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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LA LUCE E LA TENEBRA
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Yaoi
Autore: reiko88 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 22/12/2005 22:42:59

sono completamente andata!!!lucifero x dio…yaoi!in fondo l’odio non è altro che amore contorto. leggete e insultate!
 
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UNICO
- Capitolo 1° -

Note:
Non leggere se si crede alla religione cattolica o se si è in qualche modo credenti.
Non fatelo!
Non leggere se si è di mente ristretta.
Non leggere se si detesta anche una forma lieve di sesso tra lo stesso sesso
…va a finire che non mi legge nessuno così…^^”””
Ragazze….ho superato la mia completa pazzia……che qualcuno mi rinchiuda in un manicomio!
Come musica ho usato gli Era, ci stavano troppo bene! ^^

Desclaimer: I personaggi nn sono miei ma della bibbia!

________La LUCE e la TENEBRA___________

Capitolo unico


“La solitudine.
La disperazione.
L’odio.
È questo il mondo che tu, mio signore, mi ai donato.
Condannato nella sofferenza per l’eternità, per averti odiato….per averti amato. “

Aprì gli occhi lentamente, come se si fosse risvegliato da un sonno profondo.
Ma non era così, lui non avrebbe mai avuto bisogno di dormire.
Si alzò dal suo trono color rosso, incorniciato dall’oro.
I suoi passi riecheggiarono nell’immenso castello senza una fine, senza un inizio.
Non c’era luce in quel posto, tutto era immerso nel buio più totale.
I suoi occhi color del ghiaccio, quasi bianchi, riuscivano lo stesso a vedere, dopo secoli e secoli la sua vista si era adattata.
Le tenebre non avrebbero mai accolto la luce…..il suo cuore non avrebbe mai permesso di essere stato ferito di nuovo.
Uscì dal proprio mondo.
Il cielo era rosso, anime gridavano a quel mondo il proprio straziante dolore, lo avrebbero fatto per l’eternità.
Le grida, il pianto, la disperazione, poteva sentire tutto quello, era l’unico suono che lo accompagnava in quei secoli.
Non avrebbero mai smesso.
Il vento, pari ad una tempesta, gli face andare indietro i capelli lunghi neri.
Continuò a camminare, ricevette attacchi dalle anime che albergavano in quell’inferno, ma non riuscirono a farvi nulla, non si potevano nemmeno ad avvicinare alla figura nera che attraversava lentamente quel posto.
- Non date la colpa a me. Ma con quel Dio che non vi ha concesso il perdono. -
Disse, ma quelle anime non potevano capire, troppo straziate dal loro stesso dolore.
Si trovò alla linea di confine, oltre non gli era permesso entrare.
Alzò il braccio destro provando a varcare quel confine, una vampata di fuoco gli ustionò la mano.
Non provava male, non poteva sentire il dolore fisico. Poteva solo sentire il dolore dell’anima.
Si guardò la mano.
- Quanto ci vorrà ancora? –
abbassò il braccio fasciato con della stoffa nera al suo fianco.
Si voltò solennemente trascinando il mantello color pece con sé.
Da quando era stato condannato in quel posto, non avrebbe mai smesso di provare a sorpassare quel confine.
Una raffica di vento lo investì, nuove anime con essa.
Alzò il bel volto coperto incorniciato dai capelli neri sperando che Lui lo ascoltasse, perché era l’unico da cui avrebbe voluto farsi ascoltare.
- Quando mi perdonerai? -
Non ricevette risposta, come era successo il giorno prima e il giorno prima ancora, i giorni erano diventati anni, e ora…non sapeva nemmeno lui quanto era passato da quel lontano giorno.
Quando era stato scagliato nell’angolo più remoto del cielo, quando i suoi capelli color della luce si erano colorati della tenebra.
Si affacciò alla fine di quel regno e guardò gli esseri umani.
Un sorriso diabolico attraversò le sue labbra piene, i suoi occhi si fecero ancora più gelidi e nello stesso tempo divertiti.
Quando guardava quegli esseri senza ali pensava sempre a una sola cosa.
“ Dio gli ha fatti a sua immagine e somiglianza. “
A quel pensiero lasciò sfuggire una risata divertita e glaciale.
“ Non ti somigliano affatto sai? Non hanno nulla da condividere con te.
Non riesco a vederne la somiglianza. “
Aprì la sua bocca per poter continuare il suo pensiero a parole.
- Io credo invece che loro somigliano a me.
Provano dolore, uno straziante dolore.
Provano la solitudine tanto che alcuni non c’è la fanno a sopravivere.
Provano il piacere della carne, provano la vendetta e il rimorso.-
Con le dita affusolate si toccò il volto e affondò le lunghe unghie nella pelle diafana.
- …E provano invidia verso il prossimo, così tanta invidia da odiarlo. -
Un rivolo di sangue uscì dal graffio che si era fatto.
- Ma l’invidia nasce dall’ amore. -
Si leccò l’angolo delle labbra raccogliendo la goccia scarlatta.

