torna al menù Fanfic
torna indietro

MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Cavalieri dello Zodiaco, I (Saint Seiya)
Titolo Fanfic: SAINT SEIYA - THE REAL STORY
Genere: Comico
Rating: Per Tutte le età
Autore: shainareth galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/10/2002 15:51:48 (ultimo inserimento: 10/09/03)

non è mia, ma di mio fratello, prendetevela con lui!!! cmq, è sempre un crescendo, anche se per stile non è il massimo, quel che conta è il contenuto
 
Condividi su FacebookCondividi per Email
Salva nei Preferiti
   
PEGASUS L`INVINCIBILE
- Capitolo 1° -


--- PREFAZIONE DELLA SORELLA DELL'AUTORE ---

...cioè... l'autore è mio fratello maggiore-maggiore (l'altro è mio fratello maggiore-minore... se non avete capito la parentela, fa' nulla!) ed io sono la vostra simpaticissima ed amatissima (da chi?!) Shainareth... Vabbè, tagliamo corto!
Dicevo, quella in cui state per imbattervi è una parodia della serie animata di SAINT SEIYA, meglio conosciuta qui in Italia dai più come I CAVALIERI DELLO ZODIACO, altro mio grandissimo amore oltre ONE PIECE (messaggio promozionale: per chi non lo sapesse sto scrivendo una fic su One Piece dal titolo "Piece Main" che sta riscuotendo un discreto successo... credo... comunque, leggetela!!!).
Ho deciso di essere io a "prefarre" (termine appena coniato dalla sottoscritta... intendevo dire che ho deciso di essere io a fare la prefazione della fic) perchè è bene prepararvi a quello che vi apprestate a leggere... Anzitutto ci tengo a precisare che nè io nè mio fratello rispondiamo dei contenuti della storia e dei dialoghi dei personaggi... E qui si può aprire un'ampia parentesi...
Il protagonista... o per meglio dire... "IL" protagonista della storia è come ben sapete Pegasus che però, come capita per tutti gli altri personaggi, presenta un'enorme accentuazione dei suoi difetti (e lui ne ha parecchi... vi lascio immaginare come possa apparire questo tappetto qui...), e quindi appare come un odioso e a volte viscido imbecille... (ok, non c'è molta differenza con quello vero... ah! dimenticavo! Pegasus è il mio personaggio preferito... ognuno ha i suoi scheletri nell'armadio... lo so, mi rendo perfettamente conto di avere seri problemi mentali...)
Sirio... ah... preferisco che quel poveretto lo scopriate pian piano... non potrete fare a meno di adorarlo!
Crystal... questo è forse l'unico personaggio che è stato completamente stravolto: infatti oltre a presentare (ma solo rare volte) il lato "frignone" del suo carattere, presenta anche uno spiccato ed insolito senso dell'umorismo... beh... preparatevi ad una serie di battute, alcune semplici e carine, altre più sottili e difficili da capire...
Andromeda... ehm... CHIEDO VENIA A TUTTI I SUOI FAN!!!! (non mi assumo responsabilità al riguardo!!)
Phoenix... beh... lui è forse il più normale in assoluto (e sottolineo la parola "forse").
Isabel? Atena? Quella gran BIIIIIIIIIP!!!!!! di Isabel è stata caratterizzata per quello che è realmente, ovvero una ninfomane di prima categoria... (AVVERTENZA: il testo -per colpa sua- continene anche battute spinte... ma la storia è pulita lo stesso, non vi preoccupate!!)
Degli altri personaggi, quelli secondari, posso presentarvi quelli che spiccano di più e che sono meglio caratterizzati:
- Castalia: non sopporta Pegasus (come darle torto);
- Tisifone: somiglia parecchio a quella originale, solo un po' più cattivella con Pegasus alle volte... (è in assoluto il mio personaggio preferito, prima ancora di Pegasus, da ciò la prima parte del mio soprannome "Shainareth"... Shaina per chi non lo sapesse è il nome originale di Tisifone);
- Ioria: decisamente rude e scontroso, iracondo, rozzo alle volte, senza troppi peli sulla lingua (è un gran bel personaggio, ve lo assicuro!!);
- Mur: ...ah... beh... ci sarebbe da scrivere un romanzo solo per lui... è come fosse un'entità superiore... Ha una particolarità: oltre ad essere altamente menefreghista, è fissato con Ioria e appena può gli fa saltare i nervi...
- Milo: cavaliere senza macchia e senza paura! Ma ha un piccolo difetto... le grazie di milady gli danno alla testa.

