, MORTE E MIRACOLI DI DEL DESERTO GAARA!

Gaara nasce il 19 gennaio, sotto il segno del Capricorno (nel suo caso molto Corno e poco Capri), nel Villaggio della Sabbia, altresì Suna, da una troia di dubbia provenienza, nome, storia ed età, e da un padre di ancora più dubbia provenienza, nome, storia ed età. Gaara nasce con dei deliziosi capelli rossi ed occhi verdi (un semaforo), che non si capisce da chi li ha ereditati, visto che ha un padre con i capelli castani e gli occhi neri e una madre con i capelli biondi e gli occhi color sciacquatura di piatti. Comunque, Gaara nasce, il più piccolo di altri due fratelli, due loschissimi e spregevoli figuri con cui nessuno vorrebbe mai averci nulla a che fare. Una è una ragazza con un pessimo, ma davvero PESSIMO gusto per le acconciature, uno è uno strano essere che gli scienziati di Focus stanno ancora studiando, dalle abitudini macabre, come truccarsi in maniera incomprensibile e portarsi sempre sulla schiena un coso da cui spunta uno spennacchietto nero (ma allora fascialo tutto, scusa!) e uno strano cappello con orecchie. Insomma, Gaara nasce e quella testa di cazzo del suo insignificante padre cornuto gli infila nel suo corpo (come, non si sa) il ganzissimo demone – tasso che tormenterà il corpo, la mente, la quotidianità e perfino il sonno di Gaara per sempre, dimostrando così tutto il suo affetto paterno. Ma se Gaara è l’ultimo figlio, perché il signor Del Deserto non ha infilato questo fottuto tasso reliquia in Temari o, ancora meglio, in Kankuro? Rigiro questa domanda ai nostri sagacissimi lettori.
Gira la leggenda che la madre di Gaara sia morta dandolo alla vita, ma non è esattamente così. In realtà, dopo aver preso in braccio il suo frugoletto, è entrato Kankuro nella stanza dove la troia stava coccolando il suo amato bene che ha chiamato maternamente “Demone che ama solo sé stesso”. L’allora quattrenne Kankuro si era messo il cappello che attualmente porta, gridando “VOGLIO LANCIARE, CON QUESTO CAPPELLO, IL MESSAGGIO SUBLIMINALE ‘SALVATE I CONIGLI’!” provocando nella madre un crepacuore che le ha fatto tirare le cuoia, lasciando il losco figliolame in mano al padre paterno quanto una tazza di cereali Nesquik.