“ Ero il più amato tra i tuoi angeli. Il mio nome significava portatore di luce.
Era questo che avevo donato alla tua vita? Luce?
Ora invece mi chiamano Satana, l’avversario.
È vero, ho sempre voluto superarti, ho sempre voluto che ti dichiarassi sconfitto a me.
Ti ho sempre invidiato, e quando dicevi di amarmi ti ho odiato.
Tu, tu che sapevi sempre tutto perché allora non hai fermato i miei sentimenti?
Perché non li hai mai capiti?
Tutti lodavano te, non me! “

##### Flash Back #####

Ti guardavano, ti ammiravano.
Anche io. Anche io passavo lunghe ore a guardare il tuo bel profilo che qualche volta le tue chiome argentee andavano a coprire.
Eri bellissimo, e il tuo sorriso lo era ancor di più.
Passavo ore a fissare le tue dolci labbra.
Tutti gli angeli mi chiedevano di te, quasi timorosi a pronunciare il tuo nome.
Sorridevo a quel rispetto che tanto ti portavano.
Nessuno conosceva il tuo dolore, il tuo immenso dolore….tranne io che ti ero sempre accanto.
Mai ti avrei abbandonato, mai ti avrei lasciato solo.
Provai amore per te.
Anche tu dicevi di amarmi.
Ma il mio amore era diverso dal tuo.
Quando venivi verso di me e posavi una tua mano sul mio viso sfiorando i miei capelli biondi e mi dicevi con solenne parole “ Lucifero ti amo. “ provavo tristezza.
Ma provavo ancor più tristezza quando tu ti poggiavi al mio petto e sussurravi
“ Non lasciarmi. Non lasciarmi mai.”
Quando sentivo queste parole sentimenti contrastanti si combattevano tra loro.
Provai schifo per me. Mi detestai con tutto me stesso.
Mi facevo male da solo, come se quella potesse essere una giusta punizione.
La mia pelle era lacerata dai miei graffi, non mi chiesi nulla quando i tuoi occhi profondi le vedettero, mi curasti con un tuo semplice tocco.
Volevo la tua pelle, diafana ancor più della mia, tra le mie mani.
Volevo che tu fossi solo mio. Volevo la tue dolci labbra sulle mie.
Provavo ripugnanza per i mie pensieri.
Perché volevi bandire certi sentimenti?
Quei sentimenti che mi facevano sentire vivo.
Perché volevi che nessuno provasse l’odio oppure la tristezza?
Di cosa avevi paura?