Al momento mi fermo qui... ma nel corso dei vari capitoli (anche se a dire il vero la fic è un tutt'uno) ci sarò sempre io darvi piccole delucidazioni sulla mente malata di mio fratello... A presto!
Shainareth
PS. Mi sono anche permessa di dare ai vari capitoli il titolo delle puntate della serie televisiva, grosso modo si intende...





SAINT SEIYA - THE REAL STORY


--- Capitolo I - Pegasus l'invincibile ---

Tempo: prossimo futuro.
Quando il mondo cadrà nel caos per colpa delle forze del male una stirpe di prodi guerrieri, chiamati Cavalieri dello Zodiaco, compariranno per riportare la pace. Se il mondo dovesse cadere nel caos non per colpa del male, bhè, allora sono fatti vostri.

Siamo a Nuova Luxor in Giappone. La città è al centro dell’attenzione mondiale per due motivi. Il primo è che sta per svolgersi in essa un torneo di lotta tra i combattenti più valorosi del pianeta, chiamato Guerra Galattica; il secondo è che l’organizzatrice di tutto questo è una splendida e prosperosa fanciulla: la duchessa di Thule, Lady Isabell.
All’interno del palazzo dei tornei fatto costruire dalla giunonica duchessa, si sta già svolgendo un incontro, al quale la ragazza sta assistendo con il suo fidato e pelato servitore Mylock.
Gli schizzi di sangue sembrano non scomporre Isabell che guarda lo spettacolo con indifferenza.
Mylock: Ha visto Lady Isabell! Unicorno sta sbudellando il Leone Minore!
Ma la ragazza sembra non dar peso alle parole dell’uomo.
Mylock: Non le sembra un Cavaliere eccezionale quell’Unicorno! E poi dica la verità, è anche molto carino!
La regal fanciulla si volta di scatto, quasi che le parole di Mylock l’avessero offesa.
Isabell: Mylock! Nessuno ti ha autorizzato ad aprire quella fogna! Lo sai che il mio cul...il mio cuore, volevo dire il mio cuore, appertiene ad un altro!
Mylock: Ma Lady Isabell! Non è detto che quel ragazzo riuscirà ad impadronirsi dell’armatura di Pegasus! Si ricordi che quell’armatura si trova in terra di Grecia, e non permetteranno certo al primo straniero venuto di portarla via!
Isabell continuava a guardare l’incontro mentre schizzi di sangue di Leone Minore arrivavano sul suo viso.
Mylock: E poi a quest’ora potrebbe essere già morto!
La ragazza accennò un sorriso si pulì il viso con il fazzoletto e senza neanche voltarsi a guardare Mylock disse:
Isabell: Tsk! Tu non sai quant’è forte quel ragazzo! Non esiste praticamente nessuno al mondo in grado di batterlo! Vedrai che arriverà in tempo al Palazzo dei Tornei e porterà con sè l’armatura di Pegasus!
La testa di Leone Minore arrivò ai piedi di Lady Isabell e le sporcò le bianche scarpette.
Mylock: Sarà!
La ragazza diede un calcio alla testa del defunto Cavaliere, che rotolò giù per i gradini.
Isabell: Te lo ripeto Mylock! Quel ragazzo è praticamente imbattibile! Che bello! Guarda come va giù! Accidenti! Guarda quello scemo come ha ridotto le mie scarpe!

