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Categoria: Film, Telefilm, Teatro
Dalla Serie: Buffy l'ammazzavampiri (Buffy the vampire slayer)
Titolo Fanfic: SUNNYDALE COMPLETA
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: credendo galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/12/2005 14:38:31

una ragazza arriva a sunnydale, che porterà con se?
 
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ARRIVI NOTTURNI
- Capitolo 1° -

1999 Sunnydale, Nord America
Sunnydale, una città maledetta, quasi ogni arrivo notturno significa una sventura, demoni, vampiri, pazzi criminali. Ma nella notte del 07 Gennaio da quel treno nefasto scende una ragazza, una ragazza di diciassette anni circa, ha uno sguardo fiero, deciso, mentre varca la linea gialla della stazione.

Università di Sunnydale, ecco questo è uno di quelle università in cui accadono tutte le cose impossibili, incursioni di mostri, vampiri o cose del genere. Questa università, fortunatamente, è frequentata da una ragazza, Buffy Anne Summer; questa non è una ragazza normale, è ciò che viene chiamata una cacciatrice.
….Per ogni generazione c’è una prescelta, che si erge contro i vampiri, i demoni e le forze delle tenebre,… lei è la cacciatrice…
Una persona pura di cuore, che dona il suo destino affinché il male non regni sulla terra,…ma molte volte lei non è d’accordo con questo destino.
“Uffa, ieri quel vampiro mi ha proprio rovinato la serata,…ma non poteva rimandare a domani il massacro, uff, è il quinto ragazzo che scappa, da una serata con me…e poi questa borsa si sta per rompere, una altra botta e la butto”.
Ecco questa è la ragazza di cui vi parlavo, la cacciatrice, dall’aspetto non sembra ne forte ne aggressiva. E’ una ragazza di quasi diciotto anni non molto alta, bionda, con degli occhi verdi e dei lineamenti morbidi, un po’ timida, ma sempre sorridente. Almeno così si presentava a scuola, tra gli amici, ma davanti ad un vampiro si presenta una ragazza forte e vincente, con i capelli sempre in ordine e degli occhi che mandano lampi.
Accanto a lei ci sono due persone, una ragazza di nome Willow Rosemberg, molto timida, introversa, ma quando si parla di amici, si trasforma, è di statura normale, capelli rossi e lunghi.
Poi c’è Alexander Harris, per gli amici Xander, fa parte del gruppo ed è lo sfigato, in tutto e per tutto, dalle donne ( le sole che lo guardano sono i demoni ) alla scuola.
Questo trio, si trova all’entrata della scuola, Xander sta fremendo di gioia, ha una notizia che le altre ragazze non sanno, ”…lo sapete, c’è una nuova nella scuola, frequenterà il nostro corso, speriamo che sia carina..”. Le due lo guardano con compatimento, sanno che finirà male se Xander si innamorerà di questa nuova ragazza, o meglio Xander seguirà dappertutto la ragazza finche questa non gli spezzerà il cuore,…quante volte ci erano già passate.
“ Ma siamo già a metà anno come farà a recuperare,…. ” disse Willow sconcertata, i suoi amici alzarono le spalle, “ forse farà dei corsi precisi…” ipotizzò Buffy, ma a Xander non importava l’argomento- scuola per questo lo cambiarono.
Poi eccola una ragazza che non avessero mai visto, aveva i capelli biondi, era molto carina, ma presto si rilevò una ragazza di un anno più piccola, per questo niente da fare.
La campanella suonò e tutti si avviarono verso la loro dose di tortura mattutina, appena varcarono la porta della loro prigione una ragazza fermò Buffy o meglio gli si appoggiò per non cadere, aveva i capelli neri, molto mossi e degli occhi verdi, di un verde smeraldo; questo contribuì a rompere del tutto la borsa della cacciatrice, tutti i libri andarono per terra. “Oh scusa non volevo.:” pronunciò la nuova ragazza, si chinò ad aiutare Buffy a raccogliere i libri da terra e li ammonticchiò sui suoi. Quando tutti i libri furono sulle braccia delle due, la ragazza si presentò:” Ciao, io sono nuova di qui, mi chiamo Seline,…” e così dicendo strinse la mano di Buffy con non poche difficoltà, visto tutti i libri che teneva. Buffy sorrise e stringendo la mano disse:” io mi chiamo Buffy, se ti serve una mano conta su di me,….” “grazie Buffy infatti dovevo andare a..” guardò sopra il foglio dell’orario “ Chimica…bleah!”. “Bleah doppio! O come ti capisco, una delle poche materie che ci costringono a fare anche se non le abbiamo scelte, vediamo se abbiamo lo stesso orario,……si è identico. Bene così ti posso far vedere la scuola e presentarti qualcuno”,nel dire questo Xander si avvicinò e disse” Buffy stiamo facendo tardi dobbiamo muov….” Posò lo sguardo su Seline e gli scappò” Oh cavolo…e questa bellezza chi è?!?” . Buffy lo interruppe dicendo “questa è Seline la nuova ragazza, gli stavo proprio dicendo che se aveva bisogno di qualcosa poteva contare su di….”” … Me…..Alexander Harris, per servirla….” Fece Xander con voce da vecchio cavaliere medievale.
Seline sorrise, non sapendo che pensare, o quello Xander era scemo o era scemo!!!!!!!!
Improvvisamente la campanella suonò annunciando l’inizio delle lezioni, i tre ragazzi si avviarono con aria afflitta verso la classe, giacchè Willow era già entrata per procurare a i suoi due amici i posti a sedere. Seline si sedette in fondo all’aula mentre Buffy e Xander si sedettero nei posti occupati per loro da Willow.
La ragazza li interrogò approfonditamente, attraverso dei bigliettini che si scambiavano senza farsi vedere dal professore che provava a far entrare in quelle povere menti come lui le chiamava qualche nozione di chimica.
