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Categoria: Fumetti e Cartoni non giapponesi
Dalla Serie: The Order of the Stick
Titolo Fanfic: ELAN & HALEY
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: fengtianshi galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 29/12/2005 01:49:54

conoscete i personaggi e vi struggete per loro? siete interssati comunque? fate un salto a leggere questa mini folle produzione!
 
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ELAN & HALEY
- Capitolo 1° -

Ok... erano le 4 di notte quando la follia si è impadronita di me. Posso giurare che la mattina dopo nemmeno mi ricordavo di aver scritto!XD
Cmq questa fanfic è nata perchè l'idea di questi due personaggi è... STRUGGENTE ed ancor di più lo è il fatto che l'Autore non continua a regalarmi pagine nuove abbastanza spesso!XD
I diritti sui personaggi non appartengono a me ma a Rich Burlew , e potete trovare le vere e ben più interessanti avventure dell' Order of the Stick su

www.giantitp.com















Era notte fonda ma Elan era ancora sveglio.
Fissava ad occhi spalancati la cupola di stelle che si stendeva sopra di lui come se si aspettasse che gli dovesse piovere in testa una risposta. O un meteorite… almeno avrebbe dormito…
Solo che aveva la mente confusa , piena di pensieri , e per lui l’eccessivo pensare era una condizione tanto insolita che non sapeva davvero come combatterla.
Si tirò su a sedere scostando il suo mantello blu vivace e si mise in piedi. Conosceva almeno due persone che avrebbero potuto aiutarlo in quel frangente , ma solo una di esse al momento era sveglia a fare la guardia.
Gli si avvicinò in sneaky-mode più per non disturbare gli altri compagni addormentati che per cogliere lui di sorpresa, però quello fu l’effetto che ottenne.
“Roy…” lo chiamò con tono vagamente lamentoso.
Il guerriero prima sobbalzò poi , resosi conto di chi si trattasse , sollevò gli occhi al cielo in un gesto di disperazione.
“Grande Odino che ti ho fatto di male? Trafiggimi con la tua lancia e poni fine alla mia vita immediatamente e non lasciare che muoia di questa lenta agonia!” esclamò accasciandosi contro il tronco di un albero.
Elan non ci fece caso e si sedette accanto a lui. Roy era davvero un ragazzo spiritoso , ma a volte era difficile capire le sue battute.
“Posso parlarti un attimo?” gli chiese andando direttamente al nocciolo della questione.
Il guerriero lo fissò , tremendamente tentato di dirgli di no , dargli una botta in testa e sperare che si svegliasse solo la mattina dopo. Forse avrebbe potuto addirittura saltare la parte in cui gli rispondeva no .
Se soltanto non fosse stato di allineamento Buono… Lo sguardo del bardo era di una desolazione tale che rispondergli malamente sarebbe stato crudele come dire ad un bambino che Babbo Nasale non esiste.
Con un sospiro esasperato Roy maledisse il proprio allineamento e si rivolse ad Elan.
“Spara…”
Sperò per lo meno che non si trattasse di una scemenza come la volta in cui voleva diventare chierico di un burattino.
“Si tratta… di Haley…” iniziò in tono incerto Elan.
Woha! La cosa era più interessante del previsto!
Decise di contenere il proprio interessamento sia per non dare troppa corda al bardo sia perché non sopportava le piccole cose , e l’amore per il pettegolezzo era una di quelle , che sembravano essergli rimaste appiccicate dopo l’esperienza con la cintura del Cambia-Sesso.
Elan nel frattempo sospirò , come se non sapesse bene come esprimere il groviglio di tormenti che lo assillavano e stesse prendendo tempo per ponderarli.
Aveva anche pensato di musicare il problema, in fondo era il suo lavoro e trovare le parole per una canzone era per lui dieci volte più facile che spiegarsi così a Roy. Purtroppo quest’ultimo aveva più volte manifestato una scarsa predisposizione ad approcci musicali di qualsivoglia sorta e quindi l’idea era stata scartata.
“E’ che… oh mi sento così confuso…” esclamò infine sconsolato.
“A che proposito?” lo incoraggiò Roy , mosso a pietà dalla strana piega seria che il discorso stava prendendo.
“Vedi Roy , forse l’ho notato solo io o forse me lo sono solo immaginato… ma credo di essere simpatico ad Haley… oh certo so di essere simpatico anche a tutti voi , so perfettamente che persino gli attentati alla mia vita non sono altro che l’unico modo che Belkar conosce di dimostrare affetto… però ecco, Haley mi sembra dimostrare più di tutti gli altri che le sto simpatico…”