Gaara è stato un neonato davvero rompicoglioni, in quanto non dormiva mai, e allora l’unica cosa che poteva fare era piangere, piangere, piangere, piangere, piangere, PIANGERE, PORCA PUTTANA! Il padre, che era già di psiche emblematicamente instabile, degenerò allo stato pazzo assoluto, infatti c’è stato un periodo della sua vita in cui stava davanti a un pianoforte, accasciato su di esso, suonando ore e ore e ore la stessa nota. Nulla da stupirsi se Temari ha cominciato ad amare le quattro codine e Kankuro i burattini e il trucco di pessimo gusto. Intanto, lo spaccabiglioni Gaara PIANGEVA. Nel periodo in cui PIANGEVA, Yashamaru chiese se poteva prendersi cura lui del piccolo. Yasha, infatti, adorava i bambini. Però quell’androgino coso si perderà circa un anno e mezzo di sonno. Da allora, Yashamaru, pazzo come chiunque in casa Del Deserto, comincerà a detestare tutti i poppanti e Gaara, stendardo dei bambini scassacazzo, come si detesta l’assassino della propria madre.
Una volta raggiunti i due anni, Gaara ha smesso di piangere. Il padre lo coccolava sommergendolo di giochi che Gaara amava spaccare da degno bambino satanico. Nessuno si accorgerà, per anni e anni, dei sottilissimi messaggi che Gaara mandava, come scrivere col sangue “TI UCCIDERò” oppure far trovare nel letto del signor Del Deserto la testa di una bambola insanguinata con sangue di mucca. Solo quando il piccolo Gaara comincerà ad uccidere chiunque si scontri e a “riportare gli alcolisti sulla retta via”, solo allora, al consiglio di Suna, diranno “Mmh. Certo che quel Gaara ha un po’ di energie represse”.
Comunque, tornando ai due anni di Gaara, il padre continuava a sommergerlo di giocattoli, mentre a Kankuro regalava solo, in tutte le ricorrenze (Natale, Pasqua, compleanno, Epifania), un pacchetto di cotone idrofilo e un puppo di struccante. Kankuro, bimbo molto sensibile, non li userà mai, dicendo che il cotone idrofilo lascia i pelucchi. A Temari, invece, l’onorevole Kazekage regalava, alternando, un manuale di parrucchieri e le Micromachine e Action Man, nella speranza che si donasse alla via dell’amore saffico, in modo da non avere rompiballe maschi in casa. Il signor Del Deserto, paterno quanto Patrik di Spongebob, fallirà clamorosamente, con tutt’e tre.
Gaara crebbe sempre più lugubre, e si appassionò all’heavy metal di gruppi tipo i Sepultura, famosi per i loro messaggi subliminali tipo: drogati, ucciditi, adora satana. Questo lo porterà al suo attuale look.
Yashamaru, intanto, continuava ad alimentare il suo odio feroce verso i poppanti, i marmocchi, i mocciosi, i pupi, i pupattoli, i pargoli, i frugoletti, i bimbetti, i bamboretti per dirla alla lucchese, insomma, tutte quelle cose lì. E Gaara, invece, sviluppava un’innaturale passione verso l’altalena e l’asocialismo più totali, oltre che per Marilyn Manson, famoso per i messaggi subliminali tipo: drogati, masturbati, suicidati, odia i tuoi genitori, adora satana. Gaara passava interi mesi sull’altalena cantando “Girooo girooo tondoooo” con occhi sgranati da degno bambino satanico. Nulla da stupirsi se i bambini lo evitavano di almeno venticinque metri, soprattutto da quando, in un raptus di follia, Gaara aveva cominciato a girare velocissimo a 360° sull’altalena ridendo come un posseduto.
Però, Gaara non era sempre e comunque sulla sua altalena; doveva anche andare alla Ninja Academy, dove prendeva il massimo dei voti, anche perché la prof di francese, la signorina Dupong, era misteriosamente scomparsa dopo aver dato un 7 (i voti giapponesi vanno da 1 a 100, eh) al piccolo Gaara. Sulla porta della signorina Dupong c’era scritto, col sangue: “IO ODIO IL FRANCESE. PROVA A TRADURRE QUESTO, MADEMOISELLE OSCAR FRANçOIS DE GIORGET!”.
Stessa sorte era capitata al prof di matematica, il prof Cubo. A dire la verità, il prof Cubo aveva sempre dato 100 e lode a Gaara, ma venne comunque fatto sparire per il semplice fatto che a Gaara sta sulle balle la matematica. Sulla sua porta, ‘sta volta, c’era scritto: “TRE Più TRE = MORTE A TE!”. Probabilmente Gaara aveva trovato azzeccata e brillante e degna del più grande rapper quella orrida rima, perché ogni volta che sentiva nominare “tre più tre” scoppiava a ridere da solo. Nessuno la pensò così, tant’è che quando gli ANBU arrivarono a casa del prof Cubo per indagare sulla scomparsa del disgraziato colpevole solo di chiamarsi Cubo e di amare la matematica, videro la scritta e dissero “Chiunque sia stato, è davvero una persona infelice!”.
Le cose peggiorarono ulteriormente quando Yashamaru, il falsissimo e ipocrita mantenuto del signor Del Deserto coso androgino, mostrò la sua vera natura di VISCIDO coso androgino. Siccome il piccolo non era abbastanza pazzo per essere un Del Deserto, pensò bene di bucare definitivamente il cervello – spongebob di Gaara. Sappiamo tutti come andò quella brutta storia…
Dopo che il tasso demoniaco (ma io continuo comunque a immaginarmi il tasso di “Bosco di Rovo”) decise di rinnovare il look del piccolo stampandogli il kanji di amore nella sua fronte non esattamente piccola (attirando ancora di più l’attenzione sulla sua fronte di proporzioni colossali), Gaara divenne ormai fuori controllo. Il signor Del Deserto decise di mandare un’orda barbarica di sicari che si fecero però tutti uccidere da un bamboretto di anni 7, 8, 9, 10, 11, diventando così i suoi giocattoli sadici. Siccome il signor Del Deserto è un pirla, ha continuato, e continuato, e continuato (ma non può andarci lui?!). Siccome Gaara sapeva che chi mandava i sicari era proprio il suo adorato papozzo paterno quanto una frazione algebrica, a casa loro non tirava esattamente una bella aria. Intanto, Gaara riesce a diventare ninja, e, una volta ricevuto il coprifronte, sorge un dramma.
Il coprifronte si chiama così perché dovrebbe coprire la fronte. Ma sorgono tre, insormontabili problemi. 1) Il coprifronte non riuscirebbe MAI a ricoprire la vastissima area della fronte del pupattolo. 2) Non si vedrebbe il kanji, e allora il mondo come farebbe a sapere che lui è uno strambo frustrato? 3) La frangetta spennacchiata sta malissimo sul coprifronte. Questi tre dossi alti come montagne mandarono in crisi Gaara per giorni e giorni. Come fare? Come?
Intanto, i messaggi subliminali dei Sepultura e di Marilyn Manson avevano fatto vestire Gaara di una strana tutozza NERA intera (come cazzo fa ad andare in bagno?!) che lo rendeva ancora più tozzo e più basso, con dei cenci bianchi e una strana fascia cinghiosa che sembrerebbe di pelle ma che noi non abbiamo osato chiederci di quale animale (il prof Cubo non è mai stato ritrovato…). E, dulcis in fundo, le fasce alle caviglie. Gaara è proprio un vezzoso.
Tornando al dramma del coprifronte, Gaara le aveva provate tutte: al collo sembrava un idiota. Sopra la fronte (come la porta Sakura, per intenderci) sembrava Sakura, che è sinonimo di idiota. Al braccio copriva le sexy retine che si era messo per esaltare le sue braccia muscolose (?). In vita non ci stava. Gaara è più cicciotto di quel che sembra (d’altronde, i suoi combattimenti consistono nello stare FERMO e ancora FERMO piazzato sulle sue gambe e con le braccia incrociate… non fa molto movimento). Dove, dove mettere questo dannato coprifronte? Perché i ninja devono indossare una cosa tanto fastidiosa?! Gli stava venendo la mezza idea di andare ad uccidere tutti alla fabbrica di coprifronte, ma arrivò prontamente Temari, l’esteta di casa Del Deserto, e disse che quel bel coprifronte stava perfetto sulla roba di pelle (speriamo per il prof Cubo che non sia sua). Gaara rispose che era un’idiota e che non la considerava sua sorella, però se lo mise comunque lì. Il resto è leggenda.



POSTFAZIONE!

Questa è una ff stupidissima ma che mi piace molto! Adoro Gaara! Gaara è bellissimooo! Il finale è davvero orribile, ma spero comunque che vi sia piaciuta e che vi divertiate a leggerla.
 
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