Il cielo era splendente e i serafini erano in pace con tutto ciò che li circondava.
Un mondo perfetto.
Ti guardai chiedendoti se eri felice.
Ma il tuo sguardo vuoto mi aveva già dato risposta.
In verità tu non sorridevi mai.
- Perché sei triste?.- ti chiesi guardando un bellissimo angelo che sorrideva ad un altro.
Un sorriso completamente vuoto. Incominciavo a provare odio per quel mondo….ipocrita.
Per quel mondo così intatto e puro.
Invidiavo coloro che non provavano sentimenti come i miei.
- Non sono affatto triste Lucifero.- si girò verso di me, con quel tuo viso così calmo, come se nulla potesse toccarti.
Tu, eri insensibile.
- Mi ami? – ti chiesi con tono fermo.
- Certo che ti amo. – mi rispose lui.
- Come sai di amarmi ? – Tu che non provavi rabbia per niente e per nessuno come sapevi amare?
- Perché tu sei il mio angelo preferito tra tutti. -
Lui che li creava, lui che li distruggeva, aveva delle preferenze.
Lui che decideva cos’era bene e cos’era male.
Lo odiai. Per la prima volta lo odiai.
Quei serafini non erano diversi da me, perché non li amava come amava me?
Anche il suo animo dunque era sporco?
Mi alzai e mi mise davanti a lui che era seduto. Il suo sguardo non mutò.
Mi inginocchiai a lui, chinando il volto.
- Lucifero? Che fai? – Una sua fredda mano si poggiò sulla mia gota per farmi alzare il volto.
Due sole singole lacrime scesero dai miei occhi di ghiaccio, i miei sentimenti erano troppo forti per quel mondo talmente vuoto.
Attirai l’attenzione di alcuni serafini.
- Lucifero?- la sua voce mi sembrò preoccupata.
- Perdonami, se puoi. -
Mi accanii verso di lui, divorandogli le labbra che avevo tanto ambito, fin dal primo giorno.
Introdussi la mia lingua nella sua calda bocca.
Mi scansò violentemente, nei suoi occhi c’era disprezzo nei miei confronti.
Almeno riuscii a provocare qualcosa in lui.
Volevo sporcarlo.
Mi asciugai con il braccio la ferita fatta all’angola della bocca.
- Dicevi di amarmi no?-
Indietreggiò da me allontanandosi di qualche passo.
Alcuni bellissimi angeli provarono ad attaccarmi, ma con l’immensa forza che mi aveva donato il mio Signore gli scagliai lontano da li.
Altri serafini invece non fecero nulla, stettero a guardare.
Mi amavano, mi odiavano.
Ritornai a ciò che avevo anelato in segreto.
- Sei completamente impazzito!- mi urlò contro lui.
Lo tenni fermo sotto di me, baciando quella pelle, quasi mordendogliela.
Volevo divorarlo.
Farlo mio.
Volevo umiliarlo.
Volevo amarlo.
Passai una mano tra i suoi capelli argentei, i suoi occhi di un azzurro scuro profondo mi guardavano tristemente.
Il mio respiro affannato era sulle sue labbra.
- Provi pena? Stai provando pena per me ? – chiesi con un sorriso sinistro.
La sua mano passò tra i miei capelli dorati.
-….Perché…..perché fai questo? –
- Perché ti odio. Ti ho sempre odiato e invidiato. -
- Lucifero….- mentre pronunciò il mio splendente nome, pianse, calde lacrime gli si rovesciarono sulle tempie.
Né raccolsi una con la lingua, sfiorandoli l’occhio.
Lo invidiavo perché lui era puro, mentre io no .
Lo baciai famelicamente ma lui non rispose al mio bacio.
Afferrai con rabbia una sua ciocca che ricadeva al suolo.
- Volevo essere come te. – sussurrai queste parole al suo orecchio.
- Io non voglio che tu sia triste. – rispose lui.
Sapevo, sapevo che anche lui provava dolore, ma era sempre capace di mutarlo in amore, era sempre capace di nascondere i suoi sentimenti.
Ma anche io….anch’io soffrivo a causa sua, e non potevo fare altro che odiarlo.
Continuai a baciarlo e toccarlo. Avrebbe potuto scagliarmi via quando voleva, ma non lo fece.
Gli angeli assisterono a quella scena, mi accorsi che alcuni piangevano per il dolore che stavo procurando al loro signore.
Altri invece sorridevano malignamente, come se compissi una loro vendetta segreta.
Mi ero ribellato a quel mondo che trovavo nauseante.
Grida di disperazione uscirono dalla bocca degli angeli buoni, e risate diaboliche dagli angeli cattivi.
Il bene e il male si stavano formando.
Gli angeli senza sesso, senza entità, si stavano distinguendo.
Sono il male.
Se provare l’odio e l’invidia o la lussuria è male, allora io lo sono.
Se vuol dire non nascondere più questi sentimenti significa essere il male, allora eccomi.
Proverò i sentimenti che il bene rifiuta di accettare.
Fu mio. Il *mio* Signore lo fu davvero.
Accarezzai il suo volto stanco e leccai per un ultima volta le sue labbra gentili.
Mi allontanai da lui.
Il caos regnava nei cieli, gli angeli si mordevano, si divoravano a vicenda.
Senza rendermene conto diedi l’inizio di una battaglia non ancora finita.
Il bene e il male.
L’oscurità e la luce.
Alcuni angeli che attaccavano colui che gli aveva creati furono distrutti.
- Tu non puoi più stare qui. – ero voltato, gli stavo dando le spalle non potei vedere la sua espressione.
- Sarai bandito insieme agli angeli traditori che albergano in questo cielo. -
Mi girai verso di lui, incontrando i suoi occhi, profondi ma vuoti.
- Ti concedo una scelta.-
Lo guardai, gli angeli interruppero la lotta per prestare attenzione a noi due.
- Sottomettiti a me, dimmi che mi ami e sarai perdonato, insieme ai serafini che si sono ribellati.-
Mi avvicinai con passo lento verso il creatore degli angeli.
Piegai un ginocchio per terra, chinandomi a lui. Presi una sua mano e la portai verso le mie labbra sfiorandola.
- Mi ami? – chiese lui.
- Ti odio. – risposi io. Portai la sua mano alla mia bocca, alzando lo sguardo verso il suo volto severo, solo io notai che c’era della tristezza nei suoi occhi.
Gli angeli ribellati incominciarono a venerarmi.
Insieme al mio odio avevo svelato anche i loro sentimenti.
I miei lunghi capelli si tinsero di nero, e i miei occhi freddi divennero ancor più color del ghiaccio.
Mi alzai.
- Vattene. -
Colui che mi diceva di non lasciarlo mai, ora mi stava dicendo di andarmene.
Sorrisi malignamente. Tutto ciò era ironico.
Mi guardai attorno.
Quel mondo era perfetto, il mio non sarebbe stato così.
Però…. un mondo perfetto non è forse creato da orribili mostri?
I primi angeli che si erano ribellati furono scagliati nei meandri più profondi della terra, grida di terrore si impossessarono del cielo.
Presto gli avrei raggiunti.
Mi rigirai guardandolo.
- Fallo, e quando vorrai perdonarmi del mio affronto io non ti lascerò mai più solo. -
Un sorriso dolce increspò lievemente le mie labbra, non so perché lo feci….forse era perché un momento prima che mi scagliò lontano da li, dai suoi occhi scese una singola lacrima.
- Io ti amavo. Ti amavo davvero. -
Sentii queste parole poi il nulla, solamente il buio.

