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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: STORIA DELLA SUA METÀ
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: len06 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 29/12/2005 18:57:22 (ultimo inserimento: 10/11/10)

è da un pò che giace nel mio cassetto,voglio farvela conoscere!!!
 
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INIZIO
- Capitolo 1° -

"Adesso smette,passa,passa...Ti prego..basta,bastaa..SMETTILA!!"


Aprii gli occhi.Non mi ricordavo di averli chiusi quella notte in realtà.Rimasi a lungo distesa nel letto, in quella stanza che poco a poco si era trasformata in una prigione per me,a nche se in realtà tutta la mia esistenza era stata...Mi alzai di scatto, non ci volevo pensare, non avevo alcuna intenzione di ripercorrere quello che ero costretta a sopportare da diciassette anni ormai.Ma sapevo che nel momento in cui avrei visto i miei genitori, non avrei più potuto sopprimere quei pensieri.Mi vestii lentamente, poi dopo essere uscita dalla mia cella, scesi lentamente i gradini i quella immensa villa, e mi ritrovai nell'atrio.Una voce meliflua e sottile mi raggiunse:"Buongiorno signorina."Era Sith, il nostro maggiordomo.Avevo subito capito perchè fosse stato assunto dai miei genitori,bastava guardare lui per rendersi conto di come erano i padroni di casa.A mio giudizio somigliava incredibilmente ad un serpente,con quella sua pelle così sottile e molla,quel suo modo di fare strisciante e anonimo,la sua voce..Mi dava la nausea!Nel momeno in cui lo vidi, capii che la giornata sarebbe stata un completo schifo, come tutte le altre del resto."Buongiorno",lo dissi con voce fredda e distaccata."I suoi genitori la stanno aspettando in sala da pranzo".Senza rispondere imboccai il lungo corridoio che dall'atrio onduceva alla sala.Presi fiato e varcai la soglia.In piedi vicino al camino intagliato con teste di draghi, c'era mio padre,l'uomo che chiamavo così per pura formalità, la cui figura in realtà mi era del tutto indifferente.Alto,capelli lunghi accolti in un codino,quando mi sentì arrivare rimase esattamente dov'era con le braccia incrociate dietro la schiena a fissare il braciere spento.Quando finalmente si voltò,rivelando il suo viso asciutto e pallido,ravvivato solo dai suoi occhi color ghaccio,volse un breve sguardo alla donna che fino a quel momentogli era stata seduta vcino.A quel segno mia madre si alzò.Leggermente più bassa di mio padre,i suoi capelli erano di unbiondo splendetnte,del colore del sole,catturavano la luce che timida entrava dalle alte finestre.I suoi occhi erano due cristalli,dal colore indefinibile, tante erano le sfumature che ne ravvivavano lo sguardo.Quello sguardo che ora lei aveva posato sullasua unica figlia:Christine.Quanto le somigliava..Stesso colore di capelli,stessi occhi.Ma da tempo quella luce profonda e vitale era stata spenta dal freddo gelo della vita che avevano scelto di condurre,che avevano scelto anche per me.
 
Continua nel capitolo:


 
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