QUESTO È IL MIO MONDO
- Capitolo 1° -
*Porca Miseria!!!!*
Una ragazza con i capelli scuri stava correndo su un marciapiede deserto
*Ma porca marmitta!!!Perchè il ritardo ce lo devo avere per forza nel sangue!!!!*
E già,Clelia Mansfield era per l'ennesima volta in ritardo
*Non è colpa mia!!*continuava a ripetere a se stessa*Che centro io!!!???*si chiedeva*E' colpa mia se la mia migliore amica è completamente pazza tanto da pedinare il ragazzo che le piace???*
Doveva cercare di non aumentare il suo ritardo,per quanto grande già fosse.....Il freddo era tagliente e le penetrava le ossa tanto da farle provare uno strano assopimento che minacciava di farla crollare a momenti
Intorno a lei c'erano solo piccole casette e immense distese di verde,o meglio campi.Guardò tutto ciò con una nota di disgusto.Presto se ne sarebbe andata,avrebbe lasciato tutto ciò alle sue spalle...non vedeva l'ora.Odiava quel posto,non c'era un motivo particolare...lo odiava e basta!Il tempo di finire il Liceo e sarebbe partita per l'Europa,e solo lì la sua vita sarebbe cominciata e lì avrebbe frequentato la facoltà di Medicina.Detestava pianificare il suo futuro...ma la sorte l'aveva costretta,lei aveva preso una decisione e quella rimaneva.Lo sapeva bene,sarebbe stato doloroso e avrebbe dovuto abbandonare molte cose ma qui si parlava della SUA vita,doveva fare qualcosa per cambiarla:per renderla magnifica,degna di essere vissuta.
Arrivò davanti ad un grande edificio grigio,quello che lei aveva definito carcere per tre anni:la scuola media.Entrò,per poco non si rompeva l'osso del collo inciampando in uno dei gradini
Corse verso uno delle aule
*Sono in ritardo,sono in ritardo*continuava a ripetersi
Nella foga del suo disperato tentativo di arrivare il più presto possibile andò a sbattere contro un qualcosa
Alzò lo sguardo.Deglutì.Diciamo che quel qualcosa era la persona che non la faceva più dormire,non la faceva più mangiare....in poche parole era la persona per cui aveva preso una cotta bestiale.Brian,il ragazzo che recitava con lei:non molto alto...giusto(come diceva Clelia),moro e occhi di un nero talmente profondo che ci si poteva perdere.
-Scusami...-disse a testa bassa lei
-Tranquilla-le porse la mano aiutandola ad alzarsi
Lui la squadrò,era buffa.Piccola di statura,tonda e con le guance arrossate dal freddo
-Tutto bene?-chiese Brian-Nessun osso rotto?-
-No-rispose ridendo-Sono una roccia,guarda che mole!-alluse al suo fisico non proprio da modella
-Uffa!-sbuffò-Clelia ma perchè i tuoi discorsi devono cadere sempre sul fisico??-domandò spazientito
-Ciao anche a te Brian-sviò lei il discorso
-Ok-si arrese circondandole le braccia intorno alla vita-Niente ramanzina-
La ragazza sorrise*Che bello!!!!!!Mai più paternali!*
-Ma solo per oggi-aggiunse il ragazzo frantumando le speranze di Clelia
-Perfido-sibilò la ragazza
Brian sorrise,quella Clelia era proprio strana!Ma purtroppo appartenevano a due mondi completamente diversi e avevano quattro anni di differenza...e già,questo era il problema.Lui aveva ventun'anni mentre lei diciasette,erano tanti...troppi
Lei entrò tutta trafelata
*Ma perchè devo fare conversazione quando non serve???*continuava a darsi mentalmente della stupida
Appogiato al lungo tavolo al centro dell'aula c'era un ragazzo di spalle.
-Dante-ringhiò Clelia
Dante,il suo peggior incubo!Non lo sopportava anzi lo odiava!!!!Il ragazzo si girò con un ghigno beffardo stampato sulle labbra
Aveva una maglietta bianca che gli metteva in risalto l'ampio petto, e un paio di jeans a vita bassa.Era anche definito uno dei ragazzi più desiderati:occhi castani,capelli rossicci e sulle guancie una spruzzata di lentigini che gli conferivano un'aria bambinesca
Lui la squadrò e indicando l'orologio disse senza però emettere alcun suono-Sei in ritardo Clelia-
-Ah!-fece esasperata-Vedi di non rompermi-rispose a gran voce
Tutte le ragazzine che erano sedute scoppiarono in una timida risata.
