LA RAGAZZA CHE CONOSCEVA KORYU
- Capitolo 1° -
…Ricordo benissimo quella ragazza:
“Buon giorno venerabile Komyo Sanzo, le ho portato dei fiori questo pomeriggio.”
“Grazie piccola, appoggiali pure sul davanzale.”
Era una delle poche persone di cui il mio maestro si fidava., e sembrava che anke per lei fosse lo stesso. Passava tutti i pomeriggi dopo la scuola e portava sempre qualche cosa che potesse abbellire il Kinzanji. Forse ero geloso delle attenzioni che il mio maestro le prestava o forse…
“Ci vediamo domani Koryu.” Mi diceva sorridendo.
Credo ke avesse avuto la mia età. Ricordo bene il suo sorriso che nascondeva profonda tristezza.
Quel suo sorriso mi consolava, mi faceva tenerezza e…non saprei descrivere quale altro tipo di sentimento, ma non l’ho mai più provato.
Poi da quel giorno… da quel maledetto giorno, con la scomparsa del mio maestro non più visto neppure lei.
Chissà se è ancora…
“Sanzo, svegliati!”
“Stupida scimmia! Ti avevo detto che non volevo essere svegliato!”
“Ma Sanzo, siamo arrivati!”
“Dai Sanzo, ora cerchiamo una locanda!” ^^
“Sì, sì ke bello io ho fame!”
“Una locanda con belle donne!”
“Buon cibo!”
“Belle donne!”
“Zitti o vi ammazzo!”
Il Sorriso Eterno
Sanzo scese dalla jeep con gli occhi di tutti puntati addosso.
“Questi sono degli stranieri… quel bonzo…” vociare di persone incuriosite.
“Che avranno da guardare? Io li ammazzo!”
“Su Sanzo, è pieno di belle donne qui! Cerca di divertirti un po’!”
“Sanzo, io ho fame!”
“Zitti stupidi esseri unicellulari!”
“Sanzo non vorrei interromperti in un momento tanto interessante ma ho trovato una locanda.”^^
Entrati tutti e quattro nella locanda si sedettero e ordinarono.
Dopo aver mangiato a sazietà…
“Io vado a divertirmi, la notte è ancora giovane. Ho già adocchiato la ragazza con cui mi divertirò: è quella mora laggiù!”
“Cerca di non tornare pervertito di un Kappa!”
Gojyo si avvicinò alla ragazza e le pose una mano sulla spalla: senza neanche che se ne accorgesse si ritrovò a terra, immobilizzato:
“Ke donna focosa! Vuoi fare tu la prima mossa, ke carina!”
“Sta zitto!”
Gojyo vide i verdi occhi della ragazza ke lo fissavano minacciosamente.
“Il nostro Gojyo le ha prese!”^^
Sanzo si alzò dal tavolo e si avvicinò ai due estraendo l’harisen:
“Ti uccido, stupido pervertito! Perché devi sempre attirare l’attenzione?!”
“Non c’è bisogno, mi occuperò personalmente di lui, la ringrazio.” La ragazza alzò lo sguardo e sorrise.
Sanzo rimase immobile a fissarla.
Lasciò cadere istintivamente l’harisen.
-Non può essere, ke stupido-
“Ehi Sanzo, ma ke ti è preso?”
“Sanzo, io ho ancora fame!”
“Sanzo ma cosa ti prende?”^^
“Zitti stupidi, chiudete il becco!” e tutta la locanda azzittì
“Aspetta, ti hanno chiamato Sanzo?” disse la ragazza alzandosi e liberando Gojyo dalla morsa.
Lui la ignorò e si avviò verso l’uscita.
“La prego di scusarlo, Sanzo è sempre così signorina…”^^
Ma lei non rispose, guardava Sanzo uscire dalla locanda-Devo fermarlo!-
“Aspetta Koryu!”
Sanzo allora si voltò di scatto.
“Come lo ha chiamato, forse non ho sentito bene?” chiese Gojyo allibito
“Mi sbaglio o quello è il nome che prima aveva Sanzo?” disse Goku
“Mi lasci in pace!” rispose seccato Sanzo e si chiuse la porta della locanda alle spalle.
Lei lo seguì e uscì dalla locanda. Non appena mise un piede fuori incominciò a piovere, una pioggia insistente e gelida.
“Le ho detto di lasciarmi in pace.”
“Anke tu da quel giorno odi la pioggia, non è così?”
“Non so di cosa…”
Ma si udirono dei passi dietro di loro. La ragazza estrasse due pugnali d’argento e, voltandosi di scatto colpì… “Era un demone!” disse raccogliendo il pugnale che aveva lanciato. “Maledetto.”
“Uno solo? Ma noi siamo tanti!” dissero delle voci. E di mano in mano comparve un gruppo di demoni che circondò i due.
Nella locanda…
“Perché Sanzo non torna, io ho fame!”
“In effetti è fuori da un po’ di tempo:”^^
“Ma è con una donna, mi sembrava strano ke fino ad ora non ne fosse stato attratto.”(Soliti pensieri di Gojio)
Ma fuori…
“Guardate, il venerabile Sanzo Hoshi ha un nuovo aiutante…si dà da fare!” disse uno dei demoni.
“Ti sbagli!” Disse la ragazza. “Io non combatto proprio per nessuno:
Non avere nulla:se incontri un Buddha, uccidilo.” E colpì un demone.
“Se incontri un tuo antenato, uccidilo.” E ne colpì un altro.
“Non avere legami (Ne colpì un terzo) Non essere schiavo di nessuno (Un quarto) Vivi semplicemente per la tua vita!” e detto questo colpì l’ultimo “E un insegnamento ke mi è stato trasmesso da una persona molto importante, la più importante.”
Sanzo alle parole della ragazza si rese conto ke lei era proprio quella che pensava.
Lei si voltò e gli rivolse un sorriso come se dicesse “io te lo avevo detto.”
“Fa attenzione, dietro di te!” le urlò Sanzo ma la prontezza della ragazza non fu sufficiente, il demone l’aveva colpita: “Non sopportavo più la sua voce!” disse soddisfatto.
Sanzo guardava il corpo della ragazza cadere a terra, estrasse la Shoureiji e la puntò addosso al demone: “Ecco perché continuerò ad uccidere” disse mentre si avvicinava “senza alcuna pietà chiunque mi si parerà di fronte: che si tratti del nemico o chiunque altro non fa alcuna differenza.” Concluse e sparò. Il proiettile trapasso il cranio del demone.
Si avvicinò poi alla ragazza e la prese in braccio-Maledetto bastardo, ha perso molto sangue! Se ci fosse qui il maestro sarebbe molto orgoglioso di te, Saya!-
Arrivò alla porta della locanda e l’aprì con un calcio:
“Hakkai, cura immediatamente questa ragazza!”
|
|
