CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -
In un futuro poco lontano dalla fine dello Shaman Fight 2000 in Tokio, Yoh & company vivono una vita tranquilla alle terme di Funbari. Ma se i problemi di furioku non esistono più, rimangono quelli di cuore! Ed è per questo che è nato Shaman Love (in Funbari).
Era una tranquilla giornata d’estate, ed il nostro protagonista Yoh era comodamente sdraiato sull’erba di una collina a godersi i primi raggi di sole. I suoi pensieri, però, erano rivolti al giorno seguente. Infatti, l’indomani sarebbe stato il compleanno della sua amata e futura sposa Anna. Il ragazzo si alzò tranquillamente alle grida di quello che poteva sembrare un bambino di 3 anni. Altrettanto tranquillamente scese dalla collina e si diresse, con uno sguardo vacuo verso il cancello del cimitero dove era solito passare le giornate di sole in compagnia di Amidamaru. Arrivato alla fine del sentiero, scorse un’ombra che voltava l’angolo. Insospettito, Yoh la seguì, guardandosi preoccupato intorno (con la solita faccia da addormentato). <…Manta?> Yoh era arrivato all’angolo. Stava per svoltare, quando…<BU!>
<AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!>
Per lo spavento, Yoh cadde a terra continuando a urlare. <Ah Ah Ah, Yoh, ci caschi sempre!>
<Faust! Manta! Smettetela di fate questi stupidi scherzi! Un giorno di questi ci rimarrò secco!>
<E dai, sei riuscito a rimanere vivo combattendo contro Hao, non credo morirai per questo!>
<Ah, già… Hao… Me ne ero dimenticato…>
In quel momento, un’esile figura dai capelli lunghi si avvicinò di soppiatto alle spalle di Yoh. <BU!>
<AAAA…> Yoh si girò di colpo <Allora è cosi che tratti chi ti ha risparmiato?>
<Non fare tanto lo sbruffone, Hao, ti rammendo che ho vinto io!>
<Se se… Hai avuto solo un colpo di fortuna, Yòh.>
Una risatina scappò dalla bocca di Faust. <Zitto tu, infausto sciamano…>
<Cos’è, una battuta?> Intanto si intromise Yoh. <No, perché se è una battuta dobbiamo ridere!>
<Ti ci metti anche tu, fratello?!> Hao stava per dare un pugno a Yoh, quando un sonoro, squillante, assordante, acuto, sup… (abbiamo capito, vai avanti! ND tutti) (Ok, vado avanti…) squillo fece cambiare idea ai due. <Oh cavolo… Siamo in ritardo per il pranzo! Anna CI ammazzerà!> Yoh era completamente preso dal panico. <Vuoi dire TI ammazzerà, dato che io, Manta e Faust abbiamo appuntamento con delle persone!> Hao faceva l’indifferente. <Persone?! Che persone?!>
<Persone…>. Yoh era sempre più incuriosito, quando un altro sonoro, squillante, assordante, acuto, sup…(ABBIAMO CAPITOOOOOO! ND Tutti) (Ok, ok… state calmi!) squillo lo fece correre a tutta velocità verso la parte opposta della strada e, con un sonoro <CIAAAOOO!>, sparì nel cimitero. Un sorriso si accese sulle facce dei tre. <Andiamo.> disse Hao, incamminandosi dalla parte opposta a quella di Yoh. Intanto, alle Terme di Funbari, Anna aspettava, impaziente, l’arrivo del suo amato. Quando lo vide, si mise a sbraitare contro di lui, ma, inaspettatamente, non appena arrivò sulla soglia di casa, Yoh la zittì subito con un bacio (CHEEEEEEEEEEEEEEEE?! ND Tutti) (Non ve lo aspettavate, eh?!), beccandosi però la mitica mano sinistra sulla faccia. <Ma cosa ho fatto questa volta?!>
<Mi sei salito su un piede, e per di più sei arrivato in ritardo per il pranzo.> Queste due affermazioni lasciarono Yoh di stucco, non tanto la seconda, quanto la prima. I due piccioncini pranzarono senza l’abituale compagnia di Tamao e le risate di Manta. Era un momento così romantico… Yoh era completamente rapito dal fascino di Anna e stava per baciarla, quando un sonoro (e mi fermo qui!) (Fiuuuuu! ND Tutti) squillo irruppe per la camera <Mannaggia ai cellulari!> Yoh si alzò, seccato. Intanto, altrove, in una stanza buia, con le tende tirate, i nostri tre amici parlavano fittamente tra di loro, e ogni tanto al telefono. Stavano sicuramente tramando qualcosa…<Anna, c’è scritto di recarmi alla vecchia casa abbandonata. Che faccio, ci vado?> Intanto Yoh aveva letto il messaggio. <Sì, tanto non abbiamo più niente da fare qui.>
<Ne sei proprio sicura?!> A Yoh sembrava strano che Anna fosse così accondiscendente, ma si lasciò convincere e andò. Non appena Yoh uscì, un sorriso che poteva sembrare diabolico illuminò la faccia di Anna. Sì, stavano proprio tramando qualcosa…Yoh camminava lento per le strade, ormai in pomeriggio inoltrato, guardandosi attorno. Quando fu davanti alla casa abbandonata, ebbe come l’istinto di tornare indietro. Certamente si stava dimenticando qualcosa… Ma cosa? Poi, dopo aver discusso con Amidamaru, si inoltro dentro la casa, chiamando a voce alta i nomi dei suoi due amici e del suo “caro fratellino”. Non appena si accorse che in quella casa non c’era nessuno, venne preso dal panico e stava per correre fuori, quando una specie di filo metallico gli avvolse le gambe, facendolo cadere per terra, e qualcuno dietro di lui gli diede un bel colpo in testa, facendolo svenire. Quando rinvenì, Yoh si ritrovò in un letto tutto bianco. Si guardò intorno, ancora stordito dalla botta ricevuta. Dopo pochi minuti si alzò, ed osservando fuori dalla finestra, capì che doveva aver dormito tutta la notte e parte della giornata. Si avviò alla porta, ma si fermò sentendo delle voci. Poi chiamò, a bassa voce <…Amidamaru?>, ma il samurai non comparve, così Yoh, appoggiando l’orecchio alla porta, si mise ad ascoltare. Sembravano tutte voci maschili, e stavano litigando. <Ma guarda te se questo stupido non doveva dare una botta troppo forte e farlo svenire per tutte queste ore…>
<Senti, non è colpa mia se non riesco a trattenere la mia forza!>
<Dai ragazzi, calmatevi, non è successo niente, vero?>
<Certo, si sveglierà certamente fra poco.>
Era strano, ma Yoh era sicuro di conoscere quelle voci. Dopo aver esitato molto sulla porta, abbasso la maniglia e stava per uscire. Fu però spaventato da un’urlo. <CACCHIO, MA PERCHE’ NON SI SVEGLIA?!> E come al suo solito, cadde per terra, attirando tutti gli sguardi su di sé. Quando alzò gli occhi, però, vide tutte facce conosciute. Difatti, sopra di lui, c’erano i suoi amici di un tempo.