Terra di Grecia.
Atene.
Grande Tempio.
In uno spiazzale antistante al Grande Tempio, due combattenti stanno lottando per il possesso dell’armatura di Pegasus.
Il primo Cassios disegnato a mostro; il secondo invece molto bello e sicuro di sè, con aria strafottente e modi di fare irritanti, si chiama Pegasus. Chissà chi vincerà!
All’incontro assistono Arles, Sommo Sacerdote del Grande Tempio; Tisifone, allenatrice di Cassios; Castalia, allenatrice di Pegasus; arbitra il signor Iannidis; telecronaca di Rino Tommasi.
L’incontro ha avuto inizio da circa tre quarti d’ora, durante i quali Cassios ha pestato il volto di Pegasus una quindicina di volte, ed ha attentato alla sua virilità una decina.
Pegasus è disteso a terra e Cassios lo colpisce ripetutamente con potentissimi calci di punta. Il pupillo di Castalia sputa sangue dalla bocca ma non demorde, anzi, non perde il suo sorriso angolare.
Cassios: Si può sapere cosa hai da ridere moccioso?
Pegasus: Per...chè sono io il pro...tagoni...sta della storia! Tu sei solo un’inutile per...dita di tempo!
Tisifone: (Che modo di fare arrogante!) Spezzagli il collo Cassios!
Cassios: Adesso ti sistemo io!
Cassios, preso Pegasus per i capelli lo sbatte ripetutamente a terra.
Castalia: Pegasus!
Tisifone: (Prova a ridere adesso! Se hai ancora i denti!) Oh o o o o o! Come sono cinica!
Soldato: Che ti prende Tisifone?
Tisifone: Niente! Non sono affari tuoi! Guarda l’incontro!
Cassios sollevò Pegasus dalla polvere.
Cassios: Allora cosa hai da dire adesso?
Pegasus: Niente! Solo che mi sorprendo di me stesso di quanto sono fico! E poi, hai visto che razza di capelli hai? Guarda invece come sono perfetti i miei ciuffettini!
Cassios: Grrrrrrrr!
Castalia: Non lo provocare Pegasus!
Tisifone: (Che pagliaccio! Adesso Cassios rovinerà quel tuo bel faccino!)
Cassios: Voglio vedere se sei così fico senza un orecchio!
Cassios solleva il braccio.
Castalia: Attento Pegasus!
Pegasus: Ehi! Che le tue ascelle puzzano!
Cassios colpisce.
Un orecchio vola sulla terra, che ben presto si tinge di sangue.
Tisifone: Che cosa! Ma come...
Castalia: Bravo!
Pegasus era libero dalla morsa del suo avversario che si reggeva la testa ormai priva di orecchio.
Arles: (E’ incredibile! Anch’io non mi sono accorto di niente!)
Cassios: Si può sapere come diavolo hai fatto?
Pegasus: (E che ne sò!) Segreto professionale! E poi ascoltami, per me ti ho fatto un favore, stai molto meglio senza orecchio!
Tisifone: (E’ incredibile! Sembra che per lui il combattimento stia iniziando ora! E le ferite che aveva sul viso e sulle braccia sono già rimarginate! Quali poteri ha questo ragazzo? Mi fa quasi paura!)
Cassios: Morirai per questo! Aaaaaaaaaaaaaa!
Cassios si scaraventa su Pegasus.
Tisifone: Fermati Cassios!
Pegasus: (Che sciocco! Non hai ancora capito che il combattimento è finito!) Fulmine di Pegasus!
Pegasus evitò il colpo di Cassios, e cominciò a colpirlo con una serie di pugni.
Pegasus: (85 colpi al secondo! 85 colpi al secondo! 23+31=54! 12-1=11! 43:2 è troppo difficile, ha la virgola! Ed io sò troppo matematico!)
Tisifone: (85 colpi al secondo! Niente male!)
Dopo che Pegasus si sfogò per circa tre ore, di Cassios non rimaneva che un ammasso deforme.
Pegasus si pulì dalla polvere, e rivolgendosi a dei soldati disse:
Pegasus: Portatelo via!
Tisifone: (Maledetto!)
Pegasus si avvicinò al Grande Sacerdote, ma non si inchinò (era contro la sua religione).
Pegasus: Ho vinto! Voglio ciò che mi spetta!