Eh , pensò Roy , bisognava essere ciechi , sordi e stupidi (o semplicemente Elan) per non rendersene conto… Però decise di non turbare il già precario attuale equilibrio emotivo del bardo e di seguire il suo ragionamento.
“Haley è una ragazza… è perfettamente naturale che sia… più… affettuosa…”
“Già, ma sai… ultimamente, pensandoci bene , sembra che mi faccia particolarmente piacere la cosa… non è che non sia contento di essere simpatico anche a voi, no no no! E’ semplicemente che sono più felice lei mi fa capire che le sto simpatico…”
Elan si fermò a riprendere fiato e Roy non era sicuro che persino lui avesse seguito il filo del discorso contorto che aveva snocciolato senza prendere fiato.
“Roy…” riprese il bardo mesto mesto “Sono un amico cattivo? Non apprezzo abbastanza il vostro affetto e mi concentro su una persona soltanto?”
Il guerriero sospirò. Il ragazzo davanti a lui era davvero davvero DAVVERO uno scemo di primissima qualità.
“Non hai mai pensato che magari è semplicemente che per Haley provi una simpatia… speciale?” gli domandò col tono che avrebbe usato rivolgendosi ad un bambino di cinque anni.
In effetti la perplessa espressione che Elan gli rivolse era l’emblema della più pura e completa ingenuità.
“In che senso scusa?” gli chiese al colmo della confusione.
“Eh… nel senso che…” Roy non sapeva più che pesci pigliare.
Non era certo la massima autorità sull’argomento , sicuramente V o Haley se la sarebbero cavata decisamente meglio… Peccato che la ladra era troppo direttamente coinvolta nel discorso per essere contattata e non era certo che la testolina limitata di Elan riuscisse a comprendere appieno gli altisonanti , per quanto intelligentissimi , consigli del mago. A volte nemmeno lui stesso ci riusciva…
Insomma restava solo lui.
“Ecco , per esempio… quando ti ha dato un bacio sulla guancia… come ti sei sentito?” tentò il guerriero.
Elan si impegnò veramente tanto per pensarci. Infine parve abbastanza sicuro da formulare una risposta.
“Beh… sono stato contento…”
“Ma sarebbe stato uguale se te l’avesse dato qualcun altro?”
Elan dovette meditarci sopra ancora prima di rispondere.
“No… in effetti sarebbe stato diverso… credo…”
Il bardo rimase in silenzio a rimuginare sull’oscuro , per lui , significato di quegli strani sentimenti quando improvvisamente sembrò spaventarsi per un pensiero che gli era passato per la testa.
“Non voglio certo dire che non mi faccia piacere se vuoi darmi un bacio sulla guancia eh! Puoi farlo tranquillamente!!!” si affrettò a specificare tutto preoccupato.
“Rilassati… non dovrebbe accadere entro i prossimi cinque o sei secoli…” lo tranquillizzò Roy.
Il guerriero stava ponderando quanto la sua vita fosse spaventosamente più piena di problemi dalla stupidità imbarazzante quando si ricordò di un particolare.
“Ehi… Haley ha detto che domani parte!” esclamò.
In effetti proprio quel giorno , dopo la giornaliera conta del bottino , Haley aveva esultato significativamente più del solito ed aveva annunciato che sarebbe partita alla volta di Tyrinaria per risolvere una faccenda personale. Non sapeva quanto stava via e non aveva accennato a quando sarebbe tornata. Nessuno ci aveva pensato , nemmeno Roy fino a quel momento , ma non aveva nemmeno detto se l’avrebbe fatto…
Elan parve particolarmente colpito a quella notizia , non sembrava esserne al corrente.
“Come parte…?” disse esterrefatto.
“Elan… pensaci bene e rispondimi! Se fosse un altro di noi a doversene andare per un po’… cosa proveresti?” gli chiese Roy a bruciapelo.
“Mi dispiacerebbe… probabilmente comporrei una nuova Canzone dell’Addio e spererei di rivederlo presto…” rispose Elan come in trance.
“E Haley? Cosa provi sapendo che è Haley ad andarsene?” domandò il guerriero come già presagendo la risposta.
Il ragazzo sbiancò letteralmente e sembrava sul punto di mettersi a piangere.
“Non voglio… Non voglio non vederla più!” rispose sofferente.
Non sentendo repliche alla sua affermazione Elan alzò lo sguardo verso Roy e lo vide sorridergli con fare quasi paterno , come a dirgli che aveva trovato da solo la soluzione del suo problema.
Fu come se nel buio completo in cui navigava la sua mente qualcuno improvvisamente avesse scagliato una palla di fuoco , illuminando tutto di botto.
“Buona notte Elan…” Roy si risistemò nella sua postazione di guardia sicuro che il compagno avesse finalmente trovato la soluzione che cercava.

La mattina era tiepida e limpida , perfetta per mettersi in marcia. Haley stava sistemando il carro con la sua parte del tesoro accumulato già da prima che il sole sorgesse.
Non era il tipo da cose lacrimevoli , non e piacevano i saluti e tutti quei convenevoli che le davano l’impressione di non rivedere mai più i suoi compagni.
In effetti però , ora che ci pensava bene , cosa avrebbe fatto una volta salvato suo padre? In fondo era quello il motivo per cui si era messa in viaggio. Una volta liberato papà sarebbe stato tutto diverso…
Eppure… Ormai aveva trovato il suo posto.
Era proprio lì , in mezzo a quella manica di pazzi. I suoi amici.
Ma sì , avrebbe salvato papy e poi sarebbe tornata… col tempo…
Eh ci sarebbe comunque voluto un poco…
Con un sospiro scacciò la fastidiosa stretta al cuore che l’aveva presa nel momento in cui aveva pensato che non li avrebbe rivisti per un bel po’. Che non avrebbe rivisto lui…
“Haley…”
La ragazza si voltò proprio per vedere la persona che turbava in quel momento i suoi pensieri.
“…stai… partendo…?” domandò lui a metà tra il titubante e il finto disinteressato.
“Già…” di tutti lui era l’ultimo che avrebbe voluto affrontare in quel momento. Si voltò per non doverlo almeno guardare negli occhi.
“E…uhm… ti dispiacerebbe se… ehm.. venissi…con… te?” chiese Elan al limite della balbuzie.
Haley si girò col cuore in gola. Solo in quel momento notò che il ragazzo si era portato dietro la sua sacca da viaggio.
Non riuscì a trattenere il rossore che le pervase le guance al pensiero di lei e del SUO Elan in viaggio da soli.
“Uh… no… nessun problema!” rispose prontamente.
Elan era il ritratto della felicità.
“Bene cosa aspettiamo!” esclamò più sicuro di sé.
Si incamminò a passo deciso afferrando la mano di Haley e trascinandosela dietro. La ragazza fece giusto il tempo a prendere le redini del cavallo per farlo muovere con loro.
Elan non accennava a lasciarle la mano e la ladra con un sorriso ricambiò la stretta.




Fine


E' assolutamente orribile , banale e senza senso , una delle mie solite produzioni insomma! XD
Spero per lo meno che la mia ossessionante maniacalità venga sedata catarticamente dopo aver scritto... u_____u
Siate clementi con me, please! ^_______^
 
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