Flashback
La battaglia per diventare Shaman King si era appena conclusa, ed i nostri amici erano tutti a festeggiare la vittoria di Yoh. Per tutta la notte avevano ballato e mangiato, ma alla mattina fu il momento degli addii. Ren fu il primo a salutare. Tornò in Cina per completare gli allenamenti. Poi fu il momento di Ryu, che se ne andò con la sua moto in giro per il mondo. Anche Chocolove si staccò presto dal gruppo, entrando a far parte di una compagnia di attori girovaghi. Lyserg e Horo-Horo se ne andarono insieme. Lyserg tornò in Inghilterra per completare gli studi da rabdomante, mentre Horo-Horo tornò dai suoi Minuziani.
Yoh non ci poteva credere. Ora i suoi amici erano tutti lì insieme a lui. Finalmente, dopo un anno, erano tutti insieme. Dopo la prima ondata di gioia (peggio dello tzunami!), Yoh si accorse di tre ragazze sedute ad un tavolo rotondo che lo fissavano. Dopo un primo momento di imbarazzo, Yoh chiese <E QUESTE CHI SONO?!> (proprio papale papale). Faust prese la parola. <Allora, quella ragazza alta, bionda, magra, seducente, bell…> (SI, ABBIAMO CAPITO! ND Tutti) (Ops… ND Faust) <Bé, l’ho incontrata un paio di mesi fa e… e… ci siamo messi insieme, tutto naturalmente concordato da Elisa, visto che è una parte di lei…> <Aaaaaaaah… Ecco perché eri sempre incollato al telefono, ed ecco perché la bolletta era meglio non arrivasse…5000 jen in telefonate all’estero mai fatte da me…> Quindi prese la parola Lyserg <Mentre quella ragazza con i capelli castani, è la MIA ragazza, e ci siamo conosciuti a Londra. Lei era in viaggio di istruzione. Tutte e tre le ragazze che vedi sono italiane…>
<Aaah, sei rimasto fregato anche te, eh?!>
<CHE COSA INTENDI PER FREGATO?!> Sia Lyserg che Faust gli si avventarono contro il povero malcapitato Yoh. Per qualche ignoto motivo, si aggiunse anche Hao. <Scusa, fratellino, ma te che centri?>
<Emh… Vedi l’ultima ragazza rimasta? Sono mesi che mi tortura con i suoi “Hao… Hao… Sei bellissimo… Ti amo…”, ma quando le ho chiesto di mettersi con me, mi ha urlato in faccia “NOOOOOOOOO”(vocetta stridula), così ho lasciato perdere.>
<Aaaah, così ti ha proprio fregato fregato!> Una scarica di pugni arrivò sulla testa di Yoh. Dopodichè le tre ragazze si alzarono e si presentarono. La prima, un po’ troppo alta per Yoh, si avvicinò a Faust e disse <Io sono Erika, la ragazza di Faust, ed è… solo… MIIIIOOOOOO!> La sua voce fece tremare le pareti. Faust aggiunse sottovoce <Mi ero dimenticato di dirti che è un po’ gelosa> E Yoh mormorò di risposta <Lo avevo capito…>. La ragazza che si era avvicinata a Lyserg (questa sì che andava bene di altezza) parlò <Io sono Francesca e, se non lo avessi capito, sono la fidanzata di Lyserg.> L’ultima disse <Io sono Marta, e mi sono messa ad inseguire Hao soltanto perché non avevo nulla da fare, ma ora mi metterò ad inseguire Horo-Horo… Forse, ci devo pensare…> Horo-Horo stava per fuggire, quando Marta aggiunse <Ma forse e meglio di no!> Horo-Horo tirò un sospiro di sollievo. Dopo aver parlato per ore Yoh si alzò di scatto urlando <ME LO RICORDO!>, e tutti, guardandolo storto <Che cosa?>
<Oggi… e… IL COMPLEANNO DI ANNA!>, ma detto questo tutti sbiancarono, ad eccezione delle tre ragazze, che guardavano stupite il gruppo. <Ma che cosa volete che sia?>, disse Erika <Se arrivate un po’ in ritardo, non credo vi ucciderà…>
<Tu non conosci Anna…>, dissero all’unisono i poveri malcapitati. Alle tre ragazze venne un’idea <Perché non gli compriamo un regalo e gli facciamo una sorpresa?>
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