*Ci mancavano solo loro*sospirò lei accorgendosi finalmente della presenza di quelle"intruse"di dodici anni a testa
-Sei nervosa Clelia?-chiese una di loro
-Come non mai!-rispose sedendosi con molta grazia e buttando il copione sul tavolo
-Se non ti dispiace io dovrei provare!-fece Dante irritato
-Fai-rispose
-Se continui a fare il pagliaccio,queste ochette non smettono di ridere-puntualizzò
-Ma come ti permetti!?-chiese Clelia scattando in piedi
Naturalmente il metro e sessanta della ragazza non era nulla contro il metro e ottanta del suo coetaneo
-Io posso-sibilò
-Si tu puoi-pausa-Andare a vaffanculo!!-concluse
-Sbagliato-si avvicinò al viso della ragazza-Io posso dire ciò che voglio-
*Ok*pensò Clelia*Questa è decisamente la situazione più schifosa della mia vita!Sto scemo che mi sta così vicino.....adesso lo uccido!e queste bambinette????Non mi aiutano neanche!!!!!Heeeeeeeeeeeeelp!!!!C'è qualcuno che mi sente??*
-Cosa c'è Clelia?-domandò con tono melifuo-Non sai cosa dire?-chiese falsamente sorpreso
Le sue parole erano taglienti come la lama di un rasoio e pensanti come un trasatlantico
Non sapeva perchè ma le parole di Dante la ferivano,ogni volta.Provava,cercava di non dare peso a tutte le cose cattive che diceva il ragazzo ma non ce la faceva......perchè?perchè non poteva essere superiore a tutto ciò??Clelia non ne aveva la più minima idea.....no,non era vero!Sapeva il perchè delle sue emozioni ma aveva deciso di chiudere il segreto che riguardava Dante
-Non ti smentisci mai,vero?-gli domandò lei con tono di sfida.Stava mascherando la rabbia
Il ragazzo le si avvicinò all'orecchio sinistro e sussurrò divertito-No-
-Bene,per quel che mi riguarda la povera crista che ti sposerà...-stava per dire tutto il suo repertorio di insulti quando qualcuno varcò la soglia
-Che state combinando?-chiese severamente una voce maschile
-Ciao Brian-disse Dante disgustato allontanadosi dal viso della ragazza
-Ciao-rispose il"nuovo arrivato"
Clelia guradò Dante,era infastidito dalla presenza di Brian...bene aveva trovato un punto a suo favore
-Brian?-chiamò lei
-Sì?-rispose lui
-Ma lo sai che non ci siamo ancora salutati come si deve?-domandò lei
Dante la guardò con aria interrogativa
Brian sorrise,sapeva cosa voleva e così abbracciò la ragazza stampandole un sonoro bacio sulla guancia destra
*Sono un genio!!!*si congratulò con se stessa*Due piccioni con una fava*E già,non solo aveva fatto un dispetto al suo "nemico" ma ora era abbracciata al ragazzo che ogni giorno desiderava sempre di più.Clelia provava qualcosa di intenso per quel principe azzurro,il suo principe azzurro!Non riusciva a spiegarlo,era un qualcosa di irrazzionale e illogico...si sentiva stupida ma non le importava,lei era felice,a volte.Purtroppo stava anche male,per Brian.Quando non lo vedeva,sentiva un vuoto dentro di sè...sentiva che le mancava qualcosa...il cuore,ma appena lo vedeva percepiva una strana energia scorrere dentro le sue vene,insieme al suo sangue
Dante era furioso*Principessina di sto cazzo!*pensò
Avrebbe voluto prenderla a schiaffi,ma con chi credeva di avere a che fare?
Guradò tutti e due*Patetici!*pensò
-Bè io vado!-fece stizzito
Quando il ragazzo arrivò alla porta però Clelia lo chiamò-Ehm...Dante?-
-Che vuoi?-si girò sbuffando
La ragazza ancora aggrappata alle spalle del suo"uomo dei sognoi"alzò il medio e disse-Ci siamo capiti?-domandò
-Cristallini-sputò lui prima di chiudere fragorosamente la porta.
****diciamo che la maggior parte delle cose mi sono successe davvero(e dovrei andarne fiera......???!!)cmq diciamo che se mi lasciate un commentuccio non è che mi dispiace......
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