### fine Flash Back ####

“Se non ti è concesso provare odio…allora lo proverò io per te.
Se non ti è permessa la vendetta la compierò io.
Sarò io il male che tu ripugni.
Lo faccio per te “

Fissò ancora gli esseri umani con il suo sguardo glaciale.
Si divertiva, gli offrivano sempre uno spettacolo vario dal solito.
Il suo cielo, assomigliava alla terra.
Il caos.
Era questo che accomunava i due mondi.
Non gli interessava un mondo già sporco, ma uno pulito da poter macchiare.
Si incamminò verso il suo castello, verso la sua solitudine che l’aveva fatto impazzire già da tempo.
Rientrò nelle tenebre, il suo mondo senza nessuna luce.
Un giorno l’avrebbe perdonato.
Pensò sedendosi sul trono, mentre con una mano chiusa a pugno la posò sul suo bel volto.
Quando l’ avrebbe fatto, quando il suo castigo sarebbe finito avrebbe riversato tutta la sua rabbia fonte di tristezza.
Sarebbe ritornato da Dio con il suo folle orgoglio e finalmente l’ avrebbe sottomesso a sé.
Nel suo odio contorto lo avrebbe amato.
Per sempre.
Per l’eternità.

_________________Owari______________

Note di fine cap:
che nessuno mi dia della satanista vi prego! >_< Manco sono credente!
Bè allora che dire di questa fic…a parte che il mio cervello è andato?
Lo scritta, ma senza sapere proprio nulla della bibbia!
Con questa fic non voglio affatto insultare nessuna religione…ç.ç…anche se probabilmente lo fatto.
Sapete quando andavo a catechismo e ho detto che mi dispiaceva per lucifero mi volevano esorcizzare O.O!
Siccome tutti gli erano contro mi dispiaceva!In fondo l’invidia è un sentimento molto umano ma triste.
Naturalmente non credo a questi personaggi li vedo più come una cosa mitologica….del tipo Zeus o Ade…mmmh…è difficile da spiegare….@.@
Un mio amico mi ha detto che se esistessero mi farebbero fuori all’istante…^^””””
Mi piacerebbe ricevere dei commenti anche se ho la vaga idea che saranno insulti!


By Reiko

 
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VOTO: (1 voto, 3 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 3 commenti
reiko88 04/01/09 23:34
x erego

ti ringrazio del commento,>///< e scusa se rispondo ora, eh che non passavo qua da un sacco ^^ " bhe oddio...quando parti di immaginazione le storie che ne vengono fuori sono tipo come queste..e la cosa è abbastanza strana, e non so se sia un bene oppure no.
In ogni caso questo era specie come un "prologo " poi ho deciso di approfondire questa idea, facendendone un altra fic, un pò più lunga e meno superficiale di questa ( o almeno spero )
Ti ringrazio per il complimento, davvero molto gentile.
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

reiko88 04/01/09 23:33
x erego

ti ringrazio del commento,>///< e scusa se rispondo ora, eh che non passavo qua da un sacco ^^ " bhe oddio...quando parti di immaginazione le storie che ne vengono fuori sono tipo come queste..e la cosa è abbastanza strana, e non so se sia un bene oppure no.
In ogni caso questo era specie come un "prologo " poi ho deciso di approfondire questa idea, facendendone un altra fic, un pò più lunga e meno superficiale di questa ( o almeno spero )
Ti ringrazio per il complimento, davvero molto gentile.
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

erego - Voto: 03/12/08 00:28
meraviglioso, secondo me affronti il tema in modo molto più analitico di come fanno molti altri, addirittura studiosi, e ne dai una delineazione e interpretazione personale... sono molto colpito...
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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