Arles: E’ vero! Hai vinto! L’armatura di Pegasus è tua!
Pegasus sorrise da buffone.
Pegasus: Lo so!
Tisifone: Un momento!
Tisifone si avvicinò a Pegasus e lo indicò.
Tisifone: Grande Sacerdote come potete permettere che un muso giallo...
Pegasus: D’oro prego!
Tisifone: ...dicevo, che un muso giallo porti via l’armatura dalla Grecia!
Castalia: Tisifone! Pegasus l’ha vinta onestamente e con grandi sacrifici! Ha diritto a quell’armatura quanto ne ha un Greco!
Tisifone: Nessuno ti ha interpellato! Grande Sacerdote io vol...
Arles: Castalia ha ragione! L’armatura spetta a questo ragazzo! E’ stato lui a vincere!
Pegasus: Hai sentito strega? Io ho ragione e tu hai torto! Che ci vuoi fare, è la vita! Vieni Castalia!
Senza neanche salutare e dire grazie il ragazzo caricò l’armatura sulle spalle e se ne andò.
Arles: (Che maleducato!)
Tisifone: (Pegasus! Non finisce certo qui! Non riuscirai a partire con quell’armatura!)
In tarda serata, alla casa di Castalia.
La ragazza è distesa sul letto, ed è un bel vedere, ma Pegasus preferisce osservare lo scrigno dell’armatura che ha appena vinto.
Pegasus: Non posso ancora crederci! Ho vinto davvero io quest’armatura? Allora gli dei sono nulla in confronto al mio potere!
Castalia: Non esagerare adesso Pegasus!
Pegasus: Hai visto? Non volevano che io la vincessi!
Castalia: Per loro è un disonore che uno straniero vinca, visto che questa è la terra da cui tutto ha avuto origine secoli fa!
Pegasus: Già! Come oggi io ho conquistato la mia divinità!
Castalia: (Che idiota!) Che cosa?!
Castalia si alza di scatto dal letto.
Pegasus: Che ti prende Castalia?
Castalia: Pegasus! Prendi l’armatura! Dobbiamo fuggire!
Pegasus: Adesso?!
Castalia: Muoviti!
Pegasus: Oh si! Certo!
Pegasus si carica sulle spalle l’armatura e con Castalia si butta correndo tra le braccia della notte ateniese.
Castalia: Pegasus non perdere tempo!
Pegasus: Questo accidenti pesa!
Superarono roccia dopo roccia fino a quando Castalia si fermò di colpo.
Castalia: Troppo tardi!
Pegasus: No! Il sole non è ancora sorto!
Castalia: Guarda lì prima di dire cretinate!
Castalia indicò nell’oscurità dalla quale uscì Tisifone con alcuni soldati.
Pegasus: Oh no! Ancora tu!
Tisifone: Cosa c’è eroe? Non sei felice di rivedermi?
Pegasus: Si può sapere che diavolo vuoi?
Tisifone: Voglio lo scrigno! Consegnamelo e non ti torcerò un ciuffettino!
Pegasus: Ci mancherebbe altro! Castalia io... ma Castalia!
Castalia si era seduta poco più in alto.
Castalia: Questa volta te la dovrai vedere da solo!
Pegasus: E va bene! Facciamola finita una volta per tutte!
Pegasus si sfilò lo scrigno e lo posò a terra.
Soldato: Tisifone non sporcarti le mani per lui! Lascialo a noi!
Tisifone: Fermi! E’ mio! Voi avrete i resti!
Così dicendo Tisifone fece qualche passo avanti e si parò dinanzi a Pegasus.
Pegasus: Sappi che già il tuo fidato Cassios ha assaggiato il mio pugno! Ma a te non lo consiglio proprio!
Tisifone: Peccato che abbia sciupato le tue ultime parole a questa maniera!
Pegasus e Tisifone con un gran balzo si scontrarono ferocemente in aria.
Pegasus: (85 colpi al secondo! 85 colpi al secondo! Che numero perfetto!)
Tisifone: Vedo tutti i tuoi colpi! Hai una velocità davvero ridicola per un Cavaliere di Bronzo!
Pegasus: Che cosa?!
Tisifone: Cobra incantatore!
Pegasus: Aaaaaargggghhhhhh!
Pegasus cade di faccia a terra.
Tisifone: Come puoi pretendere di poter indossare quell’armatura?