Alla fine della seconda ora di chimica, di cui nessuno capì nulla ,c’era l’ora di matematica. Appena Buffy lesse la lezione successiva si sentì mancare, lei odiava la matematica entrata tra le prime cercò di accaparrarsi per lei e per i suoi amici dei posti bastanza in fondo onde evitare interrogazioni. Purtroppo per lei, Xander e Willow riuscirono trovare dei posti piuttosto nascosti invece lei si dovette mettere nella terza fila, appena si sedette si accorse che vicino a lei si sedeva Seline.
Questa sembrava molto tranquilla come se non sapesse a cosa stava per andare in contro, non a vampiri, non a mostri bensì alla Maccari, la prof di matematica, l’incubo di tutti i ragazzi del università con i suoi compiti a sorpresa. Compiti o cavolo, per oggi la cacciatrice non aveva pensato a ripassare e se ci fosse stato un compito sarebbe stato un vero casino, in poche parole sarebbe stato il suo primo tre del quadrimestre.
Mentre i suoi pensieri si affollavano nella mente della cacciatrice, la prof entrò nella classe con un plico di fogli sottobraccio, e come per confermare le paure della cacciatrice la prof disse, senza un buon giorno, niente” ecco la prova di ingresso” e consegnò i fogli alla sfortunata ragazza che sedeva nella prima fila che li passo al resto della classe.
Quando il compito arrivò alla cacciatrice, questa sbiancò, erano gli esercizi più difficili e incomprensibili che lei avesse mai visto, a quel punto la prof fece, “pronti via” un rumore di penne aperte seguì questa affermazione. Seline svolse con facilità il compito puoi si voltò per vedere come se la cavava lasua nuova amica e la vide con una faccia desolata e con il foglio bianco, allora decise il da farsi. Dette un calcio a Buffy per attirare la sua attenzione e si avvicinò più che poteva senza destare sospetti, e gli scrisse i risultati con tutti i passaggi sopra il suo foglio dei calcoli.
Passarono più di mezzora a aiutarsi o meglio Seline dettava i compiti a Buffy, e lei li copiava sul foglio che piano piano si riempiva dando vita al primo vero compito di matematica di Buffy ( giacchè tutti gli altri li lasciava bianchi come erano venuti). Quando suonò la campanella La prof passò a ritirare i compiti e tutti uscirono dalla classe, appena furono lontani da orecchie indiscrete Buffy ringraziò ampiamente Seline. Poi gli presentò Willow, le due sembrarono trovarsi simpatiche e giacché anche a Buffy stava simpatica quella ragazza decise di invitarla quella sera al Bronze, lì si sarebbero potute divertire, almeno questo era quello che credeva la cacciatrice.
*****
1798 Londra, Inghilterra
Luci nella notte. Luci colorate. Cavallucci e piccole carrozze finte che giravano. Una giostra.
Una bambina la guardava rapita, seduta su una panchina a mangiare una nuvola bianca di zucchero filato. Le luccicavano gli occhi. Ci sarebbe voluta tanto salire.
Incontrò lo sguardo freddo di un uomo alto e imponente, capelli castano scuro sciolti sulle spalle. Abbassò gli occhi, impaurita. Non voleva la sua collera.
-Ciao, bella bambina! Vorresti fare un giro?- le domandò una splendida donna dai capelli bruni raccolti in una crocchia, indicando la giostra. Era la moglie del giostraio, l'aveva riconosciuta. La bambina scosse la testa con decisione perchè sentiva che l'uomo la stava fissando, attento alla scena.
-Su, sono diverse sere che vieni qui, l'ho notato, quindi devi compiere assolutamente un giro, signorina!- sorrise dolcemente- Un giro soltanto! Se è per il denaro, sta tranquilla, non ti costerà nulla.
La prese per mano e la bimba sembrava felice. Nel suo ottimismo di ingenua creatura pensò per un istante che lui non sarebbe intervenuto. Guardò dalla sua parte. Non c'era più. Le era di fronte, gli occhi pieni d'ira. Lanciò un'occhiata feroce alla donna.
-Tu! Vieni via con me!- ringhiò e strattonò la piccola via dalla giostraia che si era intimorita al suono di quelle parole, pronunciate con una durezza senza pari.
La bambina era paonazza.
Arrabbiata e delusa come non mai, in mezzo alla gente che affollava le vie della città, gridò:
-Io sono una bambina! E voglio andare sulla giostra!!!Tutti i genitori portano i figli lì! Perchè tu no? Perchè io non ci posso andare? Cosa ho di diverso dagli altri???
Il giovane uomo, percependo su di se l'attenzione delle persone che gli stavano attorno, che si erano fermate, attirate dalle grida della bambina, si imbarazzò.
Si inginocchiò per terra e chiese perdono alla bimba.
-Scusami, bel gelsomino, ma tua madre sta molto male, devo accudirla e non posso spendere i soldi per una semplice giostra, sapendola a letto ammalata. Mi capisci?
La gente si commosse e lei sentiva , con il suo finissimo udito, queste frasi:
- Pover'uomo, così giovane e già con una moglie malata!-fece una signora.
-E una bambina ingrata che fa i capricci!- commentò un signore che le stava accanto.
Nessuna aveva capito che stava recitando, anzi no, mentendo spudoratamente. Che attore!
Solo lei riusciva a vedere l'espressione beffarda e di vittoria che le rivolse. Aveva vinto ancora lui. E quella notte, lei, una bambina così piccola che avrà avuto appena quattro anni, fu capace di provare un odio smisurato per la persona che le stava di fronte.


 
Continua nel capitolo:


 
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