Pegasus: (Sono stato sconfitto! Pensavo che la storia fosse più lunga, ma mi sbagliavo! Verrò ricordato ai posteri come una stella cadente nella notte di San Lorenzo! Fuggevole ricordo di un’estate! Tsk! Mi commuovo io stesso della mia sensibilità!)
Tisifone: Finitelo! E’ vostro!
In men che non si dica un nuvolo di soldati si fece intorno al corpo esanime di Pegasus ed iniziarono a martoriarlo.
Castalia: (Pegasus! Pegasus! Ascoltami!)
Tisifone si voltò ed iniziò ad andarsene.
Pegasus: (Qui risponde la segreteria telefonica della mente di Pegasus! Il cervello è momentaneamente assente (forse da un bel po’)...)
Castalia: (Pegasus rispondi! Ti prego!)
Pegasus: (Pronto! Chi è? Sei tu Castalia?!)
Castalia: (No! Sono la regina Elisabetta!)
Pegasus: (Maestà! Cosa ci fate qui?)
Castalia: (Pegasus sono io!)
Pegasus: (Ah già!)
Castalia: (Riprenditi! Non lo vedi che stanno calpestando la tua dignità di super eroe?)
Pegasus: (Che cosa stanno facendo?!!)
Tisifone non fece che una decina di passi che un gran lampo la fece voltare indietro.
I corpi dei soldati erano stesi sanguinanti a terra.
Tisifone: Pegasus?! Non è possibile!
Pegasus: E invece si!
Tisifone alzò lo sguardo.
Pegasus era sospeso a mezz’aria.
Pegasus: Lanciami lo scrigno dell’armatura Castalia!
Castalia glielo lanciò e lo prese violentemente sul capo.
Caddero a terra scrigno e scricciolo.
Castalia: E indossala come tutti gli altri Cavalieri!
Goccia sulla testa di Tisifone.
Pegasus si rialzò da terra e tirò il manico dello scrigno che si aprì.
Le sacre vestigia di Pegasus si andarono dolcemente a posare sulle sacre ossicina di Pegasus.
Tisifone: Non pensavo saresti riuscito ad indossarla!
Pegasus sorride da buffone.
Pegasus: E’ dall’anno scorso che mi vesto da solo! Sono grande ormai!
Tisifone: Non ti basterà per battermi! Cobra...
Pegasus: Fulmine di Pegasus! Ghiaiiiiiiiiii!
Il colpo di Pegasus bruciò sul tempo quello di Tisifone.
La ragazza fu colpita in pieno viso.
La maschera che la Sacerdotessa dell’Ofiuco indossava si spaccò in due e cadde a terra.
Il volto di Tisifone fu per la prima volta visibile.
Quella femminilità che la ragazza aveva gelosamente celato adesso era stata violata, tanto da farla rimanere come paralizzata.
Pegasus: Eh? Ed io che pensavo che il tuo volto fosse quello di un demonio! Invece è quasi ad un livello angelico, cioè il mio!
Pegasus passò poi vicino a Tisifone.
Pegasus: Spero di non dover più combattere con te adesso che ho scoperto che sei carina!
Tisifone rimase lì tutta la notte prendendosi una bronchite.
Il mattino seguente Castalia accompagnò Pegasus.
Castalia: Ecco! Da qui in avanti proseguirai da solo! Il porto non è lontano!
Pegasus: Grazie di tutto Castalia! Senza di me non saresti stata felice!
Castalia: Se lo dici tu!
Pegasus: Si lo dico io!
Castalia: Partecipi a quel torneo per diventare il campione oltre che l’eroe?
Pegasus: Esatto!
Castalia: E tua sorella?
Pegasus: Ah già! Anche per ritrovare lei! Fammi vedere il tuo volto Castalia! Non te l’ho mai chiesto! Magari sei carina come Tisifone!
Castalia: Va’ Pegasus! Va’! Prima che ti ci mandi io!
Pegasus: Dove?
Castalia rispose e Pegasus partì per Nuova Luxor.

 
Continua nel capitolo:


 
  » Segnala questa fanfic se non rispetta il regolamento del sito
 


VOTO: (0 voti, 0 commenti)
 
COMMENTI:
NON CI SONO ANCORA COMMENTI, SCRIVI IL PRIMO! ^__-
 
SCRIVI IL TUO COMMENTO:

Utente:
Password:
Registrati -Password dimenticata?
Solo su questo capitolo Generale sulla Fanfic
Commento:
Il tuo voto: